Orsomando

I FILM IN TV DI Martedì, 6/08/24

Martedì 6 Agosto

Che film ci sono stasera in tv in prima serata?
Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana.
Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo cliccando qui.
  • ALLE ORE 06:00 su Cine 34

    Laura... a 16 anni mi dicesti sì (1983)


    Markus: Ennesima sceneggiata napoletana con il cantante melodico Zappulla (qua al commiato come attore) e tale Laura Romano, una carinissima ragazza trasformata da sedicenne con minigonna scostumata a... donna con camicia a sbuffo ottocentesca. Drammaturgicamente pari a zero, la pellicola di Brescia segue i classici topoi del genere cercando di assecondare vizi e vezzi di un cinema popolare partenopeo che in quel periodo ebbe un certo consenso. Risolleva in parte l'operazione il sempre ottimo Pelligra, ma scoccia vederlo impiegato in questi film.
  • ALLE ORE 06:55 su Rai Movie

    Un sogno chiamato Florida (2017)


    Lou: Sean Baker fa il Ken Loach all’americana, raccontando una quadro di degrado a pochi passi da Disneyland e dai ricchi turisti trasportati in elicottero. La vicenda si svolge in un motel low cost che ospita nuclei famigliari disagiati, prevalentemente donne sole con figli. Proprio i bambini sono i protagonisti, con la loro voglia di vivere e di giocare nonostante tutto. L’approccio è documentaristico, talvolta un po’ fasullo ma molto coinvolgente. Ottimo Dafoe nella parte del manager buono e portentosa la piccola Prince. Bel finale poetico.
  • ALLE ORE 07:10 su Cine 34

    La feldmarescialla (1967)


    Il Gobbo: Modesta pavonata di Steno di ambientazione fiorentina, con gag terra terra e elementi terrificanti: Hill, doppiato da Barbetti, inizialmente con look a metà fra partigiano e Van Gogh, Teddy Reno prete, Mimmo Poli e Puccio Ceccarelli nazisti! Per non dire del sogno della Pavone... Ottimo per matinée oratoriali, ma persino nella cinematografia della Rita c'è di meglio.
  • ALLE ORE 08:30 su Top Crime

    Doppio inganno (2015)


    Marcolino1: Il film non è proprio un rip-off di Olivier Olivier, ma ne è chiaramente ispirato, seppur privo della maestria e della finezza psicologica del predecessore francese. Gli attori sembrano presi dalla pubblicità e ci sono le fisime statunitensi per le prove del dna e gli studi forensi: il sentimento della perdita di un figlio si riduce a un cumulo di burocrazia. Si tenta di uscire dal piattume con una accelerata da thrilling nel secondo tempo e i flashback poetici della bimba scomparsa che danno un senso di sospesa e irrisolta malinconia, ma non basta.
  • ALLE ORE 08:30 su Cine 34

    La cena per farli conoscere (2007)


    Flazich: Il film è piacevole ma "scivola" in momenti di tristezza incomprensibile. Il personaggio dell'attore fallito è ben rappresentato dal "grande Diego", anche il resto del cast si attesta su buoni livelli. Purtroppo, come detto prima, certe scene, come certi dialoghi/monologhi, lasciano allibiti. Come se le avesse girate un altro regista. Nel complesso guardabile.
  • ALLE ORE 08:35 su Iris

    Sandokan, la tigre di Mompracem (1963)


    Il Gobbo: Benché il confronto con l'indimenticabile versione di Sollima sia improponibile, Lenzi se la cava più che dignitosamente, grazie alle locations credibili (il film è girato a Ceylon) e a una storia classica, benché il ritmo non sia altissimo e il protagonista non espressivissimo. Cast delirante, all'altezza del nostro miglior bis: Sandokan è americano, Yanez mezzo slavo, gli inglesi tutti spagnoli, e i tigrotti tutti coattoni (e te credo: Marturano, Zamperla, Cianfriglia... )! Nel villaggio dei dayaki Lenzi fa le prove per i cannibalici.
  • ALLE ORE 08:50 su Rai Movie

    Piedone a Hong Kong (1975)


    Rigoletto: Ottimo sequel di Piedone lo sbirro che non ha nulla da invidiare al capostipite; anzi, la nuova location asiatica e le continue schermaglie con Al Lettieri (già Virgil Sollozzo ne Il padrino) danno un nuovo sapore alla pellicola, pur mantenendola ancora in ambito poliziesco. Nel complesso non si poteva chiedere di più a un film "leggero" per natura, anche se si notano dei segni che anticipano l'evoluzione nel tono generale che verrà poi impresso alle pellicole successive. ***
  • ALLE ORE 10:50 su Rai Movie

    Criminal (2016)


    Cotola: Action-movie che cerca di sfruttare uno spunto narrativo vecchio come il cucco: per questo motivo ci sarebbe voluto qualche idea in più per rivitalizzare un soggetto poco originale. E invece così non è stato poiché non ci viene risparmiato nulla di quanto già visto e già fatto, decisamente meglio, in altre pellicole. Quando poi il personaggio di Kostner, all'inizio "gradevolmente" violento e carogna, comincia ad umanizzarsi sulla scorta dei ricordi del suo donatore, il latte alle ginocchia comincia a scorrere copioso. Men che mediocre.
  • ALLE ORE 11:00 su Iris

    2001 Odissea nello spazio (1968)


    G.Godardi: È il più bel film di fantascienza di tutti i tempi (e questa è un'ovvietà). Ma è anche il film di sci-fi meno apprezzato dagli amanti della medesima! Un motivo ci sarà, e va ricercato nel trionfo dell'enunciazione sull'enunciato, nella costruzione filmica sulla sua narratività. Effetti speciali che ancora oggi reggono. Influenze con l'Optical e la cultura dei "viaggi" tipicamente Sessantottina. Non dà spiegazioni, ma solo domande e misteri senza risposte; offre solo il silenzio del cosmo. E per questo fa paura.
  • ALLE ORE 12:20 su Cine 34

    C'era un cinese in coma (2000)


    Capannelle: Tra i film di Verdone è uno dei più discontinui, dove momenti di stanca (e di banalità) si alternano a novità interessanti come l'entrata in scena di Beppe Fiorello, una piacevole sorpresa che Verdone ha saputo plasmare con bravura. La seconda parte, dove il Fiorello diventa ripetitivo e i due personaggi principali si trovano contrapposti è meno godibile e abbastanza malinconica. Come quando Verdone, per sentirsi giovane, fa le gare in go-kart o si dedica al bungee jumping: gag portate troppo all'eccesso.
  • ALLE ORE 12:40 su Rai Movie

    Il vagabondo della foresta (1948)


    Puppigallo: Vedovo cerca rimpiazzo (soprattutto per faccende domestiche) della defunta moglie, ma a mettergli i bastoni tra le ruote, una volta trovata la perfetta candidata, ci penseranno, il figlioletto e l'amico (di troppo). Western, che basa tutto sui rapporti interpersonali e sulle conseguenze di un'unione forzata, di comodo (almeno all'inizio). L'argomento è trattato con la giusta ironia, tenendo anche conto del periodo storico; e l'attacco finale ricorda allo spettatore, che si parla comunque del vecchio, selvaggio west. Riuscito, grazie anche al personaggio interpretato da Mitchum (il vagabondo).
  • ALLE ORE 13:40 su Iris

    Interceptor (1979)


    Homesick: Buon film d’azione, girato con gusto e tecnica spettacolare, che schiera auto/motoveicoli rombanti, poliziotti in completi di pelle nera e psicotici teppisti dall’aria punk. La storia è ridotta alla semplicità assoluta ed è stata creata solo in funzione della grandiosa vendetta finale: una vendetta (le manette, la sega) che sarà un suggerimento per i macabri giochi di Saw. Gibson è piuttosto rigido in mezzo a tanti caratteri fumettistici, come il Nightrider di Gil o il Jim Goose di Bisley.
  • ALLE ORE 14:10 su Rai Movie

    The sentinel (2006)


    Furetto60: Ancora un film sulla Casa Bianca, complotti più o meno fantapolitici, clandestini rapporti amorosi. Douglas interpreta un agente addetto alla custodia del presidente e della sua famiglia e lo fa così bene che l'uomo più potente del mondo non s'accorge del cesto di corna che porta. Ben interpretato, però Douglas mi è sembrato anzianotto per il ruolo, per quanto bravo. Trama che a tratti accelera tanto da sembrare sbrigativa, nel complesso divertente.
  • ALLE ORE 14:30 su Rai 4

    Labirinto dei Grizzly (2015)


    Gabigol: Classico eco-vengeance che riporta in auge la minaccia plantigrada per eccellenza: all'orso in questione, a momenti, non mancano né il ghigno satanico né la risata da villain di serie B. L'ottima fotografia e un buon cast sugli scudi reggono più che bene il canovaccio scheletrico su cui si basa la pellicola; piuttosto realistiche le interazioni uomo-orso a livello fisico. Certo, il film si fa carico dei cliché per antonomasia del genere e tutto fila lascio senza realmente scuotere lo spettatore. Discreto.
  • ALLE ORE 14:45 su Cine 34

    Arrangiatevi (1959)


    Paulaster: Per la crisi degli alloggi ci si serve delle ex case chiuse. Commedia degli equivoci tra vecchi costumi nostalgici e la vita di chi invece cerca solo un tetto sopra la testa. Approfondito anche il senso di chi cerca di farsi rispettare nonostante viva in una ex casa chiusa e messaggio progressista che suggerisce di andare oltre la legge Merlin. Buona regia di Bolognini per le inquadrature ricercate. DeFilippo tiene bene il ruolo da protagonista e stavolta Totò serve come corollario di lusso (anche per dare voce alla critica finale).
  • ALLE ORE 15:30 su TV8

    The bachelors - Un nuovo inizio (2017)


    Daniela: Devastato dalla morte dell'amatissima moglie, un professore di matematica si trasferisce in una nuova città insieme al figlio adolescente, anch'egli molto sofferente per la perdita... Ennesima storia incentrato sulla difficile elaborazione di un lutto, con tanto di discorsi didascalici da parte dello psichiatra a cui si rivolge in protagonista depresso. La messa in scena è accurata, J.K. Simmons è bravo anche in versione vedovo inconsolabile, Delphy scivola sul velluto, gli attori giovani se la cavano, ma il film nel suo complesso è talmente stravisto che si fa dimenticare durante la visione.
  • ALLE ORE 15:35 su Iris

    Gold - La grande truffa (2016)


    Galbo: Sono state spese giustamente molte pagine per celebrare la bravura di Matthew McConaughey. Anche in questo film l’attore si produce in una prestazione eccellente ma il film nel complesso delude. A fronte di una buona realizzazione tecnica (fotografia e ambientazione di alto livello), la storia procede secondo uno schema prevedibile e senza grandi sussulti, complice una regia dalla scarsa personalità che non sa valorizzare i momenti potenzialmente migliori della storia.
  • ALLE ORE 16:00 su Rai Movie

    Gli inesorabili (1960)


    Paulaster: Tribù indiana pretende la restituzione di una ragazza cresciuta da una famiglia di bianchi. Se il plot non è banale dando iniziale importanza a valori casalinghi e di pace, il tutto si ribalta coi protagonisti che si fanno giustizia pur essendo nel torto. Il peggio comunque si ha col bacio tra consanguinei (anche se poi...). Ben girato: campi lunghi, non troppo truculento nelle uccisioni.
  • ALLE ORE 16:30 su Rete 4

    Sette donne per una strage (1967)


    Galbo: Sopravvissute ad un attacco di indiani, sette donne cercano di raggiungere un forte sicuro in un territorio ostile. Western italico piuttosto insolito dal punto di vista narrativo, è limitato da una regia che si concede troppe pause e da un cast che ha in alcune attrici elementi poco all'altezza. Si può comunque guardare.
  • ALLE ORE 17:00 su La7

    Amore mio aiutami (1969)


    Ultimo: Una commedia amara in pieno stile Sordi, tutta incentrata sul rapporto tra l'Alberto nazionale e la Vitti, coppia che entra in crisi quando lei inizia a manifestare interesse per un altro uomo. La vicenda non è particolarmente articolata e a tratti annoia, ma i due protagonisti sono in grande forma e il film vive essenzialmente dei loro scambi. Meglio la prima parte, mentre nella seconda si salva l'amaro finale. Regia di Sordi un po' statica. Non male, nell'insieme.
  • ALLE ORE 17:00 su Cine 34

    Febbre da cavallo - La mandrakata (2002)


    Galbo: Carlo Vanzina figlio di Steno, regista del primo episodio, dirige questo non disprezzabile sequel che ha il sapore retrò delle commedie all'italiana degli anni '60 e '70 fatte con un certo gusto per la sceneggiatura ben scritta, la buona regia e l'impiego di attori bravi e simpatici come Proietti e la Brilli, mentre decisamente minore quantitativamente è il contributo di Montesano. Gradevole.
  • ALLE ORE 17:25 su Top Crime

    Doppio inganno (2015)


    Marcolino1: Il film non è proprio un rip-off di Olivier Olivier, ma ne è chiaramente ispirato, seppur privo della maestria e della finezza psicologica del predecessore francese. Gli attori sembrano presi dalla pubblicità e ci sono le fisime statunitensi per le prove del dna e gli studi forensi: il sentimento della perdita di un figlio si riduce a un cumulo di burocrazia. Si tenta di uscire dal piattume con una accelerata da thrilling nel secondo tempo e i flashback poetici della bimba scomparsa che danno un senso di sospesa e irrisolta malinconia, ma non basta.
  • ALLE ORE 17:55 su Iris

    Inversione di rotta (2011)


    Marcel M.J. Davinotti jr.:

    Caotico thriller australiano che cerca di valorizzare l'ambientazione desertica per caratterizzarsi in direzione di un pulp estetizzante in cui domina il non detto lasciando che la storia vada a comporsi un po' alla volta lasciando qualche buco. Si parte subito con un incontro nell'assolatissimo deserto: scambio di valigette, denaro per droga, ma l'orientale che sgomma via con quest'ultima salta in aria. Sorte poco diversa coglie il killer col denaro: pochi istanti dopo, per evitare un frontale con l'attraente Jina (Booth), esce di strada e ci resta secco. Arrivato giusto...Leggi tutto in tempo per assistere al cappottamento, il giovane Colin (Lyons) fa salire la bella bionda ancora sconvolta sulla sua auto e consegna la valigia coi soldi al poliziotto locale, Frank (Clarke), per coincidenza marito di lei. Si capisce che la storia comincerà a girare intorno ai tre divi e ai soldi, perché naturalmente i proprietari degli stessi non tarderanno a farsi sentire e a eliminare brutalmente chi si frapporrà sulla strada del recupero. Ma l'ambiguità dei protagonisti farà sì che le zone d'ombra aumentino esponenzialmente e che il film si trasformi in un classico noir moderno dalle forti tracce pulp. La fotografia dai colori sparati, che mette in risalto l'ocra del deserto e l'azzurro del cielo, comunica calore e una solitudine che la casa con piscina di Frank e Gina, situata in fondo a uno sterrato, circondata dal nulla, accresce. L'azione è spesso concitata (pur senza le estremizzazioni in cui spesso film così incorrono), ci si sposta dalla centrale di polizia al “Neverest”, il bar di fronte dove il trafficante morto nell'incidente iniziale aveva appuntamento con qualcuno alle 12.30, a giudicare dal foglio trovatogli in tasca da Colin; quindi sulle strade desolate, tra la terra riarsa e una piccola miniera. Emma Boothe è chiamata al ruolo di femme fatale e appena il marito la lascia in piscina con Colin fa scivolare via il costume e lo invita a tuffarsi mentre in paese si svolge una sfida tra bande musicali tanto per cercare di infilare qualcosa di orginale. Il sangue scorre parco, la violenza è contenuta rispetto ai canoni del genere. Si punta a raccontare prima di tutto una storia, ma lo si fa inciampando in una sceneggiatura zoppicante che la regia di Craig Lahiff non aiuta ad articolare meglio. I personaggi invece sono tutti piuttosto azzeccati, anche per merito di un cast ben scelto che vede imporsi il bravo Jason Clarke, indubbiamente adeguato al genere. Più si procede, tuttavia, più quei tratti singolari che parevano intrigare si fanno sempre più deboli andando via via a spegnersi in un'azione di maniera, con tanto di soluzione telefonata che convince poco... Si punta vanamente a stupire con veloci colpi di scena e imprevisti ribaltamenti di situazione, ma a soddisfare è semmai la discreta mano del regista – che ben sfrutta le location - all'interno di una perfetta aderenza agli stilemi noir/pulp del momento.

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  • ALLE ORE 18:05 su Rai Movie

    Il magnifico fuorilegge (1951)


    Reeves: Piccolo western che racconta il dramma di un ufficiale nordista obbligato a diventare bandito perché uno speculatore lo accusa di omicidio. Appaiono anche i fratelli James e ritorna Claire Trevor dopo essere stata su una importante diligenza e la storia tiene abbastanza bene soprattutto perché i cattivi (tra i quali spicca come sempre Barton MacLane) sono davvero odiosi. C'è anche un bell'assalto al treno.
  • ALLE ORE 19:40 su Rai Movie

    La strada per Fort Alamo (1964)


    Il Gobbo: Un Bava negletto, non del tutto ingiustamente a dire il vero (clichè consunti, cast dozzinale, mezzi di fortuna, indiani de' noantri), e che tuttavia si lascia guardare, soprattutto quando il grande Mario si scatena con i suoi interni nelle grotte, i suoi fondali inverosimili, i suoi colori direttamente provenienti dai pepla, che conferiscono a un western altrimenti convenzionalissimo un certo fascino outrè. Due pallini e un pizzico. Curiosamente non accreditato Gérard Herter, che compare all'inizio come gambler.
  • ALLE ORE 21:00 su Cine 34

    Immaturi (2011)


    Mutaforme: Commedia piacevolissima che offre un paio d'ore di relax spensierato. Buona la prova degli attori (in particolare Memphis funziona benissimo nei panni del "bamboccione"). In definitiva un film consigliato, a patto di non badare troppo all'assurdo escamotage della maturità annullata.
  • ALLE ORE 21:05 su 20 Mediaset

    Midnight special - Fuga nella notte (2016)


    Minitina80: Nonostante il titolo non c’è molto di speciale e quelle sensazioni che richiamavano alla mente Incontri ravvicinati del terzo tipo e lasciavano ben sperare, vengono in gran parte disattese. Al termine della visione resta addosso un’idea di incompiutezza, non trovando la storia un senso compiuto nell’epilogo. Sfiora le due ore nelle quali si assiste esclusivamente alla fuga del bimbo, senza riuscire a coinvolgere sotto nessun punto di vista. Troppo poco perché l’interesse duri a lungo e la noia non prenda il sopravvento. Un’occasione mancata.
  • ALLE ORE 21:10 su Rai Movie

    Il ragazzo invisibile: Seconda generazione (2018)


    Enzus79: Secondo capitolo de Il ragazzo invisibile, nel complesso decisamente insufficiente. Inconcludente nella trama, che non coinvolge per i tanti giri a vuoto che ha, lentissimo e senza momenti degni di un film del genere fantasy. Personaggi fiacchi, su tutti quello della Rappoport (in uno dei punti più bassi della sua carriera). Il peggior film della Marvel in confronto a questo è un capolavoro.
  • ALLE ORE 21:10 su La5

    Tutto l'amore del mondo (2010)


    Galbo: Un giovane scrittore riceve l'incarico di scrivere una guida sui luoghi romantici d'Europa. Il regista (al debutto) Riccardo Grandi dirige una commedia generazionale on the road, avvalendosi di un attore molto amato dai giovani come Vaporidis e alcune presenze illustri come Rubini e Montesano, impiegati in piccoli ruoli. Purtroppo il risultato è carente: la sceneggiatura non risparmia alcun luogo comune delle operazione del genere e i personaggi sono figure dalla caratterizzazione stereotipata. Rimangono gli sfondi europei ma è un po' poco.
  • ALLE ORE 21:10 su Twenty Seven

    American pie - Il matrimonio (2003)


    Rambo90: Via molti personaggi, la storia si concentra quasi esclusivamente su Biggs e Scott (in particolare il secondo è il vero motore comico del film). Promosso finalmente a protagonista, Stiffler ne combina di tutti i colori, salvo redimersi (o quasi) nel classico finale buonista. Si ride come nei precedenti capitoli, anzi c'è forse maggior compattezza, visto che la storia non si suddivide più in varie sottotrame. Divertente.
  • ALLE ORE 21:10 su Iris

    La valle della vendetta (1951)


    Rambo90: Western che punta tutto sui drammi familiari e personali dei personaggi piuttosto che sull'azione, rendendo il tutto molto verboso e a tratti decisamente noioso. La trama si svolge su linee prevedibili, riscattate in parte dalla buona regia di Thorpe e dal cast abbastanza in palla. Finale anticlimatico e un po' troppo semplice.
  • ALLE ORE 21:15 su Rai 5

    Lansky (2021)


    Furetto60: Film biografico su un noto grande malavitoso; una mente matematica, dicono, tanto brillante quanto cinico. “Affari, sono solo affari” ripete spesso. Inserendo frequenti flashback, la vecchia “gloria” racconta le sue memorie e la scena s’illumina quando è incentrata su Keitel sia grazie al carisma dell’attore, sia per i dialoghi ben strutturati. Certo non è possibile non notare che in questo modo si sfora nell’agiografia di un criminale, ma ormai non è certo cosa che possa far notizia.
  • ALLE ORE 21:20 su Rai 4

    The North Sea (2021)


    Siska80: Imponente disaster movie che racconta in maniera via via più coinvolgente del crollo di una piattaforma petrolifera sulla costa norvegese, inserendo l'inevitabile coppia di innamorati protagonista al fine di accontentare fette di pubblico più vaste: l'atmosfera carica di tensione, le immagini del fondo marino, alcune musiche e i commenti di un passeggero fuori campo ricordano da vicino Titanic, anche se qui viene dato maggior spazio all'esplorazione e all'azione rispetto ai facili sentimentalismi. Efficaci gli effetti speciali, finale negli standard del genere: sicuramente buono.
  • ALLE ORE 21:25 su Italia 2

    Lupin III: Un diamante per sempre (2004)

    (2 commenti) animazione (colore) di Jun Kawagoe con (animazione)

    124c: C'era da scommetterci: dopo il successo di Episodio 0 la qualità degli special televisivi di Lupin III precipita. Stavolta Lupin deve restituire, anzichè rubare, svariati capolavori sottratti dall'ennesimo suo maestro del furto. La trovata della mafia russa è azzeccata, gli antagonisti sono presentati molto meglio dei nostri eroi. Zenigata torna ad essere scemo, Fujiko inganna Lupin III e si difende dai cattivi col kung-fu. Grande novità: la ragazza da salvare, stavolta, non è da salvare!
  • ALLE ORE 21:25 su Rai 1

    Volare - La grande storia di Domenico Modugno (serie tv) (2013)


    Nando: Fiction sul primo periodo della vita del grande Modugno, con gli stentati inizi e il grande successo sanremese. L'interpretazione di Fiorello è magistrale e impeccabile, con un timbro di voce che ricorda il grande artista. Il taglio fiction emerge in molte immagini patinate, nonostante le ricostruzioni ambientali appaiano discrete.
  • ALLE ORE 21:40 su Nove

    Rocky IV (1985)


    Mickes2: Polpettone sportivo retorico filoamericano inneggiante a fratellanza e comprensione, ammorbato da una regia frammentaria e un montaggio per lo più videoclipparo che, con disarmante banalità (tutta a servizio del facile intrattenimento) mette a confronto due nazioni (con pretestuosi riferimenti da guerra fredda) storicamente rivali per questioni morali e politiche. Ne esce un film mediocre che trova i suoi perché in qualche sequenza indovinata e nella artificiosa, simpaticamente e follemente esagerata sfida finale. Bello lo score musicale.
  • ALLE ORE 22:20 su TV2000

    La donna che visse due volte (1958)


    Caesars: Uno dei migliori e dei più "citati" film di Hitchcock. La trama è sviluppata in modo molto coinvolgente e non lascia un attimo di tregua allo spettatore. Ragguardevoli anche le interpretazioni degli attori principali, così come la musica dell'immancabile Bernard Hermann. Non il film più bello del maestro inglese, almeno a giudizio dello scrivente, ma sicuramente un ottimo giallo che va visto assolutamente.
  • ALLE ORE 22:50 su Rai Movie

    R Fuori controllo (2010)


    Magnetti: Vedere Mel Gibson così dimesso fa un pò effetto. Sembra un attoruncolo invecchiato e incartapecorito qualunque. Questa almeno è l'impressione iniziale. Poi entra bene nella parte e se la cava dando credibilità al personaggio ma siamo ahimè lontani dai tempi di Porter. Il film l'ho guardato volentieri e ho apprezzato il finale un pò diverso dalle solite produzioni americane rassicuranti. Ci sono alcuni buoni dialoghi e una nota di pessimismo di fondo che da credibilità alla vicenda senza esagerazioni alla CSI che ormai hanno un pò stufato.
  • ALLE ORE 23:05 su Rai 4

    The room - La stanza del desiderio (2019)


    Daniela: Wilde dixit: “Attento a ciò che desideri, perché potresti ottenerlo”. Aforisma che calza a pennello per questo film che parte da uno spunto certo non nuovo ma lo sviluppa in direzioni solo in parte prevedibili,  anche se alcuni snodi risultano incongruenti persino nello stato di sospensione dell'incredulità in cui è indotto lo spettatore. Facile immedesimarsi nei due protagonisti (chi non ha mai sognato una magia del genere?), meno in alcuni loro comportamenti dopo che si è materializzato il desiderio più impegnativo di tutti, ma nel complesso il film coinvolge ed intriga.   
  • ALLE ORE 23:10 su Twenty Seven

    Scuola di Polizia 3 - Tutto da rifare (1986)


    Fabbiu: Il primo era una presentazione dei fatti e vinceva per l'originalità delle caratteristiche dei personaggi; il secondo un inevitabile sequel con buone trovate, questo terzo si mantiene sempre nei canoni della commedia commerciale ma dimostra ovviamente più sforzi in sceneggiatura per riuscire a completarsi; l'umorismo è più abbozzato del solito e non tutti i nuovi personaggi sono gradevoli (il cinese non lo sopporto) però i buoni momenti ci sono: ad esempio il ritorno del "bar dei finocchi" e l'arruolamente di Sweetchuck (spassosissimo) e Zed.
  • ALLE ORE 23:10 su Nove

    Rocky V (1990)


    Belfagor: A quanto pare il quarto capitolo non ha solo rovinato la saga, ma pure lo stesso Rocky: costretto al ritiro, decide di allenare un giovane e ambizioso pugile. Avildsen torna dietro la macchina da presa e punta a ricreare l'atmosfera del primo capitolo, tuttavia con un risultato mediocre. Il problema principale è un sentimentalismo familiarista rozzo e gratuito, unito ad un ritmo diseguale che smorza il tono della pellicola. Ma la presenza di Young e certe sequenze ben girate rendono il film degno di almeno una visione.
  • ALLE ORE 23:10 su La5

    Universitari - Molto più che amici (2013)


    Markus: La volontà di mostrarci un gruppo di universitari alle prese tra la loro casa di studenti e gli apprendimenti scolastici (a dire il vero in tutto il film non si vede mai nessuno prendere in mano un libro) si traduce in una misera messinscena che rasenta il trash. Nonostante una musica di sottofondo perenne (talvolta irruente) e il tremendo voice-over, il livello della recitazione da spettacolo parrocchiale non è comunque colmato. Un giovanilistico che descrive solo personaggi stereotipati.
  • ALLE ORE 23:15 su La7

    Tutti dicono I Love You (1996)


    Cotola: Woody Allen si dà alla commedia musicale e confeziona una delle troppe pellicole del periodo dai risultati tra il medio ed il deludente. Non brutto ma nemmeno pienamente soddisfacente. Alterna cose riuscite e divertenti ad altre che lo sono molto meno. Non male dal punto di vista musicale mentre lo è molto meno per ciò che riguarda il mero intrattenimento.
  • ALLE ORE 23:20 su Cine 34

    Ferie d'Agosto (1996)


    Redeyes: L'acerbo toscano dipinge l'Italia delle ipocrisie e dei luoghi comuni, uno spaccato di destra e sinistra, volutamente esasperato e inverosimile. Un ricco cast su cui spiccano, giocoforza, Orlando e Fantastichini. La storia ha i suoi punti di forza nelle cena e nelle discussioni che ne conseguono. Il finale agrodolce appare scontato e manifesta la freschezza ma pure una certa immaturità (che non è una critica ma una constatazione) del regista.
  • ALLE ORE 23:20 su Cielo

    Il solco di pesca (1976)


    Noodles: Perché tanta prosopopea in un film erotico, in cui bastano pochi ingredienti perché funzioni? Film di una noia rara, praticamente senza trama, infarcito di citazioni colte che non hanno nessun senso, in un simile contesto. Forse il regista voleva mostrarci quanto è erudito, ma sarebbe stato meglio farlo altrove e dedicarsi di più ad un film che non ha storia, non ha senso, non ha nulla. Gloria Guida è uno splendore, ma prima di poterla apprezzare alcuni spettatori avranno già cambiato film e altri si saranno già addormentati. Inutile e spocchioso.
  • ALLE ORE 23:35 su 20 Mediaset

    Bus 657 (2015)


    Piero68: Unite lo spirito di John Q. alle dinamiche di Speed e Pelham... et voilà, Heist è fatto. Meno male almeno che il gran cast a disposizione e la discreta regia di Scott Mann trasformano questa sorta di b-movie in un action godibilissimo e con personaggi ottimamente interpretati e caratterizzati. A partire da Dean Morgan, passando per il sempiterno De Niro e finendo a Bautista o alla stessa Carano. Qualche passaggio a vuoto sicuramente, ma nel complesso un action non proprio ordinario che si permette finanche il lusso di proporre dei colpi di scena.
  • ALLE ORE 23:50 su Rete 4

    Dr. Knock (2017)


    Daniela: Assunta la condotta in un paesino della provincia francese, un medico intraprendente riesce in breve tempo a "medicalizzare" tutta la popolazione, convincendo anche i più sani d'essere in realtà affetti dalle più svariate malattie... Il pur simpatico Omar Sy, costretto a confrontarsi con un mostro sacro come Jouvet , non è sorretto da una sceneggiatura in grado di restituire almeno in parte la brillantezza caustica della pièce teatrale né da un cast in parte (Azéma ad esempio è ridicola più che grottesca): ne risulta un film fiacco, poco divertente, con un finale conciliante assai moscio.
  • ALLE ORE 00:50 su Rai Movie

    Al di là del bene e del male (1977)


    B. Legnani: Il problema è che ci si chiede cosa ne avrebbe tratto Visconti: avrebbe reso i personaggi più credibili nelle motivazioni e meno caricaturali nel comportamento e non avrebbe sbagliato il duplice finale, peraltro inventato di (mal)sana pianta. Ciò, ovviamente, non vuol dire che il film sia brutto. Belle le ambientazioni, ottime alcune interpretazioni (il protagonista e la Lisi su tutti), interessante il cast secondario (la Cegani, Orsini) di grandi nomi non sottoutilizzati. Purtroppo il film presenta e non scava, dicendo meno di ciò che ostenta.
  • ALLE ORE 00:55 su Iris

    Inversione di rotta (2011)


    Marcel M.J. Davinotti jr.:

    Caotico thriller australiano che cerca di valorizzare l'ambientazione desertica per caratterizzarsi in direzione di un pulp estetizzante in cui domina il non detto lasciando che la storia vada a comporsi un po' alla volta lasciando qualche buco. Si parte subito con un incontro nell'assolatissimo deserto: scambio di valigette, denaro per droga, ma l'orientale che sgomma via con quest'ultima salta in aria. Sorte poco diversa coglie il killer col denaro: pochi istanti dopo, per evitare un frontale con l'attraente Jina (Booth), esce di strada e ci resta secco. Arrivato giusto...Leggi tutto in tempo per assistere al cappottamento, il giovane Colin (Lyons) fa salire la bella bionda ancora sconvolta sulla sua auto e consegna la valigia coi soldi al poliziotto locale, Frank (Clarke), per coincidenza marito di lei. Si capisce che la storia comincerà a girare intorno ai tre divi e ai soldi, perché naturalmente i proprietari degli stessi non tarderanno a farsi sentire e a eliminare brutalmente chi si frapporrà sulla strada del recupero. Ma l'ambiguità dei protagonisti farà sì che le zone d'ombra aumentino esponenzialmente e che il film si trasformi in un classico noir moderno dalle forti tracce pulp. La fotografia dai colori sparati, che mette in risalto l'ocra del deserto e l'azzurro del cielo, comunica calore e una solitudine che la casa con piscina di Frank e Gina, situata in fondo a uno sterrato, circondata dal nulla, accresce. L'azione è spesso concitata (pur senza le estremizzazioni in cui spesso film così incorrono), ci si sposta dalla centrale di polizia al “Neverest”, il bar di fronte dove il trafficante morto nell'incidente iniziale aveva appuntamento con qualcuno alle 12.30, a giudicare dal foglio trovatogli in tasca da Colin; quindi sulle strade desolate, tra la terra riarsa e una piccola miniera. Emma Boothe è chiamata al ruolo di femme fatale e appena il marito la lascia in piscina con Colin fa scivolare via il costume e lo invita a tuffarsi mentre in paese si svolge una sfida tra bande musicali tanto per cercare di infilare qualcosa di orginale. Il sangue scorre parco, la violenza è contenuta rispetto ai canoni del genere. Si punta a raccontare prima di tutto una storia, ma lo si fa inciampando in una sceneggiatura zoppicante che la regia di Craig Lahiff non aiuta ad articolare meglio. I personaggi invece sono tutti piuttosto azzeccati, anche per merito di un cast ben scelto che vede imporsi il bravo Jason Clarke, indubbiamente adeguato al genere. Più si procede, tuttavia, più quei tratti singolari che parevano intrigare si fanno sempre più deboli andando via via a spegnersi in un'azione di maniera, con tanto di soluzione telefonata che convince poco... Si punta vanamente a stupire con veloci colpi di scena e imprevisti ribaltamenti di situazione, ma a soddisfare è semmai la discreta mano del regista – che ben sfrutta le location - all'interno di una perfetta aderenza agli stilemi noir/pulp del momento.

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  • ALLE ORE 01:15 su Italia 2

    Deep in the darkness (2014)


    Mco: Una famigliola abbandona il caos newyorchese per raggiungere una località sperduta ma apparentemente tranquilla. Ma, si sa, le cose non sono mai come appaiono. Sean Patrick Thomas si muove in un contesto tipico della cinematografia horror, i villaggi senza ritorno. Si oppone ai sacrifici che gli vengono richiesti, combatte ma poi, quasi, cede. Prevale soltanto l'amore per la sua famiglia. Sangue, mostruosità ataviche del sottosuolo ma anche tanta prevedibilità ne fanno un prodotto dignitoso, pur senza troppi guizzi. Valido per una serata in compagnia.
  • ALLE ORE 01:30 su Cine 34

    Zucchero, miele e peperoncino (1980)


    Simdek: Commedia a episodi simpatica, con un tribunale a far da filo conduttore ma in progressivo calando, se si considerano un ottimo Banfi, un buon Franco e un fiacco Pozzetto. La prima storia si basa tutta su equivoci linguistici e ha una marcia in più anche grazie alla presenza della bella Fenech; il secondo è altrettanto divertente mentre l'ultimo, complice una trama piuttosto scialba, è un po' inconsistente, salvo qualche battuta azzeccata. Nonostante non sia tra le migliori commedie del decennio, non teme confronti con le commedie moderne.
  • ALLE ORE 01:45 su Rai 4

    Trauma center - Caccia al testimone (2019)


    Digital: Una giovane donna deve fuggire dalle grinfie di due assassini pronti a tutto pur di eliminare la scomoda testimone di un omicidio. Buon thriller quasi interamente girato in un ospedale. Bisogna ammettere che la location insolita è sfruttata sapientemente, il che favorisce un clima ansiogeno e claustrofobico. La regia di Eskandari è di quelle senza troppi fronzoli: arriva al punto senza tanti giri di parole potendo contare sulla performance di una convincente Nicky Whelan e di un duo di villain niente male (Willis è più defilato).
  • ALLE ORE 02:10 su TV8

    Il matrimonio del mio migliore amico (1997)


    Enzus79: Mi aspettavo di peggio da questa commedia. Pur con i difetti che di solito hanno le commedia Made in Usa, questa mi sembra meno banale del solito e fa almeno divertire. Rupert Everett risulta il più simpatico mentre la Roberts supera in bravura la Diaz. Nel complesso non male.
  • ALLE ORE 02:20 su Rete 4

    Desideri d'estate (1964)


    Markus: I figli del miracolo economico in vacanza a Castiglioncello, la meta "in" degli Anni '60 che qui fa da cornice a una serie di scorribande giovanilistiche ("Che ti puoi aspettare dai vecchi!", dice un ragazzo) a scopo ricattatorio addobbate dal comparto musicale di allora e qualche product placement ("Mi dia un pacchetto di Muratti"). Nel complesso un film scorrevole, al netto dell'estrema puerilità del soggetto atto evidentemente a un pratico disimpegno celebrale. La presenza del sommo Ferzetti alza non poco il tiro.
  • ALLE ORE 02:25 su Iris

    Virtual lies - Fuori controllo (2012)


    Marcel M.J. Davinotti jr.:
    E' ben noto che a chattare con gli sconosciuti si rischiano i bluff quando va bene e i contatti con individui socialmente pericolosi quando va male. Nei film, di solito, va sempre male, e VIRTUAL LIES non fa eccezione. Will Chapman (Menard), padre disoccupato da un anno, cincischia con le chat trovando conforto virtuale e amicizia in una donna di cui sa solo il nome. La moglie Jamie (Cox) fa il doppio lavoro, si impegna come assistente sociale e tanto tempo per lui di fatto non ne ha. Will dà una mano in casa, si occupa molto del figlio (Lord) che l'adora e si fa scappare qualche...Leggi tutto sorrisetto di troppo mentre è seduto davanti al PC. Jamie se ne accorge e quando lui è via... trac, gli becca i messaggini compromettenti e pacchi di foto di corpi femminili mezzi nudi. Sfuriata in arrivo, ma poi tutto sembra tornare alla normalità.

    Quella normalità che però manca ad Allison (Liebert), in cura dallo psichiatra, che quando riceve in chat l'avviso di lasciare Will in pace perché la moglie ha scoperto tutto... non si dà per vinta: si propone come babysitter per il figlio di lui (Will non l'ha mai vista in faccia e non sospetta che sia la stessa persona), comincia a perseguitare la moglie e a dare sommariamente di matto come ci si aspetterebbe. Sarà infatti mica lei ad aver spinto giù dal burrone la donna che si era vista precipitare nel prologo, successivo di tre settimane all'inizio della storia (spacciata per vera, peraltro)?

    Una stalker in piena regola in poche parole; e se anche può sembrare che, messa così, al centro della vicenda stia Will, in realtà il punto di vista privilegiato è quello delle due donne: Jamie presa di mira da alcuni dei ragazzi che segue per lavoro e costretta a capire cosa le stia capitando in casa, e Allison, che tra una seduta psichiatrica e l'altra studia sistemi per riavvicinare l'uomo che virtualmente amava. Il quale se ne sta passivo come quasi sempre in questi thriller televisivi made in Canada (con immancabile cartolina di Seattle e relativa torre in apertura a confondere le idee), stretto tra due fuochi e mai particolarmente reattivo. Il figlioletto fa poco e la polizia ancor meno; a risolvere la questione è chiamata la volitiva Jamie, che Christina Cox interpreta senza troppo trasporto ma non demeritando. E' la storia a non convincere: nessun mistero intrigante, solo qualche traccia thriller e un po' d'azione a buon mercato che ci propina Ali Liebert come pazzerella con turbe omicide, la quale fa quello che ci si aspetta rendendo il film assolutamente superfluo, nel suo genere; magari anche accettabile, nel suo complesso, garantisce l'intrattenimento minimo tipico del genere nella sua variante da salotto, ma nulla che valga la pena ricordare se non la grafica primitiva delle chat del tempo, davvero aberrante...
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  • ALLE ORE 03:05 su Rai Movie

    Facciamo l'amore (1960)


    Faggi: Non è un film straordinario per i devoti al culto di Marilyn Monroe; e comunque i segmenti migliori sono quelli dove la diva diffonde fascino e luminosità. Yves Montand ha geometrico aplomb, i caratteri sono limati secondo l'uso, i momenti da musical hanno spirito e grazia ma l'ombra della storiella poco sapida e convenzionale si pone presto e persiste sino allo slavato finale. Non mancano i preziosismi manieristi (in regia) e il calibrato umorismo si diffonde bene ma per l'insieme non siamo ad altezze da inesorabilità e memorabilia.
  • ALLE ORE 03:55 su Rete 4

    La donna è una cosa meravigliosa (1964)


    Zampanò: Ci vorrebbe Bolognini in persona per dar conto dell'insulso secondo episodio. Non basta che i protagonisti abbiano armi a sufficienza (la Milo sparata di bianco sembra rifinita a matita), ma si poteva stringere in 10 minuti. Per contro, allo stesso regista potremmo chiedere perché non abbia desunto un unico film dal primo, un quadro freak molto poetico sulla donna cannone e i lilliput. Anche le "strane" creature circensi sono sconvolte dai problemi di tutti: gli scioperi, le tresche d'amore e di morte. Nel penultimo chiaroscuro il volto di Eros anticipa la smorfia feroce di It.
  • ALLE ORE 03:55 su Iris

    La sindrome di Stendhal (1996)


    Rebis: Il più hitchcockiano tra i film di Argento, innesta il tema della frigidità che fu di Marnie nella voragine dissociativa di Vertigo, memore della schizofrenia narrativa di Psyco. Lo score atmosferico di Morricone e l'idea d'immersione nell'oceano del subconscio - resa con perizia da Rotunno ed elevata in sequenze di puro cinema - sostengono l'attenzione. Ciò che non funziona è il ritmo complessivo, la presunzione autoriale nell'uso della CGI (risibili i risultati), certi scivoloni nel dilettantesco; intangibile l'apporto di Stivaletti. Asia, impresetabile col parrucco biondo, alla meno peggio.
  • ALLE ORE 04:35 su Cine 34

    La feldmarescialla (1967)


    Il Gobbo: Modesta pavonata di Steno di ambientazione fiorentina, con gag terra terra e elementi terrificanti: Hill, doppiato da Barbetti, inizialmente con look a metà fra partigiano e Van Gogh, Teddy Reno prete, Mimmo Poli e Puccio Ceccarelli nazisti! Per non dire del sogno della Pavone... Ottimo per matinée oratoriali, ma persino nella cinematografia della Rita c'è di meglio.
  • ALLE ORE 05:00 su Rai Movie

    Arianna (1957)


    Saintgifts: Troppo lungo e quindi con inevitabili lentezze. Eccellente la sceneggiatura della prima parte, meno il seguito, anche perché veramente poco credibile, anche se in situazioni come questa non bisogna essere troppo pignoli (in fin dei conti è una favola). Mi sono anche chiesto: cosa fanno Flanagan e Arianna in quei pomeriggi? Si baciano solamente? In caso contrario, se lei, come si presume, è illibata, come fa l'attempato Dongiovanni a non accorgersene? Wilder comunque dirige bene i suoi attori, ci sono buone trovate e un finale tra lacrime e riso.
  • ALLE ORE 05:50 su Iris

    Addio zio Tom (1971)


    Luchi78: Mondo movie dai contorni razzisti e violenti, se non bizzarri e sconclusionati, basato sull'epopea dello schiavismo dei secoli scorsi, atto a soddisfare principalmente le indecenti curiosità dello spettatore sull'argomento e a trasformarle in realtà visiva. L'uso massiccio di comparse e l'ottima fotografia danno un senso cinematografico ad un prodotto che comunque rimane appartenente ad un genere estremamente specifico. Belle le musiche di Riz Ortolani.