Orsomando

I FILM IN TV DI Mercoledì, 8/02/23

Mercoledì 8 Febbraio

Che film ci sono stasera in tv in prima serata?
Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana.
Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo cliccando qui.
  • ALLE ORE 06:00 su Cine 34

    Il sindacalista (1972)


    Undying: Saverio (Lando Buzzanca) è dipendente all'interno di un'azienda che produce elettrodomestici. Decide di dedicarsi alla causa sindacale, grazie al sostegno d'una parte di colleghi. Traversie, dovute ad interessi padronali, portano la fabbrica ad essere destinata ad altra proprietà, mettendo in cattiva luce il "sindacalista". Commedia diretta dal bravo Salce (e sceneggiata da Castellano & Pipolo), che parte seriamente su un tema scottante (i "diritti" dell'imprenditore ed i "doveri" dell'operaio), ma si perde poi in una serie di grezze battute.
  • ALLE ORE 06:25 su Rai Movie

    La locandiera (1980)


    Il ferrini: Mica male questa trasposizione goldoniana, belli i costumi e simpatici pure i balletti. Prove attoriali discrete; Messeri indubbiamente il migliore, ma anche Villaggio regge bene la parte del nobile caduto in disgrazia almeno fin quando non ripropone per l'ennesima volta la gag delle polpette. A Celentano viene affidato il solito ruolo da "bisbetico" e la Mori è davvero nel fiore degli anni. Prime riuscite interazioni fra la Vukotic e "Fantozzi". Non un capolavoro ma certo un esperimento coraggioso con un cast di tutto rispetto.
  • ALLE ORE 07:45 su Cine 34

    Cuore matto... matto da legare (1967)


    Reeves: Mentre i musicarelli americani erano incentrati sulla rivolta generazionale, qui c'è un cantante che ritorna dall'America e combina ogni tipo di cattiveria contro un gruppo musicale di giovinastri simil-Beatles. Insomma, una gran paura del nuovo che avanza. Little Tony è simpatico e i caratteristi (soprattutto Leone) fanno il loro ma non basta: il film è noioso e ingarbugliato.
  • ALLE ORE 08:20 su Rai Movie

    Maruzzella (1956)


    Markus: Chiaramente il film ruota attorno alla sciantosa Marisa Allasio, che coglie l'occasione - e fa bene - per mettere in mostra le sue curve in ogni dove e a Renato Carosone, con i suoi scatenati ritmi canori. Diviso tra film musicale e commedia sentimentale partenopea, l'opera di Luigi Capuano  non va oltre a un campionario d'ovvietà e dialoghi - ai limiti del logorroico - tipici del periodo. La confezione è purtroppo povera e quasi tutta d'interni; resta solo la verve italica di alcuni dei "personaggi", che di certo non basta a reggere il peso della scarsa pellicola.
  • ALLE ORE 09:35 su Cine 34

    Matrimonio con vizietto (Il vizietto III) (1985)


    Gabrius79: La trilogia del Vizietto si chiude in malo modo con questo film decisamente sottotono, dalla sceneggiatura rabberciata che solo in minima parte viene risollevata dalla coppia Tognazzi-Serrault. Il clima irriverente e gustoso del primo film è quasi completamente scomparso e adesso ci troviamo di fronte a un seguito che non ha null'altro da aggiungere.
  • ALLE ORE 09:45 su TV8

    The secret ingredient (2020)


    Pessoa: Classica, prevedibilissima commedia romantica in cui i due protagonisti non perdono il sorriso stampato nemmeno per un secondo. Ad aumentare il tasso zuccherino si aggiunga che entrambi sono pasticcieri di fama e si "scontrano" in un cooking contest dolciario il giorno di San Valentino. Sarebbe abbastanza per gettare la spugna, se non si ama particolarmente il genere, ma in realtà Penny e Cahill sono specialisti di questo tipo di film e se la cavano alla grande, ben diretti da Takács che in precedenza ci aveva deliziato con ragni, ratti e case infestate. Si astengano i diabetici!
  • ALLE ORE 10:40 su Iris

    42 - La vera storia di una leggenda americana (2013)


    Almicione: La vera storia di una leggenda del baseball e della storia afroamericana che ha contribuito, in parte passivamente e simbolicamente, ai cambiamenti della società americana avvenuti durante gli anni sessanta. È un film che sa di avere il pubblico dalla sua su un tema ormai non più scottante (o, meglio, non più in dibattito) e gioca benino, ma facilmente, su questo. Qualche emozione si prova sempre in tali casi, ma ci si poteva impegnare in qualche sequenza più vivace (d'altronde il genere è sportivo) o inserire qualcosa di più. Bene, comunque.
  • ALLE ORE 11:30 su Cine 34

    All'ultima spiaggia (2012)


    Corinne: Le selezioni per un reality con partecipanti "all'ultima spiaggia" è il pretesto per assemblare quattro episodi alquanto eterogenei e per niente memorabili. Si ride a tratti, e pur nella sua prevedibilità la seconda parte del film intrattiene, quantomeno; ma della buona commedia all'italiana con spunti di attualità in cui il soggetto faceva sperare, c'è ben poca traccia, confinata perlopiù nelle macchiette tra un episodio e l'altro.
  • ALLE ORE 12:10 su Rai Movie

    Chato (1971)


    Keyser3: Discreto western itinerante della premiata ditta Winner/Bronson (che per tutta la durata del film spiaccica a malapena una decina di parole). Secco e senza fronzoli, con il topos dominante della caccia all'uomo solitario ingiustamente accusato. Il ruolo dell'antagonista è affidato a un buon Jack Palance, che si dimostrerà cammin facendo uno dei più umani del branco.
  • ALLE ORE 13:25 su Cine 34

    Onda su onda (2016)


    Markus: Alla terza regia Papaleo riconferma la sua indubbia capacità di esser divertente e triste insieme, ma stavolta prevale la malinconia. La storia del cantante fallito Gegè viene narrata attraverso il solito meccanismo del viaggio che, al culmine, ci porterà in una Montevideo squallidamente rappresentata. Pochi gli spunti comici - anche da parte di Gassman, in genere avvezzo alla satira - per poter parlare di pellicola frizzante e un po' troppo banali gli spunti di riflessione per una pellicola non tanto velatamente pretenziosa.
  • ALLE ORE 14:00 su Rai Movie

    Il vegetale (2018)


    Didda23: L'esordio attoriale di Rovazzi è da premiare soprattutto per la naturalezza recitativa e per il messaggio positivo lanciato nel finale. Il fatto che il target sia quello delle giovanissime generazioni fa perdonare un buonismo di fondo ai limiti dell'imbarazzante (la cittadina con un'integrazione incredibile) e lo scontro fra ciò che è reale e ciò che dovrebbe e potrebbe essere. Il cast di contorno è cucito bene con uno Zingaretti sempre in parte e un bravo Bruschetta nel ruolo di imprenditore intrallazzatore. Niente male.
  • ALLE ORE 15:10 su Iris

    L'assedio di fuoco (1954)


    Daniela: Sospettato di far parte di una spietata banda di rapinatori, un onesto cowboy è costretto a barricarsi all'interno di un saloon... La trama dovrebbe far pensare ad uno dei tanti western di routine interpretati dall'affidabile Scott, ormai maturo, ma il film, pur nell'ambito di un budget palesemente modesto e senza uscire dal solco dei canoni tradizionali, si segnala per la cura nella confezione e nel disegno dei caratteri. Nel cast di contorno anche Bronson, giovane bandito grintoso ma poco furbo.
  • ALLE ORE 15:25 su Cine 34

    Ci vuole un gran fisico (2013)


    Domino86: Ho scelto di guardare questo film perchè mi piace molto Angela Finocchiaro, la trovo una buona attrice e anche molto divertente. Con mio dispiacere devo ammettere che però qui ha decisamente fatto un passo falso. Si ride poco e in più manca quel qualcosa in più; sembra debba accadere sempre qualcosa che poi in realtà non accade affatto.
  • ALLE ORE 15:30 su Rai Movie

    Hidalgo - Oceano di fuoco (2004)


    Tarabas: Un cowboy e il suo mustang Hidalgo, cavallo di taglia piccola ma robusto e infaticabile, competono in una massacrante corsa nel deserto arabico. Film d'avventura vecchio stampo, con Viggo Mortensen sempre bravo, una confezione professionale e formalmente impeccabile. Non c'è, ovviamente, grande introspezione, ma tutto sommato i personaggi sono ben caratterizzati e il rischio di superficiali richiami allo "scontro di civiltà" è evitato. Due ore ben spese.
  • ALLE ORE 16:35 su Rete 4

    Merletto di mezzanotte (1960)


    Atticus85: La trama non è un granché ma il regista conosce i tempi del giallo e la realizzazione è di prima grandezza. La vocina stridula e minacciosa che perseguita la povera signora Preston (una splendida Doris Day) è uno dei ricordi d'infanzia più inquietanti che mi porto dietro. Bellissima colonna sonora e strepitosa atmosfera londinese.
  • ALLE ORE 16:50 su Iris

    Pink Cadillac (1989)


    Capannelle: Un Clint in forma per una storia classica delle sue ma con toni più da commedia e... una maggiore comprensione per il genere femminile. Il ruolo da cacciatore di taglie gli sta ovviamente bene addosso e la gang di cattivi è una versione addomesticata delle bande paramilitari nascoste nella selva americana. Tra le comparse presenti nel bar un giovane Jim Carrey (con smorfie ancora contenute) e un sosia di James Woods.
  • ALLE ORE 17:55 su Rai Movie

    I due violenti (1964)


    Faggi: Produzione ibrida (Italia e Spagna), convenzionale ma non troppo, comunque prevedibile negli sviluppi, con disegno netto dei personaggi (il ranger integerrimo, la bella in pericolo, il fuorilegge innocente, la bella pericolosa come una vipera, l'usurpatore). La dose di azione è forte, distribuita ovunque, preponderante nel finale (la lunga sparatoria). Tutto scorre in una zona dove si trovano i cliché di genere, senza lampi d'eccezione, senza brillamenti immaginifici, ma - ed è importante - senza annoiare o far cadere le braccia.
  • ALLE ORE 19:35 su Rai Movie

    Attenti a noi due (1993)


    Didda23: Difficile digerire questa mattonata incredibile. Noioso è dire poco; se aggiungiamo il fatto che non si ride mai (eccezion fatta per lo straordinario giubbotto xxl di D'Angelo) e che la sceneggiatura presenta numerosi buchi che rendono incomprensibile la pellicola, potete immaginare che vaccata possa essere questo "Attenti a noi due". Finire la pellicola è un'impresa ardua persino per un masochista. Giudicarlo con un pallino, vi assicuro, è un regalo. Pessimo.
  • ALLE ORE 20:55 su TV2000

    Il tormento e l'estasi (1965)


    Ultimo: Un convincente Charlton Heston interpreta Michelangelo Buonarroti nel film che racconta e analizza la genesi e creazione del suo affresco capolavoro nella Cappella Sistina. Il vero motore del film è dato dagli scambi tra l'artista e Papa Giulio II in una bella Italia Rinascimentale. Buona regia e ottima fotografia. Tra gli altri segnalo la presenza di Adolfo Celi e di un giovane Tomas Milian (nei panni di Raffaello Sanzio). Nel complesso un buon film, sicuramente consigliato.
  • ALLE ORE 21:00 su Iris

    R Sabrina (1995)


    Daniela: Probabilmente era una sfida persa in partenza il tentativo di replicare la magia del capolavoro wilderiano, ma visti i nomi coinvolti alla regia e nel cast era lecito attendersi qualcosa di più che questa scialba riproposizione interpretata svogliatamente dai protagonisti (meglio i caratteristi di supporto). I tentativi di "aggiornare" la vicenda riescono paradossalmente solo a renderla ancor più anacronistica ed alcune novità, come quella di rendere milionario in incognito anche il padre/autista, sono decisamente irritanti. Bocciato!
  • ALLE ORE 21:00 su Cine 34

    All'onorevole piacciono le donne (1972)


    Trivex: Il maestro Fulci, attraverso un film comunque imperfetto e discontinuo, utilizzando l'ironia di un Buzzanca in gran forma e la sensualità della povera Antonelli, presenta una storia estremamente provocatoria e probabilmente fastidiosa, all'epoca. Osteggiato in censura, il maestro parla di politica e di quanti cercano di influenzarne gli eventi, mescolando aspetti quasi razionali e credibili ad altri molto sopra le righe, al limite del grottesco. Ne esce un prodotto che può essere visto in modo leggero oppure osservato con qualche preoccupazione.
  • ALLE ORE 21:05 su 20 Mediaset

    Speed racer (2008)


    Enzus79: Dai fratelli Wachowsky che han diretto Matrix e prodotto quel mezzo capolavoro di V per Vendetta mi attendevo di più, ma molto di più. Questo è un carrozzone di effetti speciali, degno del peggior Robert Rodriguez. Il più simpatico fra i personaggi risulta la scimmietta... Comunque ci si diverte (almeno questo).
  • ALLE ORE 21:10 su Twenty Seven

    Superhero - Il più dotato fra i supereroi (2008)


    Redeyes: Quanta tristezza nel veder Leslie Nielsen, il genio, alle prese con tali ridicole parodie! Si fa il verso a Spider-man, a tratti si inserisce qualche gag divertente, spesso s'infarcisce il tutto con SCURRilità noiose e per di più c'è pure una, a tratti, PETulante Marion Ross. La pellicola è breve e non è un demerito; anzi questo, forse, la salva un po'. Io non la consiglierei, ma se proprio volete farvi due risate guardatevi il trailer: il meglio è già tutto lì!
  • ALLE ORE 21:10 su Rai Movie

    The wolf of Wall Street (2013)


    Greymouser: Alla fine, ci sono due aspetti che colpiscono. Il primo è un evidente automanierismo del regista, in quanto la parabola disegnata sul "tycoon" DiCaprio non è dissimile - al netto della diversità tematica - di quella un tempo riservata al Ray Liotta dei Bravi ragazzi. Il secondo è che il film dura quasi 3 ore, ma finisce che sembra appena iniziato, grazie ad una direzione brillante e nervosa come ai bei tempi del nostro Martin: non una pietra miliare assoluta della sua carriera, ma pur sempre un notevole tassello del suo immenso talento.
  • ALLE ORE 21:15 su Cielo

    Arctic apocalypse (2019)


    Marcel M.J. Davinotti jr.:
    Tempeste di ghiaccio si abbattono sul pianeta, e non è un bel vedere: la qualità degli effetti speciali, che comprendono Manhattan e la Statua della Libertà congelati d'improvviso, sono realmente... agghiaccianti, frutto di elaborazioni in computergrafica degne di un ragazzino alle prime armi, più simili a un cartone animato che a un film moderno. Ma è solo l'antipasto di quello che ci aspetterà, perché a sorpresa non sono nemmeno gli effetti la cosa peggiore. E lo capiamo subito, da quando entra in scena una coppia di ragazzi in fuga dalla...Leggi tutto glaciazione progressiva. Lei, Brie (Esposito), è la figlia di due scienziati e mostra di avere a sua volta le idee chiare in termini tecnico-scientifici (anche se a chi guarda non vengono forniti elementi sufficienti a capire ciò che sta accadendo, tocca limitarsi a prendere atto che fa freddo, nevica e c'è molto ghiaccio in giro). Lui, il suo ragazzo (Townsend III), è un semplice meccanico ma fa niente, può tornare utile per mansioni più "fisiche".

    Insieme si rifugiano in un college dove trovano un professore impegnato a completare da solo alla lavagna formule matematiche al termine delle quali scrive "Moriremo tutti" prima di uscirsene di scena. Rannicchiato in classe uno sparuto gruppo di studenti tra i quali c'è chi (Dang) comincia subito a prendersela con Brie: "Non sei la leader, ci penso io" (come se la poveretta si fosse già proposta a guidare il gruppo appena entrata). Nel frattempo papà e mamma della ragazza, che stavano al centro ricerche assieme a un presunto esperto (di cosa? Boh) che si fa notare per una calza calata in testa, abbozzano qualche ipotesi sulla condizione in cui si trovano ma pensano soprattutto a rintracciare la figlia, che ha comunicato la sua posizione tramite telefono satellitare. Ha trovato riparo nel college, come sappiamo, ma una valanga ha semisepolto la costruzione bloccandoli dentro.

    Brie e il suo ragazzo se ne vanno allora sul tetto dove bruciano della legna (pure il fuoco è tragicamente realizzato in digitale) per attirare l'attenzione di qualcuno che passi di lì e li liberi, e una volta sopra ecco che lui - mirabile scelta di tempo - le si inginocchia davanti e le chiede di sposarlo offrendole un anello. Lei accetta felice giusto per farci intuire il livello della sceneggiatura, che se a livello scientifico non si preoccupa di spiegare pressoché nulla (tutti si aggirano con una specie di tablet in mano dove studiano l'andamento delle tempeste), a livello di dialoghi raggiunge nuove vette di aberrazione... Gli effetti sono talmente scadenti che a volte nemmeno si capisce cosa succeda tra la neve, mentre quando mamma si addentra in una spaccatura tra i ghiacci si vede benissimo quanto le pareti congelate abbiano la consistenza della gommapiuma...

    Detto di quanto specialmente il cast maschile sia stato scelto come peggio non si poteva (Joel Berti padre scienziato pare piuttosto uno scalatore professionista, Blake Dang un decerebrato che spara sciocchezze in sequenza), di quanto quello femminile comunque non brilli (Jennifer Lee Wiggins, la madre, ricorda nelle espressioni attonite la Wendy di SHINING anche se il ruolo richiederebbe un'interpretazione opposta), che si può salvare di un film simile? Davvero nulla, tranne forse una regia che capita la mal parata tiene ritmi alti puntando a far sghignazzare gli spettatori capitatici dentro chissà come. Ah e non dimentichiamo il villain di turno, che salta fuori nel finale per tirare quattro pugni a chi gli capita a tiro prima di finire in un crepaccio riemergendo poco dopo ghignando, o il suo degno compare colpito da un fulmine che lo fa letteralmente esplodere! Quanto al ricercatore con la calza in testa, in giro con un piccolo aereo non si sa a cercar cosa, plana su una pista d'atterraggio senza accorgersi che era già occupata da un Boeing 747 e ci finisce addosso...
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  • ALLE ORE 21:20 su Rai 2

    American assassin (2017)


    Piero68: Dopo un convincente film di denuncia, Cuesta si butta in questa sorta di film di propaganda eccessivamente manicheo. Tutto già visto per quanto riguarda la storia (che sembra uscita dalla penna di Tom Clancy, anche se il romanzo di base è di tal Vince Flynn) che non risparmia scene di azione al cardiopalma. Ma a parte il già visto, due note di merito ce le ha. Le scene di azione egregiamente girate e la performance di Keaton, sempre più gigante, che ultimamente non sbaglia assolutamente nulla. Resto del cast potabile.
  • ALLE ORE 21:20 su Rai 4

    Il negoziatore (1998)


    Rambo90: Solido action thriller (piuttosto dimenticato ma davvero emozionante) sia per il metodo poco ortodosso che il protagonista usa per proclamare la sua innocenza che per la svelta regia di Gray, qui a una delle sue prove migliori. Jackson e Spacey sono protagonisti perfetti, entrambi dotati di grande carisma ma che sanno anche far coppia senza rubarsi la scena. Ottimi i comprimari, da Giamatti al sempre mellifluo Walsh. Molta tensione, bel finale.
  • ALLE ORE 21:20 su Canale 5

    Compromessi sposi (2019)


    Caveman: Praticamente un cinepanettone della nuova era: Un matrimonio a Gaeta in questo caso, ma senza la verve di un De Sica e con i due giovani sposini terribili! Per fortuna i protagonisti sono altri, ma non basta il solo Abatantuono a tenere su la baracca. Anzi, si naufraga a vista, con un Salemme spento (i momenti si per lui avvengono solo negli scambi di battute con la ex moglie) e il resto della truppa svogliata. Finale buonista da denti cariati che non fa che scavare la fossa di un film che aveva già abbondantemente toccato il fondo!
  • ALLE ORE 21:20 su Italia 1

    Giustizia privata (2009)


    Greymouser: Sembra un revenge-movie iperbolico, e invece il "cittadino ossequioso della legge" ci presenta un personaggio splendidamente ambiguo, che per tutto il film ci lascerà nell'indecisione a chiederci se sia giusto parteggiare per lui e/o identificarsi in lui. Il fatto è che la sua natura si riflette appunto nell'ambiguità di ognuno di noi, e ci spinge in modo non banale a porci qualche domanda su cosa vogliamo veramente. Per il resto è anche spettacolare, ben girato e recitato, e questo non guasta.
  • ALLE ORE 21:25 su Nove

    Frankenstein junior (1974)


    Modo: Come ogni festa natalizia che si rispetti ecco la celebre pellicola di Mel Brooks entrare nelle case come il panettone. Inutile aggiungere altre parole di magnificenza per quest'opera strepitosa. Forse uno dei film più visti di sempre. Un cult che non stanca mai. Poi vogliamo parlare del bianco e nero? Magico.
  • ALLE ORE 23:10 su Twenty Seven

    Lolo - Giù le mani da mia madre (2015)


    Daniela: Lei è una parigina ipocondriaca e snob, lui un provinciale bonaccione dai gusti semplici. Nonostante le differenze stanno bene insieme ma il figlio di lei farà di tutto per far naufragare la nuova unione... Il soggetto ricorda molto Cyrus, ma la finezza malinconica del film americano è qui sostituita da una dose notevole di volgarità e gag vecchie come il cucco, mentre i pochi sorrisi si devono tutti alle espressioni spaesate del simpatico Boon. Passo falso per la regista che nei suoi primi film sembrava nutrire ambizioni ben maggiori e qui fallisce anche come attrice e sceneggiatrice.
  • ALLE ORE 23:10 su Cine 34

    La schiava io ce l'ho e tu no (1973)


    Markus: Un classico Buzzanca-movie che non si discosta poi tanto dagli altri suoi film, per cui il mio giudizio è più che buono. La storia, seppur pazzesca, ha un suo perché, grazie al telento di Buzzanca e ad alcune sue battute; il resto è uno spaccato interessante (seppur involontario) dei primi anni '70, con bella mostra delle mode di allora (mobilio essenziale... quasi spaziale!). Notevoli le musiche di Piero Umiliani, tra le quali spicca la famosa "corsetta di partenza".
  • ALLE ORE 23:15 su Cielo

    Tranquille donne di campagna (1980)


    Homesick: Dietro il fuorviante titolo da commedia scollacciata c‘è un erotico-drammatico in perenne fase di stallo, che si rigira monotono su conflitti edipici dentro la leziosa cornice campagnola dell’Italia fascista. Sempre versatile e professionale, Leroy scolpisce il ritratto di un autentico rifiuto del genere maschile (un padre-padrone reazionario, guerrafondaio, manesco e puttaniere); effimere la Podestà e la Dionisio, più incisive l’istrionica Scarpitta e la supponente Savo.
  • ALLE ORE 23:15 su Canale 5

    Colpa delle stelle (2014)


    Galbo: Due adolescenti malati di cancro si conoscono presso un gruppo di sostegno e si innamorano. Tratto da un best seller di John Green, un film dalle premesse “lacrimevoli” che riesce ad evitare la trappola emotiva del "cancer movie", pur essendo molto commovente. Merito di una sceneggiatura equilibrata che si tiene (quasi sempre) lontana dai luoghi comuni dei film del genere, e si affida a dialoghi con i quali i personaggi stemperano la tensione della loro condizione. Tra gli attori da segnalare la prova di Shailene Woodley e Willem Dafoe.
  • ALLE ORE 23:20 su TV2000

    A piedi nudi nel parco (1967)


    Roger: Sarebbe una commedia convenzionale in stile vecchia Hollywood, peraltro quasi fuori tempo massimo... matrimonio in crisi per incompatibilità di carattere, ma alla fine l'amore vince ogni difficoltà! Ciò che salva tutto è la consueta verve dei dialoghi di Neil Simon, capaci di trovate spiritose anche nelle situazioni più scontate.
  • ALLE ORE 23:25 su Italia 1

    Sin city - Una donna per cui uccidere (2014)


    Kinodrop: La coppia Rodriguez-Miller conferma la propria maestria nel trasporre la tecnica del fumetto in chiave cinematografica. Ne esce un noir violento articolato in più vicende, avvolto in un ambiente perennemente buio, dominato da inquietanti regine della notte, tra pub fatiscenti e quartieri malfamati. Più che la trama, stupiscono e incantano la magia del "disegno" e i virtuosismi nei movimenti di macchina, insieme alle prove di mitiche star ben tratteggiate. Un po' eccessiva la cavernosa voce off che accentua la tenebrosità, anche se talvolta distrae.
  • ALLE ORE 23:30 su 7Gold

    Scissors - Forbici (1991)


    Stefania: Ennesimo thriller con protagonista traumatizzata nell'infanzia (ma si è scordata tutto: e sì che mica era un trauma da poco...), dall' andamento piuttosto prevedibile. E' buona l'idea di giocare sul travestimento e sullo scambio di persona, e di ambientare quasi tutta la seconda parte in uno spazio ristretto, per fuggire dal quale la ragazza dovrà aguzzare l'ingegno. Non originale, ma senza cadute di gusto, e Sharon Stone, giovane e "naturale", è abbastanza brava.
  • ALLE ORE 23:35 su Iris

    The terminal (2004)


    Daniela: All'inizio regge, in virtù di uno spunto curioso ed intrigante, per cui si seguono con interesse le avventure di Hanks, confinato in un isola consumistica e ipertecnologica, che deve inventarsi tecniche di sopravvivenza in stile Cast away, mettendo in crisi il capo della sicurezza reso sapido dal bravo Tucci. Poi però dilagano i buoni sentimenti, la solidarietà fra poverelli, il corteggiamento timido ad una hostess bella e triste, tutto ad allungare il brodo delle 2 ore, fino ad un finale ruffiano, in Capra style. Vedibile ma stucchevole.
  • ALLE ORE 23:40 su Nove

    Frankenstein junior (1974)


    Mfisk: Rivisto un giorno uggioso mi ha provocato una certa dose di stanchezza; ma riflettendoci meglio si trattava di un sentimento motivato dal fatto che questo film è a pieno titolo un pezzo di storia del cinema, che conosciamo a memoria. Grande classico, quindi; ma non magnifico: e credo che il limite sia proprio la fedeltà al romanzo originale, che pur se apprezzabile dal punto di vista del rigore formale toglie spazio alla vena puramente comica della parodia, ingabbiando l'estro dei protagonisti.
  • ALLE ORE 00:50 su Rai Movie

    Stalingrad (2013)


    Piero68: Modesto film bellico di produzione russa che, nonostante usufruisca di una discreta fotografia ed effetti speciali, porta addosso gli stessi eccessi di molto cinema made in USA: retorica e manicheismo sfrenati. Per il resto solita salsa con sottotrame piuttosto evitabili. Il titolo e l'ambientazione (Stalingrado), poi, sembrano più figli di un'operazione per attirare il pubblico; perché se il film si fosse svolto in una qualsiasi altra parte dello scenario bellico della Seconda guerra mondiale non sarebbe cambiato nulla. Cast non sempre all'altezza.
  • ALLE ORE 00:55 su 20 Mediaset

    Tartarughe ninja - Fuori dall'ombra (2016)


    Puppigallo: Se il primo poteva avere un perché, ripercorrendo la nascita e la mutazione delle tartarughe con relativo addestramento, questa seconda puntata è difficilmente sopportabile. Ormai la baracconata è totale; e i due mutanti dementi (rinoceronte e maiale) ne sono l'esempio principe. In più, il supercattivo passa più tempo a fare la faccia da duro che ad agire. E se si escludono un paio di scene, almeno acrobaticamente ben girate, come il salto dall'aereo e ciò che ne consegue, il resto è abbastanza avvilente, soprattutto dal punto di vista verbale. Davvero poca cosa, nonostante gli effetti.
  • ALLE ORE 01:00 su Cielo

    Anna, quel particolare piacere (1973)


    Azione70: Sceneggiata napoletana in salsa meneghin-bergamasca, specie nel finale. Ingredienti: il boss (uno spento Conte), il guappo (un valido Pani), la pupa (Fenech) e il di lei figlio della "colpa", l’idiota buono (uno scialbo Manni). La Fenech oltre che stupenda è anche molto brava nei vari ruoli richiesti (cassiera ingenua, donna di mondo, madre), a dispetto della trama molto sbrigativa che la fa passare da semplice ragazza di provincia a prostituta d’alto bordo in meno di 20 minuti.
  • ALLE ORE 01:05 su Cine 34

    Bello come un arcangelo (1974)


    B. Legnani: Uno degli  erotici di Lando Buzzanca peggiori: superdotato il personaggio principale (lo si capiva bene pure dai flani dell'epoca, assai poco eleganti), ipodotato il film, che arranca spaventosamente, trascinandosi verso il finale. La cosa migliore è il volto di Stella Carnacina (toracicamente non vistosa), figlia del figlio del noto gastronomo Luigi Carnacina, che ha un'eleganza della quale il film è del tutto privo.
  • ALLE ORE 02:00 su TV8

    Decameron pie (2007)


    Teopanda: Film che prova ad unire il Decameron di Boccaccio con le moderne “commedie sporcaccione”. Si divide in due parti: la prima è un po' più solida, con il protagonista che si deve rifugiare in un convento di suore per sfuggire a Gerbino Della Ratta, promesso sposo della sua amata (Poppea). L’altra parte del film è costituita dai ragazzi che si devono recare al matrimonio di Poppea: una storia sconclusionata e diretta male. I costumi, sorprendentemente, rasentano una certa accuratezza storica, mentre le musiche scelte sono anacronistiche (a dir poco) ma funzionano bene in un film simile.
  • ALLE ORE 02:05 su Iris

    Pink Cadillac (1989)


    G.Godardi: Un Eastwood divertente e divertito, protagonista di una storiella brillante on the road. Non si prende nemmeno la briga di dirigere e lascia il tutto al fido ex stuntman Van Horne. La sceneggiatura, pur essendo accattivante, è sin troppo piena di scorciatoie e facilonerie (Clint che si innamora subito della Peters!), tuttavia offre numerosi spunti per apprezzare una volta tanto il Clint attore, alla faccia di tutti quelli che hanno sempre detto che non sapeva recitare! Alcune sue macchiette sono impagabili! Occhio al cast di contorno: parecchie sorprese!
  • ALLE ORE 02:25 su Rete 4

    Destinazione Sanremo (1959)


    Sircharles: Dal punto di vista delle storie raccontate, il film è inconsistente. Prevale, tra le varie vicende, la cotta fra due giovani in una stazione ferroviaria di montagna, dove una valanga ha costretto allo stop un treno di... tifosi canzonettari in viaggio per Sanremo. Ma è tutto un pretesto per far ascoltare molti dei brani del Festival 1959 e per mostrare i divi d'epoca della musica leggera nelle loro performance sul palco della kermesse ligure. Pezzi evergreen e cantanti di personalità: così la pellicola scorre via tutto sommato piacevolmente.
  • ALLE ORE 02:40 su Cine 34

    Cuore matto... matto da legare (1967)


    Deepred89: Musicarello di infimo livello in grado di regalare, di tanto in tanto, qualche sorriso grazie al cast di contorno, ma che non riesce a non soccombere di fronte a una confezione sgangheratissima (non mancano neppure gli scavalcamenti di campo), una tramina completamente risicata, anche se confrontata ai film dello stesso filone, e un Little Tony abbastanza indecente. Come se non bastasse, le scene musicali lasciano il tempo che trovano e il tutto appare così datato che si stenta a credere all'anno di produzione. Decisamente brutto.
  • ALLE ORE 03:10 su Rai Movie

    Assalto finale (1967)


    Rambo90: Western dallo spunto abbastanza interessante, con la riuscita figura dell'antagonista che si ostina a proseguire una guerra ormai finita, ma con una sceneggiatura non sempre all'altezza. Hamilton risalta più di Glenn Ford, che parla poco e in fondo si vede a singhiozzi, perché la maggior parte delle scene sono a favore dei sudisti in fuga. Il ritmo è sostenuto ed è un peccato che la regia sia un po' incolore, perché poteva uscirne un piccolo gioiello. Non male.
  • ALLE ORE 03:50 su Rete 4

    Occhi senza luce (1956)


    B. Legnani: Misto fra lacrima movie ante litteram, sentimentale, con tante canzoni ed un pizzico di poliziesco. Piccolo film che punta sulla presenza di Luciano Tajoli, all’epoca all’apice del successo (qui doppiato con voce non molto adatta), e opera dell’attività ultima di Flavio Calzavara. Milly Vitale dà prova del suo fascino e della sua bravura, in un cast che non brilla particolarmente, anche per colpa di una sceneggiatura che cerca inutilmente di dare una scossa umoristica con Dante Maggio, che parla sovente di San Gennaro. C’è un’inglese che parla italiano spesso con cadenza germanica, non britannica…
  • ALLE ORE 04:15 su Cine 34

    Matrimonio con vizietto (Il vizietto III) (1985)


    124c: Terza puntata della saga de "Il vizietto", cinque anni dopo il fallimento del secondo e sette dall'inarrivambile primo film. Cosa abbia portato due grandi come Ugo Tognazzi e Michel Serrault a riprendere i panni di Renato ed Albin non lo capirò mai, visto che il film offre pochi spunti veramente comici, se non qualche sporadica risatina qua e là. Stavolta, per mettersi in tasca un'eredità, Renato deve trovare la maniera di far sposare il "suo" Albin con la bella Antonella Interlenghi, già apparsa nel primo Vacanze di Natale. Mah!
  • ALLE ORE 05:00 su Rai Movie

    Queimada (1969)


    Ale nkf: Il film racconta il colonialismo vissuto dagli indigeni di un'isola immaginaria chiamata Queimada. La regia di Gillo Pontecorvo è tutt'altro che suggestiva e il ritmo lentissimo (le interminabili danze dei neri...). Per di più non si può nemmeno sperare in una buona prova di Marlon Brando, indubbiamente al di sotto delle sue potenzialità. Per fortuna le musiche sono di Morricone, ma nonostante ciò, dopo due ore se ne esce sfibrati.