Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Galbo: Dopo l'ottimo esordio era quasi inevitabile che il personaggio di McClane si serializzasse. Ecco quindi puntuale questo secondo episodio che si sforza di mantenere gli stessi standard qualitativi del precedente riuscendoci solo in parte: si rivela azzeccata la scelta della location aeroportuale (abbastanza inedita per il cinema). Non paga però il cambio di regia (che è infatti uno dei punti deboli del film) e una sceneggiatura che preme un po' troppo il pedale del catastrofismo. Comunque un discreto prodotto.
Pigro: Dodici militari criminali vengono ingaggiati per un’azione di sabotaggio dietro le linee naziste. Nonostante la lunghezza, è un film asciutto e compatto, tenuto saldamente dal regista grazie a una sceneggiatura ferrea e a una squadra di attori di grande resa. Lo spettatore è accompagnato nella storia dall’inizio, con un procedimento quasi pedantemente cronologico, ma proprio questo consente a Aldrich di attraversare varie fasi narrative, realizzando in pratica tanti film diversi nel film generale. Da vedere.
Gestarsh99: Quando l'oggi non vuol più cedere il passo al domani, quando niente è più ieri di un presente che presenzia persistente, c'è lo zampino di un loop in fabula. Un caveat dolceamaro a vivere la vita con meno cinismo, meno scontatezza, meno allergia umana; a disincastrare il proprio ego dalla spirale centripeta che meccanicamente avvolge l'esistenza sempre e solo attorno alle proprie fìsime e alle proprie esigenze. Un invito a far tesoro degli insegnamenti che anche il più piccolo evento quotidiano reca sempre con sé. Un sogno-commedia che fa ridere, riflettere, aprire gli occhi e quindi il cuore.
MEMORABILE: La lunga catena fallimentare di suicidi a vuoto; Lo spericolato rapimento di Punxsutawney Phil, il roditore-vaticino del giorno della Candelora.
Caesars: Anche chi non prova nessun interesse per il tennis potrà rimanere soddisfatto dalla riproposizione della rivalità tra i due celebri sportivi (sulla falsariga di quanto già fatto da Ron Howard). Il regista pone più attenzione sugli eventi riguardanti la vita di Borg rispetto a McEnroe, ma ciò non porta ad avere uno sguardo di "parte". Questo è sicuramente un pregio della pellicola, che trova il suo apice drammaturgico nella ricostruzione della finale del torneo di Wimbledon del 1980, davvero coinvolgente.
MEMORABILE: Il perdente della finale, che si copre la testa con l'asciugamano per sfogare, non visto dal pubblico, la propria disperazione.
Disorder: Quasi non sembra vero di vedere un buon film di genere poliziesco datato 1992, girato da un professionista ancora in palla e con un budget decente: probabilmente un miracolo dovuto al "botto" di Besson e della sua Nikita giusto un paio d'anni prima, che fece riaccendere un po' di interesse per queste produzioni. La pellicola scorre bene; forse si poteva fare qualche sforzo in più per la trama (abbastanza prevedibile), ma tutto sommato si arriva alla fine senza problemi, nonostante la cospicua durata. Brava anche la protagonista. Discreto.
Rambo90: Discreto remake di un classico anni 50, aggiornato all'action thriller americano del nuovo millennio. La storia ha una sua suspense (soprattutto nella seconda parte) e il protagonista se la cava; poco spazio purtroppo per Michael Douglas, comunque grande nella parte di cattivo. Gli ultimi dieci minuti danno al film un vero motivo per essere visto e gli fanno guadagnare una mezza palla in più.
Buiomega71: La quintessenza del cinema (nonsolohorror), impregnato in un contesto realistico, disturbante e allucinante. Friedkin è consegnato all'Olimpo degli immortali. Le bestemmie, i crocifissi usati come dildi insanguinati, capitan Gayo e il suo volto subliminal/spettrale, l'esorcismo finale, il volto di Regan posseduta... puro male fatto di carne putrida e pregna dei peggiori peccati. Quello che Friedkin fa è portare il puro orrore nel quotidiano: colpisce sotto la cintola e fa un male insopportabile, quasi fisico. Capolavoro assoluto e indispensabile.
MEMORABILE: La Madonna profanata nella chiesa; "Tua madre succhia i cazzi all'inferno Karras, avanzo di monaco senza fede!"; "Pluie du matin"; "Tu morirai lassù".
Daniela: Sfuggito a un attentato, un killer vorrebbe andare in pensione ma deve eseguire un ultimo incarico in un paesino dell'Italia centrale... Thriller riflessivo non privo di pregi formali legati all'ambientazione tra i borghi abruzzesi, ben resa dalla fotografia ricca di inquadrature suggestive ma di scarso interesse, per quanto riguarda trama e personaggi: Clooney sprizza fascino ma il suo sicario si è giocato le chance di suscitare empatia già nei primi minuti, le altre figure sono sfocate o inutili, i due colpi di scena nell'epilogo risultano telefonatissimi. Vedibile ma banale.
Gestarsh99: Il primo vero Death wish all'italiana. L'intro è da pelle d'oca: un montaggio superlativo di sequenze violentissime, senza dialoghi e ralenties palpitanti, esaltati dal crescendo inarrestabile del brano Goodbye my friend, cantato da Susy & Guy. Tutto il resto è invece da dimenticare. Il film di Castellari mi ha sempre irritato a morte, causa principale un Franco Nero talmente ridicolo nella recitazione e piagnone nelle sue patetiche smorfie di sofferenza da sembrare, più che la versione italica di Bronson, il fratello mingherlino di Fantozzi, come sembrano susssurrare l'ambientazione genovese e la comparsata di Mauro Vestri. Un'occasione malamente sprecata.
MEMORABILE: Tutta la sequenza introduttiva, con l'incalzante opening theme dei fratelli De Angelis.
Jurgen77: Buona commedia sentimentale ambientata al tempo della Seconda Guerra Mondiale. Ottime anche le scene di combattimento e il finale, che lascia veramente qualcosa nel cuore dello spettatore. Un valido Harrison Ford alle sue prime interpretazioni, chegià fa ben fa sperare per i ruoli futuri. Discreti anche Christopher Plummer e la Ann Down. Realistiche le riprese di guerra. A mio giudizio, un film sottovalutato.
Siska80: La bella fotografia in bianco e nero guida lo spettatore attraverso questo imponente racconto corale ambientato tra la povera gente del Bangladesh che non manca di azione (e nemmeno di rapimenti, fughe, punizioni corporali e così via): tra i numerosi personaggi presentati, degno di nota è quello della ragazza salvata da un sacrificio per loschi fini, sebbene i veri protagonisti siano la comunità di pescatori e le tradizioni folcloristiche. Forse un po' tirato per le lunghe, vale comunque la pena di essere visto in quanto valido ritratto di una società culturalmente interessante.
Galbo: Opera seconda di Tanovic, è basata su una sceneggiatura non realizzata di Kieslowski ed affronta temi cari al regista scomparso tipo l’ineluttabilità del destino e la forza dei legami familiari. La (piuttosto facile) morale della pellicola è quella dell’abisso dentro le apparentemente salde e sicure mura di casa. Tanovic affronta la storia in modo freddo e impersonale dissipando senza troppo pathos i momenti cardine della storia e affidando i ruoli principali ad un gruppo di attori inadeguati come la Boquet, ridicolmente invecchiata.