Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Galbo: Mediocre commedia diretta da Sergio Rubini, che vorrebbe cavalcare l'attualità parlando di mobbing e in particolare di molestie sessuali sul luogo di lavoro (in modo tutto sommato simile a Rivelazioni di Levinson), ma finisce per realizzare una commedia senza capo nè coda (la sceneggiatura è a dir poco lacunosa), sciatta e poco curata, e con interpreti (a partire dallo stesso regista) svogliati.
Daniela: In procinto di sposarsi, Antoine scambia confidenze sulle sue avventure da dongiovanni con l'amico Julien, convinto che siano le donne a scegliere le loro prede e non il contrario... Commedia pre-matrimoniale dal ritmo survoltato con tanto di accelerazioni farsesche da comica finale comprendente una serie di scenette più o meno brillanti dai toni tra il cinico e lo scanzonato. Niente di memorabile se non fosse per il cast che allinea tanti volti famosi o in procinto di diventarlo come la maliziosa Dorléac e la finta ingenua Deneuve, nella vita sorelle dal destino molto diverso.
Homesick: Sotto la maschera dell'invincibile "Lupo Rosso", il capo dei pretoriani Valerio Rufo guida la rivolta contro il terribile Domiziano. Harrison e Gemma si producono in duelli e acrobazie e Lulli, glabro e truccato, dipinge un imperatore da fumetto lungo una sceneggiatura ingenua, poverissima e ripetitiva nelle sequenze (lotta-ritrovo a corte; lotta-ritrovo a corte...). Confusi e fuorvianti i riferimenti storici.
MEMORABILE: Il capo dei gladiatori Sòtero ad un certo punto viene chiamato Sotéro...
Giùan: Confesso l'amore partigiano crepuscolar prepuberal onanistico e campanilistico per questo gran pilastro nel monumentale edificio della commedia erotica italiana. Laurenti infatti fece l'onore ai biscegliesi di girarne una parte nella nostra ridente cittadina. Fatta la tara a ciò: grande D'Angelo fascistoide che qui dà la paga al resto del consiglio di classe (Vitali, Banfi, De Felice) presidiato dal sordo Sposito; bravi con la faccia giusta i contendenti Green/Bigotti e poi c'è Gloria che tra le nostre icone era quella che te la faceva sudar di più.
MEMORABILE: La scena della pioggia con Bigotti e la Guida che si rifugiano negli spogliatoi dello stadio vecchio di Bisceglie.
Daniela: Tre declinazioni dell'horror orientale. Si inizia per una ricetta di bellezza dall'ingrediente segreto (Cina), si prosegue con la vendetta di un povero/brutto/cattivo contro un ricco/bello/buono (Sud Corea), si chiude con una storia circense flambé (Giappone). Tutto impaginato con eleganza e recitato da un buon cast, ma anche schematico, sul filo dell'accademia. Difficile scegliere l'episodio migliore: la buona fattura non evita una sensazione di incompiutezza, come se i rispettivi registi avessero svolto con professionalità ma senza troppa passione i temi loro assegnati.
Pigro: Se l’eroismo muscolare di John Wayne necessita dello sfondo di un deserto far west pionieristico, l’eroismo dell’astuzia di Newman-Redford agisce nell’est urbano della grande depressione. Deliziosa la storia della grande truffa ai danni del riccone cattivone, raccontata da una sceneggiatura perfetta con humor ed eccellente sapienza narrativa. Splendida la fotografia sulle tonalità ocra che, con la musica ragtime, valorizza l’ambientazione d’epoca. Un accurato divertissement dello spirito che offre due ore di gradito divertimento. Un classico.
Galbo: Tra i migliori film interpretati da Bruce Lee, Dalla Cina con furore rappresenta una vera e propria celebrazione per il protagonista che verrà definitivamente consacrato da questa pellicola. La trama non è certo originale (una comunissima storia di vendetta e di tensioni razziali cino-nipponiche) ma è girata con grandissimo senso del ritmo e una notevole padronanza del mezzo tecnico. Ottime le coreografie dei combattimenti fonte di notevole ispirazione per cineasti che verranno.
Digital: C’era proprio bisogno di un sequel di Lei è la mia follia? Forse no, ma il risultato finale è comunque più che accettabile. Il film ricalca massimamente la trama del primo episodio, con lo psicotico Daniel che salva dall'attacco di uno squalo Alison e il fratellino Kevin, diventando in questo modo il loro eroe. Stalker movie che presenta un po’ tutti i cliché del genere, con snodi ampiamente pronosticabili e un inevitabile senso di déjà vu. Riesce tuttavia a farsi vedere piacevolmente per merito di una regia veloce e una discreta tensione. "Discutibili" gli effetti speciali in cgi.
Homesick: Le fonti storiche filoromane hanno tramandato l'immagine dei Cartaginesi come un popolo barbaro e sanguinario; complice altresì il romanzo d'origine, Maté vi si adatta senza il minimo spirito critico, dirigendo una storia alquanto ordinaria ed entro i canoni fotografici e d'azione dei film avventurosi d'epoca. Alla modestia delle interpretazioni, vincolate a ruoli tagliati con l'accetta, sfugge solo quella di Jack Palance, fiero e indòmo, che in italiano beneficia della voce autorevole di Emilio Cigoli. Ai limiti del cartoonesco Puccio Ceccarelli.
MEMORABILE: La "bevanda dorata"; la lotta tra Palance e Ceccarelli a corte.