Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Xamini: In questo caso la dicitura "tratto da una storia vera" assume un connotato del tutto singolare: i reali protagonisti si giustappongono alle loro controparti nel bel mezzo della materia filmica. Come se non bastasse Layton espone la storia giocando sui ricordi e, alla maniera di Valerio Mieli, ne risulta un mosaico i cui frammenti spesso sfumano l'uno nell'altro, i volti si alternano in un gioco continuo che non si dimentica il fattore tensione. Niente male, nel complesso.
John trent: Storia di introspezione psicologica molto delicata e ottimamente interpretata da una sorprendente ed eterea Catherine Spaak. Ambientazione africana decisamente suggestiva e affascinante con romantiche sequenze dei tramonti e magnifiche panoramiche sul verde lussureggiante delle foreste e sulla sterminata savana, con lunghe scene dal taglio quasi documentaristico. Pippo Franco insolito e in parte, Stander impalpabile, Garriba macchiettistico e un po' insulso. Un Magni atipico da recuperare.
MEMORABILE: Pippo Franco acquattato mentre dialoga col coccodrillo Gualtiero; Tutti i primi piani della Spaak.
Xamini: Tema: vita di coppia. Genere: commedia romantica. Due ingredienti che potrebbero scoraggiare in partenza. Ma Donen costruisce un bel racconto, sezionando la vita di una splendida Hepburn e un Finney un po' lavoratore impegnato un po' pasticcione in una moltitudine di frammenti temporali, miscelati in modo sapiente. Il melò si alterna quindi al momento di crisi, la difficoltà allo slancio romantico, per una miscela che ora amareggia, ora fa sorridere, ma nel complesso regala un senso di pienezza. Merito anche di uno script che in lingua originale è un susseguirsi di duetti brillanti.
Galbo: Bellissimo film dei fratelli Taviani che parte da un evento dolorosamente reale (fuga delle popolazione dalle truppe tedesche in Toscana) per diventare un'opera dove la cronaca fa spazio alla fantasia e alla magica elegia del racconto, trasfigurato dai bambini che ne rimuovono la dolorosa realtà. Fotografia magnifica e cast all'altezza. Belle le musiche di Nicola Piovani.
Daniela: Capolavoro imperfetto di Proyas che, dopo il promettente Corvo, si cimenta in una fantascienza potentemente visionaria, ricca di richiami e a sua volta fonte di suggestioni. Se la scrittura è debole (davvero è il "cuore" il nostro organo più importante?), risulta indimenticabile la città immersa in una notte senza fine, continuamente modificata nella sua realtà fisica dagli alieni, nei loro calvi e pallidi simulacri, che fanno esperimenti sulla memoria umana alla ricerca del segreto dell'individualità. Convincente la prova del cast, a partire da Sewell alla migliore occasione in carriera.
MEMORABILE: La porta aperta sul nulla; Il grandioso duello nel finale
Saintgifts: Il film è la caccia al serial killer che sevizia e strangola giovani donne, ma è anche un viaggio nella sfera sessuale dell'uomo (e della donna), dove è sempre difficile definire un limite tra quello che rimane un gioco condiscendente e quello che eccede, tra pulsioni inconfessate ma presenti in ogni essere umano. Wess Block, l'investigatore, ha un volto umano, ha delle debolezze, ma anche Beryl Thibodeaux, che insegna alle donne come difendersi dai tentativi di violenza, si scopre donna affascinata dai mille volti del sesso.
Lucius: Probabilmente, con Fiorina la vacca, il film più "corporeo" della Muti, nel senso che l'attrice si offre nature allo sguardo degli spettatori, senza alcuna remora. Drammatico, ma soprattutto erotico, anzi intimo e sensuale. Intrigante il suo personaggio, interpretato acerbamente ma carico di ineluttabile lussuria, una donna che si presta ad ascoltare le storie più intime del suo nuovo compagno in una provincia romagnola tutta da scoprire. Seducente.
Buiomega71: Brent Bell dona gustosi scorci di psychothriller settantiano modello Bad Ronald, si inventa le regole che manco quelle dei Gremlins, non lesina piacevoli feticismi (le scarpe di Greta che spariscono, il vestito rosso e la bambola di stracci nel letto), incrocia Horror puppet e Chi c'è in fondo a quella scala e stocca con una chiusa macabra non dissimile da quella di Jeepers Creepers. Il pupazzo sembra più il Peter Bark di Zombi horror ed è più grottesco che spaventoso, ma c'è inquietudine a profusione, follia sparsa a piene mani e un twist a suo modo sorprendente. Piacevolmente funereo.
MEMORABILE: Greta scoppia a ridere vedendo per la prima volta Brahms; Testa di porcellana che và in frantumi; La lacrima di Brahms (ma c'è un perchè); Le foto.
Giùan: Lascia esterrefatti e ammirevolmente sorpresi la caparbietà del cinema di Loach, la sua capacità ontogenetica di coinvolgere pur partendo dal pregiudizio di non voler cadere nella sua tessutissima trama narrativa. E invece eccoci ancora una volta intrappolati dallo script "dimostrativo" del fidato Laverty e dall'umanesimo cinematografico del "rosso" Ken, in grado (di nuovo) di dar vita e parola a personaggi talmente veri da risultar iperreali. Così Dave Johns resterà per noi sempre Daniel Blake, ma antropologicamente bravissimi anche Squires e Sikazwe.
Motorship: Film infarcito di gag risibili e terrificanti ma che comunque riesce a tirarsi fuori dallo sfacelo totale grazie all'abilità di un Lando Buzzanca piuttosto in forma e dell'ottimo resto del cast, composto da adorabili caratteristi dell'epoca (in particolare la Perego, D'Orsi e Muller). Per il resto solite frasi e battute tipiche delle commedie di ambientazione medievale alla "Brancaleone" o "decamerotiche" più o meno divertenti. Per quel che concerne il cast femminile spettacolare Igli Villani e molte altre belle donzelle di contorno.
Undying: In seguito al successo economico riscontrato dal film L'esorcista, per alcuni anni le sale dei cinema furono riempite da imitazioni più o meno riuscite. In gergo cinematografico, le riproduzioni a tempo di record (atte a cavalcare il successo di un titolo) vengono definite spin-off: questo è italiano e, tra i tanti cloni, figura come il peggiore (pur se godibilissimo sul piano esclusivamente visivo), accostabile solo al paritetico spagnolo L'eretica. Le scene saffico/erotiche sono molto spinte, e Sonia Viviani (giovane) è sempre un bel vedere.
MEMORABILE: il posseduto ai chiesaioli: "caproooniii!!! Luridissimo branco di caproni!!!"