Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Daniela: Una madre con due figli rischia di essere sfrattata perché non riesce a pagare le rate del mutuo. Mentre lei accetta di lavorare in un locale equivoco che ospita rappresentazioni grandguignolesche, il figlio maggiore si mette nei guai rubando tubature di rame... L'esordio registico di Gosling, autore anche della sceneggiatura, avviene nel segno dell'eccesso con un accumulo di personaggi e situazioni che variano dal drammatico al grottesco. Una materia magmatica difficile da trattare ed infatti il risultato lascia perplessi anche se alcune sequenze risultano visivamente d'impatto.
MEMORABILE: L'involucro di plastica trasparente con donna incorporata.
Markus: Il mitico grido “Patroclooooo!” di Bracardi in realtà non è funzionale al racconto e in fin dei conti non si capisce cosa c’entri, ma la pellicola, che possiamo considerare del filone “militaresco”, è piuttosto divertente e godibile. L’aspetto piacevole del film è tutto sulle spalle di un giovane Pippo Franco, che ci delizia con il suo surreale umorismo e con il solito personaggio dell’imbranato. Divertente la scena in cui Pippo Franco taglia (malamente) i capelli ad un colonnello.
Giùan: Western archetipico estremamente adulto che, come solo Hawks poteva permettersi di fare, si conclude con un altissimo, rischioso ma definitivo, momento da commedia, un autentico sberleffo/omaggio alla ostentata "virilità" del genere. Simmetricamente stilizzato, trova nella solidità superomistica di Wayne (temperata dal super io dell'unico, balbettante Brennan) e nella liquida meraviglia di un prodigioso Clift il suo epos classico ed inestinguibile. Peccato Joanne Dru non fosse la prima scelta di Hawks. Merito ad Arthur Rosson che diresse molte delle clamorose scene con le mandrie.
MEMORABILE: La pagliuzza di Clift; Il saluto e la separazione tra Wayne e Coleen Gray.
Zender: Al di là di una colonna sonora fuoriserie di cui s'è detto tutto, il film colpisce per la recitazione particolare, personale di Hoffman e per la sottile, gelida, programmatica perfidia di una Bancroft perfetta per il ruolo (contrapposta all'ingenua dolcezza della Ross). La regia non comune di un Nichols che rende bene l'atmosfera tesa che si respira a più riprese e un ottimo lavoro di rifinitura nei dialoghi ci accompagnano piacevolmente alla conclusione di una storia non originale, a tratti poco credibile ma da seguire con estrema gradevolezza.
MEMORABILE: Di fronte a "Sound of silence", "Scarborough fair" e "Mrs. Robinson" diventa difficile trovare qualcosa di altrettanto memorabile.
Galbo: Dopo una storia futuribile, John Hillcoat torna al passato con una vicenda ambientata negli anni del proibizionismo americano. Lawless e' un film ben fatto e curato, a partire dall' ambientazione fino alla prova di parte del cast (ma Shia LaBeouf non convince); rimane tuttavia l'impressione di un che di irrisolto (qualche indecisione della sceneggiatura) e una freddezza generale che lo tengono lontano dall'ottimo western australiano La proposta, diretto dallo stesso regista. Buona la colonna sonora di Cave (autore anche della sceneggiatura).
Gestarsh99: A sei anni di distanza da Terminator 3 - Le macchine ribelli, Mostow torna a occuparsi di replicanti e umanità in pericolo con un thriller distopico angolato su una prospettiva etica alquanto minacciosa e spaesante: un mondo futuro perfetto e pacifico asocialmente delegato a succedanei robotici teleguidati alla Matrix-maniera. Mettiamoci comodi, è l'enchiridion del fanta-action a sfondo umanistico: facce giuste al momento giusto (il fido Willis castigatore), sequenze violente, sfx digitali, parentesi affettive, traumi dolorosi e triangoli spionistici, tutti graduati in egual proporzione.
MEMORABILE: Il sarcastico epitaffio via radio: "Sembrerebbe, almeno per ora, che dovremo vivere in prima persona"...
Markus: Per l’esordio alla regia cinematografica, Duccio Camerini sceglie una pochade di stampo teatrale (campo artistico a lui consono fino allora) ma, nonostante la presenza del nome di richiamo Stefania Sandrelli (con altri buoni attori e caratteristi) incappa nel difficile barcamenarsi tra diversi personaggi e scene che prevedono ritmi differenti dal palcoscenico, facendo sostanzialmente leva solamente sul talento degli attori. Complessivamente non un brutto film, ma una trama così arzigogolata doveva prevedere a mio avviso una regia più esperta.
Marcolino1: Questa Odissea Polinesiana pone al centro le tante Penelope delle isole meravigliose del titolo che attendono il loro Ulisse Occidentale, spunto che mette in risalto una popolazione indigena genuina e innocente colonizzata da un Occidente che lo è decisamente meno. L'Ulisse-Salerno si trova ad affrontare le difficoltà linguistiche, culturali e relazionali in particolare con la donna. Le differenze e l'integrazione tra le due culture sono ben descritte in un documentario "sociale" che va oltre la documentazione dei semplici usi e costumi.
MEMORABILE: Gli indigeni che raccolgono oggetti portati dal mare per costruire abitazioni spartane; L'amicizia di Salerno col bimbo e il confronto con i missionari.
Il Gobbo: Dopo un furto di diamanti col morto i tre complici fuggono verso un isolato casolare. Già nel tragitto sorgono difficoltà... Noir di Regnoli con reminiscenze di James Cain e della produzione RKO, ossia la serie B di lusso americana. Non siamo a quei livelli, benchè non manchi l'impegno (e Trasatti con la fotografia faccia un buon lavoro), ma il racconto è un po' tirato via, e il cast non proprio scintillante. Comunque guardabile.