Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Pigro: Sguardo dolceamaro sul mondo dell’infanzia disagiata, quella che porta ragazzini dentro e fuori dal riformatorio, trascurati da famiglie povere e destinati a una brutta china. Non c’è denuncia sociale o crudezza verista, e il sincero afflato emotivo verso questi fragili adolescenti scivola a ogni piè sospinto dalla lezione di Zola verso un bonario bozzettismo. Gabin è il giudice minorile serio e affettuoso, anch’esso figura al limite del feuilleton. Ma il film non scade mai e riesce a trasmettere partecipazione e necessità di una reazione.
Gestarsh99: Royal-rumble peplumistica che più sixties non si può; il bodyBilderberg dei paleo-palestrati. Tutti i muscolati eroi del sword&sandal all'italiana grossolanamente sottratti ai loro rispettivi universi biblico-mitologici e scaraventati in blocco a darsele di santa ragione sul ring necrologico di un genere logoro spremuto e rispremuto più del tubetto d'Elmex di Arpagone. I personaggi si autoparodiano in tutta disinvoltura senza mai prendersi troppo sul serio, scrollandosi di dosso il rischio del ridicolo involontario dovuto all'overload in sala di pellicole analoghe. La dolce morte di un filone.
MEMORABILE: L'ironica e distruttiva mega-scazzottata nella taverna dei viandanti tra il prepotente Ursus e il cavalleresco Maciste (un giovane Renato Rossini).
Galbo: Remake di un vecchio film con Cary Grant, Casa, dolce casa è una garbata commedia non memorabile ma piuttosto godibile grazie sopratutto alle prove divertenti di un gruppo di buoni attori sia nei ruoli principali che in quelli secondari:meritevoli di elogio sono in particolare Maureen Stapleton e Tom Hanks in uno dei primi ruoli da protagonista.
Gestarsh99: I vivi e i morti. I sani e gli infetti. I respiranti e i sospiranti. Incapsulato in un bunker, lo psico-thriller domestico si sveste di angosce, silenzi, elusività e reticenze dissigillando con sapienza tutto l'orrore apocalittico celato ("hidden", per l'appunto). Rovesciamento di prospettiva e relatività dei punti di vista fan da lubrificanti all'identico, ribaltante rotismo di sceneggiatura che qualifica opere bluffanti già approdate anni or sono fra le insenature del cinema, con l'unica palese variante del twist fantasmatico equipollentemente rimodulato in twist epidemico-virale.
MEMORABILE: Il tombino assicurato alle catene; Papà e figlioletta che ripercorrono i momenti felici del passato sfidandosi a un "gioco dell'oca rivisitato".
Daniela: Ancora una strana coppia in azione, ossia due individui caratterialmente diversissimi costretti a fare fronte comune per compiere una missione e salvare la buccia. Qui si tratta di un killer scafato e sbrigativo "protetto" suo malgrado da un bodyguard precisino caduto in disgrazia. Un meccanismo che scorre sui binari della prevedibilità, oliati dalla buona alchimia fra i due protagonisti, mentre Oldman è un cattivo di quelli d.o.c. Niente di nuovo sotto il sole cinematografico, ma professionalità nella confezione, ritmo pimpante e belle facce rendono gradita la visione, pur se "usa e getta".
MEMORABILE: Commenti dopo il flashback in cui si vede Salma Hayek massacrare i molestatori al bar: "Penso che potrà essere una brava madre" "Lo penso anche io"
Nicola81: Film che ha ridefinito i parametri di un genere fino ad allora appannaggio esclusivo degli americani, il primo western di Leone è sicuramente un buon prodotto, penalizzato però dal confronto con i successivi lavori del regista, rispetto ai quali ha una marcia in meno: storia non priva di ingenuità e tutt'altro che originale, la figura dello straniero troppo nebulosa... Il tocco del maestro però già si vede: Morricone firma una gran bella colonna sonora e Clint Eastwood diventa subito un'icona. Tre pallini.
Daniela: Dopo 25 anni di attesa, una donna capoverdina raggiunge il marito a Lisbona per celebrarne il funerale. Giunge tre giorni dopo la cerimonia ma, nonostante gli inviti a tornarsene a casa, resta a celebrarne il ricordo... Non un film tradizionale ma piuttosto un'opera d'arte in movimento con corpi e volti che emergono dal buio delle strade anguste e degli interni fiocamente illuminati con una plasticità che non può non richiamare la pittura caravaggesca. Impegnativo nel suo rigore ascetico e anti-narrativo, richiede attenzione ma ripaga con momenti di intensa emozione estetica.
MEMORABILE: L'arrivo all'aeroporto, mostrato per ellissi; Il bellissimo volto senza tempo della protagonista.
Renato: Filmetto avventuroso con un gruppo di tecnici persi nel deserto alla caccia di alcuni terroristi. Ma i ruoli si scambieranno parecchie volte prima della fine... Onestamente poca cosa quest'opera di Valerii, con un tema musicale ripetuto ossessivamente, una trama che regge per 20' ed addirittura un finale quasi da film comico. Se proprio si ama il genere, meglio buttarsi su I 4 dell'oca selvaggia.
Xamini: La poetica di Kaurismäki trova il suo emblema in questo lavoro: situazioni e personaggi grezzi, quadretti fatti di statuine immobili in pose quasi paradossali che da soli costruiscono il presupposto (tragi)comico di una scena e via via si animano andando a raccontare. Una melanconia di sfondo e un senso di sconfitta che non ci lascia mai, se non in qualche istante, per fare posto al sorriso o alla risata da situazione dell'assurdo. Una storia che, nonostante il tema, lascia il buonumore.
Pigro: L’aspetto encomiabile è sicuramente la scelta di una narrazione popolare e di un’iconografia pauperistica e un po’ burina che sembra incarnare al meglio il dettato dei Fioretti di San Francesco che sono alla base del film. Ma puntare tutto esclusivamente su una stucchevole agiografia aneddotica risulta micidiale e perfino ridicolo: soprattutto nei due squinternati protagonisti, il fraticello naif e il vecchio rimbambito. Bel b/n, grande cura visiva, ma l’involontaria autoparodia (su cui sa giocare l’unico bravo, Fabrizi) incombe inesorabile.