Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Gestarsh99: Il regista friulano toglie corrente alla sua anima civile per "abbandonarsi" ad un più leggero hostage-movie poliziesco a base di macchinazioni CIA, vendette estorsive trasversali e tentati incidenti diplomatici. Non c'è una vera spallata ideologica contro i servizi segreti statunitensi ma solo un impasto di accenni politico-spionistici puramente "generici". Il cast mantiene un profilo onorevole, pur restando sottoutilizzati sia la Cardinale - francamente inadatta al ruolo di attricetta cornificatrice - che il televisivissimo Forsythe, ambasciatore USA caratterizzabile in maniera più nodale.
MEMORABILE: La scoperta dello scambio di persona; Claudia Cardinale che fa urinare in un vaso da fiori il suo amante ammanettato...
Stefania: Angela vive imprigionata da disturbi ossessivi-compulsivi ed è insensatamente innamorata di un insegnante di musica che conosce solo di vista e che si guarda bene dall'avvicinare. Un caso difficile, ma dove la psicanalisi fallisce forse il destino può dare una mano... Certi passaggi narrativi sono un po' forzati, troppo studiati alcuni dialoghi, però il film ha il merito di affrontare i temi della nevrosi e dell'incomunicabilità senza pesantezze o tinte fosche, anzi con equilibrio, leggerezza, persino un po' di soave ironia!
MEMORABILE: Il cammeo di Gerard Depardieu come innamorato immaginario di una paziente della clinica.
Caesars: Allen ritorna, momentaneamente, a girare a New York e ci ripropone un film per lui tipico: commedia ben sceneggiata, molto dialogata e con bravissimi attori. Particolarmente azzeccata si rivela la scelta di Larry David per impersonare il suo alter ego, ma anche la coprotagonista Evan Rachel Wood è perfetta nella parte di ragazza svampita. Sicuramente non c'è molto di nuovo in questo lavoro, ma chi apprezza i vecchi film del regista troverà pane per i suoi denti. A mio parere più convincente la prima parte rispetto alla seconda. ***
Herrkinski: Titolo italiano per una volta più adatto dell'originale, dato che Ripley (una Weaver se possibile ancora più brava del solito) torna come clone umano dalla forza quintuplicata e i cromosomi alieni. A parte questa variante (pur pretestuosa) la trama offre ben poche novità; risulta una sorta di versione riveduta e corretta del terzo capitolo con molta più azione, migliori SPFX e un'eccellente fotografia d'atmosfera che ben rende il clima cyberpunk del film. Personaggi stereotipati, montaggio vagamente emicranico, déjà vu a ogni piè sospinto ma senza dubbio sa intrattenere. Buono.
Giùan: M'è parso l'ennesimo paradigma d'un cinema italiano che vorrebbe ma non può, potrebbe ma non sa, questione ancor più aperta sul versante commedia, dove si fu maestri. Così Pif mescola con innegabile delicatezza le carte Allen, Moretti, Verdone, aggiornando il gusto delle strisce Peanuts a tematiche brucianti, che sarebbe stato arduo declinar con maggior gusto e misura. La patina ombelicale però risulta troppo preponderante (la "devastante" cornice della love story con la Capotondi) mentre, dopo Il divo, ogni tormentone andreottiano pare a dir poco svilito.
MEMORABILE: Il destrorso e sciovinista direttore omosex dell'emittente locale.
Buiomega71: La quint'essenza del cinema action settantiano e sunto memorabile del piccolo drago. Clouse, da par suo, non lesina crudeli flashback, scenografie degne di un Ken Russell in micro, marchingegni da tortura che manco Gwendoline, combattimenti feroci e violenti (su tutti quelli contro Bob Wall e Bolo Yeung) e un finale simil western peckinpahniano con rivolta annessa e arrivo degli elicotteri. Grandi prove atletiche di Lee che stende come birilli le guardie cerebrolese e ormai nel mito l'uso dei nunchaku. Forse un po' datato, ma sempre estatico.
MEMORABILE: La ragazza americana prigioniera strafatta come una scimmia; Jim Kelly mena i poliziotti razzisti; Il finale con le pareti a specchio; Anna Capri.
Xamini: Bel film di un bravo regista. Un bel concetto di tensione, miscelato a un gusto per l'asciutto, per il dribbling alle facilonerie da film americano; gli scontri sono l'emblema del film: duri, drammatici ma non appesantiti. Emily Blunt presta bene il suo volto all'impresa ma è Benicio del Toro a infondere il carisma necessario a far levitare il suo personaggio sopra gli altri.
MEMORABILE: Il modo in cui è girata la scena della coda post dogana.
Daniela: Un regista semi-sconosciuto, un budget limitato, un attore protagonista noto soprattutto per essere il sosia di Tom Hardy, effetti speciali minimali: il risultato è uno dei film di fantascienza prossima ventura più intriganti degli ultimi tempi, una originale variazione action-revenge sul tema dell'intelligenza artificiale girata senza fronzoli, ben interpretata e soprattutto ben scritta (l'autore della sceneggiatura è lo stesso Whannell) che tiene col fiato sospeso per tutta la sua durata per culminare in un epilogo congruente, niente affatto scontato, destinato a restare impresso a lungo.
Cotola: Simpatica, gradevole e divertente avventura fantastica che punta molto sulla figura del drago ed ottiene risultati soddisfacenti. La pellicola riesce, infatti, ad intrattenere piacevolmente sia i grandi che i piccini (soprattutto loro). Buoni gli effetti speciali. Ideale per una serata scacciapensieri in famiglia.
Caesars: Se siete in cerca di almeno un elemento di originalità potete tranquillamente stare lontani da questa pellicola in cui tutto è già stato visto, fatto anche meglio, in decine di altri prodotti. Lei giovane ballerina classica lascia la città dove viveva con la mamma defunta e raggiunge Chicago. Qui frequenta la scuola dove conosce un ballerino di hip hop di colore. L'amore tra i due ridarà gioia di vivere alla protagonista. Niente che possa entusiasmare, a cominciare dalla recitazione degli attori e proseguendo con una regia piatta. Dimenticabile.
Galbo: Innocua ma in fondo gradevole commedia diretta da Donald Petrie in cui un ex presidente americano sfida un politico locale in una elezione per diventare sindaco di una piccola città. Il film vive sopratutto delle buone interpretazioni dei protagonisti, Ray Romano e Gene Hackman a cui si affiancano ottimi caratteristi come Marcia Gay Harden e Maura Tierney. Per il resto la pretesa di una satira del sistema elettorale americano è un po' pretenziosa. Comunque un film godibile.
Reeves: Ottimo lavoro, che mostra un profondo affetto e rispetto per il grande musicista che è l'oggetto del documentario. Non è un santino, non è un'esaltazione acritica, è un flusso continuo di immagini e di sonorità che ci restituiscono appieno chi era Ezio Bosso. Unica pecca, manca un po' la parte della sua vita con il gruppo mod degli Statuto, che in realtà è stata parecchio importante per la sua formazione.
Galbo: Giovane americanco in vacanza con i genitori, scopre che il padre è una figura diversa da quello che credeva. Lo spunto poco originale del film, non viene purtroppo riscattato da uno svolgimento degno di nota. Il racconto ipercinetico, dà pochissimo spazio alla caratterizzazione dei personaggi che è quantomai banale e stereotipata. La figura della Weaver, più che ambigua come dovrebbe essere è ridicola e il personaggio potenzialmente più interessante ha pochissimo spazio. Resta qualche scena d'azione ben girata.Doppiaggio italiano scadente.
Caesars: Clint ritorna protagonista in un suo film e la cosa non può che far piacere. Infatti il risultato è un buon prodotto nel quale il nostro riesce a infondere il suo umorismo sagace unito a riflessioni tutt'altro che banali. La prima parte è forse un po' ripetitiva, col susseguirsi dei viaggi per conto del "cartello", ma poi la pellicola acquista via via spessore. Forse non tutti i film di Eastwood sono sempre riusciti al 100%, ma bisogna dar atto al regista/attore di avere una lucidità non comune, per un quasi novantenne.
Galbo: Qualche anno prima del grande successo di The Avengers, il regista Joss Whedon ha diretto questo film, basato su una serie televisiva. Il risultato è decisamente buono. Si tratta di un film di avventura fantascientifico il cui titolo di riferisce al nome di una nave spaziale. Il regista dirige con buon senso del ritmo e la storia, oltre che d'azione, è sufficientemente ricca di personaggi ben caratterizzati e interpretati da un cast formato da attori non molto conosciuti ma validi. Di buon livello la colonna sonora. Godibile.
Caesars: All'inizio pare anche discreto, ma presto il film si addormenta, rischio che corre anche lo spettatore nonostante una serie di nudi di Edwige Fenech in strepitosa forma fisica. Tognazzi regista si conferma assai inferiore al Tognazzi attore e ci propina un'insulsa storiella il cui tema dominante è la gelosia, sentimento che rovina la vita sia a chi la prova che a chi la subisce, condita con un po' di critica sociale. Si arriva a fatica alla soluzione finale del "mistero" dello sgabuzzino. Dimenticabile. *!
124c: Si può fare un film di guerra adatto a tutti? Dove gli eroi sono delle simpatiche canaglie, mischiati a veri partigiani greci? Roger Moore, David Niven, Elliot Gould e Stephanie Powers sono gli interpreti di questa commedia bellica. L'edizione in DVD lo definisce un film drammatico di guerra, ma la prima parte sembra ispirata al telefilm anni '60 "Gli eroi di Hogan", mentre nella seconda si passa al fumettone con tanto di nazisti vestiti di nero e con i caschi dalla visiera d'argento!
MEMORABILE: Elliott Gould a Stephanie Powers - Oggi ti spogli per (il maggiore) Otto, domani per mille!
Buiomega71: Amo questo thriller Baviano, pieno di soluzioni visive sorprendenti: i corpi penzolanti nella cella frigo, l'omicidio della Fenech impalata ad un albero, le sfere che rotolano giù per le scale sino ad arrivare al corpo esamine nella vasca da bagno di una vittima (se né ricorderà Argento per Suspiria), i drappi rossi dei letti che rimandano ai suoi gotici, un dipinto che ricorda Barbara Steele, i personaggi che si scannano a vicenda in puro Bava-style... Forse il miglior thriller del maestro sanremese. Brutto lo score di Umiliani, ma è cosa perdonabile.
Pessoa: Western italiano di seconda generazione per Barboni che azzecca una vicenda tanto ingarbugliata quanto avvincente, che sembra provenire direttamente da Shakespeare. Dietro la mdp c'è molto mestiere e si vede tutto, mentre il cast è di quelli che mandano in brodo di giuggiole i patiti del cinema bis. Sceneggiatura così e così e ritmo non proprio forsennato ne limitano un po' le ambizioni, tenendo conto che anche il budget è quello che è. Si difende comunque bene nel confronto con altri prodotti simili e merita sícuramente una visione, quasi obbligatoria per gli appassionati del genere.
Sunchaser: Renzo Martinelli ricalca le tesi di Oriana Fallaci sul terrorismo islamico e sull'ignavia dell'Occidente, incapace di difendere la sua cultura e i suoi ideali e le inserisce in un thriller tutto sommato discreto. Recitato con professionalità e diretto con competenza - nonostante alcune concessioni ad effettismi da spot, dai quali Martinelli proviene - ma un po' schematico per quanto riguarda la sceneggiatura.
Anthonyvm: Dramma al femminile con avvocato in crisi lavorativa e familiare, che lotta per l'affidamento della figlia mentre tenta di dimostrare l'innocenza di una donna accusata d'omicidio. Si aggiungano alcolismo, depressione, abusi da parte di poliziotti e giudici corrotti e si otterrà un film denso di spunti narrativo-emotivi ma incapace di valorizzarli a dovere. Debole come giallo giudiziario (fra luoghi comuni e twist intuibili), modesto come calvario materno e anonimo nelle sequenze di raccordo. Il cast è in parte (in evidenza il mentore Nolte e il subdolo Pellegrino), lo script delude.
MEMORABILE: Occultamento delle prove in video; La scenata della protagonista coi postumi da sbornia davanti alla figlia e all'ex-marito; L'interrogatorio finale.