Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Galbo: Tra i prototipi della commedia americana sofisticata, ha il pregio di partire da un testo di un certo spessore, il romanzo omonimo di Truman Capote. Il film è diretto con eleganza dal grande Blake Edwards ed ha uno dei suoi punti di forza nell'interpretazione della Hepburn, giustamente diventata simbolo di fascino e femminilità. Non memorabile (poco carismatico) risulta invece George Peppard. Da ricordare il tema musicale.
Herrkinski: Ennesimo episodio della saga fantozziana, dopo il non disprezzabile Fantozzi Alla Riscossa. Questa volta il film non è del tutto riuscito, seppur alcune scene comiche meritino sicuramente la visione. L'intero film ruota attorno al tema della vecchiaia e della morte e nonostante il tutto venga esorcizzato tramite un forte humour nero (d'altronde ci troviamo pur sempre di fronte a un film comico) permane una certa malinconia, caratteristica sempre più presente nelle ultime produzioni fantozziane. Alcune gag restano comunque memorabili. ** 1/2.
Gestarsh99: Come può un ortaggio arginare il Male? Può eccome, se a capotavola c'è Clive Owen a usar bastone con carota, garrota e bastinaca. È lui il paladino sgranocchiante, Marvel hero e Callagangster, Django hard-boiled e Looney Tune; incannulato via endovena alle flebo di Kill Bill, Sin City, Matrix e Killing Zoe. Il suo film è un po' di tutto: cartoon, fumetto, noir ironico e sparatutto. Un'overdose di adrenalina, sangue a scrosci e humour nero; iniectio magistralis di acuità e forsennatezza per gli action più convulsi e neurotonici a venire. Diceva il minestrone: "La terra dà sempre buoni frutti".
MEMORABILE: La dolorosissima tortura delle dita frantumate; L'iper-frenetica sequenza della sparatoria al ritmo infernale della motörheadiana "Ace of spades".
Giùan: Film importante nella storiografia Kubrickiana, al di là della personale impronta cinematografica datagli dall'autore. Lo scaltro Stanley infatti, inserendosi nel dualismo Douglas-Trumbo, riesce a crear un'opera che, per quanto ovviamente anodina, si configura a tutt'oggi come il più "caldo" dei kolossal americani. Evidentemente alterno e per forza di cose un po' strascicato, si può godere appieno grazie allo scintillante Technicolor di Metty, alle coreografie "disegnate" da Bass e ad un cast gladiatorio, in cui Laughton e Olivier guadagnano il pollice insù.
MEMORABILE: La scena allusivamente omosessuale, in un primo momento tagliata, tra Olivier e Tony Curtis.
Gestarsh99: Abbacinamento visivo e brividio sottopelle. Reazioni intensissime che erompono spontanee di fronte a una prospezione avveniristica così straordinariamente evocativa, "stendhaliana" e stimolante. Kosinski fotografa a volo d'aquila la catastrofe globale, riproducendo con grandiosità un pianeta azzurro mutacico, nuclearizzato, desertificato a morte eppur ancor monumentale, mirifico, madido di asfissiante bellezza. Gioia per gli occhi nebulizzata da un florilegio di citazioni fierissime e sonorità ragguardevolmente spettacolari e coinvolgenti. Un tributo filiale alla Terra che toglie il respiro.
MEMORABILE: Cruise che cita con serena naturalezza i suoi Top Gun e Mission Impossible; Gli omaggi a 2001, Matrix, Il pianeta delle scimmie, Robocop e Independence Day.
Daniela: Trasferito in un paese tra le montagne degli Appalachi, un agente dell'FBI stringe un accordo con una donna nel giro dello spaccio perché diventi informatrice, trovandosi poi impelagato in una relazione sessuale che mette in pericolo il suo matrimonio e la sua carriera.... Ispirato ad un fatto di cronaca, un film dignitoso ma con il difetto di non distinguersi da altri ambientati in zone povere dove il "sogno americano" è destinato a rimanere solo un sogno. Inoltre, a parte il prologo in stile "morto che parla", la narrazione è convenzionale ed anche gli attori non brillano.
MEMORABILE: Lei chiede a lui con aria seria: "Hai mai avuto un orgasmo?" (una battuta degna di figurare in uno dei capitoli della [f=2632]Pallottola spuntata[/f]).
Il Gobbo: Capolavoro di Petri, insuperato campione di thriller metafisico e politico, di travolgente forza espressiva, grazie a una regia che se ne infischia dei rigorismi e a un attore superlativo e mai così grande: Volontè, truccato (col senno di poi, un po' maldestramente) in modo da apparire identico al povero commissario Calabresi, non ha un momento, un'espressione, una battuta che non sian memorabili. Le kafkiane figurine di contorno gli fanno da coorte, la Bolkan è magnifica, e Morricone indovina una delle sue più ossessive marcette. Fondamentale.
Gestarsh99: Giocar a guardie e ladri nelle desolatissime praterie del Colorado non è un gioco da ragazzi, specialmente se pistole e macchinine sono a grandezza naturale e appartengono a un narcosceriffo corrotto: uno che in casa e nel naso ha più coca d'un distributore di bibite; uno che al posto del cuore ha un bidone dell'immondizia. Kevin Bacon, farabutto e orditor di nefandigie come in altre occasioni, è il lupaccio cattivo di questa pulp-fiaba on the road, fluidamente diretta senza particolari difficoltà da Jon Watts, in cui lo humour tragico di Clown s'affievolisce sin quasi a dissolversi.
MEMORABILE: L'intimidazione rivolta al bambino: "E così, mentre si contorce agonizzante, lo calpesto sino a spappolarlo... lo stritolo il tuo porcellino!".