Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Gestarsh99: La commedia poliziesca all'insegna della battutaccia dissacrante svolta con effetti curiosi nel thriller all'italiana, esibendo però un Giraldi meno infallibile che in passato, più volte gabbato dalla fine scaltrezza britannica di una spalla arguta come David Hemmings, qui appaiato assieme al protagonista in una strana coppia fonte di saporiti duetti. Il miglior episodio della saga, in cui la ricetta corbucciana a base di scazzottate da saloon, intercalari coloriti e maccheroni-police mantiene un grado di rosolatura ottimale, senza scuocere nella ripetitività che minerà alcuni dei sequel a venire.
MEMORABILE: Le truffe messe in atto da Milian ed Hemmings nella loro utile trasferta a San Francisco...
Markus: Un editore (Rey) sotto ricatto dell'autrice (Spaak) legge il suo romanzo e, magicamente, lo spettatore si troverà all'interno della "Pensione Desiderio", il luogo che fa da cornice alle vicende vagamente sexy della Goldsmith (allora reduce dai fasti de La cicala di Lattuada). In una malcelata ambizione autoriale, l'esordio registico di Angelucci lascia un po' perplessi: da una parte situazioni mai chiare che appesantiscono l'opera (tedio sempre dietro l'angolo) e, dall'altra, concessioni commerciali di quegli anni (nudità, morbosità).
Jandileida: Ridotto all'osso quell'inutile orpello chiamato sceneggiatura, abbandonato ogni tentativo di denuncia sociale, possiamo accomodarci, con gioia, nell'abitacolo accanto a Statham. Eh sì, perché il film funziona e raggiunge, anche con una discreta classe per il genere "azione da videogame", i suoi scopi, ovvero intrattenere grazie a momenti action ben congegnati e a far sentire l'aficionado (me) a casa ritagliando per Jason un ruolo perfetto, duro fuori ma buono dentro. Film superiore alla media, dunque, anche grazie a un buon cast capitanato da Allen e McShane.
MEMORABILE: Le copilote: tutte, senza eccezioni, modelle di intimo; La faccia di Statham mentre gli stanno friggendo la macchina con un lanciafiamme.
Galbo: La presenza di tre grandi attori come Brando, De Niro e Norton per un thriller discreto realizzato da un autore di commedie come Frank Oz. La storia del colpo alla dogana di Montreal è realizzato senza facili indugi alla spettacolarità eccessiva ma con una certa attenzione all'aspetto psicologico dei personaggi principali. Il problema è che la sceneggiatura e i dialoghi si rivelano spesso deboli e la regia piuttosto anonima. Ovviamente le performance dei tre attori sono ottime, ma questo era piuttosto scontato.
Galbo: Commedia americana leggera e innocua che ruota intorno a dinamiche legate alla terza età. I luoghi comuni non mancano, mentre la varietà (e il gran numero) di personaggi, con un incrocio di situazioni divertenti, consente al film di risultare godibile e disimpegnato. Fondamentale il contributo di un gruppo di ottime attrici che (auto)ironizzano sul passare del tempo. Si può vedere.
Xamini: Secondo film della serie, il budget raddoppia ma l'ottimo Terence Young deve affrontare una serie di problemi non indifferenti (si arriva al lutto per la scomparsa di Pedro Armendáriz, che scopre della malattia durante le riprese). Il film che ne risulta è uno spy con un ottimo impianto action (e una scazzottata decisamente rude per l'epoca), interpretazioni di livello e ambientazione d'incanto. Da annoverare tra i migliori della serie.
Galbo: Specializzatosi recentemente nelle commedie "geriatriche", il regista Rob Reiner persevera con un film che combina toni brillanti e sentimentali, come nella migliore tradizione del suo cinema e che è interpretato (splendidamente) da due attori "attempati", ma in grande forma. Se la Keaton è una certezza, sorprende per la naturalezza dimostrata Michael Douglas. Pur alle prese con un copione non eclatante per inventiva e originalità, la performance dei due protagonisti rende la pellicola meritevole di visione.
Markus: Il film è un mero sfruttamento commerciale privo di pathos e facente capo ai molti film in 3D della stagione 1982/83. La pellicola appare più figlia del Piranha di Dante che del capostipite di Spielberg, per via della sceneggiatura che attinge certi schemi del catastrofico. L'ambientazione nel parco di "Sea world" a Orlando è senz'altro affascinante e moderna, soprattutto per l'epoca, in cui in Europa non esistevano ancora parchi di questo genere. Sviluppo della vicenda lento ma non priva di qualche guizzo, anche trash...
Metakosmos: Considerato il primo lungometraggio realizzato da un regista africano nell'Africa subsahariana. Un'aspra quanto amara critica al colonialismo e alle conseguenze vive ancora oggi, tra cui il razzismo, l'indifferenza e la questione dell'identità sociale, il tutto sulle spalle di una ragazza senegalese in cerca di fortuna trapiantata a lavorare in una ricca famiglia parigina. Seppur cinematograficamente primitivo come lo spirito alla base, ciò non altera la potenza del messaggio, anzi, lo affina e lo rende ancora più diretto; vagamente godardiano.