Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Pigro: Prove tecniche (e maldestre) di lotta sindacale nella Torino di fine 800. Perfetto l’equilibrio tra rievocazione storica, dramma, impegno politico e commedia, e sottilmente attuale il retrogusto ironico infuso da Monicelli (nel “padrone” di questa filanda-Fiat, negli operai vessati ma cialtroni, nell’intellettuale alieno), che con la sua tagliente capacità descrittiva arriva immutato alle lotte degli anni 60 fino a quelle attuali. Ottima la ricostruzione ambientale, non solo scenografica, ma anche per molti dettagli di vita quotidiana d’epoca.
Deepred89: Nonostante la presenza di Bud Spencer (particolarmente espressivo: si vede che al film ci teneva particolarmente), di qualche scazzottata (dove però stavolta Bud non vince a tavolino) e della nostalgica, stupenda OST dei fratelli De Angelis, il primo Piedone è un poliziesco a tutti gli effetti, con tanto di pestaggi ed esecuzioni, peraltro venato di uno spirito alla "scegli il male minore" (o la camorra migliore) che ricorda il pessimismo di noir ben più crudi (Luca il contrabbandiere in primis). Ottima confezione, ma un po' sconclusionato.
B. Legnani: Consueto. Anche in questo Franco&Ciccio con ambiente western la parodia allo “spaghetti" è limitata (pochi primi piani sui volti), per cui lo spazio è tutto per il duo. Anche stavolta, ad un discreto primo tempo, ne segue un secondo caratterizzato da un brusco calo: le idee buone sono state consumate all'inizio e si scade nella farsaccia. Hilton si vede poco. Le donne sono Orchidea (imbambolata) e Gloria Paul (fatale). Del consueto clan si vedono D'Orsi, Terzo e Andronico. C'è Mingozzi (n.c.).
Gestarsh99: Corbucci Jr. si getta a peso morto nella parodia cacio e pepe del giallo poliziesco, spostando il set nel capoluogo lombardo senza però scordarsi (nel titolo) dell'humus romanesco. A 4 film di distanza dal suo battesimo in Squadra antifurto ricompare la gelosissima e loquace Olimpia Di Nardo, che sarà ufficialmente la signora Giraldi sino al termine della serie, assicurando alle future indagini maritali un chiassoso cotè di diatribe familiari. Da comparsetta a latere Bombolo diventa qui nientemeno che il motore centrale degli affannati sbattimenti dell'amico piedipiatti. Per milianisti in trasferta.
MEMORABILE: Bombolo che mangia sapone di Marsiglia per sfuggire "ambulatorialmente" alle pericolosissime avance uranistiche del titanico "Bartolo detto er Monzese"...
Buiomega71: Brusati è un Visconti in micro (la decadenza della villa) che immerge la sua piccola Dolce vita milanese in un'atmosfera fosca, plumbea, algida e notturna. Cinico, all'occorrenza spietato, morbosetto, sonda il lato perverso della borghesia e dei reietti (omosessualità, travestismo, ragazzette raccolte per strada di notte, preti spretati dai chiaroscuri inquietanti). Inizio noiosetto, ma poi il film avvolge nel suo angusto livore, con immagini di gran bellezza estetica (quasi pre-greenawayana la portata del suino) e dolorosa la parte all'ospizio che anticipa quella dell'Esorcista.
MEMORABILE: Le inquietanti statue in rovina che aprono il film; Il festino semiorgiastico nella stanza della casa del prete; La casa rasa al suolo dalle ruspe.
Gestarsh99: Tachicardico fanta-action che s'incunea negli interstizi dello spazio-tempo portandosi appresso realtà viruale e psico-ingegneria tesliana. L'idea di rivivere in eterno una situazione circoscritta a scopo perfezionistico non è nuova (Ricomincio da capo, La ragazza che saltava nel tempo), come neppure l'idea di penetrare la mente altrui cercando di interagire fisicamente con le sue esperienze visive (Inception) ma grazie al suo strategico polso elaborativo il bravissimo Jones riesce a ottimizzare queste intuizioni non sue creando un qualcosa di estremamente convincente, raffinato e appassionante.
MEMORABILE: L'apertura della capsula in cui viene tenuto in vita il troncone del corpo del protagonista.
Daniela: Mentre si divertono a sparare ai messicani che attraversano clandestinamente il confine nel deserto, tre ragazzotti incoscienti causano la morte della moglie dell'ex sceriffo del posto... Western moderno di bella ambientazione, indebolito da una sceneggiatura che mette troppo carne sul fuoco invece di concentrarsi sulla vicenda principale ma impreziosito dalla solita grande interpretazione di Ed Harris che ha il dono di risultare credibile ed incisivo qualsiasi ruolo ricopra: qui è un uomo onesto, desideroso di conoscere la verità andando oltre i pregiudizi, propri prima ancora che altrui.
Herrkinski: Divertente commedia di ambientazione veneta, costruita con un certo acume e non sempre stupidotta, a differenza di altri prodotti assimilabili al genere "commedia pecoreccia" dell'epoca. La Andress fa sfoggio del suo fisico statuario senza ritegno e manda in tilt gli ormoni degli altri personaggi, su tutti il simpaticissimo Mario Pisu. Il film si lascia seguire piacevolmente e strappa più di una risata, soprattutto grazie al caratteristico accento veneto e alle colorite espressioni che vedono il termine "mona" sdoganato spesso e volentieri.
ALLE ORE 21:15 su Rai 4
Nota bene: Nuova versione risistemata e perfezionata dallo stesso regista Garrone.
Xamini: Un film non facile da seguire, per diverse ragioni: anzitutto la mancanza di ritmo, la lentezza, funzionale alla sua volontà di aderire al reale. Volontà che - giustamente - pretende anche l'uso del dialetto stretto (e quindi dei sottotitoli). Ma la sua colpa più grande è la sensazione che rimanga indissolubilmente legato al romanzo di Saviano, o meglio, che possa essere apprezzato a fondo solo da chi abbia già letto il libro. Senza averlo fatto, pare quasi privato di contesto narrativo (l'unico essendo il territorio, una Scampia cruda e crudele), della sostanza di cui l'originale racconto era evidentemente intriso.
Galbo: Commedia americana leggera e innocua che ruota intorno a dinamiche legate alla terza età. I luoghi comuni non mancano, mentre la varietà (e il gran numero) di personaggi, con un incrocio di situazioni divertenti, consente al film di risultare godibile e disimpegnato. Fondamentale il contributo di un gruppo di ottime attrici che (auto)ironizzano sul passare del tempo. Si può vedere.
Daniela: Vedovo in procinto di diventare nonno scopre che colui che ha sempre chiamato "papà" non lo è biologicamente. La ricerca del vero padre si risolve presto, ma i problemi sono solo all'inizio... Commedia dolce-amara che, nonostante le forzature di una improbabile trama in stile feuilleton, intrattiene piacevolmente grazie ad una riflessione non banale sul significato della paternità vera, per scelta o solo immaginata, mentre le madri sono morte o in fuga. Damiens bravo in un ruolo più serio di quelli abituali, Céline de France incantevole, Wilms e Marchant in parte, epilogo che rasserena.
Galbo: Dell'indimenticabile epopea western di Wyatt Earp e del suo amico e collaboratore Doc Holliday sono stati realizzati numerosi film. Insieme a Sfida infernale di John Ford, questo di Sturges è decisamente il migliore. Rispetto al capolavoro di Ford, Sfida all'O.K. Corral privilegia l'azione con una fotografia di ampio respiro e riprese magistralmente realizzate. Ottimo l'impiego di due "monumenti" del cinema come Douglas e Lancaster insieme ad una serie di ottimi caratteristi del genere. Da non perdere.
Redeyes: La location polverosa che "colora" i poracci di quartiere fra signorotti decaduti e morenti, figli di papà, falliti sognatori e sognatori che falliranno, piace eccome. Con la mente torniamo alle nostre partite (peraltro ben rese le scene di gioco) e parallelamente proviamo un po' di empatia per questi perdenti coatti, ma senza riuscire a sentire del tutto la storia nostra. Tanta, troppa carne al fuoco. Il cast convince, la regia un po' meno, e giunti al triplice fischio percepiamo un senso di incompiuto; e spiace, perché avrebbe potuto essere un bel gioiellino.
MEMORABILE: L'interpretazione di Di Stasio; La spiegazione dell'amatriciana agli stranieri.
Paulaster: Vita e cinema del regista Caligari. Giusto tributo a un maestro che ha avuto la possibilità di girare solo tre film, tutti di indiscusso valore. Contributi da tutti gli attori che han recitato con lui e ampi dietro le quinte a ricreare il suo stile. Consigliato a chi conosce già il regista o a chi deve scoprire un talento che ha riproposto un neorealismo di borgata senza fare sconti. Emozionante l'ultima parte con il cast di Non essere cattivo a Venezia 2015.
MEMORABILE: "Il Zeman del cinema"; L'apprezzamento di Moretti e di Ferreri; Sul banco degli imputati in tv per [f=2127]Amore tossico[/f].
Buiomega71: Forse il capolavoro assoluto dello zio Aristide, quando la serie di Emanuelle incontra Buio omega. Si va dalle umiliazioni sessuali a cui è sottoposta la Gori da Eastman (c'è pure un filmetto porno girato in seppia, con salti di pellicola, stile Il pornografo di John Byrum) alle allucinanti visioni cannibaliche coprofaghe di Eastman, dalla Lindt stuprata con una bottiglia sopra il tavolo alle donne nude, come zombesse in preda a isteria sessuale colletiva, ai piedi di Eastman legato nella prigione bunker. Assolutamente indispensabile.
MEMORABILE: Le continue provocazioni sessuali della Lindt a Eastman rinchiuso nella camera insonorizzata; il banchetto cannibalico; il feroce e beffardo finale.
Markus: Storielle di mare, che sotto il sole di Ischia e la macchia mediterranea deturpata dagli hotel esclusivi s'intrecciano con ritmo vertiginoso tra sentimentalismi, canzonette, un po’ di spirito sagace, la solita tedesca con un amore italiano da raccontare e gli inevitabili equivoci. Ennesimo vacanziero/balneare che non aggiunge nulla di nuovo al genere allora spremuto all'inverosimile se non la novità del duo Ric & Gian al debutto (non fanno ridere neanche per sbaglio). Dialoghi a tratti logorroici.