Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Homesick: Amoroso-avventuroso che vede fronteggarsi le orde tartare di Orson Welles e quelle vichinge di Victor Mature. Al di là della trama, poco innovativa, si ricorda qualche efficace scena di battaglia, l'avvenenza di Bella Cortez e il trucco orientale di un bieco e infido Welles, che aggiunge così un altro interessante personaggio negativo alla sua lunga galleria di interpretazioni; un Arnoldo Foà completamente pelato è il suo saggio (e inascoltato) consigliere. Epilogo brusco e non consoaltorio.
Pessoa: Brillante commedia ben diretta da Monicelli sui luoghi comuni della vecchia mentalità siciliana (ma non solo) che ha portato nel firmamento delle star nostrane una formidabile Monica Vitti, rivelandone tutto il lato comico ampiamente utilizzato in seguito. Ma la storia in sé era datata anche quando il film uscì e viene sviluppata con troppi luoghi comuni e coincidenze forzate che rendono la vicenda poco credibile. Si sorride, ma grazie al talento degli interpreti e del regista, che riescono a cavare il sangue dalle rape. Guardabile.
MEMORABILE: La Vitti, che ogni volta che incontra un uomo si nega e si offre allo stesso tempo, con sfumature recitative da grande attrice.
Fauno: Ambientato nel XIX secolo: una ragazza, in viaggio verso Marsiglia da Salem ove aveva rifiutato un matrimonio combinato, viene rapita da pirati del Marocco e l'obiettivo sarà la sua liberazione. A larghi tratti stringe il cuore per ingenuità e innocenza, ma già dalla remota uscita di questo film si udivan frecciate: se la donna nei paesi musulmani veniva mercificata e annichilita, non era poi neanche giusto riportarla in America ove avrebbe comandato lei (anche perché non eran poche le donne che consideravano l'harem una comunità in cui stavano bene).
MEMORABILE: "Se non spariamo prima di mirare o ci scappa la preda o un indiano nel frattempo ci ha fatto fuori".
Il Dandi: Uno Scola post-Jacopettiano, che sposta il terreno della commedia all'italiana su scenari di poderosa (per lo screen cinematografico dell'epoca) resa documentaristico-spettacolare (che Sordi, con mano meno felice, cercherà di riproporre in tutte le sue cartolinesche regìe). Prolisso, con qualche caduta ma nessuna imperdonabile. Il confronto finale tra Sordi e Manfredi è sapientemente ritardato, ma quando ci si arriva si viene ripagati. Ottimo Blier.
MEMORABILE: La rissa con il negriero portoghese: "Vergogna, due contro uno", e la replica di Sordi: "e se eravamo tre, te menavamo in tre!"
Galbo: Thriller assai mediocre diretto da un regista il cui passato (Pomodori verdi fritti) è assai migliore dell’opaco presente. In questo film non funziona quasi niente, a partire dalla sceneggiatura che è colma all’inverosimile di “buchi” narrativi e situazioni inspiegabili. Assai raramente inoltre il regista riesce a costruire un minimo di tensione che ci fa ricordare che stiamo assistendo ad un thriller. Unico elemento positivo, la carismatica presenza di Pacino, ma è decisamente troppo poco.
Gestarsh99: Police-movie detectivistico piuttosto convenzionale e di maniera, uscito per sua immensa sfortuna nell'annata in cui L'enigmista stava già rassettando col battipanni chiodato del torture i canoni equilibrati dei film sui serial killer. In questa frigida "Attrazione labiale", la pneumo-stomatica Angelina Jolie, scrupolosa agente dell'FBI, si fa infinocchiare come una pia verginella dagli occhi magnetici del sospettatissimo Ethan Hawke, presunto "affittacorpi" rottamatore. Ordinari scambismi anagrafici assai distanti intellettualmente dalle trasmigrazioni identitarie di thriller metem-psicotici come Cure e Il tocco del male.
MEMORABILE: La Jolie ferma davanti all'ascensore mentre osserva sconvolta il cadavere della vecchia e l'assassino ricercato; Il pancione gravido della Jolie...
Anthonyvm: Ricco banchiere lascia in eredità alla figlia avvocato la custodia di numerosi segreti di famiglia, compreso un prigioniero rinchiuso da anni in un bunker. Premesse bizzarre per quello che di primo acchito appare un dramma cupo (buona parte del film ruota attorno al conflitto fra coscienza e prestigio familiare della protagonista), salvo poi svoltare in zona thriller nel finale, con un twist telefonato che lascia fuori dal disegno numerosi puntini. Buona la prova della Collins e inquietante la trasformazione di Simon "Shaun" Pegg (tralasciando la parruccona bianca). Poco rifinito.
MEMORABILE: La morte del padre nell'incipit; Il primo pasto decente di Pegg dopo anni; Il flashback dell'incidente; La rivelazione; Il teso finalone nel bunker.
Xamini: Quel che manca alla pellicola è proprio l'emozione, il coinvolgimento. Se il minimalismo di Steve McQueen funzionava bene in Shame, qui c'è qualcosa che non quadra. Certo, caricarlo di epica l'avrebbe reso hollywoodiano (non un merito), ma lo stile asciutto adottato, il voler limare le asperità emotive dei momenti sulla carta più intensi porta in diverse circostanze allo sbadiglio. Non male, ma forse non è l'abbinamento storia-regista migliore.
Pigro: Mega-imprenditore di internet progetta un'invenzione informatica che può rivoluzionare la comunicazione ma anche mettere in pericolo la libertà. Filmetto per ragazzi (sarà proprio il ragazzo genietto a scoprire i loschi affari del boss) con qualche vaga ambizione, ma che non riesce ad appassionare nonostante deboli guizzi. Decisamente superficiale e prevedibile, con tanta estrosa e strampalata tecnologia per strizzare l'occhio agli internettari. Perdibile.
Digital: Figlio di un predicatore battista, il gay Jared si vede costretto a entrare in un programma atto a fargli cambiare orientamento sessuale. Moraleggiante, tedioso film in cui niente o quasi funziona. Hedges è protagonista di rara antipatia, il che impedisce fin da subito di entrarci in empatia; la Kidman ha un ghigno perennemente dimesso mentre Crowe risulta più che mai bolso e del tutto avulso dal contesto. Le quasi due ore sembrano non finir mai, tanto il film è lento, noioso e privo di qualsivoglia attrattiva. Facilmente bypassabile.
Galbo: Congedo cinematografico del grande Robert Altman, questa pellicola è un'operazione quasi speculare a quella compiuta dallo stesso regista in Nashville. Si racconta l'America sotto forma di un grande affresco musicale, non più negli spazi aperti del Tennessee, ma all'interno di uno studio di registrazione. Rimane inalterata la grande capacità del regista di raccontare storie corali, curando insieme numerosi personaggi e scegliendo un cast di altissimo livello che dà ottima prova di sé.
Fauno: Come carrellata storica sulla schiavitù è eccellente soprattutto per la sua non ipocrisia. Quanto a ciò che si sostiene non sarebbe giusto generalizzarlo a tutti i neri, in quanto mai al mondo potrei esserde favorevole allo sfruttamento di una razza alla stregua delle bestie e son ben contrario anche alle disuguaglianze... Constato però come nel film si mostri che a molti di loro faccia comodo non evolversi e bivaccare, così da ottenere gratuitamente ciò che gli altri si devono conquistare con le unghie e coi denti ogni giorno di più.
MEMORABILE: Cartwright, ma anche i pensieri di Nat Turner alla fine; Ottimo il fermo-immagine finale.
Herrkinski: Prodotto para-televisivo che lascia ampio spazio al suo protagonista, qui particolarmente simpatico e adatto al ruolo, nonostante interpreti un personaggio un po' diverso dai suoi classici schemi. Smaila non è un attore e si vede, pur risultando accettabile; il cast femminile fa quel che può, con risultati semi-indecenti. Di certo la commistione tra giallo e commedia anni '80 è bizzarra e curiosa, talvolta è anche riuscita, ma per la maggior parte del film l'aspetto comico è quello preponderante nonchè l'unico motivo di interesse. Godibile.