Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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B. Legnani: Di una debolezza sconcertante. Uno dei Franco&Ciccio peggiori. La storiella è farcita di trovate che dovrebbero far ridere e invece fanno venire il latte alle ginocchia, per cui le smorfie di Franco e il volto assorto di Ciccio non bastano a salvare la baracca. Opache la Orfei e la Luce. L’unico che ha qualche sprazzo è Gino Buzzanca, all’epoca compagno di viaggio del duo. Da evitare.
Caesars: Originale commedia nera che purtroppo non può dirsi pienamente riuscita. Cameron Diaz è sposata con Harvey Keitel, marito assai geloso, ed un giorno in cui lui è fuori a pesca viene in contatto con un suo vecchio amante. La situazione si complica quando il mattino dopo se lo ritrova morto nel letto. Che fare? La regia non riesce a rendere nel modo migliore il variare del tono delle diverse situazioni che si vengono a creare e così il film, che pur poteva essere interessante, delude un poco.
Daniela: Luis è orfano di madre, trascurato dal padre astronomo distratto, bullizzato dai compagni a scuola, perseguitato da un'assistente sociale proterva. Per sua fortuna, tre alieni che stanno viaggiando su un'enorme astronave di passaggio decidono di far un salto sulla Terra per fare shopping.... Cartone animato che riesce a coniugare il divertimento di una storia semplice ma ricca di gags ad un messaggio educativo importante, valido per gli adulti quanto i bambini. Gradevole la grafica dal tratto morbido, adorabili gli esserini blobbosi, ben caratterizzati i personaggi umani: film buono per tutti.
Galbo: Come in altre opere tratte da Patricia Highsmith il tratto distintivo dei personaggi di questo film è l'ambiguità caratteriale, tale per cui nessuno è quello che appare. Il film del debuttante Amini fa leva anche sull'ambientazione mediterranea assolata, che offre un buon contrasto con i tratti noir della vicenda narrata. Sia pure non irresistibile (la storia alla fine non è più di tanto interessante) I due volti di gennaio, complice anche la breve durata, è un film godibile e segnato dalla buona interpretazione degli attori.
Il Gobbo: Già dalla lettura la pièce sembrava in effetti pensata apposta per Polanski, noto specialista di nequizie nella camera chiusa, e che infatti brilla per discreta ma sapiente regia che aggiunge un tocco buñueliano. Il cast fa il resto, e ci si sente miracolati al pensiero ci chi l'avrebbe potuto interpretare in Italia (la Buy e Orlando di sicuro). Waltz vince di misura. Il bastonatore in campo lungo è il figlio di Polanski. Certo, chiamarlo Elvis...
Gestarsh99: Ultimo sforzo commiserevole di tener in vita una serie e un personaggio oramai intubati nel polmone d'acciaio della dismissione esecutiva. Per la decima volta il gramo ragionier Ugo reimpara la fondamentalità degli affetti, il valore dell'unicità di sua moglie e zerbineggia ai piedi delle gerarchie impiegatizie leccando il fondo della piramide sociale. Tempi comici inesistenti, lazzi flosci e riciclate fraseologie per un commiato d'infinita tristezza. Più che il canto del cigno, la messa da morto di una maschera comico-catastrofica tra le più efficaci e proverbiali del nostro Cinema nazionale.
MEMORABILE: L'invasiva colonna sonora dance composta da brani di Cartoons e Vengaboys penosamente campionati a livello midi...
Elsup: Interessante pellicola, a metà strada fra il fantasy e l'horror. Narra di un amore nato fra una licantropa e un essere umano, che porterà conseguenze spiacevoli per i protagonisti. Il film gira bene, gli attori se la cavano e la regia è discreta. Una sorta di Twilight di secondo livello.
Rambo90: Sottovalutato thriller che segna il ritorno di Ford sullo schermo dopo 3 anni di assenza: la storia è classica (e ricorda per certi versi l'uomo che sapeva troppo) ma la suspence è ottima e il protagonista dimostra di avere ancora carisma e bravura da vendere. Bravo anche Bettany nel ruolo dell'antagonista, efficaci le scene della rapina in banca e bellissima la lunga sequenza d'azione finale. Da rivalutare.
Pigro: Astronave in avaria su pianeta sconosciuto: esseri umani allo sbando, tensioni e dinamiche di gruppo e ovviamente mostruosi alieni in attesa... La banalità delle premesse slitta rapidamente in una storia che ipnotizza e alla fine convince, grazie alla tensione e all'inusuale (in questo genere) raffinatezza dell'immagine. Semplici ma efficaci idee come il viraggio della pellicola rimangono impresse. Perfetto Vin Diesel, preciso il ritmo (anche nei suoi sbilanciamenti, che ‘muovono’ l’azione), intenso il finale. Notevole.
Galbo: Apologia della diversità come occasione di riscatto morale e psicologico in questo film tratto da un romanzo di Rodman Philbrick. Chiaramente destinato ad un pubblico giovanile il film di per sè non è mal realizzato ma ha il limite di un eccessivo buonismo e una confezione un po' troppo patinata con la presenza illustre della Stone molto strombazzata ma in realtà autrice di una piccolissima parte. Bravi gli altri interpreti.
Galbo: Uno spietato sicario è in Tahilandia per un'ultima missione. Qui collabora con un piccolo delinquente locale, Kong, e conosce una ragazza della quale si invaghisce. Diretto dai fratelli Pang, il film è un remake di una loro opera precedente ed è un action piuttosto tradizionale che non brilla particolarmente a causa di una sceneggiatura prevedibile e priva di spessore nella descrizione dei personaggi e della prova opaca del protagonista. Buone l'ambientazione e la realizzazione delle scene d'azione.
Galbo: Tra i migliori action della storia recente del cinema, il primo Die Hard è un prodotto realizzato con grande cura, a partire dalla sceneggiatura che funziona molto bene nella miscela di azione, pathos e momenti umoristici, dalla buona regia (ottime le sequenze di azione) fino al cast. La scelta di Willis per l'antieroe per eccellenza McClane è assolutamente vincente e l'attore interpreta al meglio il personaggio del disilluso e cinico poliziotto che come cavaliere senza paura accorre al salvataggio dei buoni contro i cattivi.
Pigro: Il melenso tappeto musicale permanente crede di sostenere il pathos della vicenda, ma non fa che renderla ancor più insopportabile. E pensare che nella storia (di Asimov) del robot pensante che pian piano si trasforma in uomo ci sono miriadi di temi, spunti, riflessioni, allusioni, che potevano rendere questo film un capolavoro. E invece naufraghiamo nella melassa, coadiuvata da un’esasperante lunghezza da polpettone indigesto. Al netto della qualità tecnica e interpretativa, sembra un classico filmone sentimentale per famiglie davanti alla tv.
Galbo: Soldini racconta l’handicap della cecità, evitando i toni drammatici e compassionevoli e realizzando il ritratto di una donna forte e pienamente contemporanea, a cui presta il volto la brava Valeria Golino. La forza del racconto risiede tutta nel personaggio principale mentre il “contorno” è più debole, a partire dal personaggio maschile (Giannini) la cui descrizione sembra incerta e irrisolta. Rimane un film meritevole di visione perché racconta uno spaccato attuale ignoto ai più.
Galbo: Una cruda (e in apparenza senza speranza) rappresentazione delle classi privilegiate e delle elite destinate a reggere le sorti del mondo. Gli autori ce ne forniscono un quadro drammaticamente impietoso e si spera non troppo realistico. I personaggi sono ben caratterizzati, ma la parte iniziale è eccessivamente diluita e troppo descrittiva. Complice una buona performance degli attori e una regia efficace, la tensione in crescendo culmina in una seconda parte davvero efficace e disperatamente cinica che tradisce l'origine teatrale del testo.
Galeotta è la festa di Capodanno dell'ingegner Maggiari (Frassica), durante la quale Andrea (Botosso), architetto, accompagna Riccardo (Campolo), marito di una sua amica (Kravos), facendogli conoscere la splendida Hikma (Noferini), sorella del socio tunisino di Maggiari. Un po' per l'alcol, un po' per la voglia di vendicarsi dei due i cui partner sono altrove dopo antipatici bisticci, Riccardo e Hikma finiscono a letto col risultato che lei resta pure incinta. Del compagno di lei non si saprà mai nulla, della moglie di Riccardo invece si capisce presto che non potrà non scoprire della paternità...Leggi tutto di lui. La nuova coppia, decisamente spiantata (lui abbandona il suo negozio di scarpe per inseguire improbabili sogni di scrittore, lei l'università) si stabilirà nella villa sul mare di Andrea, che la concede volentieri a Hikma, per la quale è evidente provi una forte attrazione e che assomiglia molto alla moglie persa in circostanze misteriose. Presto la natura poco propensa al lavoro di Riccardo si farà sentire e ci sarà modo di rimescolare le coppie mantenendo comunque l'impianto drammatico senza quasi mai avvicinarsi alla commedia nonostante la presenza (in un ruolo comunque assai secondario) di Frassica. Niente di nuovo sotto il sole (della Sicilia), ma Francesco Calogero (regista e sceneggiatore) studia bene la sua storia, azzecca gli incastri giusti e soprattutto un bel personaggio, l'architetto ottimamente tratteggiato da Botosso; che sembra defilato, marginale rispetto alla giovane coppia protagonista ma che invece si guadagna il ruolo più sfaccettato e interessante del film. Con un passato di architetto di successo alle spalle, Andrea sembra perso nei ricordi di una moglie che non riesce a dimenticare e preda di un presente avaro di soddisfazioni professionali, con un socio che sempre più a fatica accetta la sua indolenza. Riversa ogni residuo di passione in Hikma, cui si affeziona quando capisce come Riccardo non possa darle le attenzioni e l'amore che meriterebbe, coltiva ancora i rapporti con Rosanna (la moglie di Riccardo della quale è rimasto amico) e si astrae spesso dalla realtà dando l'impressione di essere assente. Con altre figure di contorno che arricchiscono l'insieme (il fratello di Hikma, quello di Riccardo coi due figli, le amiche di Rosanna) il film, senza stupire per nulla in particolare, sa farsi interessante quanto basta, ricco di snodi che vivacizzano una vicenda in parte penalizzata da un approccio televisivo poco invogliante. Desirèe Noferini è tuttavia davvero magnetica e invita a seguire il film, scritto discretamente nonostante qualche cliché di troppo (il solito scrittore frustrato in primis). Inizialmente ci si rischia di confondere tra nomi e relazioni che si intersecano, poi si capisce quanto i veri protagonisti siano pochi. Qualche sbandamento d'autore fuori luogo (la recita in giardino, un finale all'opera eccessivamente diluito), un'impostazione poco cinematografica nella recitazione di alcuni, ma il film c'è e sa persino essere a suo modo commovente sui titoli di coda.Chiudi
Daniela: In una piccola città del Montana, il finto assassinio di un postino mette in moto una catena di eventi che lasceranno una scia di veri cadaveri... Commedia nera che si segue piacevolmente, anche per la curiosità di scoprire le motivazioni di un personaggio misterioso: un tassidermista solitario, piccolo, tozzo, fortemente miope, determinato a recuperare il pacco che non gli è mai stato consegnato. Grazie a questo ruolo, inquietante nella sua opacità, Stuhlbarg riesce ad emergere in un cast che pur conta tre pezzi da 90 e un attor giovine rampante.
MEMORABILE: I bambini chiedono al nativo di giocare con loro; La famiglia perfetta ricostruita in cucina; Cosa contiene il pacco?