Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Homesick: L’oliatissimo Bellini aka Kirk Morris porta il suo Maciste in terra musulmana, protetto da Allah. Sottoprodotto diretto senza alcuna inventiva da Boccia: una regina malvagia che minaccia un popolo pacifico guidato da una giovane principessa, le prodezze e le prove di forza dell’erculeo eroe che, nel finale, affronta i terribili Uomini Eco. Al solito, Nando Tamberlani interpreta il vecchio saggio.
Galbo: Commedia piuttosto scipita di Nuti, che rappresenta il suo ritorno al cinema dopo alcuni anni di lontananza dal set. Ancora una volta (forse per mancanza di ispirazione) il tema è costituito dal biliardo, con chiari rimandi all'infanzia che hanno sapore autobiografico. Il limite del film è la chiara incapacità di sviluppare una storia che vada oltre le solite gag tra l'altro non sempre riuscite. Non funziona infine l'accoppiata tra lo stesso Nuti e la Ferilli.
Galbo: Totalmente anacronistica (visto con gli occhi di oggi, sembrano passati secoli dalla sua realizzazione), è una commedia assolutamente leggera e disimpegnata. Va presa per quello che è, e a queste condizioni se ne potrà apprezzare il tono frivolo, il buon rispetto dei tempi del genere e la buona performance degli attori, con alcuni assi della commedia, primi tra tutti Walter Chiari e Raimondo Vianello.
Homesick: Un po’ Klaatu e un po’ Gesù Cristo, l’extraterrestre Bix di Pippo Franco atterra sul nostro pianeta predicando la pace, realizzando miracoli e aggregando dodici apostoli con cui partire per il regno dei cieli. Dietro la metafora evangelica e la base letteraria di “Un marziano a Roma” di Ennio Flaiano, una satira su vizi e mali dell’Italia secondo le grossolane maniere del Bagaglino, che sporadicamente infila momenti felici grazie a qualche gag gustosa (miracoli e parodie) e personaggi azzeccati, come il prete proletario di Teocoli e la spacciatrice redenta della Troschel.
MEMORABILE: La moltiplicazione dei palloni; la parodia di “Grand’Italia” con la torta in faccia a Maurizio Costanzo.
Rambo90: Epopea di agricoltori in perenne lotta con un fiume straripante per le piogge e proprietari terrieri senza scrupoli. Tutto un po' scontato ma diretto e scritto con professionalità, sinceramente commovente in alcuni punti, un po' noioso in altri (soprattutto le parentesi in fabbrica). Convincente Gibson anche se si fa rubare la scena da Sissy Spacek, mentre Glenn è antipatico quanto basta. Ambientazioni curatissime. Buono.
Rambo90: Spaghetti western dignitoso, girato con un bel senso del ritmo da Parolini che, pur entrando nella tradizione col personaggio di Sabata solitario e misterioso, non manca di inserire tocchi scanzonati che non guastano. Van Cleef è ormai una maschera, perfetto con il suo sguardo impassibile e gli occhi a fessura, ma anche i comprimari se la cavano: soprattutto Berger e Spalla. Buona la colonna sonora, piacevole il film, anche se la trama rimane irrisolta.
Galbo: Tra i prototipi della commedia americana sofisticata, ha il pregio di partire da un testo di un certo spessore, il romanzo omonimo di Truman Capote. Il film è diretto con eleganza dal grande Blake Edwards ed ha uno dei suoi punti di forza nell'interpretazione della Hepburn, giustamente diventata simbolo di fascino e femminilità. Non memorabile (poco carismatico) risulta invece George Peppard. Da ricordare il tema musicale.
Ercardo85: Grandissimo melodramma che contribuì in maniera definitiva a fare di Dean un attore con la A maiuscola; il romanzo di Steinbeck da cui è tratto subì notevoli tagli al momento di scrivere la sceneggiatura ma il film non ne ha risentito, anzi. Uno dei tanti capolavori di Elia Kazan.
Daniela: Attore simpatico sul piccolo schermo a cui sono raramente capitate buone occasioni cinematografiche, De Luigi si autodirige in una commedia in cui interpreta il suo personaggio consueto di imbarazzato gaffeur, questa volta un rappresentante farmaceutico che cerca di far carriera sfruttando le abilità culinarie della moglie. Purtroppo la sceneggiatura risulta frammentaria, ripetitiva e povera di gags, mentre gli accenni a temi seri come la corruzione in ambito sanitario appaiono sfuocati e banali. Poco valorizzato anche il cast di contorno,
Luckyboy65: Una volta d'estate c'era la Rai che trasmetteva le antologie di Jean Gabin e Totò (e scusate se è poco). Adesso c'è Sky in HD che ci propina una sequela di filmetti per la tv a basso budget come questo, per giunta impreziosito (si fa per dire) da uno dei sette (o sono di più?) fratelli Baldwin. Sembra proprio che un filo rosso colleghi i film di Canale 5, di Sky e di certe videoteche di paese. Riusciremo a uscirne fuori? Inguardabile.
MEMORABILE: Lo Shuttle (con gravità normale in cabina!) che fa la gimkana fra gli asteroidi nonchè gli astronauti, più agile di una Vespa 125 Primavera.
Pigro: Storia romanzata della famigerata banda della Magliana. Gran bel film che, nonostante la lunghezza e anzi anche grazie all'ampiezza del respiro, si accredita come uno dei lavori più incisivi nel suo genere. Romanzo, epos, cronaca e poliziesco si intrecciano seguendo l'impianto della saga all'americana, con ottimi attori (soprattutto Favino, Stuart e Mouglalis), ottima sceneggiatura, ottimo ritmo e un montaggio che non molla la presa. Ingenuo negli inserti storici e nel finale, ma potente nelle ambigue sottigliezze dei rapporti fra i banditi.
Pigro: Riduzione cinematografica di una delle idee narrative più geniali di H.G. Wells: la macchina del tempo. Dire “riduzione” è dire tutto: il film deprime l’idea originaria, l’annacqua, la trasforma in storiella d’amore hollywoodiana e la schiaccia sotto gli effetti speciali (che peraltro non sono niente male). Né brutto né bello, il film è più che altro inutile e verso la fine la noia – complice il poco brillante Guy Pearce – si fa strada...
Gestarsh99: E venne il giorno del dopo-fine del mondo. Dopo tanti horror-fantasy sotto il segno del vedo e non vedo, Shyamalan sterza di netto nella fantascienza futuristica: mai prima d'ora il nostro si era espresso con così tanta pulizia d'intenti, senza quei levantini giochi a orologeria o quelle dissipanti epifanie illusorie che codificano la sua produzione. Un vero e proprio platform-adventure di formazione imperniato su un ragazzino e Madre Natura ultrice, di certo deludente per la pochezza dei contenuti e la pacchianeria del digitale, ma se non altro agile e fibrillante a livello di entertainment.
MEMORABILE: Il volo "petaurico" in tuta alare giù per lo strapiombo silvestre.
Rambo90: La battaglia di Incheon, raccontata molto bene e con un gran senso dell'azione. Il film si incentra soprattutto sull'operazione che vide otto uomini infiltrarsi tra le truppe nemiche, il che garantisce buoni momenti di tensione e altrettanti scontri a fuoco. Ritmo veloce, attori credibili (tra cui Neeson nei panni di MacArthur). La regia sa come enfatizzare gli aspetti drammatici e, tranne un paio di momenti troppo retorici, il film soddisfa in pieno. Buono.
Galbo: Buono e sottovalutato film di Alan Parker, The life of David Gale è un'ottima occasione per una critica nonchè una profonda riflessione sulla pena di morte. La storia di David Gale (interpretato in modo molto raffinato e ricco di chiaroscuri da Kevin Spacey) attivista dei diritti civili che precipita in una spirale senza fine è lo spunto per un film che è dramma ma anche thriller ben girato e strutturato in fase di sceneggiatura e dotato di un epilogo inaspettato (anche se in qualche modo preannunciato). Brava la Winslet.
Galbo: Film che descrive con efficacia un rapporto intergenerazionale cercando di “cucirgli” intorno una storia interessante. Viene introdotta quindi la figura del poeta smemorato, interpretato da un convincente Giuliano Montaldo, che ne fa un personaggio tenero e malinconico. Buona anche la prova dei giovani interpreti e ben scritta la sceneggiatura, piuttosto equilibrata tra il versante umoristico e quello drammatico-sentimentale. In definitiva un buon film italiano.
Geppo: Una semplice commedia come quelle che si facevano negli anni '70-'80 interpretate da Bombolo & Cannavale oppure da Franco & Ciccio. Certo, non sarà un film di qualità, ma questa pellicola fa proprio capire come ci si possano fare due risate senza mettere in scena la volgarità. Purtroppo, di questi tempi in tv si vedono vergogne di ogni tipo... almeno salviamo la semplicità, anche banale, dei giorni nostri.
Gestarsh99: Essi vivono in Una notte da leoni. A 10 anni di distanza dal procelloso zombailamme di L'alba dei morti dementi, i due compari di bevute Pegg e Frost si ritrovano a tener testa a un'altra invasione nociva, questa volta contro malfidi occupanti di sangue blu animati da ecumenici ukase interspaziali. Wright rinfocola come un piromane segni e temi del film del 2004 (spirito cameratesco, spersonalizzazione, sindrome di Peter Pan) riproponendone il montaggio strattonante e i dialoghi divertiti e schiumanti di nonsense. Verso la fine si perde nell'ordinarietà retorica e annacquata ma lo spasso è garantito.
MEMORABILE: La comitiva di protagonisti che si scervella per selezionare un nome alternativo da dare ai robot alieni ("Robot che non sono robot", "Falsibot", "Nobot").
Herrkinski: Margheriti è sempre riuscito a trasformare produzioni a bassissimo budget in film più che dignitosi. Lo stesso accade con questo avventuroso, che oltre a un discreto cast, tra cui il mitico Warbeck (un attore che avrebbe meritato più fortuna, secondo me), offre qualche buon momento di entertainment senza pretese. La parte più interessante è l'ultima mezz'ora nel tempio, molto alla Indiana Jones; se la prima parte del film fosse stata un po' più brillante il voto sarebbe stato anche migliore. Comunque un prodotto onesto. Belle le location turche.