Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Gestarsh99: Esauriti i pendolarismi Italia-USA-Italia, le maresciallate di Nico er Pirata piantano per sempre le radici in terra autoctona, segnando anche l'ideale giro di boa del popolare ciclo endecafilmico. Di turno stavolta un giallo alla romanaccia, malamente innescato da spinterogeni letterari antidiluviani ("10 Piccoli indiani"; il blackout "mortifero") e poi costretto verso circuiti tortuosi impercorribili da un tassista della commedia come Corbucci (le ricostruzioni relativistiche in stile Rashomon). A magazzino trivialità maccheroniche, manate sui glutei e l'inevitabile compilation di sberle onomatopeiche.
MEMORABILE: Massimo Vanni e l'ossigenato John P. Dulaney che pomiciano in auto simulando una coppietta infrascata...
Galbo: Non prima di una serie di parodie del genere spionistico, Austin Powers il controspione si rivela un film piuttosto deludente. Buona l'idea dell'agente ibernato negli anni '60 e risvegliato nei '90 ma questo spunto è fin troppo sfruttato in un film che tende a ripetersi intorno alle stesse situazioni fino a stancare lo spettatore nonostante la buona (e doppia) performance del bravo protagonista.
Nando: Esilarante e brillante commedia interpretata dalla coppia comica per antonomasia, ben ausiliata da un ricchissimo cast. Fraintendimenti, dispetti e scherzi goliardici in un tourbillon di situazioni che strappano sovente il sorriso. Totò è meravigliosamente loquace, con eccelsi giochi di parole. Ottimo.
Markus: Potremmo definirlo “vacanze al mare negli anni di piombo”, perché il film, prendendo spunto dai precedenti sessantiani di Sapore di mare, persiste a sfruttare il genere vacanziero, ma ambientandolo (per stilemi) nei perfidi anni Settanta. Il risultato è piuttosto fiacco e a tratti imbarazzante. La presenza di Calà non alza di molto il tono, anche se, tutto sommato, la visione del film, per “cultura”, la consiglio. Canzoni inserite in modo forzato, evidentemente per coprire le magagne recitative.
Enzus79: Altro bellissimo film di Francesco Rosi, che reputo uno dei migliori registi italiani. Affronta la storia vera di Lucky Luciano con gli occhi di un documentarista, non annoiando mai. Azione e violenza sono poche o nulle. Grande interpretazione di Volontè (che meridionale non è).
Pumpkh75: Stringi stringi, anche stavolta Harrelson & friends altro non fanno che continuare ad andare a spasso con grande spasso. Il nostro gaudio è almeno pari al loro: la sceneggiatura trabocca di trovate geniali (lo zombi Homer, i doppelganger, la Babilonia verticale) e la regia non sbaglia un tempo, sradicando tutti i tempi morti e trovando il perfetto equilibrio budella/risate. Attori in estasi, ma gli occhi brillano a cuoricino per Zoey Deutch e il suo personaggio strampalato. Difficile, in ambito zombie comedy, trovare di meglio nell’ultimo decennio.
Mco: College americano. Stanze ai due lati di corridoi che terminano quasi sempre con bacheche ricche di ogni sorta di annunci. Biblioteche, tempo libero in abbondanza, feste e morti assortite. Questa una summa del sottogenere college-teen horror, di cui il film de quo partecipa. Simpatico quanto scontato e prevedibile nel suo incedere in una sorta di pseudo-lesbismo trascinante una mente già malata come quella della perfida Meester. I frequentatori di questo sottobosco filmico non resteranno comunque troppo delusi. Piccolo ruolo per Tomas Arana.
Gestarsh99: Heist-movie leggerino e divertentino, figlio esemplare del proprio tempo: il periodo nero della Grande Recessione. Crack fallimentari, crisi dei subprime, crollo dei mercati borsistici, investimenti truffa, titoli tossici e speculazione finanziaria sulle spalle degli onesti risparmiatori: tutti travasati nel personaggio-imbuto di Alan Alda, tycoon-paltoniere di meschina inumanità egoistica. Le elaborate cronostrategie pianificatrici attese al varco sostano invece in camera caritatis, lasciando scorribandare senza paletti trapezismi acrobatici e tricks effettistici da funny-comedy per famiglie.
MEMORABILE: L'avida spregevolezza interiore del personaggio subdolamente interpretato da Alan Alda.
Cotola: Il miglior film di Allen dai tempi di Crimini e Misfatti, cui la pellicola rimanda per ciò che riguarda il registro stilistico. Parzialmente ispirato a Dostoevskij e ad alcune sue tematiche cardine (la fortuna, il delitto, la colpa) il film ha i suoi punti di forza in una sceneggiatura solida, senza sbavature e cadute di tono oltre che nella grande capacità di descrivere gli ambienti in cui la storia si svolge.
Molto bello ed ironico il finale beffardo che conferma il grande pessimismo alleniano presente cospicuamente anche nelle sue commedie.
Galbo: Il business caseario mescolato a storie di camorra e di varia umanità, in una commedia coprodotta dal regista Kusturica e che allo spirito generale dell'artista serbo croato si rifà in maniera piuttosto manifesta. La combinazione delle microstorie raccontate non è però particolarmente omogenea e il film alterna momenti interessanti ad altri meno riusciti. Da segnalare la buona prova del cast e la colonna sonora gradevole.
Mco: Quale cellula terroristica sta mettendo a repentaglio la vita di stranieri con passaporto Usa a Riyad? Uno stuolo di agenti FBI tenta di dar risposta all'interrogativo in un turbine di azione e violenza, che si fa sempre più sanguinosa con il passare dei minuti e il cadere a terra dei cadaveri. Nel nome del bene si dice, ma i dubbi restano. Non si può certo tacciare di staticità il plot diretto da Berg, ben supportato da un grintoso Foxx e da una seducente Garner, a loro agio in un contesto da brividi. Scontato ma con alte dosi di adrenalina.
Didda23: Riempie il cuore di gioia vedere De Niro tornare ad ottimi livelli di recitazione: in effetti dona al proprio personaggio uno spessore umano invidiabile, evitando le smorfiette sceme che avevano caratterizzato l'ultimo periodo. Jones scrive una stupenda sceneggiatura, mantenendo sempre il giusto equilibrio fra emozione e riflessione. Gli altri elementi da ricordare sono la prova del resto del cast (Rockwell su tutti) e la canzone di Sir Paul McCartney.
Mco: Repetita (eiaculationes) iuvant. A furia di risvegliarsi ogni giorno in un letto umido il giovane Rob matura l'idea di quale sia la giusta scala dei valori esistenziali. La struttura riprende il tema del déjà-vécu e lo infarcisce con un'ampia dose di volgarità, essendo legata al frivolo sistema adolescenziale. Si (sor)ride e si riflette prima di arrivare al twist finale sull'amore che regna e regnerà sempre in questo nostro mondo. Piacevole e meno idiota del titolo affibbiatogli dai titolisti di casa nostra. Abbacinante la Young.
MEMORABILE: Il professore sbronzo che vorrebbe guidare.
Saralex: Una favola: potremmo definirla così questa piacevole commedia in cui Amedeo Nazzari recita se stesso svelando uno charme unico nel suo genere. Con lui una splendida Alida Valli e un giovanissimo Massimo Girotti. La parte comica spetta a Paolo Stoppa, un inventore capace ancora di sognare. Ottime le tre sorelle Pagnani/Solbelli/Menichelli. Una piccola lezione di vita in un contesto ricco dell'ingenuità tipica di quegli anni, ma al tempo stesso una spensieratezza rara da riabbracciare. Rasserena l'animo. Piccolo gioiello da salvare.
MEMORABILE: Gli occhi di Alida Valli al primo incontro con Nazzari.
Galbo: Titolo terrificante per un film assai serio nelle intenzioni: una sorta di confessione generazionale al capezzale di un amico in coma: praticamente un macigno che distruggerebbe registi ben più quotati. Il fallimento è dietro l'angolo e puntualmente avviene: pretenzioso, girato troppo al risparmio, non riesce ad essere mai credibile. Regia inesistente. Molti attori non professionisti e purtroppo si vede.