Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Homesick: Germi dà vita al primo poliziesco italiano, descrivendo con occhio distaccato una realtà quotidiana costituita di personaggi dalla coscienza più o meno sporca. Germi stesso interpreta una figura di commissario dal polso ferreo e fortemente caratterizzata, anche dal punto di vista fisico: astuto, occhiali scuri, metodi rudi e inquisitori, indagatore instancabile e distaccato e con una fidanzata che trascura (elemento tipico dei futuri poliziotteschi). Buon intreccio e ottimi interpreti.
Paulaster: Analisi della contrapposizione tra l'amore come ultimo sprazzo di vita e il suo contrario sbarazzino. Parte iniziale animata da un feroce ma anche divertente humor nero; poi il film sedimenta nella relazione (poco verosimile) e fuga dei due. Conclusione d'una tristezza interiore che non lascia scampo a speranze. Tognazzi passa dal guitto all'illuso e termina come una vecchia scarpa bucata. La Muti tanto bella quanto acerba, dirompente negli sguardi ma poco pruriginosa. Confezione scarna retta da giochi registici.
MEMORABILE: Con solo la battuta sulla molotov esplosa in casa viene sistemata la ribellione giovanile del periodo.
Homesick: Come un'Emmanuelle nostrana, la Ripa di Meana continua a confessare la sua vita annoiata fatta di sesso (anche lesbico), vestiti alla moda, viaggi, incontri casuali e tanta altra mercanzia per guardoni incalliti. Privo di qualsiasi valore cinematografico, raccatta un attore dal glorioso passato come Finch e si regge tutto sulla bellezza di Carol Alt.
Rambo90: Proseguono le avventure di Kociss, stavolta tradito da Geronimo, che compromette la pace tra indiani ed esercito. Se Daves riusciva a dare ai suoi personaggi molte sfumature, stavolta le psicologie sono standardizzate, con buoni e cattivi e senza vie di mezzo anche a causa di una trama banale, dove qualsiasi mossa è prevedibile fin da subito. Se non altro il ritmo è svelto e Chandler nei panni di Kociss è sempre incisivo. Non male le scene dei combattimenti tra indiani, ma la forza del capostipite è persa. Mediocre.
Gestarsh99: Quasi ogni film sulla boxe, oltre che configurare l'excursus verso la coronazione di un sogno, porta sempre con se una storia di duro riscatto interiore, di laboriosa affermazione della propria personalità. The Fighter però ci aggiunge un elemento di rado trattato: il risanamento faticoso dei rapporti familiari, non più basati sul desiderio di compensare fallimenti altrui ma sulla cooperazione e il reciproco rispetto. E con ciò il film accontenta sia le esigenze di spettacolo che l'occhio voglioso di un sano realismo da strada, sazio della sublime e macilenta identificazione di Christian Bale.
MEMORABILE: La prova di Bale: ex-boxeur tossico e sgangherato ma con tutta l'esplosività muscolare del grande campione ancora intatta nelle braccia e nel fisico.
Galbo: Lodevole la scelta della regista Tognazzi di rappresentare la quotidianità di una coppia omosessuale al femminile; il film spreca tuttavia il suo potenziale rifugiandosi nei facili stereotipi della fiction che rendono la seconda parte molto meno riuscita della prima che era al contrario condotta con il grande equilibrio della normalità e rappresentava bene i due caratteri (e le visoni contrapposte della vita) delle protagoniste. Delle interpreti, la Ferilli convince più della Buy. Riuscito a metà.
Gestarsh99: Dall'omonimo videogame della Capcom una trasposizione non proprio horror, che assieme al quasi contemporaneo 28 Giorni dopo ha contribuito al ritorno di fiamma del filone zombifico; produce, scrive e dirige Paul Anderson, piccola volpe della fanta-estetica più commerciale. In questa occasione la bellissima Jovovich non è quell'eroina fulgida, spettacolare e centralissima offertaci da Besson ma inizia a scaldare muscoli e carattere in previsione del secondo capitolo a cielo aperto. Tutte le risorse impiegate sono in direzione action, per l'accezione psico-tematica rivolgersi a Boyle.
MEMORABILE: Gli omaggi all'[f=2321]Aliens[/f] di Cameron: la milizia super-organizzata che esplora un territorio ignoto e claustrofobico; Il liker gigeriano.
Buiomega71: Divertente mix tra Arma Letale e Seven, con Wayans che spara battute a raffica e si commuove vedendo Casablanca per la prima volta. Niente di nuovo per il "Seagal movie" tutto botte e azione, ma Gray ritrae una Los Angeles piovosa e goticheggiante, omaggia John Woo nella sparatoria finale nell'albergo abbandonato, regala sprazzi alla Manhunter negli omicidi e inscena le crocifissioni delle vittime in puro stile horror apocalittico. Poi vabbè, c'è spazio pure per il solito "buddy movie" da domenica pomeriggio. Comunque non male.
MEMORABILE: Il violento pestaggio al porto; Seagal mena al ristorante; Il combattimento finale tra nasi rotti e colli spezzati.
Stefania: Il titolo era irritante, volevo vedere se il film fosse all'altezza del titolo... Lo è! Il personaggio della Keaton si presterebbe ad una "parodia in nero", ne risulterebbe qualcosa di simile alla Crawford di Mammina Cara. E' inquietante: una madre frustrata che manipola la vita sentimentale della figlia ventenne! La quale, tra l'altro, è un caso preoccupante di dabbenaggine, idem i due corteggiatori! Niente di divertente in un film dove tutti i personaggi hanno un quoziente intellettivo talmente basso. Fallito anche come puro intrattenimento.
Rambo90: Di Boll avevo visto House of Dead, ed ero partito abbastanza prevenuto nei confronti di questa pellicola. Invece mi è piaciuta, è un godibile fantasy dove l'azione e il ritmo la fanno da padrone senza mai stancare. Il cast è ottimo e in particolare ho gradito il redivivo Burt Reynolds nel ruolo del re; Statham fa sempre il duro e Liotta digrigna i denti in maniera accettabile. Da vedere ovviamente a cervello spento ma divertente.
Stefania: Molto migliore di quanto mi aspettassi, persino la Lopez convince! Una struttura narrativa insolita, interessanti anche i personaggi secondari, che non si allontanano dagli stereotipi della crime-story, eppure, collocati nel complesso della storia, hanno un pizzico di imprevedibilità che risulta avvincente. Un buon film di amore criminale, una trama che riserva qualche sorpresa, una regia che imprime un ritmo vivace, Molto piacevole!
Nando: Il romanzo di Swift non necessitava di questo filmetto insulso e poco probante con il testo. Visto in 2D mostra tutta la sua pochezza con Black che interpreta la sua solita parte da confusionario guascone. La morale finale sulla guerra è di una retorica imbarazzante.
Gestarsh99: Cosa ci faranno mai assieme un nerd precisino e fifone ed un tamarro scavezzacollo con l'insana predilezione per carneficine e Twinkies? In un panorama sommerso dall'alta marea scarlatta dei torture più seriosi, l'ottimo Fleischer offre al pubblico horrorofilo una bella isoletta su cui naufragare, dirigendo con estrema competenza tecnica e severa attenzione al dettaglio, una piacevolissima variazione sul tema zombesco imbevuta, più che di sangue, di spiritosa acutezza. Egregie le prestazioni di Harrelson e soci, in un viaggio che ha come unica meta la ricomposizione dei rapporti umani più elementari.
MEMORABILE: Gli strepitosi titoli di testa, col sottofondo dei Metallica Old-school; il simpatico omaggio "demolitorio" ad [f=904]Arancia meccanica[/f].
Stefania: Le cenette tra single in ristoranti etnici. Le palestre dove si rimorchia. Le presentazioni in libreria. La salsa-merengue. Gli aperitivi e i piano bar. Il sesso facile. L'amore difficile. I capisaldi della squisita poetica di Sex and the City riscaldati in salsa amatriciana, con la Gerini ridotta ad una Carrie Bradshaw versione discount. Commedia degli equivoci che fallisce perché l'equivoco non ha la forza di portare avanti la trama, commedia sentimentale arte-fatta di finte perle di saggezza, moine, smorfie e gridolini. La caratterizzazione della Impacciatore è piacevole, il resto è noia.
MEMORABILE: "Lui ti ama anche se sei una cretina!" "Te l'ha detto lui che mi ama?" "No, mi ha detto solo che sei una cretina...".
ALLE ORE 23:45 su La7d
Nota bene: "Ritratto di una detective privata sboccata che è un mix fra la Lauren Bacall de Il grande sonno e una Charlie's angel sfigata. Liberamente tratto dai gialli di Sara Paretsky, il film è disneyano vecchio stile (la trama verte sulla "solita" bambina da salvare dai parenti serpenti), ma ha dalla sua una Kath
124c: Ritratto di una detective privata sboccata che è un mix fra la Lauren Bacall de Il grande sonno e una Charlie's angel sfigata. Liberamente tratto dai gialli di Sara Paretsky, il film è disneyano vecchio stile (la trama verte sulla "solita" bambina da salvare dai parenti serpenti), ma ha dalla sua una Kathleen Turner ancora bella, sexy e, sopratutto, diva. L'attrice è pioniera di un genere - quello delle action girls - esploso nel terzo millennio, e lo fa con classe e scarpe con i tacchi a spillo ai piedi. Un degno addio ai suoi ruoli sexy.
MEMORABILE: Mai sottovalutare le capacità di un uomo di sottovalutare una donna.
Cotola: Film decisamente commerciale che strizza non poco l'occhio a Gioventù bruciata, che Coppola fu "costretto" a girare dopo l'eclatante ed immeritato insuccesso di Un sogno lungo un giorno e che tuttavia si distacca dall’essere una semplice film “di cassetta” segnalandosi per un ottimo uso del colore, per un cast di attori giovani che otterranno, chi più chi meno, un grande successo e per una storia che si lascia seguire piacevolmente e che Coppola, meritoriamente, evita di infarcire di sociologie ed intellettualismi d’accatto.
Homesick: Buon esempio di adattamento tv, che aggiorna la fonte letteraria senza snaturarla. Della ghost-story di M.R. James si mantiene solida l'idea di base - la mezzatinta che prende vita e rivela un misfatto accaduto tempo addietro -, dilatando ed approfondendo gli sviluppi (anche psicologici) della vicenda e spostandone l'ambientazione dall'Inghilterra ottocentesca alla Napoli del Novecento. Proietti si avvale degli accordi spettrali e ossessivi di Gianni Mola e di protagonisti come Sergio Fiorentini, vigoroso nell'espressione così come nella notissima voce, e una Franca Dominici diafana e dolente.
MEMORABILE: L'ispezione notturna della villa; la figura della Morte che si materalizza sulla mezzatinta; la disperata confessione; l'armadio delle bambole.
Herrkinski: Orfini dimostra di avere la stoffa per sfondare nel cinema internazionale: peccato che non lo farà mai e che si dedicherà principalmente al ruolo di produttore. Thriller ben girato, sintetico, con una notevole cura della scenografia, delle musiche e delle inquadrature. La Styler è bruttina e neanche molto simpatica, in compenso Henry è un cattivo da antologia e compare pure il mitico Bill Moseley (che muore subito). La tensione è ideale, non mancano alcune buone trovate e il film si lascia vedere piacevolmente. Da riscoprire...
Belfagor: Ricostruzione romanzata dello scontro che portò alla fine del dominio marittimo del pirata Barbanera. Diretto con solido mestiere da Walsh, è un film movimentato e piuttosto violento, reso godibile da un ritmo ben sostenuto e dall'istrionica cattiveria di Newton nei panni del sanguinario capitano. Buono anche il resto del cast, in particolare la Darnell.