Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
cliccando qui.
Paulaster: Coppia di fratelli biechi e senza scrupoli agiscono contro natura per infilarsi in scorciatoie di vita. In un comparto attoriale di livello (Hoffman ha una marcia in più) è Lumet a stupire per una regìa che centra gli incastri temporali variando la prospettiva dell’inquadratura. Fotografia cupa e livida in una NY che si nota solo per i taxi e un paio di scorci dall'alto. Nel finale qualche tassello resta scoperto (tra cui la polizia che sembra abbastanza indifferente).
MEMORABILE: La casa dello spacciatore; La sberla del padre; Il volto spaventato di Hawke in macchina; La piccola parte di Shannon.
Pigro: La vita dell’antico eroe kazako Ablai Khan, che combatte vittorioso contro gli invasori, rivela sotto il patriottismo storico l’intento nazionalista del governo attuale, grande sponsor della produzione. Il risultato è retorica a fiumi, che però nella versione per il mercato occidentale diretta da Bodrov e Passer si materializza in un’opera ottimamente girata e montata, insomma di buon livello tecnico e di grande capacità narrativa. Manca la complessità, rimane la saga, secondo la scuola (evidentemente seguita) del grande cinema americano.
Galbo: Il celebre romanzo di Nathaniel Hawthorne completamente stravolto in questa riduzione cinematografica del pur bravo Roland Joffè che firma un vero e proprio pastrocchio. La storia dell'adulta marchiata con la lettera A dell'infamia viene realizzata come sorta di polpettone moraleggiante che ignora totalmente il contesto storico ed introduce elementi assolutamente assenti all'epoca. Il fallimento artistico trascina con sè anche il cast che fornisce una prova mediocre.
Digital: Western singolare poiché ha una trama da film giallo, con un uomo in cerca di un'amico misteriosamente scomparso e loschi figuri che sembrano avere più di un segreto da nascondere. Lo spettacolo è reso gradevole da una regia che non si perde in futili ricami ma che arriva dritta al punto, favorita da un ritmo particolarmente spedito e da una buona tensione. Jock Mahoney è protagonista piuttosto monocorde (poco espressivo); meglio il villain Charles McGraw e, nelle retrovie, il giovanissimo Lee Van Cleef (doppiato da Renato Turi).
Galbo: Qualche anno dopo il primo film dedicato a Brancaleone, venne prodotto un sequel sempre diretto da Monicelli su sceneggiatura di Age e Scarpelli, che mostra le disavventure del nostro in Terrasanta. Il film è di qualità comparabile al primo episodio rispetto al quale perde forse un po' (me poco!) di spontaneità a favore di una maggiore cura della sceneggiatura (specie nella scrittura dei dialoghi e nell'attenzione al linguaggio) e dell'apparato scenico. Molto valido il cast.
Fauno: Che in un carcere (in questo caso femminile!) si cresca alla svelta è inconfutabile, ma il terrorismo del personale di sorveglianza, che infligge punizioni crudeli ed esagerate, più che altro ammazza (fisicamente e moralmente) e spesso viene avvallato da autorità assolutamente incompetenti. Risultato: chi ne esce delinque più di prima. Il tutto per sintetizzare che i personaggi più riusciti sono la becera capo-secondina (un orrore della natura!) e la carcerata più anziana, che pur restando nelle retrovie non ha nulla da perdere e si barcamena al meglio.
MEMORABILE: "Cosa ne faccio degli incartamenti di...?" "Lasciali in evidenza; La rivedremo".
B. Legnani: Nel 1975 il parametro del pubblico era lo Zorro tv, non certo Mamoulian. Tessari evita saggiamente la copia, limitandosi a ripetere il Garcia di Calvin, cadendo però nell'eccesso delle soluzioni "impossibili". Gli attori principali funzionano, tranne la Piccolo che non dà il tono giusto (lo ammette lei stessa). Film ricchissimo, ma spesso lento, con Tessari che non rinuncia a lungaggini pur di sfruttare quello che ha a disposizione. Ne esce un film che luccica, ma "senza soffio epico" (Giré). Domanda: chi si cita, all'inizio, con l'ombra dei lancieri? Kurosawa?
B. Legnani: Grande film di Ettore Scola, che narra vari decenni di vita familiare, con tutte le insite dinamiche, che si snodano specialmente nelle stanze che s'affacciano su quell'immutabile corridoio. Prestazione eccellente di Gassman, ma tutto il cast è di alto livello. Dolcissima la presenza di Dapporto senior. Da non perdere.
MEMORABILE: Gassman che dice di non conoscere alcuni fra i parenti con i quali deve farsi fotografare.
Pinhead80: Considerato il fatto che per il sottoscritto la saga cinematografica di Hunger games è considerata un esempio sconfortante di cinema, ecco che per lo meno la parodia riesce a cogliere il segno. Non che si tratti di un bel film, anzi, ma almeno riesce a prendere in giro uno dei fenomeni del momento (quello del cinema per teenager). Il cinema è tutt'altra cosa, sia chiaro, ma l'ho trovato meglio dell'originale, ed è tutto dire.
Markus: Terzo capitolo di una saga a corto di idee. Ancora Ralph Macchio (quasi trentenne spacciato per teenager) nei panni del nerd che la spunta sui bellocci e naturalmente Pat Morita, ma la vicenda stenta a decollare nonostante si cerchi di riprendere l'atmosfera del fortunato capostipite. Tutto già visto, prevedibile e il risultato si traduce in noia. La pellicola è vedibile in funzione della trilogia e solo per completezza. Al cinema, almeno negli Usa, fu un mezzo flop.
Rambo90: Non è un brutto remake; anzi, Stallone è riuscito a rendere più umano il personaggio e il resto del cast si comporta egregiamente (soprattutto Caine, che passa dall'altra parte della barricata). Ogni tanto è confuso, ma è colpa della regia videoclippara di Kay; comunque il ritmo tiene e ci sono anche varie scene action riuscite (soprattutto il secondo inseguimento in auto). Buono.
Mco: Esempio di un cinema che sapeva mettere insieme due attori dall'indubbia presa visiva. Stallone e Russell insieme funzionano bene, bravi sia uti singuli che in coppia, duettando a colpi di doppi sensi e gag. Muscoli, azione e un parterre di comprimari di livello (Brion James, Robert Z'Dar su tutti) regalano un centinaio di minuti di adrenalina pura, cui va aggiunta la dose di sensualità innegabile di Teri Hatcher. Un film da vedere e rivedere.
Rambo90: Uno Scola leggero e garbato, sulla scia della Terrazza, ma molto meno graffiante e più grottesco. La coralità è riuscita, sia grazie al buon uso dell'ambiente che al cast convinto, dove nessuno è fuori posto (forse la Sandrelli). Bella la colonna sonora, aggraziata e mai troppo ridondante (ricorda quella della Famiglia), un po' troppo fuori dagli schemi il finale. Buono.
Galbo: Dimenticando le problematiche esistenziali dei mutanti dei due primi ottimi film della serie diretti da Brian Singer, quello che rimane in questo spin-off dedicato ad uno dei personaggi più affascinanti dell'universo Marvel, è un buon comic movie che dà al pubblico azione ben girata, effetti speciali a profusione (e ben fatti) e una serie di personaggi piuttosto interessanti che in questo caso sono sovente interpretati da ottimi attori (vedi Sabretoth del bravo Liev Schreiber e lo Stryker di Huston). Non certo un capolavoro ma un film godibile.
Geppo: Spensieratezza, tante belle canzoni, balli, feste, spiaggia e mare sono gli ingredienti di questo film, che tutto sommato si lascia vedere con piacere. Racconta di un'estate negli anni '60 (anche se a rivederlo oggi ricorda più l'estate degli anni '80) e nel cast figurano grandi caratteristi come Mario Carotenuto e Gianni Agus (qui davvero bravi). La colonna sonora è curata da Edoardo Vianello, Peppino Di Capri e Little Tony, presenti anche nel film nella parte di loro stessi. Ci sono anche Carmen Russo e un giovanissimo Sebastiano Somma. Non è male.
MEMORABILE: La telefonata di Olimpia Di Nardo. Little Tony che canta "Tutti frutti".
Caesars: Attualissima, feroce commedia girata con maestria da Dino Risi ed ottimamente interpretata da Tognazzi (il giudice) e Gassman (l'industriale). Commedie come questa fecero grande il cinema italiano ed è un vero peccato che non si riescano più a farne; d'altronde dove si può trovare oggi una coppia di attori di questo calibro? Non perfetto ma consigliabilissimo.