Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Homesick: Non siamo proprio agli infimi livelli di Troy, ma poco ci cala: Ferroni ricama, romanza, stravolge il poema omerico e reinventa la figura di Enea, che assurge a protagonista della storia e diventa addirittura carnefice dei fortissimi guerrieri greci Aiace e Diomede… Pazzesco. Le scene di battaglia fanno sempre il loro effetto e alcuni interpreti (Bentivegna-Paride e Vessel-Elena) sono abbastanza azzeccati, ma Dominici nel ruolo di Achille è assolutamente improponibile.
Gugly: Campanile era bravo a concepire storie inaspettate e qui utilizza Montesano come una sorta di Rugantino di 2000 anni fa; ottiene pertanto una maschera quasi drammatica (qualche momento di sorriso non manca) e un racconto che si lascia seguire nonostante qualche lungaggine di troppo, complici anche le location esotiche. Bellissima come sempre la Fenech, quasi evanescente (ma sempre bello) il povero Cassinelli nei panni di Gesù Cristo.
Daidae: Commedia all'italiana tra le meno riuscite. Ambientato in un paesino del norditalia si distingue per la noia e per lo spreco di attori molto validi (i principali sono Chiari, Gardenia, Bonacelli), attorniati da un gruppo di comparse non troppo convincenti. Caduto giustamente nel dimenticatoio, vorrebbe tentare una sorta di denuncia sociale sulla solita borghesia ipocrita e moralista... Noioso.
Gestarsh99: Funkettone. Mai aggettivo fu più calzante per quest'action italo-turco di farina zurliana, con un Merenda a fine carriera polizi(ott)esca spalleggiato dalle nostrane bellezze del duo Senatore-Giorgelli. A ogni buon conto il vero protagonista è la star locale Inanir, piattellista infallibile nel mirino malavitoso, sotto un fuoco incrociato di ricatti, rapimenti, intimidazioni armate e contrabbando di stupefacenti. Scevro dagli svarioni "nature" di Polizia selvaggia, un film di artigianale vivacità, che trova il suo mini-apice negli scarpinanti inseguimenti fra le cupole delle moschee bizantine.
MEMORABILE: L'omicidio sotto la doccia di hitchcockiana (e pastoriana) memoria...
Caesars: Poliziesco girato però coi modi tipici del catastrofico, genere di gran moda negli anni '70. Il plot infatti ci presenta un certo numero di personaggi, facendoci partecipi della loro vita privata, prima di radunarli nel luogo dove si svolgerà la parte drammatica della storia. Nello stadio del titolo infatti si è appostato un cecchino che in una breve sequenza avevamo già visto "allenarsi" ai danni di un ciclista. Il regista riesce a tenere alta la tensione fino alla fine, anche se la pellicola risulta un po' datata e scontata.
Galbo: Discreta black comedy, poco apprezzata da pubblico e critca e fortemente debitrice a Fargo, capolavoro dei fratelli Coen con il quale condivide l'ambientazione "glaciale". Il film è caratterizzato da una discreta sceneggiatura e da un andamento apparentemente schizofrenico ma piuttosto divertente. Discreta la regia e buona l'intepretazione del cast. Da recuperare.
Mandrakex: Un cowboy trova impiego in un ranch come aiuto fattore. Quando scopre che il suo capo è stato assassinato indaga per scoprire la verità. Tradizionale western di ottima fattura, tra i migliori degli anni '40, fonde sapientemente azione, mistery e sentimentalismo, scandito da un ritmo veloce e senza pause. Wayne è a suo agio come sempre e è supportato da un cast di notevole rilievo. Peccato per la fotografia non eccellente, che fa sembrare il film ancor più datato di quello che è. Affascinante esempio di un tipo di cinema che non c'è più.
MEMORABILE: Tutti i duetti tra Wayne e Raines; Il magnifico pre-finale a sorpresa.
Il Gobbo: Il presidente degli Stati Uniti viene assassinato a Dallas e la gang che ha ordito il complotto ha naturalmente pronto il capro espiatorio... Se non vi suona nuovo non state sbagliando, è proprio l'omicidio Kennedy dislocato nel 1881! Valerii gioca la carta del "messaggio", che lascia il tempo che trova (sempre meglio di Stone comunque...), ma le cose migliori sono quelle prettamente western, nelle quali il buon Gemma come al solito fornisce un'egregia performance, di particolare spessore atletico.
Geppo: Non so se è un caso, ma Pazzaglia ha diretto soltanto due film con Franco e Ciccio, il primo film da protagonisti L'onorata società e l'ultimo ufficiale della coppia ch'è appunto "Farfallon"... quando si dice il caso. Anche questa è un opera che amo moltissimo perché qui i due comici siciliani recitano in modo molto diverso dal consueto. Non sembra la solita coppia vista nei film precedenti, sono molto più misurati. Ottimi Mario Carotenuto e Fiorenzo Fiorentini.
Galbo: Fin dai titoli di testa, un film che si richiama direttamente alla commedia americana sofisticata degli anni 50-60, mentre il titolo italiano "occhieggia" a qualcosa di più contemporaneo. Il citazionismo si limita tuttavia alla superficie, in quanto il film, pur bene realizzato e molto curato, manca di una storia e di una sceneggiatura adeguata. Quasi due ore dedicate in fin dei conti ad una gara di dattilografia (sia pure con tutti i sottotesti possibili) sono francamente troppe, e non aiuta lo scarso feeling tra i due protagonisti. Noioso.
Caesars: Commedia con molti momenti divertenti, ma che sfocia anche nel drammatico, deve la sua riuscita, oltre che alla precisione della sceneggiatura, alla bravura dei due interpreti principali, Abatantuono e Bentivoglio, che si contendono le grazie di Laura Morante. Film dai toni intimisti, che si sviluppa come un classico road-movie, ha un altro punto di forza nella bella colonna sonora. Forse il miglior film di Salvatores.
Giacomovie: Una coppia di fidanzati non si ama più ma ormai le famiglie e tutto il paese aspettano il loro matrimonio. I due protagonisti, comici di professione (formano il duo de "I Soldi Spicci"), mostrano un buon affiatamento in una verve umoristica semplice ma efficace. Girato nel bel paesino di Castelbuono (PA), la bella fotografia e la regia ne sanno esaltare la luminosità dei paesaggi. Alcune dinamiche di coppia sono analizzate in modo divertente e sarcastico ma il film non va oltre lo spensierato passatempo, sintetizzato in una durata contenuta.
Gestarsh99: Sfruttando in maniera indegna l'eco delle cronache nere sul commercio clandestino di organi in Sudamerica, Stockwell dirige un teen-horror travestito da gorno senza badare a consecutio e verosimiglianze ma buttando idee interessanti in un grossolano tritacarne. La prima parte è discreta, anche se prevedibilmente scontata ed insapore, ma la seconda precipita il film nel pressapochismo più inconcepibile, con personaggi che appaiono e scompaiono a piacimento e scene sotterranee alla Marshall talmente buie da risultare incomprensibili. Sperperato.
MEMORABILE: L'immersione degli inesperti ragazzuoli nelle grotte acquatiche sotterranee, affrontate da loro quasi fossero navigati speleologi subacquei.
Galbo: Una valanga si abbatte fisicamente e metaforicamente sulla famiglia svedese in vacanza sulla neve. Film che indaga con un certo acume sui rapporti di coppia messi a dura prova da un episodio apparentemente superato senza danni. Molto arguta e ben realizzata nella prima parte (con dialoghi minimali ma molto significativi), la pellicola perde quota nella seconda, nella quale si cerca di inserire forzosamente elementi compensativi che snaturano il racconto. Bravissimi i protagonisti e ambientazione resa con molta raffinatezza.
Deepred89: Film divertente ma ripetitivo. L'esilissima trama procede tra scenette esilaranti e scene di sesso decisamentente esagerate, parecchio spinte ma mai hard. Gli attori sono scarsi, le attrici dotatissime (come il buon Russ Meyer ci ha abituato) ma ancora più mediocri dal punto di vista recitativo (anche se non ci si fa troppo caso). Meyer ci mette delle inquadrature curiosissime e una notevole ironia, peccato che col passare dei minuti il gioco cominci a stancare. Meyer ha fatto di meglio.
Pigro: Giovane poetastro inglese deve seppellire lo zio negli Usa: attraverso questo pretesto Richardson si sbizzarrisce in una delle satire più graffianti nei confronti di una società americana superficiale e infingarda. Memorabile la rappresentazione grottesca (e profetica!) delle pompe funebri. Ma c'è solo l'imbarazzo della scelta fra i tanti bersagli, che oggi leggiamo tragicamente come anticipazioni. Forse la storia può risultare un po' sfilacciata, ma personaggi e invenzioni sono così potenti da rendere imperdibile questo film.
Mco: Un peplum che fa trasparire evidenti cenni alla stregoneria e qualche sadismo ("con gusto horror", per dirla con Mereghetti). Lou Segni-Mark Forest mostra i muscoli per tutta la durata della pellicola e raggiunge il top del trash-cult da cineteca allorché combatte con un alligatore chiaramente di gommapiuma. Azione e divertimento si mantengono su livelli appena accettabili.
Pigro: Nuova versione cinematografica del romanzo di Hugo, realizzato con grande impegno produttivo nonché attorale: un grande Laughton sfigurato dà volto e corpo al gobbo che salva la bella zingara dall’impiccagione, modulando bruttezza, sensibilità e dolorosa umanità. Il film spinge il pedale sullo scontro tra retaggi retrogradi e modernità illuminista ed ecumenica, riassunti negli interventi del re (un po’ troppo) bonaccione. Ma è la grande "coreografia" hollywoodiana tra sentimenti, azione e ricostruzioni storiche ad avvincere e convincere.