Il cinema della trasgressione

29 Settembre 2010

Il movimento denominato Cinema della trasgressione nasce da una costruzione teorica elaborata dall’artista Nick Zedd che, principalmente, voleva essere in grado di poter rispondere alle esigenze sentite da un ristretto gruppo di artisti che volevano ottenere nuovi spazi espressivi ed artistici al di fuori di quelli istituzionalmente costituiti. Questi artisti hanno avuto il coraggio di percorrere sino in fondo la scomoda strada del cinema alternativo, usando quest’ultimo come arma contro il perbenismo sociale e le convenzioni. Il Cinema della trasgressione, difatti, tende a rappresentare la realtà in modo distorto e poco conciliante creando una sfida verso la società intera ed andando a creare un proprio piccolo spazio di espressione. 
I film-makers della trasgressione sono figli di tutte le avanguardie e di tutti gli artisti ribelli di ogni tempo. Una genia maledetta perchè destinata ad essere svuotata della sua forza eversiva; proprio questa normalizzazione, spesso postuma, trasmette la misura della loro potenziale carica destabilizzante. Quindi, in pura sostanza, dietro alla trasgressione si nasconde in realtà un insieme di poeti ed eroi romantici.

Per trasgressione si intende un concetto che è molto difficile da incasellare. La trasgressione stessa (e con essa i suoi limiti) variano poi a seconda delle epoche, dei contesti, delle culture. L’idea di trasgressione è ambigua: da una parte possiede una carica seduttiva mentre dall’altra spinge in un circolo vizioso dal quale è impossibile uscire. Trasgredire significa mettere il sistema sociale brutalmente di fronte a se stesso. Qui gli attori vengono coinvolti in modo totale, diretto, cogliendo e mostrando la realtà come loro la intendono sulla propria pelle e proponendosi performers delle proprie idee. Ecco perché i loro film rimarranno sempre e comunque visibili a pochi eletti, che devono andare a ricercare le produzioni lontano dai circuiti distributivi classici.

Alla base di tutto questo c’è la New Wave Cinema nonchè i b-movies stile The world of Beth B. La New Wave britannica fu preceduta dal movimento di documentaristi noto come "Free Cinema". Il Free Cinema emerse a metà degli anni '50. I loro film erano personali, poetici, fantasiosi nel loro uso del sonoro e della narrazione. La New Wave (ossia nuova ondata) britannica descrive un gruppo di film a carattere commerciale, realizzati tra il 1955 e il 1963, che ritraggono la realtà sociale in maniera più realistica. Essi furono influenzati dagli "Angry Young Men", dal Free Cinema e dai documentari sulla vita di tutti i giorni commissionati dalle Poste britanniche. I film che hanno caratterizzato la New Wave britannica sono spesso associati ad un nuovo atteggiamento di apertura verso la vita della classe lavoratrice, come Sabato sera domenica mattina (1960), Una maniera d'amare (1962), e Io sono un campione (1963). Ricollegandosi alla precedentemente citata Beth B, essa è stata una tra i fondatori del Cinema of Transgression ed è stata anche una persona che ha prodotto molte opere con l’aiuto del marito Scott B.
Collegandosi a tematiche create da Bertold Brecht, come lo straniamento, Beth B con i suoi film vuol sia far divertire che far pensare. Tra i loro film: Black Box e The Offenders, che trattano di gente oppressa e hanno come finalità quella di suscitare emozioni nello spettatore. Essi inoltre presentano diverse somiglianze con i movimenti No Wave e Punk.


RICHARD KERN, NICK ZEDD E LYDIA LUNCH

I già citati Richard Kern e Nick Zedd sono due artisti che appartengono a diverse correnti, tra le quali la NY UNDERGROUND (denominazione che coinvolge filmmakers come Jack Smith, Andy Warhol, Kenneth Anger, John Waters) e la NO WAVE CINEMA (coniata da menti come Amos Poe e Vivienne Dick), di ispirazione anarco/punk, dal quale viene poi il CINEMA OF TRANSGRESSION di fine anni settanta, sottogenere in cui Kern e Zedd sono attivissimi sia con cortometraggi che con lungometraggi. Il cinema of transgession va inteso come trasformazione verso estasi e consapevolezza superiori e che quindi diventa anche tecnicamente expanded cinema e si presta alla manipolazione dei supporti tecnologici, del linguaggio del montaggio e dei materiali usati; sostanzialmente quindi spinge all'anarchia più totale. Richard Kern dei due è sicuramente il nome più celebre, anche per i suoi legami con l’attrice/cantante Lydia Lunch, con il gruppo rock Sonic Youth e con, tra gli altri, il cantante Henry Rollins ed il famoso rocker Marylin Manson (di cui ha curato anche la regia di un suo video, Lunchbox); ancora oggi è comunque un importante e rinomato fotografo, nonché il batterista del gruppo Newyorkese Black Snakes.

Nick Zedd
oggi lavora con la Troma di Lloyd Kaufman e Michael Hertz e come artista è importante anche per aver lavorato con la band musicale Zyklon Beatles. Attorno alla formazione delle prime idee di Zedd si sono raccolti alcuni tra i più importanti esponenti della controcultura americana anni ottanta, come Tommy Turner, Lydia Lunch, Casandra Stark e tanti altri.

Tra questi proprio la Lydia Lunch merita un discorso a parte: cantante, musicista rock tra le più importanti della scena americana anni ottanta, poetessa e scrittrice, Lydia è nata a Lydia Koch, Rochester, il 2 giugno 1959. Dopo essere arrivata a New York City all'età di 16 anni, Lydia si stabilì in una casa comunale in cui si ritrovavano diversi artisti e musicisti. Dopo essere divenuta amica dei Suicide, band musicale punk, entrò a far parte di un'altra band No Wave, i Teenage Jesus & the Jerks nel 1976 e, tra le altre cose degne di nota, apparve anche in importanti film di importanti produttori New Wave come Black Box (1978) e Vortex (1983), dei coniugi registi Scott B e Beth B. Per sua stessa dichiarazione Lydia si sentirebbe umiliata se qualcosa di quello che facesse dovesse diventare un successo economico; per lei la musica costituì poi l’unico vero possibile mezzo di espressione in un mondo pieno di ostacoli ed iniquità. Nei vari film di Kern ai quali ha partecipato, come Fingered e The right side of my brain, Lydia ha subito molti oltraggi sottoponendosi poi a diverse pratiche sessuali; ciononostante non ha mai perso la propria dignità di donna e di artista. Si è posta di fronte alla macchina da presa senza ipocrisie, in modo naturale. Lydia è una diva alternativa che, calata totalmente nel suo lavoro, fatica a distinguere l’arte dalla realtà. E' una diva che ha esplorato tutti i generi con una forte predilezione per il punk, cercando negli anni di realizzare collaborazioni con gli artisti che ai tempi erano tra i più innovativi ed originali. Ha teorizzato la necessità di doversi esprimere attraverso molteplici forme artistiche, affinchè la propria libertà creativa non fosse compressa e compromessa nei limiti di un genere. La Lunch è poi stata ed è ancor oggi una vera e propria paladina del femminismo; non ha difatti temuto di mostrare gli aspetti più oscuri della femminilità. In perfetta sintonia con Richard Kern, la Lunch non ha mai inteso mostrare il sesso a fini provocatori (questa del resto è vera trasgressione e non semplice pornografia). Inoltre, tra tutte le piccoli e grandi figure femminili che hanno animato questo cinema di frontiera, ha qualcosa di più che si esplicita attraverso la forza delle sue idee e la sua irriducibile personalità, aspetti che le hanno consentito di cercare in maniera instancabile nuove strade per potere esprimere la propria volontà creativa. Attraverso le immagini del cinema vuole invadere le altre persone con la sua realtà e la sua verità. Ha sempre rappresentato una voce diversa che nasconde invece una sorta di resistenza e di salvezza alle lusinghe delle banalità di tutti i giorni. Oggi ha anch’essa trovato occupazione come fotografa. Un avvenimento importante riguardo una certa parte dell’esistenza artistica della Lunch e di questi personaggi è senza dubbio il fatto che verrà trattato nel libro “Bleed”, realizzato dallo stesso Zedd, il secondo libro dopo l’autobiografico “Totem of the depraved”.

In sostanza, almeno originariamente, il Cinema of transgression voleva far parlare di sé non solo riferendosi a già citate opere cinematografiche forti e d’impatto, ma anche colpendo la sensibilità delle persone con un reale fatto di sangue, come un infanticidio filmato; in un primo momento quindi esisteva proprio l’intento di realizzare uno snuff (quel genere di pellicole, la cui vera esistenza comunque non è mai stata del tutto accertata, che hanno come fine ultimo la rappresentazione e la sofferenza di soggetti umani che contro la loro volontà subiscono angherie sino alla morte). Per fortuna l’immorale misfatto filmico progettato ed ideato da Zedd e Lydia Lunch non si realizzò mai e il tutto sa più che altro di farsa alimentata per far ottenere facile notorietà.

L’inquietudine che questi artisti soffrono è espressione di un dolore che esplicitano attraverso le proprie opere. Tessa Hughes-Freeland, altro personaggio importante del movimento, sottolinea come Nick Zedd con il Cinema of Transgression abbia creato un importante filone pieno di persone che sottolineano l’importanza ispiratrice del dadaismo. Secondo Tommy Turner, coregista di When the evil dwelss, questa corrente underground è un rimedio contro la frustrazione dei tempi che corrono. Altri sottolineano l’esplorazione degli opposti (rappresentati da sesso, travestitismo, morte) che a volte ad ogni modo si attraggono fra loro. Casandra Stark, autrice dei film We are not to blame e di Death of an Arabian woman, nonchè altro membro del movimento, è anch’essa contro il commerciale: ha realizzato film su donne scegliendo come tema la violenza, densi di un senso dell’umorismo molto surreale; nei suoi film c’è molta voglia di essere alternativi ed originali.

Nel Cinema della trasgressione il corpo è molto eroticizzato: nel sistema capitalistico e consumistico diviene Pasoliniamente inteso come oggetto e quindi si intende come questo movimento sia in aperta antitesi con ogni tipo di concezione sistemica. Il movimento ha creato poi molti continuatori ufficiali, come Jim Van Bebber, Charles Pinions, Eric Brummer, Douglas Buck. Van Bebber è molto famoso per certe sue opere filmiche controverse come Deadbeat at down, tra l’altro anche semiautobiografico, o l’incompiuto Roadkill – The last days of John Martin, anch’esso ispirato a fatti realmente accaduti. Altri suoi film invece, come The Manson family, citano addirittura visivamente certi lavori di Kern come You killed me first. Pinions e Brummer hanno realizzato vari film a tematica orrorifica/satanica, tutti orientati alla trasgressione visiva e contenutistica e tutti introvabili (come The divine enforcer).

Douglas Buck, nel 2000 riesce in ambito underground a far parlare di sé attraverso un'opera originale e scioccante, chiamata Cutting Moments. Il film, un cortometraggio low budget, è praticamente uno Scorsesiano The big shave ancora più sanguinoso e molto meno metaforico, che rappresenta gli effetti che la solitudine e la tristezza creano su di una moglie appartenente alla middle-class americana, che sfoga la sua insoddisfazione tagliandosi progressivamente i propri capelli, il proprio volto ed il proprio corpo con delle forbici.
Il Cinema della trasgressione ha pure ispirato famosi e riusciti film mainstream quali Natural Born Killers di Oliver Stone, dove Quentin Tarantino, qui soggettista e sceneggiatore, è presente.

IL MANIFESTO DI ZEDD

Il momento più importante per il movimento del Cinema della trasgressione si ebbe nel settembre 1985, quando Nick Zedd gettò le basi teoriche del Movimento con un manifesto che fu poi pubblicato sull'Underground Film Bullettin Number 4 (la sua fanzine autoprodotta, stampata in fotocopia e diffusa clandestinamente) sotto lo pseudonimo di Orion Jeriko. Nei suoi editoriali Zedd/Jeriko cita il meglio della cultura non omologata, come il dadaismo, non lesinando informazioni riguardo a Nietzsche e Platone facendoli convivere con il meglio della cultura trash e punk; le argomentazioni dei suoi scritti sono molto forti e il contesto è simile a quelle che, negli anni ’60, aveva favorito la nascita e la diffusione del cinema underground. Il manifesto, esplicito insieme di intenti netti e precisi, è scritto in un tono declamatorio e quella che segue è la sua versione originaria tradotta:
Noi che abbiamo violato le leggi, gli ordini e i doveri dell’avanguardia; cioè annoiare, tranquillizzare e offuscare attraverso una fortunata combinazione che scaturisce da una convivenza pratica e consente comunque di conservare quel margine richiesto di consapevolezza. Noi rinunciamo apertamente e rigettiamo lo snobismo accademico radicato che ha eretto a monumento la pigrizia conosciuta come “strutturalismo” e ha escluso quei film-makers che possedevano la capacità di vedere attraverso questa sciarda. Noi ci rifiutiamo di far nostro il loro semplice approccio alla creatività cinematica; un approccio che ha rovinato l’underground degli Anni Sessanta, quando il flagello di una cinematografia scolastica e ripetitiva fu rimosso.
Legittimando ogni manifestazione idiota di film sdolcinati fatti da una generazione di studenti di cinema che emulavano i fallimenti di non-talenti profondamente immeritevoli come Brakhage, Snow, Frampton, Gehr, Breerì ecc., i teatri centri di media-art e i critici di cinema geriatrico hanno totalmente ignorato gli esilaranti risultati di quelli del nostro gruppo, tali underground “invisibili” come Zedd, Kern, Turner, Kelmann, DeLanda, Eros&Mare and Direct Art Ltd., una nuova generazione di film-makers che osano strappare via le soffocanti giacche ordinate di teoria cinematografica in un diretto attacco ad ogni singolo sistema di valore noto all’uomo. Noi proponiamo che le scuole cinematografiche siano fatte saltare in aria e che tutti i film noiosi non vengano più fatti. Noi proponiamo che il senso dell’umorismo sia un elemento essenziale, scartato dagli accademici traballanti e che inoltre ogni film sia uno shock e solo in quanto tale degno di essere visto. Tutti i valori devono essere sfidati. Niente è sacro. Tutto deve essere messo in discussione e riassestato in maniera da liberare le menti dalla fede nella tradizione. La crescita intellettuale richiede dei rischi e i cambiamenti sono necessari negli allineamenti politici, sessuali ed estetici; non ha importanza se c’è qualcuno che disapprova. Noi proponiamo di andare oltre tutti i limiti definiti o prescritti del gusto, dalla moralità o da ogni altro sistema di valori tradizionali che oscurano le menti degli uomini. Noi andiamo oltre e oltrepassiamo i confini della pellicola, degli schermi e dei proiettori per istaurare un cinema espanso. Noi violiamo gli ordini e le leggi, noi annoiamo a morte le platee con rituali di circonlocuzione e proponiamo di rompere tutti i tabù del nostro tempo peccando il più possibile. Ci sarà sangue vergogna, dolore ed estasi, i cui piaceri nessuno ha ancora immaginato Nessuno e niente ne emergerà incolume. Dal momento che non c’è niente dopo la vita, l’unico inferno è l’inferno del pregare, dell’obbedire alle leggi e di degradarsi di fronte alle figure dell’autorità, l’unico paradiso è il paradiso del peccato, dell’essere ribelli, di divertirsi, di fottere, e di imparare a conoscere le cose e a rompere quante più regole possibili. Questo atto di coraggio è noto come Trasgressione. Noi proponiamo la trasformazione attraverso la trasgressione, per convertire, trasfigurare, e tramutare a un livello più alto di conoscenza, per avvicinare la libertà a un mondo pieno di schiavi inconsapevoli. 


Il padrino ideale del contesto è senza dubbio Jack Smith con Flaming creatures (1962), altra grandissima opera del cinema grottesco e di genere. Smith in un colpo solo inventa l'estetica camp, il trash e la cultura drag. Il 20 agosto 1998 Zedd scrive un nuovo manifesto, chiamato The Theory of Xenomorphosis che si propone, come il precedente, una trascendentale trasformazione tramite la negazione delle ideologie diffuse, sottolineando l’importanza degli opposti ed il processo stesso di xenomorfosi, che è lo stato risultante della trasformazione. Anche questo manifesto presenta un mix di umorismo, teoria ed anarchismo edil tutto è mirato a ottenere la libertà.

APPROFONDIMENTO INSERITO DAL BENEMERITO RAREMIRKO

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commenti (5)

RISULTATI: DI 5
    Raremirko

    29 Settembre 2010 16:56

    Spero vi piaccia!
    Cotola

    29 Settembre 2010 17:16

    Non un genere per tutti, ma approfondimento molto curato e davvero
    interessante. Complimenti all'autore (suppongo Raremirko) di cui però
    alla fine del "pezzo" manca la firma.
    Bravo!
    Raremirko

    29 Settembre 2010 19:26

    Firma apparsa, grazie, son contento che il lavoro vi piaccia.
    Brainiac

    10 Novembre 2010 18:01

    Anche se sono un fan della new e della no-wave musicale, di questa branca filmica non ne sapevo nulla: interessantissimo e ben scritto, nonchè very-very-rare, Mirko! ;)
    Raremirko

    18 Novembre 2010 22:42

    mi fa piacere che vi sia piaciuto, prima o poi ne farò anche uno sugli shockumentaries.