Un caldo corpo di femmina - Film (1973)

Un caldo corpo di femmina
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Titolo originale: La comtesse noire
Anno: 1973
Genere: horror (colore)
Note: Aka "Les avaleuses". Conosciuto con numerosi titoli si conosco almeno 6 versioni, si possono riconoscere tre cut principali: Il cut horror intitolato "Erotikiller" uscito in vhs per la Antoniana (che contiene le scene in cui la vampira succhia sangue), il cut soft intitolato "Female vampire" in cui la vampira sugge sperma. Il cut hard con quattro scene in più. Esistono versioni hard non riconosciute come quella intitolata "The Loves Of Irina".

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/12/07 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
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Cotola 24/03/08 01:38 - 9044 commenti

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Film vampiresco al femminile caratterizzato da un ritmo piuttosto dilatato, a tratti direi catatonico e dalle copiose scene erotiche in cui notevoli bellezze muliebri mostrano più e più volte le loro “doti”. Per il resto non c’è molto altro se non le musiche datate (ma buone) ed una fotografia decente. Le voci off sono spesso gratuite, deliranti ed inconcludenti. Sceneggiatura al minimo storico. In ogni caso non un disastro completo. Jess Franco, infatti, ha fatto molto ma molto peggio.
MEMORABILE: La scena del cane con la droga. Assolutamente delirante!!! Ah ah ah!

Ciavazzaro 26/12/07 11:59 - 4770 commenti

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Buon film vampirico firmato dallo zio Jess, che in questo caso riprende il tema di Carmilla con Irina Karlstein interpretata dalla sua musa Lina Romay in cappelli lunghi neri (quasi un omaggio a Soledad Miranda). Girato con una certa malinconia (sottolineta dalle splendide musiche) e un sapiente uso delle scenografie e delle luci (la villa della vampira, il bosco riempito dalla nebbia). Da vedere.

Homesick 13/02/09 18:33 - 5737 commenti

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Show a luci rosse per Lina Romay che, completamente nuda o al massimo coperta da un mantello - ma sempre con pube in bella vista – si prodiga in estenuanti amplessi e masturbazioni, interrotti da brevi segmenti di raccordo privi di consistenza. Il tocco di Franco lascia labile traccia nell’evanescente fotografia e nelle musiche di White che, cupe e malinconiche, ricordano in più di un momento i migliori Tangerine Dream.

Trivex 19/02/09 21:14 - 1744 commenti

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Nella versione visionata, la vampira non succhia il sangue, ma si nutre delle secrezioni nate dall'eros, di maschi e femmine. Cut erotico dunque, purtroppo insertato hard in modalità disastrosa, anche se la pornoattrice pare assomigliare vagamente a Lina Romay. La paravampira, tra un orto con le galline e un residence con piscina, seduce ed uccide le sue vittime oralmente, per poi completare il suo amplesso col cadavere! Vi è anche una puerile parentesi horror, con qualche frustata. Le belle musiche e l'intrigantissima Lina salvano il film dal sicuro oblio.

Greg 15/07/10 17:53 - 19 commenti

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Buon vampire movie diretto da Franco con protagonista la sua futura compagna Lina Romay (nel film veramente sensuale). Migliore la versione soft che quella hard. Belle le atmosfere, splendide le musiche di Daniel White, pessimo il doppiaggio italiano. Non all'altezza dei film dello stesso genere con la Miranda ma discreto. Malinconico, triste ed erotico. Franco ha fatto di meglio ma anche molto peggio. Bellissimo l'inizio nebbioso.
MEMORABILE: I titoli di testa.

Stefania 5/02/11 03:44 - 1599 commenti

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L'impatto iniziale è inebriante: la vampira Irina, nuda sotto il mantello, è una libellula nera in un bosco nebbioso, un non-luogo fiabesco, senza tempo. Poi, lo stacco sulla moderna Madeira turistica, e Irina diventa una farfalla bianca. Ma anche Madeira è un luogo mitico: le colonne d'Ercole, il veggente cieco, la villa maledetta... Cromatismi sanguigni o cianotici raccontano gli ultimi giorni di una creatura mai nata, falena o mariposa, che sbatte le ali dibattendosi tra amore e morte, tra terra e cielo, tra perversione e innocenza.
MEMORABILE: L'irruzione del commissario nella villa, Irina morente nella vasca da bagno: zio Jess, da oggi hai una nuova fan!

Luchi78 8/08/11 14:34 - 1521 commenti

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Una splendida e costantemente nuda Lina Romay esalta lo stile registico di Franco, che con le sue lunghissime ed estenuanti riprese su amplessi ansimanti necessita proprio di un'interprete che concentri su di sé tutta l'attenzione. Ed effettivamente la Romay, che con i suoi 19 anni esprime il massimo della sensualità e dell'erotismo, incarna perfettamente le vesti di una vampira muta, fatta solo della sua espressione malinconica e delle sue perfette nudità. Da evitare come la peste la versione con inserti hard.

Giùan 5/01/13 15:33 - 4559 commenti

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Fatta la debita tara alla difficoltà di visione "corretta" (visto le versioni girate nonché disponibili sul mercato) del film del bizzoso filmaker spagnolo, questo Female vampire si attesta, nella sterminata produzione di Franco, come un "campione" del suo peculiare stile coreutico-esoterico, caratterizzato da un andamento tedio-ipnotico piuttosto che lento. Restano così le immagini di questa sensualità nebulosa, pervasiva eppure fredda, distante, quasi repulsiva. Lina Romay, muta in voce ma generosa nelle forme, attraversa il film in imperturbabile trance.

Samdalmas 7/06/15 13:16 - 302 commenti

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Dopo la prematura scomparsa di Soledad Miranda, la nuova musa di Jess Franco divenne la 19enne Lina Romay. Entra in scena coperta solo da un mantello, attraversando nuda una foresta nebbiosa. E' una vampira muta che non succhia il sangue ma uccide le sue vittime al culmine di numerosi amplessi. Lina si concede in modo generoso, spesso con il pube in primo piano, ma sempre in modo elegante, con uno sguardo che non si dimentica. Pessimo il titolo italiano. Suggestive le musiche di Daniel J. White.
MEMORABILE: Lina esce dalla nebbia con il mantello nero aperto sul corpo nudo.

Rufus68 31/12/16 19:32 - 3842 commenti

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Una vampira svuota sino alla morte, di linfa vitale, tutti i maschi che incontra (ma non disdegna la riva opposta); nei ritagli di tempo se ne va a zonzo tette e patonza al vento. Franco molesta la memoria di Le Fanu, vi aggiunge un po' di Playboy lounge (piscine e Serge Gainsbourg inclusi), dialoghi di rara dabbenaggine e simbologie da tre palle un soldo. La Romay è bella e appetitosa e non ci risparmia nulla, nemmeno l'allusivo Chupa Chups. Apprezzabili musiche di White.

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Deepred89 17/08/17 15:00 - 3706 commenti

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Classico del regista, un vampiresco erotico-decadente di livello francamente disastroso, quasi del tutto privo di elementi prettamente orrorifici (giusto un po' di nebbia) e pieno di interminabili scene di sesso girate con uno stile in perenne, sonnolento equilibrio tra il goffo (la Romay nuda che si dondola) e il casuale. Leggero miglioramento con la svolta romantica, musiche accettabili ma ripetute sino allo sfinimento, una Romay imbarazzante in un ruolo totalmente inadatto. Non si esclude possa migliorare in certe sue edizioni più brevi.

Ronax 25/04/18 11:35 - 1253 commenti

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Circolato in varie versioni, il film vede la sempre splendida Lina Romay nei panni di una contessa, ultima erede di una stirpe di vampiri. Poiché, nella versione principale, non è il sangue il prezioso nettare indispensabile alla sua soravvivenza è facile prevedere dove si va a parare. Lento e ripetitivo, infestato da dialoghi e da fuori campo deliranti, questo cupo e patinato melodramma franchiano a cavallo fra l'horror e l'erotico spinto, compresi gli immancabili intermezzi saffici, riesce a raggiungere livelli quasi esasperanti di tedio.
MEMORABILE: La Romay che avanza fra le nebbie della foresta con mantella nera generosamente aperta in un full frontal.

Buiomega71 2/08/18 01:40 - 2910 commenti

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L'apoteosi franchiana in una fiaba/incubo dai risvolti esoticheggianti (l'isola, la villa di Irina), che squarcia il velo con momenti surreali di grandissimo cinema (l'incipit della castrazione orale, la seduzione tra Jack e Irina, Irina nella vasca di sangue come Erzsébet Báthory, le fustigazioni lesbo BDSM), ma anche con scene erotiche alla lunga tediose (con fellatio oltre i confini dell'hard) e un larvato romanticismo d'accatto (Jack e Irina nel bosco). Dialoghi (pochi) terrificanti, musica atroce, ma intriso di ipnotismo e sublimato dalla Romay famelica venusiana.
MEMORABILE: Irina si pastrugna da sola e si succhia il pollice davanti al suo servo/energumeno; Irina fa l'amore col letto; D'un tratto: Je t'aime moi non plus.

Faggi 21/10/18 20:29 - 1549 commenti

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Per gli innamorati della bella e sensualissima Lina Romay e per chi sta al gioco franchiano in bilico tra genio (e ascendenze colte) e sregolatezza (e cadute nell'opinabile) la visione di questo erotico-vampirico attrae, ammalia, non delude; e le note melanconiche in colonna sonora aiutano a mandare giù in un solo sorso la pozione preparata dal Maestro. La qualità dell'insieme sarà anche discutibile ma cosa importa quando un film riesce a sedurre nonostante i difetti? Nulla. È infatti la suddetta pozione va giù che è una meraviglia.
MEMORABILE: Lina Romay, sempre e comunque.

Zardoz35 1/05/20 15:00 - 290 commenti

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Film surreale, vampiresco ma non troppo, almeno nella versione soft, utile soprattutto a esaltare le grazie della bellissima allora diciannovenne Lina Romay, che appare perfettamente in parte (s)coperta solo da un mantello nero aperto sul davanti. La trama non è il massimo, ma non male è l'ambientazione cupa e vagamente retrò. Abbondano le scene di sesso spinto (gran fisico la Watican, con un conturbante mini vestito blu e tacchi vertiginosi). Il regista, come quasi sempre, si ritaglia la sua parte anche in veste di attore e non sfigura.
MEMORABILE: La seduzione della giornalista e la trappola tesa dalla matura nobildonna che poi però, tradita dall'ancella, viene punita duramente.
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  • Discussione Ciavazzaro • 4/02/11 20:59
    Scrivano - 5591 interventi
    Parlare di integralità in genere è cosa ardua,col buon Jess ancora di più.

    Le versioni di codesto film sono innumerevoli (compresa una propriamente hardcore).

    La Antoniana è comunque un pezzo da collezione perchè contiene la versione alternativa del con le attrici vestite,e elimina( purtroppo) le ottime musiche di Daniel White (tranne il tema principale).

    Le varie versioni in dvd poi hanno fatto il resto (da quella inglese censurata nella scena con Monica Swinn,a quella spagnola che taglia un blow-job esplicito e via discorrendo).

    Sono curioso di avere dettagli su questa versione da 82 minuti !
  • Discussione Stefania • 4/02/11 23:41
    Addetto riparazione hardware - 603 interventi
    Dunque... lo spacciatore si era spiegato male al telefono, adesso ho il dvd e posso dire che è della Ermitage, collana Devil Collection. La durata indicata sulla copertina è 82 minuti, ma quella effettiva è di 97 minuti.
    Penso proprio si tratti della versione integrale, con sequenze che giustificano ampiamente lo specificato divieto ai minori di anni 18. Notevolmente: circa tre minuti di amplesso della Romay col direttore dell'albergo, con una fellatio prolungata e solo parzialmente oscurata, quattro minuti di amplesso della Romay con la giornalista bionda, una scena di quattro minuti circa di fustigazione e violenza sessuale da parte della Romay e di un'amica ai danni di un'altra donna, una scena di circa due minuti in cui la Romay pratica la fellatio ad una colonnina della testiera del letto e si masturba. Il tutto con nudi integrali e frequenti zoom sulle parti intime della Romay, che ormai credo di conoscere meglio del suo ginecologo. Se non è la versione integrale, questa... Commenterò il film non appena mi sarò ripresa dallo shock!
    Ultima modifica: 4/02/11 23:42 da Stefania
  • Discussione Deepred89 • 5/02/11 01:00
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    X Stefania: Dovrebbe trattarsi dello stesso master di cui parla Buiomega71, quello usato anche dalla Pulp.
    Comunque, come dice giustamente Ciavazzaro, è praticamente impossibile parlare di versione uncut per questo film. Per fare un esempio, circola anche una versione soft (priva quindi, della scena della fellatio) che dura 110 minuti. Inoltre c'è pure una versione con ulteriori inserti hard visibilmente posticci, inseriti a casaccio (nella scena all'inizio della castrazione a morsi per esempio), che dura 104 minuti.
    La versione Pulp comunque direi che va benissimo, più snella e incisiva della soft e priva degli orribili inserti della versione lunga hard.

    ps personalmente mi ispira parecchio anche Erotikiller, la versione in vhs che dura poco più di un'ora. Ai tempi delle videoteche era ovunque, adesso non riesco a trovarla...
  • Discussione Stefania • 5/02/11 01:11
    Addetto riparazione hardware - 603 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    X Stefania: Dovrebbe trattarsi dello stesso master di cui parla Buiomega71, quello usato anche dalla Pulp.
    Comunque, come dice giustamente Ciavazzaro, è praticamente impossibile parlare di versione uncut per questo film. Per fare un esempio, circola anche una versione soft (priva quindi, della scena della fellatio) che dura 110 minuti. Inoltre c'è pure una versione con ulteriori inserti hard visibilmente posticci, inseriti a casaccio (nella scena all'inizio della castrazione a morsi per esempio), che dura 104 minuti.
    La versione Pulp comunque direi che va benissimo, più snella e incisiva della soft e priva degli orribili inserti della versione lunga hard.

    ps personalmente mi ispira parecchio anche Erotikiller, la versione in vhs che dura poco più di un'ora. Ai tempi delle videoteche era ovunque, adesso non riesco a trovarla...


    Sono d'accordo: gli inserti hard nella versione che ho io sono troppi, prolungati a sproposito, posticci e gratuiti. Non giovano al ritmo del film, e non aggiungono niente, sostanzialmente. Oltre ad essere bruttini, scomposti, mi sembra che anche la qualità della fotografia cambi in peggio...
  • Discussione Zender • 25/04/18 07:26
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Ronax, il commento non va bene e lo sposto qui:

    Intanto bisogna capire di quale film si sta parlando, considerata l'ampia gamma di versioni circolanti. In quella extended la splendida Lina Romay porta a prematura dipartita maschi e femmine suggendo fino alla morte la linfa vitale dei primi e gli intimi umori delle seconde. In realtà lei non vorrebbe, ma il destino dei Karlstein è ineluttabile e la nostra, volente o nolente, non può far altro che adeguarsi. Oltre a essere praticamente sempre nuda, Lina è anche muta. Lo fossero tutti, il film si guadagnerebbe forse un mezzo pallino in più.

    Oltre a dire che sarebbe meglio fossero tutti muti non dici. Interessa come sempre il tuo parere, che deve superare almeno metà del commento.
  • Discussione Ronax • 25/04/18 09:38
    Call center Davinotti - 18 interventi
    Ok, hai ragione. Proporrò un altro commento.
  • Discussione Buiomega71 • 2/08/18 10:46
    Consigliere - 25999 interventi
    Sadisterotica-L'estate torbida dello tio Jess

    Intriso di malia ipnotica, dominato dalla devastante bellezza di Lina Romay appena diciannovenne, che tutto fagogita e tutto sovrasta come una dea dell'olimpo (scatenata, smaniosa, ninfomane, perennemente vogliosa, con il suo sesso folto e umido sempre-o quasi-aperto a esperienze sessuali, sia etero che lesbo, sia strofinandosi sulla tastiera del letto per poi fare all'amore con il cuscino, che-come una novella Spermula o come farà, in maniera meno sfacciata, Mathilda May in Space Vampires, prosciugerà le sue vittime dalla linfa vitale, dai loro umori sessuali, che siano essi liquami vaginali o sperma, per poi copulare con il cadavere il estasi necrofila)

    Se Lina (già dall'incipit che avanza verso la MDP , tra le nebbie fiabesche di un bosco incantato, guardando in macchina indossando solo una mantellina nera , un paio di stivaloni da dominatrix, una cintura con seno e sesso in vista-quest'ultimo accarezzato dal voyeurismo franchiano fino all'idolatria-) domina la pellicola dal primo all'ultimo fotogramma, con i suoi sguardi languidi e il suo corpo sempre in fregola, da par suo lo tio Jess la segue, la tampina, la ama, la venerea , l'adora, esaltando, feticisticamente, ogni centimetro del suo corpo.

    Squarci surreali di gran cinema (l'inizio con Irina che pratica sesso orale al contandino davanti ad una gabbia per polli, l'evirazione, la musica estasiatica-pezzo non composto da Daniel Whaite- l'urlo che si estende fino all'isola di Madera-non luogo misto di arcano e magia prettamente franchiano, la seduzione tra Irina e Jack nell'hotel deserto tra tavolini e scalinate, la giornalista di Anna Watican, nuda, indossando solo un paio di stivali bianchi stile Batton Story che, postmortem, segue Irina tra le brumose foschie boschive di un'altra dimensione, dove mi ha riportato alla mente l'incipit oniricheggiante de La stagione della strega, la parentesi BDSM lesbo con il cadavere incatenato e seviziato di Gilda Arancio, dove la Mistress di Monica Swinn fà scudisciare Irina-che non indossa più gli stivaloni ma scarpette nere con il tacco adornate da un cinturino- dalla sua "kapò" Alice Arno, Irina che si immerge nella vasca di sangue da provetta Erzsébet Báthory che nulla ha da invidiare all'episodio borowczykiano dei Racconti Immorali, e dove l'acqua rossa e insidiosa la penetra d'appertutto) che avvolgono come un onirico sogno/incubo ad occhi aperti.

    Franco se ne sbatte del sangue e del comune vampirismo e a sprezzo del ridicolo (Irina sbatte le braccine avvolte dalla sua mantella nera per trasformarsi in pipistrello e volare sui cieli diurni di Madera, l'uccellino a mò di stemma della Rolls), la sua vampira succhia l'iquami sessuali (e non sangue), non teme la luce del giorno e prende il sole , si fà intervistare da una procace giornalista in due pezzi (Anna Watican), in una bizzarra conversazione muta (Irina non parla, sono i suoi pensieri a farlo per lei), dove la giornalista deve interpretare i cenni del capo della sua enigmatica interlocutrice (e, inaspettatamente, tutto d'un tratto, parte Je t'aime... moi non plus), per poi insinuarsi nei suoi sogni, fino all'incontro lesbo tra seni che si premono sui seni, folte vulve, urla di piacere e di dolore. Così come Irina eccita il suo servitore/energumeno, pastrugnandosi e infilandosi il dito in bocca, sempre più irrefrenabilmente vogliosa, sempre più impudica, sempre più porca.

    Se la magia franchiana ammalia e seduce in alcuni momenti a dir poco straordinari (come non sottolineare lo zoom sul taglio degli occhi , i fuori fuoco, tipicamente franchiani), altre volte ci si inceppa nel tedio e nel ripetitivo che rallentano il piacere della visione (ammetto che la Romay in fregola perenne mi ha procurato attimi di eccitamento)

    Le pessime (e anche mal girate) sequenze erotiche (terribile quella con il massaggiatore dell'albergo, che sfocia in una fellatio oltre i limiti dell'hard, con il pene tristemente in stato "barzotto" mentre la Romay se lo stantuffa in bocca), romanticherie d'accatto (Jack e Irina nel bosco), Jess Franco inguardabile medico legale (e viscido guardone mentre Irina affoga nel sangue), il cieco dottor Orloff (altro nume tutelare franchiano) inutile e francamente (nessun riferimento a Jess) odioso (se non palpando necroforicamente la vagina di Monica Swinn cadavere sul lettino autoptico o conversando telepaticamente con Irina), i dialoghi a dir poco terrificanti (se il film fosse stato muto, come Irina, ne avrebbe guadagnato), l'atroce commento musicale di Daniel White, invasivo e cacofonico, la non sceneggiatura (ma essendo Franco un anarchico della narrazione non stupisce più di tanto)

    Spesso poetico, abbagliato da schegge visivamente superlative, a tratti noioso, a volte seducente, il cinema ermetico di Franco nella sua più pura essenza

    Di rara poesia il finale, con Irina che chiamata da una voce oltretombale, si incammina verso il nulla in una coltre di nebbia (così, com'è apparsa all'inizio)

    E Lina Romay (che preferisco a Soledad Miranda perchè meno eterea ma più odorosa, carnale e carnosa) tutto divora e si imprime nella mente, nei sensi, negli occhi (sia nella mantellina alla famelica venusiana, sia vestita di bianco nel candore dell'impudiciza), la vampira più seducente e irresistibile che il cinema abbia mai donato.
    Ultima modifica: 2/08/18 19:24 da Buiomega71
  • Curiosità Buiomega71 • 2/08/18 11:13
    Consigliere - 25999 interventi
    * L'attore Ramòn Ardid (il massaggiatore dell'albergo a cui Irna-Lina Romay-pratica una fellatio non troppo virile) era all'epoca il fidanzato della stessa Romay.

    * Il critico Jean Pierre Bouyxou (che interpreta il cieco dottor Orloff) capitò sul set; all'epoca era fidanzato di Monica Swinn, che nel film interpreta la Mistress che fa frustare Lina Romay da Alice Arno e conobbe Franco. I due si piacquero subito, dopo un'uscita a pranzo, e Franco scrisse sedunta stante il ruolo per Bouyxou.

    * Jack Taylor venne controfigurato nella versione x del film, dove fa l'amore con Lina Romay prima che quest'ultima lo uccida durante l'orgasmo. L'attore si meravigliò quando qualcuno le disse che aveva preso parte a un film pornografico.

    * Il titolo Les avaleuses (letteralmente le ingoiatrici), sarebbe stato usato per la terza versione del film, quella pornografica, proiettata sugli schermi francesi. Titolo che farebbe riferimento a Les Jouisseuses di Lucien Hustaix (1975) con la star del cinema a luci rosse d'oltralpe Claudine Beccarie.

    Fonte: Nocturno Dossier, Succubus - Guida al cinema di Jess Franco
  • Homevideo Buiomega71 • 2/08/18 17:08
    Consigliere - 25999 interventi
    Per quanto sia arduo (se non impossibile) risalire alle copie cut/uncut/insertate/rimontate delle opere dello tio Jess, ho analizzato le due versioni in mio possesso (la vhs Antoniana DB Video e quella della Pulp), anche se rimane il mistero della provenienza del master da cui ha attinto l'Antoniana (dai titoli di testa francofoni - realizzati con una titolatrice - potrebbe trattarsi di un'edizione francese spuria, in quanto l'edizione theatrical italiana, con il titolo Un caldo corpo di femmina, dura circa 84 minuti e non ebbe bocciature censorie e uscì nel 1978, come mi ha fatto sapere il buon Deepred. Lo confermerebbe anche il doppiaggio italico quando Jack Taylor dice: Isola di Madera, oggi 22 febbraio 1978)

    Il master (oltre al pessimo formato e ai colori spenti e sbiaditi) della vhs Antoniana DB/Video presenta il titolo EROTIKILLER su sfondo nero...



    ...e sempre su sfondo nero (realizzati con una titolatrice) i nomi del cast (come si può notare in francese, quasi come se il master di origine sconosciuta venisse da oltralpe da qualche edizione spuria francofona), elimina Irina che avanza tra la nebbia mezza nuda verso la MDP...




    ...e il film comincia con il contadino che incontra Irina, che lo invita a seguirlo davanti alla gabbia degli uccelli, morso sul collo, grida dell'uomo, stacco sull'isola di Madera. La scena riprende con l'uomo appoggiato alla rete e Irina che si stacca dal suo collo e se ne va (assente nella Pulp).

    La vhs Pulp Video (con formato corretto e colori vividi) presenta il titolo in inglese FEMALE VAMPIRE (sottotitolo UN CALDO CORPO DI DONNA, e non di FEMMINA)...



    ...con le diciture del cast anglofone che compaiono su Irina che avanza mezza nuda tra le nebbie verso la MDP:



    La sequenza del contadino, nella Pulp, prosegue con una fellatio in campo lungo (il contadino di spalle alla rete e Irina china su di lui), primo piano dell'uomo in una specie di estasi, poi il grido di dolore dell'uomo che si estende sull'isola di Medera per poi riprendere il contadino che si accascia appoggiato alla rete (sequenza mancante nella vhs Antoniana per un totale di 1 minuto e 33 secondi, tranne quella del contadino che si lascia andare, morente, aggrappato alla rete). Il tutto sottolineato da un pezzo musicale assente nella vhs della Antoniana (che però riportano entrambe il commento musicale di Daniel White sui titoli).

    Il commento musicale mentre Irina guida la Rolls per le stradine di Medera è completamente differente nella vhs Antoniana e non c'è la voce fuori campo di Irina (che nella vhs Pulp viene sottotitolata in italiano, solo una volta).

    Nella vhs Antoniana mancano le sequenze in cui Irina, nuda sul letto, detta gli ordini, con un cenno del braccio, al suo servitore, scene presenti nella Pulp.

    Nella sequenza in cui il servitore di Irina (Luis Barboo) spia Irina a letto, nella vhs Antoniana Irina è vestita di nero sul letto che si agita come preda di un incubo, il servitore si siede su una poltrona e la guarda pensieroso.
    Nella vhs della Pulp tale sequenza cambia totalmente: il servitore spia Irina che, nuda a letto con indosso solo la cintura e gli stivali, si contorce vogliosa, con PP sulla vulva e di lei che si infila il pollice in bocca a simulare una fellatio. Il servitore guarda, gira i tacchi e se ne va (per un totale e di 2 minuti circa).
    Questa sequenza, come il sangue al posto dello sperma e Irina in alcune occasioni vestita quando nella Pulp è nuda, farebbero pensare a un girato alternativo oppure a sequenze girate in modo differente nelle due versioni.

    Nella sequenza in cui in camera di Irina si presenta il massaggiatore dell'albergo (Ràmon Ardid), nella vhs Antoniana Irina beve un bicchiere di vino in primo piano, l'uomo si avvicina a lei, si baciano e stacco sul servitore della vampira che porta via il cadavere dell'uomo sulle spalle

    Nella versione della Pulp Irina beve lascivamente il bicchiere di vino, toccandosi i seni, il massaggiatore si avvicina a lei e comincia un lungo amplesso che culmina con una fellatio oltre i limiti dell'hard. Una volta che Irina ha assorbito il suo sperma, l'uomo muore e lei gli monta sopra procurandosi un orgasmo post mortem. Il servitore porta via il cadavere dell'uomo (per un totale di 6 minuti, mancanti nella vhs della Antoniana).

    Nella vhs della Antoniana è omessa completamente la sequenza in cui Irina, completamente nuda, si trastulla, infoiata, con la testiera del letto (praticandole una fellatio e strofinandosi sopra la pelosa vulva) e facendo, poi, l'amore con il cuscino (per un totale di 5 minuti e pochi secondi).

    Nella sequenza in cui Irina entra nella stanza della giornalista Madlene (Anna Watican), nella vhs Antoniana Irina si avventa sul corpo della donna mordendola a lungo sul collo, distaccandosene e mostrando uno sguardo allucinato con la bocca intrisa di sangue, la MDP si sposta sul corpo esamine di Madlene con al collo un rigagnolo di sangue. Stacco sulla villa di Irina.

    Nell'edizione Pulp Irina si avvicina al corpo nudo di Madlene e le due donne cominciano ad accarezzarsi, i seni di entrambe si pressano l'un con l'altro, le vulve si cercano, Irina mordicchia il corpo di Madlene, i seni e si getta, vorace, sulla vagina della donna, succhiandole tutti i liquidi vaginali per poi rialzare la testa e sogghignando con la bocca sporca degli umori di Madlene. Quando Madlene giace senza vita sul letto, Irina si masturba (con dettagli quasi hard sulla vagina) e smania sessualmente sul suo cadavere (per un totale di 6 minuti).

    Nella sequenza in cui Irina entra nella bottega delle due mistress (Monica Swinn e Alice Arno), la vhs della Antoniana elimina la piccola sequenza iniziale che mostra Monica Swinn in topless che si getta sul letto e comincia con Irina che entra nel "negozietto" delle due mentre giocano a scacchi.

    Nella sequenza della fustigazione di Irina da parte di Alice Arno su ordine di Monica Swinn, la vhs Antoniana elimina le scudisciate sul corpo nudo di Irina (13 nella Pulp, solo tre nell'Antoniana) e quando la Arno, sotto l'ipnosi di Irina, frusta la Swinn e le due donne si accaniscono sul suo corpo a terra, la Antoniana mostra Irina che prima spoglia la Swinn, poi le morde il collo, si stacca da lei con la bocca sporca di sangue guardando la Arno, stacco sul bosco con Irina e Jack.

    Nella Pulp Irina spoglia la Swinn, la lecca dappertutto e le pratica un mortale cunnilingus bevendo i suoi liquami, mentre la Arno la baccia sulla bocca (per un totale di 3 minuti).

    Anche quì risulterebbe evidente un girato altrnativo di due versioni differenti (EROTIKILLER più improntata verso l'horror, FEMALE VAMPIRE più verso l'erotismo spinto).

    Nella vhs Antoniana la sequenza in cui Monica Swinn è stesa, esamine, sul tavolo autoptico, il dottor Orloff (Jean Pierre Bouyxou) tasta il collo della donna per capire le cause del decesso.
    Nella versione della Pulp il dottor Orloff spinge la sua mano dentro la vagina della donna per capire le cause del decesso.

    Sequenza d'amore finale tra Jack e Irina: nella vhs della Antoniana i due si abbracciano, Jack sul letto che grida, Irina che lo morde al collo e si rialza con la bocca sporca di sangue e col solito sguardo allucinato.

    Nell'edizione della Pulp i due fanno l'amore appassionatamente: Irina lo bacia dappertutto, gli pratica sesso orale (soft) e gli succhia la linfa vitale, tra zoomate sul sedere di Irina e Jack che ansima. Jack muore e Irina lo guarda con il succo del piacere che le cola dalla bocca (per un totale di 7 minuti).

    Nella sequenza in cui il dottor Roberts (lo stesso Jess Franco) uccide il servo di Irina con una siringa, l'audio va addirittura fuori sincrono nella vhs Antoniana.

    Nella scena in cui Irina si annega nella vasca da bagno colma di sangue, nella vhs Antoniana la vampira si lascia andare nelle acque insanguinate, rotolandosi nella vasca per poi affogare dolcemente.

    Nella vhs della Pulp Irina, prima di affogarsi, si bagna lascivamente nelle acque di sangue facendosi scivolare l'acqua nella vagina, lordandosi come preda di un delirio erotico.

    Nell'edizione Antoniana Irina (chiamata da una voce oltratombale) si incammina verso il nulla avvolta dalla nebbia e esce, in francese, la scritta FIN su un cartello dallo sfondo rosso.

    Si notano, tra le due versioni, nella scena della vasca differenti stacchi di montaggio.

    Nella vhs della Pulp Irina (chiamata da una voce oltratombale) si incammina verso il nulla avvolta dalla nebbia e esce la scritta THE END su un cartello dallo sfondo rosso.

    La vhs della Pulp, oltretutto, ha delle misteriose scritte in sovrimpressione che si scorgono durante le scene buie o sulle bande nere. Non sono riuscito a decifrare l'arcano, ma in cima compare una scritta che dice "entement" (non sono riuscito a leggere oltre) e sotto "Mieux vivre". Il mistero si infittisce.

    Il doppiaggio italiano dell'edizione Antoniana è lo stesso della Pulp.

    Dalla mia collezione la vhs Antoniana/DB Video della durata di 1h, 07m e 31s...



    ...e quella della Pulp Video/Horror Cult della durata di 1h, 37m e 55s (notare il retrocover con foto prese da altri film di Franco - tranne quella con Jack Taylor -, tra cui Soledad Miranda in She Killed in Ecstasy!

    Ultima modifica: 2/08/18 19:21 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 24/08/23 19:05
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    In dvd per la Sinister, disponibile dal 25/10/2023