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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Umberto Lenzi prosegue la sua via personale al giallo e, passati gli anni d'oro di PARANOIA e ORGASMO, tenta di rivitalizzare il filone inserendovi quel “flavour" hippy che caratterizzò la fine degli Anni Sessanta. La storia ricalca in verità quella di ORGASMO con un unico sostanziale cambio di ottica: se in ORGASMO vivevamo la vicenda attraverso gli occhi ingenui di Carroll Baker, qui seguiamo principalmente l'allegra coppia hippy composta dal bel Ray Lovelock (biondo...Leggi tutto dal classico sguardo furbo ma sincero) e dalla giovanissima Ornella Muti (ancora paffutella ma già splendida nei lineamenti e nell'espressione del viso). L'arrivo alla villa di Irene Papas è casuale, laddove in ORGASMO era voluto, e se dapprima sembra che la matura attrice greca debba sostituirsi a Carroll Baker nel ruolo di vittima dell’invadenza dei due fricchettoni, presto ci accorgiamo che le vere vittime sono in realtà proprio questi ultimi. Lenzi gioca come sempre sugli sguardi, abbonda con i primi piani, fa intendere ad ogni sequenza che il colpo di scena è dietro l'angolo. Sfrutta i silenzi, pone i lussuosi interni della villa come componente essenziale per la creazione della suspense, fa arrivare la polizia suggerendo che il gioco è destinato a scoprirsi inevitabilmente. In pratica da un soggetto scarno ed essenziale costruisce, come in tutti gli altri suoi gialli del periodo, una sottile sfida psicologica. In più vi aggiunge il già menzionato sapore flower-power, con una prima parte ben girata ma tutto sommato inutile nell'economia della vicenda; si apre con con un bel motivetto beat dei Leoni e ci racconta della vita "alla giornata" dei due giovani protagonisti, che sopravvivono vendendo riviste porno. La Muti sfoggia più volte il bel seno, la Papas abbassa gli occhi e recita con classe.

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Dusso 2/02/07 08:00 - 1566 commenti

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Inizia come una commedia giovanilistica, poi diventa un thriller. Il film è molto scorrevole, soffre però di una storia con poco mordente e poca suspense. Bellissime le musiche di Bruno Lauzi. La Muti, come tutti sanno, è controfigurata da Antonia Santilli. Finale anche troppo amaro.

B. Legnani 2/02/07 18:20 - 5523 commenti

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Bruttarello e finto-giovanilistico. Poca carne al fuoco, per cui parte lento, direi quasi “nato stanco”, per poi dilungarsi con scene di ballo e nuotate per arrivare a 90’. Personaggi e vicenda poco credibili. Bella la Muti (ma le poppe sono della Santilli), meno quando sorride e mostra i denti davanti. Incredibile presenza di Agostino ‘o pazzo. Non ho capito cosa ci faccia il rotolo di carta igienica nel soggiorno della villa di Felleghi. Riconoscibili i due CSC, Mancini (commessa) e Adinolfi (benzinaio). La Papas porta orecchini falliformi.

Undying 19/04/07 18:22 - 3807 commenti

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Fortemente legato al periodo (post '68) il film è un caleidoscopio di immagini multicolore e privilegia un approccio pop più che thriller. A nulla serve un cast DOC (si segnala la presenza di Umberto Raho, ricordato soprattutto nei panni di Ranieri ne L'uccello dalle piume di cristallo) per evitare il senso inevitabile di "datazione" che questa opera di transizione del regista, ad oggi, provoca. Lenzi meglio aveva fatto con i sexy-thriller e meglio ancora farà con i gialli "argentiani". Psichedelico.

Il Gobbo 14/11/07 23:40 - 3015 commenti

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Di gran lunga il peggior giallo di Lenzi, esasperante nella prima parte, poco calibrato nei suoi ingredienti (i motociclisti capitanati da Agostino o' pazzo, con Sal Borgese doppiato da Amendola che pare un passante), pochissimo attendibile nel suo svolgimento, con scene imperdonabili per un regista bravo come lui (la perquisizione guidata da Stany... ) Si salvano talune sequenze, e una regia al solito elegante. Il culto della Muti è inspiegabile, Lovelock terrificante.

Supervigno 14/11/07 23:07 - 229 commenti

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Il film in sè non è brutto, per carità. La Papas, con la sua maschera tragica, è sempre un gran bel vedere. Non sono male anche le ambientazioni e la trama tutto sommato regge. Però è un film inspiegabilmente lento, inspiegabilmente insistito nelle due diverse parti della storia, non scorre. Nonostante le occhiate lascive e peccaminose che si scambiano i protagonisti, c'è ben poco di morboso e stuzzicante. Si può farne tranquillamente a meno.

Cotola 1/03/08 01:19 - 9009 commenti

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Due hippy ricercati dalla polizia càpitano nella villa di una ricca signora che sembra nascondere più di un segreto. Cosa succede? Tràttasi, probabilmente, del peggior thriller lenziano di sempre, a causa di un ritmo assolutamente catatonico, causato da una sceneggiatura pedestre che non riesce a creare la minima tensione e che propone banali ed usuali tematiche sociologiche, come lo scontro tra giovani sciroccati e ricchi corrotti. Gustosa la Muti, sprecata la Papas. Lasciate perdere.

Deepred89 1/09/08 19:53 - 3704 commenti

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Giallo poco convincente. Si parte male, con l'inutile sequela di peripezie dei due hippies protagonisti, ma il film riesce a riprendersi e a farsi piuttosto intrigante. Il finale purtroppo è scontato e risolve i vari enigmi nella maniera più ovvia possibile. Lenzi dirige il tutto con discreto mestiere, pur non riuscendo a colmare le lacune di sceneggiatura. Bella ma non brava la Muti, discreta la Papas, bravo Lovelock, senza dubbio il più carismatico dei tre. Colonna sonora non memorabile.

Daidae 2/03/09 17:21 - 3168 commenti

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Bel thriller firmato Lenzi. Due giovani hippies letteralmente incastrati, loro malgrado, da una donna senza scrupoli. Tensione poca e niente, omicidi... uno solo, ma il film è orchestrato bene e la coppia Muti-Lovelock funziona. Va precisato che ai tempi la Muti era minorenne e le tette che sivedono non sono sue, ma di Antonia Santilli.
MEMORABILE: Agostino 'o pazzo.

Stefania 8/03/09 22:45 - 1599 commenti

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Avvio brioso da commedia romantica, due pischelli innamorati e inoffensivi si avventurano fuori di casa, si godono le loro prime libertà. Inevitabile perdita dell'innocenza, i due agnelli ci provano, a diventare lupi, ma sempre agnelli sono e allora il lupo... Tema interessante, peccato che la sceneggiatura faccia il morto a galla, navighi a vista, in un film che non spaventa e non commuove. La Papas sta sopra le righe, la Muti ha la faccia giusta per il ruolo, ma recita proprio maluccio...

Buck 15/03/09 12:56 - 45 commenti

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Film ripudiato (giustamente) dallo stesso Lenzi. Un road-movie flower power che a mio giudizio parte bene ma che poi si trascina su binari al di sotto della media visto l'importante regia. Sembra un abbozzo di idee che sono state montate alla veloce su tempi ristrettissimi. Attori al di sotto della media, ma forse anche loro non ci avevano creduto più di tanto alla sceneggiatura di questo film. Consiglio acquisti diversi nella carriera di Umberto Lenzi.

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Fauno 17/11/11 09:49 - 2208 commenti

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Non catastrofico come Orgasmo, ma è una frenata da usurare le gomme e tener la borsa del ghiaccio dal gran che è forte la zuccata... 12°comandamento: nei paesi bacchettoni ci si va per contemplarne l'arte, non per cambiarne la mentalità. Anche se sei furbo e sveglio, per ogni dubbio, perplessità, misfatto, accenno di discussione, sarai sempre tu a essere chiamato in causa come responsabile. Eeeeh la pigrizia mentale... altro che bitorzoli in testa! Bravi tutti, ma non basta.
MEMORABILE: Simpaticissimo Agostino O'Pazzo, che ha una vallata di successori.

Myvincent 3/06/10 17:47 - 3726 commenti

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Giallo scolorito e non solo dal tempo; buona idea di base, attori mediocri (una Ornella Muti paffutella e, al solito, decorativa), Irene Papas a parte (nel ruolo della dark lady). Esasperata sceneggiatura che si sviluppa per la maggior parte in una villa, posto ideale per uccidere... e dare la colpa agli altri! Finale tragico e già usato altrove da Lenzi!

Il Dandi 19/02/11 03:07 - 1917 commenti

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Lenzi cerca di innestare nel suo format delle strampalate (e non troppo traslitterate) allegorie politiche, riscrivendo al contrario il capolavoro Orgasmo (qui la ricca quarantenne si mangia a colazione la giovane coppia hippy). L'avvio però è lento e il consueto ribaltamento dei personaggi lascia spazio alle loro ambiguità, nel tentativo di non far capire subito chi sarà vittima e chi carnefice. Regìa pop (caleidoscopi, fuori-fuoco, eclissi) di consumato stile: alla fine non male, per me non è affatto il peggior giallo lenziano.
MEMORABILE: La spider su cui viaggiano Lovelock e la Muti.

Homesick 21/05/11 17:36 - 5737 commenti

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Un resumé del sexy-thriller “complottista” dibattuto da Lenzi negli anni Sessanta e poi abbandonato per avventurarsi nei territori argentiani a partire dal successivo Sette orchidee macchiate di rosso. Lo schema è in sostanza quello di Orgasmo, ma la regia è piatta e seppellisce la suspense sotto divagazioni giovanilistiche e superficialità contestatarie. Poco credibili come hippies, Lovelock e la Muti si eclissano al cospetto della Papas, signora ambigua e melliflua. Cattivello il finale.

Giùan 11/01/12 13:02 - 4539 commenti

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Incipit tra i più irritanti che la mia memoria cinematografica rammenti, con Lenzi che par quasi giocare a render il più odiosi possibile i due danesini gozzovigliosi e controculturalmente tarati. Poi la mdp incrocia gli occhi di Irene Papas e il film pare avere un sussulto, confermato anche dall'inquietante ribaltamento dei ruoli di vittima/carnefice. Presto tuttavia ci si accorge tristemente che si tratta di una parentesi e Umbertone tira via la storia come peggio gli è raramente capitato, fin al telefonato seppur spietato finale. Lovelock batte Muti.
MEMORABILE: I "numeri" di Agostino O'pazz; Le sopracciglia della Papas ed il seno di Ornella (pardon, di Antonia Santilli).

Graf 26/09/12 05:09 - 708 commenti

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Il film inizia come Easy rider, continua come un thrilling e finisce come Il sorpasso. Queste antinomie strutturali ne compromettono l’esito finale e ne sanciscono l'insuccesso di pubblico. Rimane la validità della parte centrale che, nonostante un ritmo non proprio incalzante e una tensione che non diviene mai suspense, sfoggia il graffio stilistico del miglior Lenzi. Il regista sa filmare con tecnica sopraffina una storia incandescente di violenze e ricatti che ribalta continuamente il rapporto vittima carnefice fino alla sorpresa finale. Discreto.
MEMORABILE: L'inconfondibile atmosfera anni settanta pervade tutto il film.

Nicola81 6/12/13 18:21 - 2840 commenti

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Lenzi è stato il primo a prendere le distanze da questo film, in realtà non poi così disprezzabile (**!). Parte in sordina come una commedia giovanilistica, poi inizia il giallo in perfetto stile Orgasmo, ma a ruoli invertiti. A concludere il tutto, un finale amarissimo con implicita critica sociale. Buono il lavoro sulle psicologie dei protagonisti, anche se personalmente preferisco la coppia Lovelock/Muti a una Irene Papas non troppo a suo agio come dark lady; d'altronde se uno è abituato alla Baker... Travolgenti le musiche di Bruno Lauzi.
MEMORABILE: Il finale.

Jdelarge 10/02/14 01:30 - 1000 commenti

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Dopo un interminabile e fastidioso incipit in cui due ragazzi vendono foto porno per pagarsi le vacanze, questo mediocrissimo thriller lenziano cerca di progredire verso orizzonti già visti. Il film, infatti, ricorda moltissimo il ben più riuscito Orgasmo, ma ribalta sostanzialmente il punto di vista dello spettatore. I colpi di scena sono pochi e la trama, fatta eccezione per alcuni momenti, non coinvolge molto. Brutta la colonna sonora e inutile l'entrata in scena di due ladruncoli napoletani (ma perché?).

Motorship 8/05/14 18:01 - 585 commenti

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Non sarà uno dei migliori film di Lenzi, ma non è nemmeno così brutto come affermava egli stesso. Una pellicola interessante che ha un inizio da commedia giovanilistica ma che poi si trasforma in un thriller. Parecchie le scene interessanti, sebbene non tutto scorra liscio e il finale è davvero amarissimo; inoltre le psicologie dei personaggi sono ben delineate. Ornella Muti bellissima ma non troppo convincente, meglio Lovelock e la Papas dark lady. Splendida la OST di Bruno Lauzi e ottima la fotografia di Alfio Contini. Non male.
MEMORABILE: Agostino o' pazzo; Il finale.

Lythops 16/10/14 17:21 - 1019 commenti

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Insopportabile polpettone con un'indigesta Muti quasi adolescente che presta volto e corpo (vestito) delegando a una controfigura le scene di nudo. Bruno Lauzi, ottimo cantautore, non lo è altrettanto come compositore di musiche da film e, a parte Irene Papas, Umberto Raho e il cane lupo, nel film non emerge un barlume di recitazione neppure dai doppiatori, probabilmente in imbarazzo per l'arduo compito di dare verosimiglianza ai dialoghi. Fatica sprecata.

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Trivex 30/12/14 14:17 - 1740 commenti

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Un Lenzi sicuramente poco convenzionale ma non per questo completamente convincente. I due ragazzi fanno i trasgressivi e finiscono per mettersi nei guai seriamente, ma la parte "gialla" è poco interessante e avvincente. Meglio i divertenti aspetti di costume (si fa per dire), con il prologo che fa sorridere e serve per dare un metraggio adeguato a una storia che si consumerebbe in una mezza ora. Il finale regala qualche altra assurdità, perché fare il bagno al mare dopo l'accaduto è da pazzi... ma dati i soggetti alla fine la cosa è razionale.
MEMORABILE: Le foto porno in vendita vicino ai monumenti; Lei che si fotografa nuda dentro la macchina automatica e lui che tenta di vendere le foto al benzinaio!

John trent 27/06/16 21:30 - 326 commenti

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Coppia di hippies che si finanzia il viaggio dalla Danimarca all'Italia e il soggiorno nel belpaese vendendo foto porno finisce in una villa isolata dove la padrona di casa ha appena ucciso il marito. Buon giallo complottistico del solito Lenzi, sempre a suo agio nei thriller sexy/morboso. Ottimo Lovelock, un po' fuori parte la Papas, brava la Muti (qui ancora minorenne e controfigurata nei nudi da Antonia Santilli). Non male.
MEMORABILE: La Muti e Lovelock che si danno all'autoscatto hard; Il ritrovamento del corpo nel bagagliaio dell'auto; Il finale.

Faggi 1/01/18 21:46 - 1549 commenti

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Su un canovaccio che sembra ricalcato al contrario da Orgasmo Lenzi proietta il suo immaginario plastico; e si dedica a esperimenti o variazioni di stile sulla trasformazione dello psichico in immagini (trasformazione alchemica che è cifra del suo cinema paranoico). Codesti esperimenti e variazioni non gli riescono a meraviglia, purtroppo. Resta solo (o quasi) la devozione all'artefice, poiché vari cedimenti inficiano irrimediabilmente la tenuta poetica dell'oggetto, relegandolo in un limbo da documento d'epoca sbiadito.

Digital 10/05/20 21:33 - 1257 commenti

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Inizialmente sembra di assistere a una commedia giovanilistica con due figli dei fiori che, venuti in Italia dalla Danimarca, cercano di sbarcare il lunario vendendo foto porno; poi però il film vira verso lidi maggiormente ansiogeni riuscendo ad acquisire quel mordente che, fino a quel momento, era piuttosto soffocato. Certo, siamo distanti dai picchi qualitativi di Paranoia, ma anche qui il buon Lenzi se la cava più che dignitosamente. Lovelock e la Muti si districano bene come hippies, ma è la Papas a meritarsi i migliori elogi.

Reeves 6/01/21 14:45 - 2172 commenti

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In Easy rider i due hippie trasportano un carico di droga, qui i due scanzonati ragazzi spacciano materiale pornografico (anche) autoprodotto. Lenzi voleva sottolineare l'aspetto della rivolta giovanile contrapposta al perbenismo marcio della borghesia, ma il film è interessante soprattutto per l'aspetto thriller e per il personaggio, davvero ambiguo e perverso, di Irene Papas. Non il migliore Lenzi, ma comunque gradevole.
MEMORABILE: Le foto sexy con l'autoscatto.

Didda23 9/02/21 14:04 - 2426 commenti

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Indubbiamente è un'opera che non si annovera fra le migliori del maestro Lenzi, ma questa strana (e per certi versi forzata) commistione fra il giallo classico sulle orme di qualche illustre opera precedente ed elementi anarchici tipicamente hippie, regala innanzitutto una atmosfera tipica di quegli anni che ha sempre quel proprio maledetto perché. Si soprassiede sulla banalità di certe soluzioni, soprattutto nella scontatissima parte finale, ma nel mentre si apprezza la bontà della regia e della prova attoriale di qualche attore di spicco (la Papas e in parte Lovelock). Niente male.
MEMORABILE: Le scorribande motociclistiche di Mellino (Agostino 'o pazzo); Il piano della Papas; Il bagno nel mare.

Nick franc 24/04/23 16:17 - 509 commenti

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Giallo molto sbiadito condannato inesorabilmente al ruolo di fanalino di coda nella classifica della filmografia lenziana del genere: un po' di psichedelia non basta a risollevare un soggetto buono per un corto rimpolpato da nuotate, balli, scene erotiche dallo scarso appeal e incursioni del centauro Agostino o'pazzo totalmente avulse dalla storia. Sembra quasi impossibile possa essere farina del sacco del regista toscano: solo per fan completisti della Muti e per chi soffre di insonnia cronica. Da confrontare con il ben più riuscito Orgasmo.
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  • Discussione Manfrin • 14/04/10 09:12
    Servizio caffè - 482 interventi
    A mio avviso ha fatto solo un'altra piccola parte ne "Luca il contrabbandiere" del 1980,quindi a distanza di ben nove anni!
  • Discussione Il Dandi • 14/04/10 12:54
    Segretario - 1488 interventi
    Diciamo che le ultime volte che ha fatto parlare di sé fu per tutt'altri motivi....


    http://democrazia-in-vendita.blogspot.com/2006/05/e-dopo-il-cavalletto-lo-sputo.html

    http://bellaciao.org/it/spip.php?article13662
  • Curiosità Il Dandi • 19/02/11 03:21
    Segretario - 1488 interventi
    La spider dipinta a fiori su cui viaggiano Ray Lovelock e Ornella Muti è una MG Tc prodotta dal 1945 al '49. Non so se è proprio lo stessa, ma è lo stesso modello che usa Lou Castel in Orgasmo (tra l'altro anche lui entrava nella villa della Baker per un guasto al motore).

  • Curiosità Buiomega71 • 7/11/15 10:47
    Consigliere - 25934 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni (Ciclo: "Ornella Muti", lunedì 3 novembre 1986) di Un posto ideale per uccidere:

  • Curiosità Zender • 24/03/16 19:13
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Homevideo Digital • 14/12/16 09:17
    Portaborse - 3990 interventi
    Dvd Surf Video disponibile dal 7/02/2017.
  • Homevideo Lucius • 15/09/18 12:16
    Scrivano - 9063 interventi
    Immagine al min. 1:14 del dvd targato Alan Young, fuori catalogo.
    durata: 1:23:49

    Ultima modifica: 29/11/18 15:42 da Zender
  • Discussione Pessoa • 13/01/21 20:41
    Formatore stagisti - 417 interventi
    In questo film nelle scene di nudo di Ornella Muti il corpo che vediamo in realtà è quello della bellissima Antonia Santilli, celebre per aver interpretato, fra gli altri, il ruolo di Rita Daniello ne Il boss di Fernando Di Leo.
    Fonte: Wikipedia
  • Discussione B. Legnani • 13/01/21 21:28
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Pessoa ebbe a dire:
    In questo film nelle scene di nudo di Ornella Muti il corpo che vediamo in realtà è quello della bellissima Antonia Santilli, celebre per aver interpretato, fra gli altri, il ruolo di Rita Daniello ne Il boss di Fernando Di Leo.
    Fonte: Wikipedia

    Info già presente, più volte, nei commenti.
  • Discussione Pessoa • 13/01/21 22:32
    Formatore stagisti - 417 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Pessoa ebbe a dire:
    In questo film nelle scene di nudo di Ornella Muti il corpo che vediamo in realtà è quello della bellissima Antonia Santilli, celebre per aver interpretato, fra gli altri, il ruolo di Rita Daniello ne Il boss di Fernando Di Leo.
    Fonte: Wikipedia

    Info già presente, più volte, nei commenti.
    Chiedo venia, non ho letto i commenti perché non ho intenzione di guardare il film, almeno al momento. Mi è capitato di leggere l'informazione sulla pagina della Santilli e, dopo aver visto che nelle curiosità non c'era, l'ho aggiunta.