Over the top - Film (1987)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/12/07 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO
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Puppigallo 11/12/07 09:26 - 5273 commenti

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Un film fatto su misura per Stallone. Qui, infatti, può sfogarsi scazzottando gli sgherri del suocero, guidando un tir, facendo a braccio di ferro e mostrando persino il suo lato umano e sentimentale (il difficile rapporto col figlio, dove lo Stallone affranto fa quasi piegare dal ridere). Detto questo, la pellicola va presa per quello che è, ovvero una baracconata super pompata dove testosterone e sentimenti si mischiano in una poltiglia, che a tratti può anche divertire. Vedibile, ma senza alcuna pretesa.
MEMORABILE: Ovviamente, il campionato di braccio di ferro: "Quando giro il cappello è come se girassi l'interruttore". Ah ah ah.

Lovejoy 24/12/07 16:06 - 1823 commenti

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Melodramma sportivo dove chi regna incontrastata è la noia assoluta. Polpettone di una bruttezza inenarrabile, scritto, prodotto e diretto dall'eternamente penoso Golan. E non basta la bella prova di Robert Loggia nei panni dell'anziano suocero di Stallone per riscattare una simile robaccia. Stallone è ai minimi termini.

Homesick 20/05/08 10:28 - 5737 commenti

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Sull’onda del successo dei vari Rambo e Rocky, Stallone è ancora coinvolto in un film a base di muscoli ed esibizione di forza (le gare di braccio di ferro) e sentimenti da lacrima movie (la madre malata, il figlio conteso dal ricco suocero, il rapporto padre e figlio). Stavolta, tuttavia, dominano piattezza, schematismo e prevedibilità e probabilmente gli unici ad essere soddisfatti saranno i fans più accaniti di Sly.
MEMORABILE: L'incontro finale con il campione di braccio di ferro.

Galbo 23/05/08 07:27 - 12392 commenti

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Tra i punti più bassi raggiunti da Stallone nella sua fortunata carriera cinematografica. Trattasi di drammone di ambientazione sportiva con implicazioni familiari strappalacrime girato da uno sconosciuto regista senza alcun tocco personalema totalmente asservito (male!) alla star. Ben poco da salvare se non forse la prova di Loggia che interpreta il suocero di Stallone. Da dimenticare.

Redeyes 24/05/08 09:07 - 2449 commenti

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Film dove la trama è serva assoluta dei muscoli di Sly e dove, quando si cerca di andar oltre i bracci di ferro, si finisce per scivolar a caduta libera nel sentimentalismo più abietto e triste immaginabile. La storia a margine è di una banalità sconcertante, ed i pochi picchi si devono alle smorfie di Sly tra una gara e l'altra!

Il Gobbo 27/05/08 16:33 - 3015 commenti

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Sorta di versione anabolizzata di Dagli Appennini alle Ande, girata direttamente dal corrivo Golan, non pago evidentemente delle sue imprese produttive. Personaggi, situazioni, stilemi narrativi talmente noti da diventare quasi affascinanti nella loro astrattezza, come dei tarocchi. Tarocchi aggettivo, naturalmente. Pazzesco, ma non privo di un suo perverso fascino, specie se siete ricoverati in ospedale, reparto ortopedia.

Cangaceiro 20/08/08 12:39 - 982 commenti

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Road-movie tra le highway americane per Stallone e figlio a bordo di un camion. Il film ha mille difetti, come la storia della madre morente, che è una becera trovata in stile tv della lacrima, e una tangibile pochezza di fondo, ma ha anche l'indiscutibile merito di trasmettere ancora una volta e con efficacia, il messaggio che è il trademark del cinema di Sly (che non a caso co-sceneggia): lottare sempre per quello che si vuole e non arrendersi mai! A mio avviso questo basta per farne una pellicola da vedere.

Capannelle 14/10/09 12:39 - 4411 commenti

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Uff, il tipico film di poca sostanza disegnato sulle figure care all'americano medio. Il camionista muscoloso e dall'abbigliamento casual, con simpatico bambino al seguito, non può mancare di esaltare intere fasce di spettatori seguaci della Stallone-mania e del mito dello sfigato da redimere. Come campo di battaglia (e immancabile metafora della vita) non c'è più il ring, si passa ai campionati di braccio di ferro.

Disorder 6/08/09 12:33 - 1416 commenti

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Anche a Stallone tocca pagare il pegno dell'avventura buonista strappalacrime: qui è un camionista dal cuore tenero, oppresso dall'odioso e malvagio suocero, che vorrebbe portagli via il figlioletto. L'unica opportunità di svolta è un torneo di braccio di ferro (!). Stallone mostra il suo volto umano ma lo spettatore, di fronte alle continue sfighe e vessazioni, spera fino alla fine in una reazione epica stile Rambo, che purtroppo non arriva. Comunque si lascia vedere, è un film simpatico ed intriso di valori americani: coraggio, tenacia ecc...
MEMORABILE: Il figlio urla al padre Stallone: "Over the top!"

Daidae 21/07/09 01:49 - 3179 commenti

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Un filmetto da presa in giro, forse il peggiore film di Stallone. Se i vari Rocky e Rambo, pur essendo un po' troppo "americanisti", avevano il loro fascino, qui ci troviamo di fronte a una vaccata girata male e recitata peggio. Comico il finale. Da questo regista non ci poteva aspettare certo un capolavoro, però...
MEMORABILE: Il torneo.

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Gestarsh99 4/09/10 11:26 - 1395 commenti

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Questo film, visto in tenera età, la sua porca figura la faceva eccome! Un tipico prodotto ottantiano con sfoggio di bicipiti unti e sguardi infuocati di sfida, che vantava la presenza mastodontica di un antagonista poco rassicurante come Rick Zumwalt e la regia del Golan comproprietario della Cannon Films e produttore di perle giustizialiste coi vari Norris, Bronson e Dudikoff. In definitiva uno smaccato elogio della figura paterna, portato avanti da uno Stallone in perenne braccio di ferro contro tutti (gli sfidanti, il suocero e persino il figlio).
MEMORABILE: La tecnica dell'accavallamento delle quattro dita opponibili sul pollice dell'avversario.

Dengus 16/02/11 16:55 - 361 commenti

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Muscoli e buoni sentimenti, in questo film che vede uno Stallone che fa meno il duro del solito; malinconico e sfortunato, diventa vedovo e si trova a fronteggiare un suocero malvagio che vuole tenerlo lontano dal figlio; agli inizi le difficoltà di rapporto tra padre e figlio sono tante, ma con il tempo il ragazzino si affeziona al genitore, che diventerà per lui una guida, un modello di vita; uno dei pochi film anni '80 che non elogia l'epoca Reganiana; il tutto è condito dalle musiche azzeccatissime; invecchiato, ma sempre positivo.
MEMORABILE: Il torneo di braccio di ferro.

Pinhead80 8/04/11 01:19 - 4758 commenti

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Se si affronta la visione con poche pretese, allora questo può essere il classico film da vedere sprofondati sul divano di casa. Stallone, non pago evidentemente di Rambo e Rocky, sfoggia il suo inconfondibile avambraccio al servizio del pubblico affamato di muscoli e botte. Eh sì, perché qui Sly mena e sbanca a braccio di ferro come se niente fosse. Ciò che sta da contorno al campionato di braccio di ferro è francamente poco rilevante. Testosterone alle stelle!

Siregon 4/07/11 00:12 - 352 commenti

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L'affetto per l'icona Stallone mi impedisce di dargli meno di due pallini, anche se la pellicola di Golan è davvero ignobile. Si tratta del tipico prodotto Cannon anni 80, zeppo di sentimenti finti e situazioni telefonate da una sceneggiatura insipida e da un montaggio che sembra trovarsi solo durante la sfida finale. Sly ci mette però la passione, ci crede come quasi sempre in queste pellicole e anche sfondando il ridicolo in più situazioni (l'attrezzo per allenarsi nel camion) riesce a coinvolgere.

Rambo90 18/09/12 19:36 - 7697 commenti

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Da fan di Stallone ho apprezzato anche questo film: semplice nel suo assunto, pieno di buoni sentimenti, ma si fa seguire fino alla fine grazie a Sly, perfetto per la parte, così come il resto del cast (Loggia è un ottimo comprimario/antagonista). La parte migliore è ovviamente il torneo, con l'incontro finale davvero emozionante. Buona la colonna sonora.
MEMORABILE: Hawks Vs Bull.

Nando 20/09/12 13:06 - 3814 commenti

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Narrazione per palati caserecci in cui Stallone getta tutto nel calderone dei luoghi comuni. Il camionista povero separato e malvisto dal ricco suocero, un rapporto con il figlio da recuperare e poi tutto il torneo di braccio di ferro. Sly è perfetto nella parte e suscita slancio emotivo, ma il contorno è troppo di comodo e scontato.

124c 20/09/12 14:04 - 2918 commenti

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Dramma tipicamente americano, con un Sylvester Stallone che fa il camionista/campione di braccio di ferro che cerca di riconquistare l'amore del figlio adolescente, che vive col ricco nonno. Niente guqantoni alla Rocky, né coltelli alla Rambo, solo muscoli e tanto cuore per uno Sly veramente in forma. Odeon tv, anni fa, lo trasmetteva per la festa del papà, poiché c'è molto spazio per il rapporto padre/figlio, anche se il ragazzino è davvero antipatico. Robert Loggia (il suocero) è sempre eccezionale. Ottimi gli incontri a braccio di ferro.

Guru 7/10/12 22:56 - 348 commenti

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Un viaggio per conquistare un figlio che non conosce il padre! I buoni sentimenti hanno la meglio sull'arroganza e sulla ricchezza. Varie tappe che si scontrano con la realtà tingendosi di malinconia! Sceneggiatura non eccellente ma il cast non mente. Sicuramente poco incisivo in alcune parti, il film non si colloca tra i migliori di Stallone ma è comunque da ricordare come modello di tenacia. Buona la fotografia.

Piero68 7/01/13 08:48 - 2957 commenti

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Per risollevare le sorti della casa di produzione, Menahem Golan scrittura Stallone nel suo periodo di massima fama che ha già pronta una sceneggiatura nel cassetto. Ma il progetto è fallimentare e sarà uno dei peggiori nella cinematografia di Sly. Sceneggiatura piatta come il Tavoliere delle Puglie, con al centro il solito drammone trito e ritrito del figlio che odia il padre perché si sente abbandonato e regia raffazzonata ed incerta, visto che Golan proprio un regista non è. In mezzo un campionato di braccio di ferro a dir poco ridicolo.

Didda23 16/01/13 18:28 - 2426 commenti

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L'opera è un'allegra scemenzucola colma di sentimentalismi elementari, ma mantiene ciò che promette, il che non è poco per un'operazione del genere. Stallone si mette sulle spalle l'intero apparato filmico sfoderando una prestazione tutto sommato soddisfacente. La regia è elementare e la sceneggiatura banale; si salva l'ottima soundtrack di Moroder impreziosita da chicche OAR che soddisfano l'apparato uditivo. I ralenti utilizzati nelle fasi clou del torneo suscitano quell'impressione che veleggia fra il trash e il capolavoro.

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Rogerone 20/01/13 00:39 - 55 commenti

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Le 3 palle ci stanno tutte: il film non brilla per originalità e la storia è fatta apposta per Stallone. C'è una bella storia, ricca di sentimenti, un po' surreale, ma che importa... alla fine la vera qualità di un film è quella di saperti lasciare il segno. Ebbene, questo film di emozioni ne dà: dalle musiche, al torneo, alle avventure padre-figlio. Stallone è sempre credibile, il film ha il fascino degli anni '80 ed è spettacolare. Punto di riferimento per il genere.
MEMORABILE: La colonna sonora (splendida); Il quarto di finale con il mitico John Grizzly nel torneo conclusivo.

Herrkinski 14/03/14 04:41 - 8109 commenti

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Con un produttore furbone come Golan in regia, è assicurata la garanzia del perfetto prodotto per l'americano blue-collar medio: un protagonista camionista, ampie panoramiche delle strade Usa, musica AOR, buoni sentimenti, ideali positivi e soprattutto una tamarrissima gara mondiale di braccio di ferro! Sembra quasi un lungo videoclip di Bruce Springsteen intervallato da stucchevoli sentimentalismi padre/figlio (odioso il moccioso); ci si salva con le smorfie di Sly, un ritmo più che discreto e una dignitosa confezione '80s. Ha un suo perché...
MEMORABILE: Sly che distrugge il giardino del suocero con il camion; I personaggi assurdi della gara di braccio di ferro; Le smorfie al ralenti di Sly.

Ultimo 14/10/14 18:38 - 1655 commenti

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Più commedia che azione, con Sylvester Stallone camionista e campione di braccio di ferro. Una pellicola perfetta per l'attore, tutto muscoli ed esplosività. Da questo punto di vista nulla di indimenticabile, ma nel complesso un buon film grazie alla riuscita descrizione del rapporto che Stallone costruisce col proprio figlio nel corso della vicenda. Buono.

Zio bacco 21/10/14 16:12 - 240 commenti

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Filmaccio cucito apposta per Stallone, che tocca forse il punto più basso della carriera. La trama è ridicola e il film un pastone in cui buoni sentimenti, luoghi comuni e stereotipi vari nemmeno si legano bene nella sfilacciata narrazione. La regia è penosa e la noia va a braccetto con l'assoluta prevedibilità delle scene propinate. Stallone stesso fa acqua da tutte le parti nei panni del padre premuroso e il braccio di ferro è un pretesto quantomai futile per vedere i muscoli. Degna di lode la recitazione di Loggia, da cestinare il resto.

Minitina80 17/04/16 08:00 - 2984 commenti

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Esagerato, pacchiano e melodrammatico come solo i film di Stallone sanno essere; forse discutibile, eppure rivisto dopo anni ancora si lascia apprezzare per lo stile inconfondibile e le emozioni che solo queste perle anni ottanta sapevano trasmettere. Gli incontri di braccio sono qualcosa di epico e assurdo allo stesso tempo. La mano di Moroder pesa in positivo e brani come “In This Country” e “Meet Me Half Way” sono delle vere gemme che non ritroviamo da nessun'altra parte.
MEMORABILE: I concorrenti delle gare di braccio di ferro!

Ryo 16/01/17 13:12 - 2169 commenti

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Film dalla trama e regia preconfezionate, dai risvolti palesemente scontati e a tratti eccessivamente e subdolamente buonisti. Il padre (Stallone), fra l'altro, è un irresponsabile di prima categoria: fa guidare un camion al figlio, evita di tenerlo sott'occhio (tant'è che lo rapiscono sotto il suo naso), sfascia una casa col camion mettendo a repentaglio la vita del figlio stesso, lo fa umiliare da dei bulli di sala giochi... Insomma, dopo un po' anche io tifavo perché il nonno avesse la custodia del nipote. Esilaranti le interviste, buona la OST.
MEMORABILE: "A me non interessa se divento campione di braccio di ferro, a me... serve il camion"; "Quello che voglio è fargli male, storpiarlo, spazzarlo..."

Arlec 17/04/17 03:42 - 18 commenti

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Come in Rocky, il braccio è sorretto soprattutto dal cuore. Cambia la forma (dal pugilato al braccio di ferro) ma la sostanza rimane la stessa: vivere significa lottare, innanzitutto contro sé stessi, per realizzare sé stessi. Ma non è una lotta che si può vincere da soli: è soltanto dal rapporto umano (in questo caso fra un padre e un figlio) che possono scaturire le motivazioni e il coraggio necessari a superare limiti e paure. La poetica di Stallone, che firma la sceneggiatura di questa bella storia, sta tutta qui.

Matalo! 21/09/17 10:50 - 1378 commenti

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Da vedere e rivedere per capire come esista un pubblico anche per storie più fasulle di una banconota da 6 euro; e per godere di perle millesimate tipo Stallone che guida il tir e allena il braccio simultaneamente. Un subproletariato USA che nemmeno Springsteen vorrebbe rappresentare (ma Bob Seger forse sì) dove chi è gnurant ha per forza un cuore d'oro, radicalizzando la lezione rockiana e prelevandone le pacchianerie (il match finale).
MEMORABILE: La sfida a braccio di ferro tra il figlio e il teppa; Il finale lacrime e sangue; Gli allenamenti in tir di Sly; Il ragazzino guida come Villeneuve.

Valbosky 18/03/18 19:32 - 7 commenti

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Nei film di Stallone la trama è solamente il mezzo per mettere in campo tutta la sua arte e la sua ironia involontaria: in "Over the top" Silvestro vu ruesce in maniera abbastanza epocale. Pochi film demenziali o satirici raggiungono il picco delle interviste dei concorrenti alla finale di braccio di ferro, forse qualcuno di Woody Allen. La sufficienza nell'affermare di voler vincere il camion (la sua libertà) e di farlo attraverso un titolo mondiale a cui non è interessato, è da premio Nobel. E poi lo stile, la simpatia, la fantasia... unico.

Il ferrini 11/04/18 01:21 - 2357 commenti

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Tipico dramma padre/figlio con tutti i luoghi comuni sul diventare veri uomini, ché là fuori il mondo è brutto e cattivo. Completano il quadro la madre gravemente malata e il suocero che vuol togliere la custodia a Sly. Per risolvere tutti i suoi problemi, manco a dirlo, serve una prova muscolare: braccio di ferro. Infantile, prevedibile, ma anche deliziosamente trash, sarà la nostalgia ma anche dopo trent'anni non si riesce a smettere di guardarlo.
MEMORABILE: La finale del torneo.

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Rigoletto 8/03/19 22:34 - 1786 commenti

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Lincoln Hawk (Stallone) ha tre gatte da pelare: il figlio che non lo vuole vedere, il suocero che lo odia e il campionato mondiale di braccio di ferro; ad attenderlo il Timoteo di turno dalle dimensioni extralarge. Non è da considerare nella top ten di Stallone, ma rimane sempre una pellicola dignitosa e facilmente vedibile; un sempreverde buono per tutte le stagioni, molto equilibrato nello sviluppo della storia, azzeccato nei tempi e nei personaggi e con quella componente "on the road", profumo di libertà che accende sempre il cuore.

Luras 10/03/19 20:04 - 146 commenti

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In carriera Stallone è passato da capolavori a vere e proprie americanate, nel senso peggiore del termine. E questa lo è, data la carrellata di moralismi e luoghi comuni che dispensa ovunque. Tuttavia le esibizioni muscolari sono pane per i denti di Sly: a parte le solite tristi vicende familiari che sembrano, come sempre, farlo soccombere prima di vederlo trionfare, le gare di braccio di ferro (vere, tranne l'ultima) sono spettacolari e riempiono la pellicola. Bravissimo anche il mastodontico Rick Zumwalt nel ruolo di cattivo.
MEMORABILE: La sfida finale tra Hawk e Harley, che vale il prezzo del biglietto.

Jandileida 24/06/19 15:01 - 1565 commenti

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Nonostante sia facilmente catalogabile tra i film più brutti in cui compaiono i famigliari muscoloni di Sly, ha dalla sua almeno un discreto fascino ottantiano, tra cappellini girati, musichine, midi e profluvio di bicipiti mostrati durante un campionato mondiale di braccio di ferro (!). Per il resto si viene sballonzolati tra discorsi smielati, situazioni prevedibilissime e una regia stile Beautiful con il nostro eroe avversato da tutto e tutti ma che alla fine ce la fa perché, si sa, l'amore trionfa sempre sull'odio e sull'invidia. Archeologico.

Pesten 15/11/19 14:07 - 790 commenti

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Prevedibile, scontato, ricco di sentimentalismi, di retorica e situazioni tipiche dell'America anni 80. Tutto vero, ma ancora oggi questo film "secondario" di Stallone rappresenta alla perfezione quella tipologia di prodotto che rimarrà per sempre nei cuori di chi ha vissuto, vive e ama un certo periodo storico e un certo modo di confezionare cinema. Stallone è in pratica sullo schermo per un assolo continuo, visto il supporto quasi nullo da parte degli altri personaggi, ma a noi va bene così: è questo che ci aspettiamo di vedere.
MEMORABILE: Colonna sonora Aor/hard rock a dir poco fantastica, con grandi pezzi di Sammy Hagar e Giorgio Moroder.

Mickes2 15/04/20 16:43 - 1670 commenti

I gusti di Mickes2

Nostalgica baracconata diretta dal prima produttore e poi regista Golan, infarcito di stereotipi e facilonerie come non ci fosse un domani. Cose che solo il cinema action USA anni ’80 ha saputo “regalare”. Bella (questa sì) colonna sonora, la figura di uno Sly padre a tutti i costi, un nemico coi cosiddetti come Zumwalt e un mitico Robert Loggia: ancora oggi dinanzi al suo sguardo finale di accondiscendenza si sghignazza.
MEMORABILE: "Perché tu stai con Hawk?" "Perché è mio padre" "Peccato".

Siska80 17/09/20 16:52 - 3792 commenti

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Difficile rapporto padre/figlio descritto con la tendenza alla spettacolarizzazione tipica degli americani, che finisce col rendere la trama poco verosimile. Ciononostante, questa sorta di versione "on the road" di Rocky (con il torneo di braccio di ferro al posto di quello della boxe) riesce ad avvincere per il ritmo costante, la bravura dei protagonisti (soprattutto del giovane Mendenhall), la colonna sonora e la sequenza finale inevitabilmente carica di adrenalina.
MEMORABILE: L'intrusione poco ortodossa nella villa del suocero.

Myvincent 11/10/22 22:02 - 3741 commenti

I gusti di Myvincent

Dal ring agli incontri di braccio di ferro il passo è breve, se il protagonista è il solito Stallone nei panni di uomo in cerca di riscatto sociale ed economico. Il format sembra quasi televisivo e la storia è una favoletta innocua cucita apposta sul fisico scultoreo della star che, però, qui recita decisamente male. Il tutto funziona comunque, specialmente nel finale “over the top” e nella colonna sonora firmata Giorgio Moroder.

Epiozonari 26/04/23 22:09 - 1 commenti

I gusti di Epiozonari

Un indimenticabile Sylvester Stallone nei panni di un camionista dagli occhioni strappalacrime che, con la pazienza e il buonsenso di chi è cresciuto sui viadotti autostradali, si scontra - in una faida familiare senza esclusione di colpi - con un terribile villain conservatore tutto cravatta e assegni postdatati (un ottimo Robert Loggia). Una storia di classismo stucchevole e iper-sentimentale con una gloriosa colonna sonora. A suo modo un cult imperdibile da vedere e rivedere per apprezzarne fino in fondo, in ogni minimo dettaglio, la sua oggettiva rozzezza e banalità.
MEMORABILE: "Prendo la visiera del cappello e me la giro dietro. Per me è come accendere l'interruttore".
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  • Discussione Raremirko • 6/11/13 15:49
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Il tipo grosso nel finale non è il wrestler Big show, come una volta avevo sentito alla tv, proprio a Smackdown.
  • Musiche Lucius • 29/07/14 09:20
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale promozionale per il mercato italiano:



    Musica di Giorgio Moroder.
    Ultima modifica: 30/07/14 12:03 da Lucius
  • Discussione Ryo • 16/01/17 13:22
    Portaborse - 109 interventi
    Zio Bacco, scrivi: "il punto più basso della carriera di Stallone" devo ricordarti "Fermati, o mamma spara?" :D :D :D
  • Discussione Raremirko • 16/01/17 16:32
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Ryo ebbe a dire:
    Zio Bacco, scrivi: "il punto più basso della carriera di Stallone" devo ricordarti "Fermati, o mamma spara?" :D :D :D


    Dai, lì almeno qualche appunto sui comportamenti femminili/materni era vero...
  • Discussione Zio bacco • 21/01/17 15:46
    Galoppino - 3 interventi
    Ryo ebbe a dire:
    Zio Bacco, scrivi: "il punto più basso della carriera di Stallone" devo ricordarti "Fermati, o mamma spara?" :D :D :D

    Hai ragione, me ne ero dimenticato :)

    Comunque Over the top per me resta pessimo: la sola idea di fare un film sul braccio di ferro è delirante...
  • Discussione Kanon • 21/01/17 18:50
    Fotocopista - 835 interventi
    Zio bacco ebbe a dire:
    Ryo ebbe a dire:
    Zio Bacco, scrivi: "il punto più basso della carriera di Stallone" devo ricordarti "Fermati, o mamma spara?" :D :D :D

    Hai ragione, me ne ero dimenticato :)

    Comunque Over the top per me resta pessimo: la sola idea di fare un film sul braccio di ferro è delirante...


    Non so, forse in ottica anni '80 non era così delirante come idea.
  • Discussione Matalo! • 21/09/17 10:57
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Kanon ebbe a dire:
    Zio bacco ebbe a dire:
    Ryo ebbe a dire:
    Zio Bacco, scrivi: "il punto più basso della carriera di Stallone" devo ricordarti "Fermati, o mamma spara?" :D :D :D

    Hai ragione, me ne ero dimenticato :)

    Comunque Over the top per me resta pessimo: la sola idea di fare un film sul braccio di ferro è delirante...


    Non so, forse in ottica anni '80 non era così delirante come idea.


    Intanto complimenti per l'avatar Cramps; eh, all'epoca non era un delirio un'idea del genere. Anzi, mi spiego, forse è l'epoca ad aver dato libero accesso a tutta una serie di deliri da divi come un film sul braccio di ferro. Io aspetto ancora un film di campionati di "PIrata"
  • Discussione Kanon • 21/09/17 23:17
    Fotocopista - 835 interventi
    Grazie per i complimenti all'avatar :-)

    Comunque, stando a Imdb, pare che Stallone abbia accettato esclusivamente per la paccata di soldi offertagli da Golan :

    "Menahem Golan kept offering me more and more money, until I finally thought, 'What the hell - no one will see it!'"
  • Discussione Matalo! • 25/09/17 08:24
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Kanon ebbe a dire:
    Grazie per i complimenti all'avatar :-)

    Comunque, stando a Imdb, pare che Stallone abbia accettato esclusivamente per la paccata di soldi offertagli da Golan :

    "Menahem Golan kept offering me more and more money, until I finally thought, 'What the hell - no one will see it!'"

    Beh, anche lui ha un po' di senso della realtà 
  • Discussione Piero68 • 4/04/19 17:00
    Contratto a progetto - 241 interventi
    L'ho rivisto ieri ed è anche peggio di come lo ricordavo.
    Odiosissimo il ragazzino, inverosimile e troppo sopra le righe Bull, l'antagonista campione di Sly e narrazione da lacrime di disperazione.
    Insomma, roba da mezzo pallino.
    Ma poi, pensandoci bene, ho riassunto tutto in 4 parole: "Erano gli anni 80!".
    Over the top è il classico film in perfetto stile anni 80, vale a dire nel pieno dell'Edonismo Reaganiano.

    C'è da sottolineare inoltre che la gestazione di questo film è stata abbastanza singolare.

    Menahem Golan, proprietario insieme al cugino Yoram Globus della Cannon Films, cercava un rilancio dopo che la casa di produzione fu coinvolta in uno scandalo per via della banca olandese Slavenburg, uno dei principali finanziatori iniziali della Cannon.
    Così, abituati a produrre b-movie action (per intenderci roba con Chuck Norris e simili), iniziarono a cercare un nome che facesse prima di tutto cartellone. La scelta cadde su Stallone, al massimo del suo successo in quegli anni, anche perchè Sly aveva nel cassetto questa sceneggiatura che nessuno aveva voluto produrre prima di allora.
    Lo riempirono di soldi e risparmiarono su tutto il resto. Non a caso nel cast ci sono solo caratteristi.
    Il costo di produzione fu di circa 25 milioni di dollari, metà dei quali andarono dritti dritti nelle tasche del buon Silvester