1408 - Film (2007)

1408
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: 1408
Anno: 2007
Genere: horror (colore)
Note: Tratto da un'opera di Stephen King.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sulla locandina i volti di John Cusack e Samuel Jackson, divisi dalla chiave 1408, hanno lo stesso peso, ma la presenza del secondo nel film (nel ruolo del direttore del Dolphin Hotel di New York) è limitata quasi solo ad un colloquio che ricorda quello che in SHINING mette Nicholson davanti al direttore dell'Overlook. E la parentela stretta con il suo classico Stephen King non potrà certo negarla. Il problema è che in SHINING la trovata della stanza maledetta occupava un'unica scena, mentre in 1408 viene dilatata fino ad occupare l'intero film senza che vi siano le idee necessarie per poterlo...Leggi tutto fare degnamente. La preparazione all'entrata dello scrittore Michael Enslin (Cusack) nella stanza degli orrori è condotta bene e trova l'apice nella succitata scena dell'incontro col direttore che tenta in ogni modo di dissuaderlo dal "provare l'esperienza". Ma da lì in avanti si apre la prevedibile (e mal gestita) sarabanda di effetti speciali che comincia malissimo (la solita radio che si accende da sola) e continua senza picchi, piatta e banale. Né si creda che qualche giochino spazio-temporale possa rivitalizzare una sceneggiatura che si bea di un paio di colpi di scena puerili, privi di un briciolo di logica in grado di giustificarli e messi lì solo con l'obiettivo di spiazzare chi credeva di aver capito tutto. Si salvano la professionalità della confezione, un Cusack (imbolsito) piuttosto in parte, un paio di invenzioni visive e poco altro. E poi basta con le figliolette sfortunate che tornano dall'aldilà mandando in lacrime i padri!

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/11/07 DAL BENEMERITO STUBBY POI DAVINOTTATO IL GIORNO 2/12/07
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Stubby 30/11/07 18:33 - 1147 commenti

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Il film è fatto e girato abbastanza bene grazie ai grandi effetti visivi. Cusack invece, che solitamente mi piace molto, non mi ha affatto impressionato con la sua interpretazione. Il film poi non l'ho trovato mai né pauroso né inquietante: mi ha lasciato completamente indifferente. Mi ha invece soddisfatto Samuel Jackson, forse l'unica nota positiva del film. Sono uscito dalla sala che l'avevo già rimosso. Peccato.

Galbo 2/12/07 08:32 - 12399 commenti

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Questa ennesima trasposizione cinematografica da Stephen King si rivela in parte deludente. Se da un lato il regista riesce a creare (grazie all'apparato scenico) le premesse per una situazione di tensione, lo sviluppo successivo determina il calo della stessa rendendo il film (peraltro forse un po' lungo) un'occasione mancata. Cusack è bravo ma Samuel Jackson, quando è presente (purtroppo molto poco), gli ruba facilmente la scena.

Dusso 9/12/07 09:13 - 1566 commenti

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Insomma. Un horrorazzo che a suo favore ha alcune scene davvero molto paurose (ma solo nel primo tempo) e che poi, purtroppo, vede un netto calo perché continua solo con effetti speciali e scene di terrore che non colpiscono più di tanto. Delude quindi, visto il promettente inizio, anche a causa di una sceneggiatura che non sa più cosa offrirci. Finale non malvagio.

Lercio 6/12/07 13:41 - 232 commenti

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Sebbene il regista si impegni il film è ancorato, intrappolato alla ormai ripetitiva solfa Kinghiana. Non è d'aiuto l'interpretazione altalenante di Cusack, che incarna il solito personaggio amareggiato dalla vita con tragedie familiari e la bottiglia facile. Il film è derivativo, ma non solo per la storia che è totalmente già vista, anche per molti aspetti presi in prestito da altri film. Un film superficiale che non si discosta dalla media negativa delle trasposizioni from Stephen King.

Cotola 31/12/07 18:43 - 9055 commenti

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Uno scrittore in cerca di misteri, una camera dal passato oscuro e sanguinoso che confermerà appieno la sua fama. Cosa succederà? Come andrà a finire? L'assunto di base di partenza del film è piuttosto risaputo così come pure il suo svolgimento che segue pedissequamente tutti i luoghi comuni del genere. Dopo un buon inizio preparatorio, il film inizia pian piano a sfaldarsi col procedere dei minuti e i colpi di scena, privi di qualsiasi logica, non risollevano la baracca. Assolutamente inutili e "disoneste" le scene con la figlioletta morta.

Hackett 21/03/08 15:37 - 1867 commenti

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Un film abbastanza gradevole che senza eccessivi entusiasmi si può considerare riuscito. Tra le marea di trasposizioni cinematogrfiche di King si è visto ben di peggio e la pellicola può contare su alcune scene davvero riuscite. Forse eccessivamente lungo nel finale, il film avrebbe dato il massimo con un taglio di almeno una ventina di minuto. Da consigliare ai Kinghiani convinti.

Schramm 13/05/08 15:44 - 3495 commenti

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Un inanellarsi di azzeccate soluzioni figurative che viaggia su toni superficiali, quasi neutri, della dimensione orrorifica. Di forte e interessante c'è uno spunto ambiguo, di certo molto marcato nel racconto da cui è tratto: è fino alla fine arduo stabilire se la stanza è effettivamente maledetta o se lui approfitta di quella leggendaria suggestione per dar follemente sfogo a tantissimo dolore represso per la situazione familiare. In chiave di allucinazione autoindotta, acquista un minimo di spessore, come horror metafisico è una chiavica.

Redeyes 20/05/08 20:54 - 2449 commenti

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Partirei col decantare la slealtà di questo film che lo impregna dalla prima all'ultima scena, finendo col dire che è di una banalità sconcertante. Risibile nelle trovate, altresì ha un solo picco di qualità nella chiacchierata tra Jackson e Cusack per degenerare nel patetico rendez-vous fra ex compagni di vita, spennellato da ultraterrene puerili presenze iper inflazionate! Il personaggio principale è l'ennesimo di una lunga sfilza. Non se ne può proprio più!

G.Godardi 1/07/08 16:45 - 950 commenti

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In un vecchio, lussuoso albergo c'è una stanza maledetta. Uno scrittore del settore indaga: vedrà i sorci verdi. Quasi un Overlock Hotel in miniatura (del resto la mente partoriente è la medesima: Stephen King), tutto catalizzato in una stanza, memore anche dei fantasmi di Solaris e soprattutto del binomio fantasmi-tecnologia del recente cinema horror made in Japan. La confezione è ottima e intrigante, ma lo svolgimento è un tantino troppo risaputo e prevedibile. Ma per un paio di brividi estivi si può vedere.

Ammiraglio 15/07/08 13:34 - 150 commenti

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Il film è per i suoi primi trenta minuti molto bello. In definitiva si può dire che Cusack fornisce un'interpretazione molto buona ma purtroppo basata su una sceneggiatura di bassissimo livello. E non bastano certo una manciata di effetti speciali a cancellare le incredibili incoerenze di cui il film è pervaso. Forse sarebbe il caso di piantarla di fare film su libri e/o idee di King pensando che ciò basti per attirare il pubblico.

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Scarlett 15/09/08 23:43 - 307 commenti

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E dire che con la sequenza antecedente alla succitata camera il film mi aveva quasi fregato; peccato che ogni inizio, inevitabilmente, debba avere una fine. Non c'è niente di particolare, una sequenza di cliché presenti in ogni pellicola horror che abbia come protagonista una casa e/o luogo maledetto, pur dovendo ammettere che, rispetto allo standard che ci viene offerto ultimamente, il film non è completamente da buttare. Qualcosa c'è; poco, ma c'è.

Undying 20/10/08 21:33 - 3807 commenti

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Ci risiamo: la camera d'albergo (Shining) maledetta (non infestata!); lo scrittore scettico disposto a passarci la notte (Danza Macabra) nonostante le avvisaglie del direttore (un bravo, ma purtroppo poco presente Samuel L. Jackson). Una fotografia spettacolare ed una scenografia eccellente, come pure lo sventurato protagonista (John Cusack), costretto a rimanere tra quattro mura (ora calde, ora ghiacciate, ora in movimento) al pari di Mort Rainey/Johnny Depp (Secret Window). Purtroppo il regista è lo svedese Mikael Håfström, già responsabile di Drowning Ghost e la storia viene da Stephen King...

Puppigallo 25/11/08 00:53 - 5281 commenti

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Un inizio promettente, con una buona preparazione, una piacevole fase descrittiva e un protagonista che non crede ai fantasmi, sono l'unica cosa riuscita di questo polpettone annacquato, che nonostante il susseguirsi di avvenimenti, riesce comunque a risultare piuttosto ripetitivo, con tensione ridotta al minimo e un dramma nel dramma (la figlia) totalmente gratuito e piazzato solo per commuovere lo spettatore e creare un tramite tra le manifestazioni e il protagonista, Cusack (abbastanza anonimo). Samuel L. Jackson è praticamente in vacanza. Nel complesso, un filmaccio con poco da salvare.
MEMORABILE: La demolizione che ricostruisce la stanza. Polvere di figlia.

Enzus79 1/12/08 12:40 - 2902 commenti

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Uno dei meno peggio tratti da un racconto di Stephen King. La storia si avvicina molto a La metà oscura e Secret window, ma comunque si lascia vedere. Bravi gli interpreti, sia Cusack (doppiaggio penoso) che Jackson, anche se compare poco. Forse ci si aspettava di più dal finale.

Rickblaine 9/12/08 19:52 - 635 commenti

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Questo film mi è piaciuto anche se l'inizio è molto lento e poco costruttivo ai sensi del film. John Cusack non lo avrei mai preso per una parte del genere, ma riesce comunque a rendere al meglio. Il finale è intelligente, degno del miglior Shyamalan. Bravo King.

Homesick 13/12/08 18:33 - 5737 commenti

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Se King si è certo ispirato – per forma e contenuto - al racconto “Number 13” di M.R. James (1862-1936), Håfström cita una serqua di classici del passato: fantasmi, sbalzi spazio-temporali e ondate d’acqua margheritiane, l’albergo e le carrellate di Shining, lo scrittore e i giochi ad incastro de La casa delle ombre lunghe… In più, squarci di vita familiare distrutta, in linea con il patetismo che tanto fa trend. Nel groviglio di effetti speciali c’è anche qualche momento interessante (la vana fuga sul cornicione, l'alter-ego di Cusack).

Brainiac 30/12/08 18:20 - 1083 commenti

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Questo film mi è piaciuto molto, lo considero una buona trasposizione di un'opera di Stephen King (a dire il vero neanche uno dei suoi migliori racconti). Il regista abusa di lente carrellate alla Kubrick ma il risultato formale è comunque ottimo. La tensione è cresciente, alcune scene sprigionano un'atmosfera malsana, ma tutto cala drammaticamente nel finale. Ottimo Cusak e sempre inquietante Samuel L. Jackson.

Soga 9/01/09 19:13 - 125 commenti

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Non sono appassionato del genere, nonostante ciò (o forse proprio per questo) mi è piaciuto. Ben girato, riesce a creare una persistente situazione di tensione, grazie anche ad una gestione sapiente delle varie scene con effetti speciali, in grado di impedire l’effetto pacchiano. Interamente centrato su John Cusack, che interpreta bene il suo ruolo di scrittore che dopo la morte della figlia dichiara guerra al soprannaturale.

Onion1973 6/08/09 22:19 - 163 commenti

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Uno scrittore che vive compilando guide turistiche di luoghi considerati stregati trova alla fine pane per i suoi denti nella stanza 1408 di un vecchio e lussuoso albergo. Un film dell'orrore dignitoso, con qualche buon momento, ma nell'insieme non emerge dal dejà vu dei film di genere. Cusack fa il suo lavoro (malgrado qualche caduta) mentre Jackson sguazza nel suo ruolo preferito, il pontificatore; tuttavia la storia manca di solidità e qualche idea (tipo la vicenda della figlioletta) non è sufficiente a far decollare il tutto. Finale meritevole.

Ale56 9/06/09 12:10 - 225 commenti

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Non riesco a capire come alcuni critici riescano a lodare film come Saw, ripetitivi e sconclusionati nella trama e poi si scagliano contro questi horror ben fatti. Certo, la storia è incentrata per il 90% sulla stanza 1408 del Dolphin Hotel, ma nel film ci sono anche un prologo ben fatto ed un finale che magari potrebbe lasciare uno spiraglio ad un sequel che approfondisca meglio la vicenda. Tratto da un racconto di King, con una buona sceneggiatura, una fantastica regia ed un ottima interpetazione di entrambi gli attori. Da vedere almeno 2 volte.
MEMORABILE: Effetti speciali davvero ben fatti, il prologo e la scena finale nella stanza 1408.

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Harrys 30/09/09 15:43 - 687 commenti

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Parte bene (piuttosto coinvolgente, buone dosi di tensione), finisce così così (la sceneggiatura stenta di brutto negli ultimi dieci minuti). Registicamente adeguato, ho apprezzato il mai banale lavoro del giovane direttore svedese Håfström. Positive anche recitazione (essenziale la prova di Cusack, poco più di un cameo per Jackson) e scenografia (altrettanto essenziale, data la location unica). Come già detto, peccato per il poco convincente finale; dopo le bizzarrie mostrateci m'aspettavo una conclusione altrettanto "inaspettata".

Daniela 24/11/09 19:02 - 12672 commenti

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Parte bene, con il colloquio in cui Jackson, direttore d'albergo particolarmente insinuante, cerca di dissuadere Cusack dal pernottare in una stanza dalla fama sinistra. Poi però, nonostante l'impegno del bravo attore (ma il suo personaggio, trauma incluso, è molto convenzionale), punta tutto sull'accumulo degli effetti speciali (alcuni riusciti, altri meno perchè troppo visti), senza sviluppare una storia, e questo invece di aumentare la sensazione di angoscia finisce per ingenerare assuefazione. Vedibile, ma niente di più.

Tarabas 23/11/09 09:53 - 1878 commenti

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Scrittore fallito con dramma familiare alle spalle recensisce hotel infestati da spettri e finisce in una stanza maledetta. Già visto, grazie. Dopo la 237 dell'Overlook Hotel, non ci possono più essere stanze maledette. Se poi si ha la pretesa di girare per quasi un'ora in una stanza con un solo attore, peraltro medio come Cusack, il film non può funzionare. Aggiungiamo il ricattino morale della bimba tragicamente scomparsa e il direttore luciferino, impersonato per 10 minuti scarsi da SL Jackson, e il campionario è completo. Per lo meno, dura il giusto.

Belfagor 24/11/09 18:09 - 2690 commenti

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Horror nella media, che si lascia guardare senza troppe pretese. Vedere Cusack protagonista di questa trasposizione di un racconto di King fa un effetto molto simile alla presenza di Wilson in Vacancy: inizialmente pare fuori posto, però poi riesce a rifarsi. La trama non è nuovissima, ma non mancano momenti di forte tensione. La pellicola può vantare degli ottimi effetti speciali. Breve ma inquietante il contributo di Jackson. Nel complesso, **1/2.
MEMORABILE: Lo scherzo crudele della figlia rediviva.

Rebis 12/12/09 19:43 - 2338 commenti

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Non una casa o un albergo, ma una stanza… Non un demone o uno spettro, ma una Camera del Male, capace di sprigionare paure ancestrali sepolte nell’inconscio. Tratto da un racconto di Stephen King - ormai in pieno smarrimento creativo… - il film di Håfström prima monta ad arte un’ora buona di genuino terrore, poi, al momento cruciale, fra tutte le direzioni possibili, sceglie esattamente quella sbagliata: l’effettistica tracima nell’allegoria e l’equilibrio formale s’incunea nella ridondanza e nel cattivo gusto. Il finalino poi non si capisce concretamente cosa voglia significare. Sprecato.

Funesto 31/12/09 18:24 - 525 commenti

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Insomma: l'atmosfera inquietante c'è, le premesse anche, un budget corposo pure... si poteva fare qualcosa di meglio. Nonostante si abbiano due bravi attori come Cusack e l'algido Jackson, il film risulta mediocre perché la storia non regge a causa di una sceneggiatura statica che, tra l'altro, nella seconda parte accumula bizzarrie e falsi finali inutili e mielosi (per l'ingresso della figlioletta fantasma che c'entra come un cavolo a merenda). La buona estetica garantisce una certa tensione che però va scemando col passare del tempo. Scarso.
MEMORABILE: I tentativi di Jackson per convincere Cusack a non entrare nella camera n° 1408.

Pinhead80 23/03/10 20:30 - 4767 commenti

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La camera maledetta non rende una sceneggiatura originale ormai da diversi anni, così come le trovate all'interno del film. Tuttavia una certa angoscia pervade durante la visione e questo è un aspetto di cui tenere conto. Era difficile fare un buon film con questa storia e questo va riconosciuto, ma qualcosa di più era lecito attendere.

Enricottta 22/03/10 16:11 - 506 commenti

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Infarcirlo di citazioni (oltre quelle che effettivamente ci sono) l' avrebbero fatto diventare un buon film. Non male dopotutto; una bella prova dell'ottimo Cusack, che il film se lo porta da solo sulle spalle, gli effetti speciali non sempre giovano. La storia è la classica Stephen King's style, con alti e bassi tipici dei racconti del romanziere, che ogni tanto "allenta" la presa per caricare il colpo del ko finale. Buon prodotto, si può vedere

Saintgifts 8/06/10 23:15 - 4098 commenti

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Alla fine Cusack in quella camera ci sta bene. Ogni tentativo di fuga finisce con grande sollievo rimettendo piede nella stanza maledetta. Il pregio di questo film, rispetto ai tanti del suo genere, è che non ci sono eccessi truculenti. La favola di Capuccetto Rosso, con il lupo che si mangia tutta intera la nonna e il cacciatore che gli taglia la pancia per farla uscire e che si racconta ai piccoli, è ben più truce. Troppo presto il sicuro Cusack vuole uscire dalla camera, senza in effetti correre grandi pericoli. Buono il finale.

Greymouser 2/07/10 19:03 - 1458 commenti

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Il racconto da cui è tratto il film non mi sembrava particolarmente meritevole di una versione cinematografica, essendo non altro che una mediocre e sbiadita ghost-story di un King già ridotto ad ombra del tempo che fu. Il peccato originale dello script, naturalmente, si riflette sulla pellicola, che proprio non riesce a decollare, troppo costretta nei limiti di logori ed abusati clichè, finendo col causare più sbadigli che momenti di attenzione.

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Buiomega71 4/02/11 13:16 - 2913 commenti

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Anche se siamo dalle parti della "solita ghost story", il regista svedese, con perizia registica sopraffina, azzecca più di un momento: Cusack che vede sè stesso nella finestra di fronte, l'incontro, straziante, con la figlia morta, ectoplasmi suicidi, la scena degli operai nell'ufficio postale, quadri che prendono vita e un visionario e delirante dialogo tra Cusack e un inquietante Samuel Jackson all'interno di un frigo bar!). Incasinatissimo sul versante incubo veglia, che fa sembrare il film un capitolo di lusso di Nightmare. Onirico.
MEMORABILE: L'apparizione del fantasma della figlioletta.

Trivex 7/02/11 21:56 - 1744 commenti

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Di positivo c'è sicuramente una buona fotografia, la quale produce una affascinante atmosfera nelle camere (anche in quella iniziale, della casa innocua, non è male). Il resto è negativo, purtroppo. Già i fantasmini elettronici indirizzano sulla cattiva strada, senza ritorno. La maestra via dell'horror dello spavento e della tensione lascia lo spazio a prevedibilissimi ed insoddisfacenti mutazioni da grande platea (quella che si allarma con pochissimo). Ma forse anche il più indifeso spettatore potrebbe desistere: non per la paura, ma per il tedio.

Mdmaster 15/03/11 12:39 - 802 commenti

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Håfström è piuttosto fissato con maledizioni, stanze e creature varie. Qui dirige una mediocre storiella di King affidando a un attore come Cusack il pesante ruolo di portare avanti praticamente l'intero film in una stanza d'albergo. Il ritmo non è di quelli elevati e forse va bene così, visto che quando si accelera si scade spesso nel ridicolo involontario. Si lascia vedere, però, anche solo per la curiosità di scoprire quale altra sfiga capiterà al povero investigatore/scrittore e per l'efficacia di alcune trovate visive.

Piero68 10/07/12 09:11 - 2958 commenti

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Un film classificato come horror dovrebbe spaventare, far sobbalzare o quanto meno suggestionare. 1408 non fa nulla di tutto questo presentando addirittura scene che rasentano il ridicolo come gli ectoplasmi "elettronici" che ricordano tanto Ghostbusters. Ma non è solo qui il problema. Tutto l'impianto, cast compreso, non funziona. A iniziare da Cusack che, quasi unico attore, proprio non ce la fa a reggere il peso. Si passa per un Jackson che avrebbe meritato molto più spazio e si finisce con una sceneggiatura troppo mediocre e citazionista.

Von Leppe 29/09/13 13:25 - 1262 commenti

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Camere d'albergo maledette e fantasmi sono sempre degli ottimi spunti per un horror. Solo che il film in questione, dopo un buon inizio, diventa troppo fracassone, facendo calare l'atmosfera di mistero e inquietante attesa che si era creata all'inizio: succede di tutto in quella stanza. Comunque è in parte un buon film e si fa apprezzare per la fotografia e gli effetti speciali. Non da meno è la location alberghiera di New York.

Corinne 5/11/13 00:10 - 420 commenti

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Una stanza maledetta, teatro di numerosi decessi e suicidi, e uno scrittore deciso a passarvi una notte. Niente di nuovo, quindi, e parte la sarabanda di finestre che si chiudono da sole, apparizioni e il passato del protagonista che riaffiora, il tutto tirato un po' troppo per le lunghe. L'unico tocco di originalità sta nel lasciare il dubbio su quanto accaduto: allucinazione? Stanza come entità metafisica? O cosa? Senza grandi pretese, si può guardare, l'intrattenimento perlomeno è garantito.
MEMORABILE: Il magazzino postale che picconata dopo picconata...

Rigoletto 5/07/14 15:29 - 1787 commenti

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La storia è conosciuta e non si può dire che la versione di Håfström aggiunga nuovi sapori a una vecchia ricetta, ma se questo film rimane in piedi lo deve a Cusack - al quale secondo me manca comunque il passo del protagonista - che riesce a essere credibile in un film in cui, tolto Jackson (eccellente), le cose credibili cinematograficamente sono poche. Merito a lui, dunque, se non si affonda. Håfström, invece, porta avanti la pellicola con buona tensione ma senza aloni di mistero. Senza infamia e senza lode. Finale interessante.

Rambo90 29/07/15 02:36 - 7702 commenti

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Un horror con i fiocchi: tutto giocato sul ritmo forsennato e sulla lotta senza esclusione di colpi e senza pause tra il protagonista e il male incarnato dalla stanza del titolo. Da un racconto striminzito di King è nato un film che sa giocare bene con la tensione e la paura, non concedendo pause allo spettatore e riservando più di una sorpresa. Cusack intenso ed emozionante, Jackson luciferino nel suo cameo esteso. Ottimo.

Lythops 6/07/15 18:07 - 1019 commenti

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Come riunire in un solo film l'intero repertorio del genere (psico)horror con tutte le possibili varianti. Come prendere uno scenografo molto bravo e farlo lavorare fino allo sfinimento così come l'attore protagonista e, non da ultimo, l'operatore Adobe After Effects. Il resto è mestiere raffazzonato e a volte irritante. Peccato, perché ci sono momenti spettacolari, non al servizio di una trama o di un'emozione ma di un semplice istinto inutile e irrazionale. Triste vedere Samuel Jackson lavorare in un'opera simile. Brutto.

Taxius 5/04/16 23:33 - 1656 commenti

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Parte piuttosto bene questo film salvo poi afflosciarsi nel momento in cui invece dovrebbe cominciare a terrorizzare, ovvero quando il nostro protagonista entra nella stanza 1408. La delusione è alta, anzi altissima, ed è un vero peccato che il regista non sia riuscito a creare quell'aura di mistero e/o orrore che spesso caratterizzano i film o i racconti kinghiani; dopo la bellissima scena con Samuel L. Jackson c'è solo noia e attesa per una tensione che mai arriverà. Girato bene, bella fotografia e bravi gli attori, ma non basta...

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Gabigol 30/03/17 10:31 - 584 commenti

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Premesso che il racconto di King è uno dei peggiori partoriti dalla sua penna, la trasposizione non poteva fare miracoli e rimane ancorata alla soglia della decenza, senza mai andare un attimo oltre. Funziona bene la preparazione della vicenda - coppia Cusack/Jackson in parte - e in qualche modo ci si illude; tutto il resto a cui si assisterà è normale amministrazione, con una manciata di sequenze indovinate e altrettante cadute di stile che, come detto, rendono la pellicola poco interessante per una seconda visione.
MEMORABILE: Il padre nel bagno/sala ospedaliera; La camminata sul cornicione; L'alter-ego al di là dell'edificio; L'ufficio postale.

Pesten 3/05/17 08:40 - 791 commenti

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Considerato il valore medio basso delle varie trasposizioni cinematografiche delle opere di King, questo 1408 può ritenersi fortunato. La storia è interessante e ben sviluppata, pur essendo classica. I momenti di tensione e di angoscia sono buoni e ben gestiti. Forse nel finale ci si perde un po', soprattutto quando subentrano le questioni personali del protagonista che cozzano leggermente con la storia della camera, ma tirando le somme siamo in presenza di un buon film.

Magi94 26/06/17 13:20 - 954 commenti

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Tratto da un bel racconto di Stephen King. Si sente subito una forte puzza di horror commerciale. Il film non decolla minimamente, malamente riempito dallo sdolcinato ricordo della figlia tipicamente americano (che mi interesserà in un horror di versare qualche lacrimuccia?) e tirato avanti dai soliti effetti speciali. La tensione non si sente neanche troppo, fatta eccezione per qualche ritrita apparizione di volti alla finestra. Del tutto trascurabile (ma consiglio la lettura del racconto!).

Il ferrini 26/11/17 00:20 - 2360 commenti

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Serio motivo per la visione di questo film i dieci minuti (forse meno) di Sam Jackson, per il resto non c'è molto di nuovo sotto il sole: scrittore in crisi (Secret window), camera di hotel (Shining), quadri che prendono vita e un po' tutto il campionario horrorifico di King, compresa la tragedia familiare (Pet sematary). Il limite fondamentalmente è che una sola idea (quella della sfida a resistere nella stanza) deve reggere un intero film, anche se Cusack ce la mette tutta e alcune invenzioni visive sono degne. Non memorabile ma divertente.

Jurgen77 14/05/18 09:06 - 629 commenti

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Film riuscito a metà. L'idea di partenza è molto buona. Ottime le prime scene tra Cusack e Jackson che poi, purtroppo, si vedrà poco. Buona la dose di tensione anche se alcune trovate risultano, per gli amanti del genere, piuttosto "telefonate". Anche l'epilogo finale risulta abbastanza prevedibile. Il film comunque si lascia guardare e qualche bello spunto c'è. Nel complesso si poteva fare qualcosa di più per incrementare pahtos e tensione... Cusack più "credibile" nelle commedie o nei drammi piuttosto che negli horror...

Anthonyvm 13/05/19 22:17 - 5705 commenti

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Decente thriller sovrannaturale la cui pressoché totale mancanza di originalità è il difetto più evidente e affossante. Si tratta ancora una volta di un albergo maledetto (in questo caso solo una stanza), col solito protagonista problematico il cui passato ritorna a tormentarlo, le solite apparizioni, i soliti jumpscare occasionali. Tecnicamente ben fatto e confezionato, piuttosto inquietante, sebbene il regista Håfström (autore del mediocre Drowning ghost) ricorra troppo spesso a cliché abusatissimi per fare paura. Passabile, un po' anonimo.
MEMORABILE: Cusack sente il pianto di un bambino dalle mura; Il doppio colpo di scena "a tradimento" verso la fine; La registrazione finale.

Lupus73 13/11/19 12:35 - 1498 commenti

I gusti di Lupus73

Un horror molto ben riuscito, decisamente superiore a tante serie infinite e sopravvalutate (The conjuring, Saw). Un giornalista convintamente scettico recensisce e smaschera stanze di ostelli ritenute "infestate" fino ad arrivare alla stanza 1408 (di un hotel il cui direttore è Samuel Jackson) da cui nessuno è mai uscito vivo. Il film riesce a incuriosire e intrattenere; effetti speciali realizzati in gran parte meccanicamente (la stanza che ruota e si allaga). Il personaggio calza perfettamente a Cusack. Finale "composito".

Siska80 4/06/20 17:12 - 3808 commenti

I gusti di Siska80

Inutile negare che l'idea di partenza del film, seppur non originale, sia bellissima (scrittore scettico si confronta con la paura, come già visto in Danza macabra); il problema nasce nel momento in cui come unica location abbiamo una stanza neanche molto capiente e  si riscontrano momenti di inevitabile stallo. Modesta la prova attoriale (il più bravo, Samuel L. Jackson,  interpreta un piccolo ruolo purtroppo), effetti speciali non sempre riusciti (la donna che scavalca la finestra), stucchevoli gli inserti che riguardano il dramma familiare del protagonista, finale azzeccato.
MEMORABILE: Mike parla  da dietro la porta con l'operaio mandato ad aggiustare il condizionatore (qualcosa di simile avviene nell'ultimo episodio di "Creepshow").

Magerehein 9/07/22 19:29 - 1005 commenti

I gusti di Magerehein

Uomo specializzato nello sbugiardare casi di poltergeist e affini affronta un'altra sfida delle sue, ma le cose non andranno proprio come aveva preventivato... Non sono molti i film riusciti tratti da opere di King; questo non è un capolavoro ma neppure un disastro. Il principale difetto sta nell'eccessiva durata, che predispone a una certa assuefazione in luogo della paura richiesta, e pure il finale è così così. D'altro canto la confezione è buona, Cusack e Jackson si comportano bene e gli effetti speciali sono ben realizzati (qualcuno sufficientemente terrifico). Onesto.
MEMORABILE: Le metamorfosi dei quadri.

Noodles 29/08/23 17:50 - 2233 commenti

I gusti di Noodles

Un buon horror come pochi se ne vedono negli ultimi anni. A onor del vero non è particolarmente terrorizzante, ma è apprezzabile come il regista cerchi di infondere paura senza l'uso dei soliti jumpscares o di altri stratagemmi da horror moderno, preferendo l'uso di certi tratti di grande inquietudine e soprattutto con tanta confusione, che finisce per rivelarsi ansiogena, nonostante verso la fine tale confusione confluisca anche nella sceneggiatura. Claustrofobica la location principale. Tratto da un racconto di Stephen King, uno che di alberghi maledetti se ne intende.

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  • Discussione Lucius • 28/09/13 10:48
    Scrivano - 9051 interventi
    Zender ho il dubbio che questo film sia il remake de "La stanza delle identità occulte", praticamente la storia è la stessa.
    Ultima modifica: 28/09/13 10:49 da Lucius
  • Discussione Buiomega71 • 28/09/13 11:23
    Consigliere - 26015 interventi
    Lucius ebbe a dire:
    Zender ho il dubbio che questo film sia il remake de "La stanza delle identità occulte", praticamente la storia è la stessa.

    Non credo Lucius, visto che il racconto di Stephen King su cui e basato 1408, viene molto prima di La Stanza Delle Identità Occulte
  • Discussione Zender • 28/09/13 11:34
    Capo scrivano - 47805 interventi
    A me risulterebbe che il racconto di King è stato pubblicato la prima volta in forma grezza su On writing, del 2000, poi riscritto in Tutto è fatidico (2002), mentre il film di cui parla Lucius mi risulta del 1998. A parte questo mi pare che in comune c'è la stanza d'albergo maledetta, ma quella voglio dire c'è pure in Shining...
  • Discussione Schramm • 28/09/13 11:37
    Scrivano - 7694 interventi
    infatti anche secondo me il referente è più shining (si veda la figura del custode). va comunque ricordato che il racconto è abbastanza differente dal film
  • Discussione Buiomega71 • 28/09/13 11:55
    Consigliere - 26015 interventi
    Zender ebbe a dire:
    A me risulterebbe che il racconto di King è stato pubblicato la prima volta in forma grezza su On writing, del 2000, poi riscritto in Tutto è fatidico (2002), mentre il film di cui parla Lucius mi risulta del 1998. A parte questo mi pare che in comune c'è la stanza d'albergo maledetta, ma quella voglio dire c'è pure in Shining...

    Ah, ok, credevo che La stanza delle identità... fosse più recente. Sorry...

    Insomma, sarebbe come dire che Cimitero Vivente e un remake di Zeder, o Grano Rosso Sangue un remake del film di Serrador, per dire...
    Ultima modifica: 28/09/13 11:55 da Buiomega71
  • Discussione Lucius • 28/09/13 11:57
    Scrivano - 9051 interventi
    Se viene molto prima de "La stanza delle identità occulte" è possibile che il regista si sia ispirato anche lui allo stesso racconto.
    In ogni caso era solo un dubbio e comunque non sarebbe come dire quanto riportato su, perchè i film hanno molte similitudini: entrambi girati in un hotel, con una stanza maledetta e personaggi similari...
    Ultima modifica: 28/09/13 12:00 da Lucius
  • Discussione Zender • 28/09/13 11:59
    Capo scrivano - 47805 interventi
    Ah non ne ho idea: io La stanza delle identità occulte non l'ho mai visto, ipotizzavo. D'altronde qui non l'ha visto nessuno, parrebbe... Il fatto è che il cinema è pieno di idee scopiazzate, riciclate, reimpastate... ma per definirli remake ci vuole che almeno la fonte sia ufficialmente la medesima (o che sia un remake dichiarato).
  • Discussione Lucius • 28/09/13 12:00
    Scrivano - 9051 interventi
    Io l'ho appena commentato.
  • Discussione Von Leppe • 30/09/13 19:22
    Call center Davinotti - 1109 interventi
    A questo film avrebbe giovato un attore dall'aspetto più nervoso e fumettistico, stile Bruce Campbell, qualcuno come Ezra Godden, senza fare paragoni di bravura con John Cusack che non vedo molto adatto ad affrontare la valanga di effetti malefici che gli si riversano contro.
  • Discussione Zender • 30/09/13 19:27
    Capo scrivano - 47805 interventi
    Sono d'accordo. A parte il fatto che Cusack non lo vedo particolarmente adatto a nulla, ma questo è un altro discorso...