La mia notte con Maud - Film (1969)

La mia notte con Maud
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Titolo originale: Ma nuit chez Maud
Anno: 1969
Genere: drammatico (bianco e nero)
Note: E' il terzo dei Six contes moraux, sei film aventi tutti la stessa struttura (innamoramento per una donna; tentazione per un'altra; ritorno alla prima).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/11/07 DAL BENEMERITO MFISK
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Mfisk 25/11/07 17:48 - 127 commenti

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Questo film passò un venerdì notte su Fuori Orario, mentre aspettavo l'ora per Telereporter e cambiò il mio rapporto con il cinema. La Fabian è incantevole, Trintignant al suo meglio e ciascuna inquadratura è curata con perfezione certosina. È incredibile come un lungo polpettone sulla grazia e il libero arbitrio, ben condito da un ruscello di moralismo, possa dar luogo a un film di eccezionale bellezza e attrattiva. La trama: come sempre il protagonista sceglie una bionda, ma -a un passo dal cedere alla bruna- si ferma prima del baratro.
MEMORABILE: Il primo piano di Françoise Fabian nel letto, mentre parla del suo amante morto. Splendida anche nella scena finale, abbronzata.

Cotola 29/08/08 12:18 - 9043 commenti

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Straordinario film di Rohmer (uno dei suoi migliori) che, pur essendo parecchio verboso, possiede una leggerezza non comune e si lascia seguire con grande piacere e gradevolezza. Il merito è della maestria del regista francese e di una splendida sceneggiatura che dietro le apparenze di una semplice storia d'amore nasconde significati ben più complessi ed interessanti. Assolutamente da non perdere, soprattutto se amate il cinema francese e quello di Rohmer.

Homesick 1/02/10 17:37 - 5737 commenti

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Un intreccio di amori, confessioni, ellissi e coinvolgenti dialettiche accese di pregnanze pascaliane è svolto con precisione matematica ed ammorbidito da un'atmosfera intimista e colloquiale, che si rispecchia esternamente nel bianco e nero di una Clermont-Ferrand natalizia e nevosa. La Fabian - immortalata in plastici primi piani e nella grazia "casalinga" del déshabillé - propelle con le sue maniere accattivanti e un erotismo spontaneo e carezzevole, mediando tra gli affanni di Trintignant e i pungoli intellettuali e ironici di Vitez. Sic et simpliciter: francese.
MEMORABILE: La conversazione a tavola.

Fabbiu 4/05/11 14:44 - 2145 commenti

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Grazioso: è il termine giusto per questa pellicola "morale" di pura raffinatezza e rilassamento; un film che mi piace "ascoltare" piu che guardare, mettendomi le cuffie e lasciandomi cullare dalle chiacchierate filosofiche dei gentleman protagonisti, sviluppate in climi soavi, di incredibile calma e ben sviluppati. Deliziosi e lunghi dialoghi di diverse correnti interpretative ma che focalizzano comunque il tema della fedeltà delle scelte individuali e la coerenza con i principi: abbastanza sincero ma comunque particolare e non di grande fluidità.

Giùan 21/11/11 14:45 - 4559 commenti

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Uno dei più celebri "contes" della saga filosofico-cinematografica del Maestro francese, tanto da esser citato anche in Bersaglio di notte di Arthur Penn. Maud è esemplificativo dello stile di Rohmer, pur se l'ironia sottesa agli assunti altezzosi dei protagonisti di questo episodio è decisamente meno trasparente che in altri della serie. Lo pseudo pascaliano Trintignant e l'ombrosa femminilità della Fabian, si stagliano nell'austero b/n di Almendros, che avvolge e in un certo senso "prepara" l'inganno delle parole e dei sentimenti. La vita versus le teorie.
MEMORABILE: L'incontro sulla spiaggia tra Maud e gli ormai sposi Francoise e Jean Louis.

Beffardo57 17/09/13 21:02 - 262 commenti

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Un film fatto di nulla, di eleganti e sottili schermaglie dialettiche, nello scenario invernale della provincia francese. Un sofisticato esercizio stilistico, servito dal grande mestiere degli interpreti; in sostanza un gioco intellettuale, che regge perfettamente per la durata di centocinque minuti programmaticamente privi di eventi; ma lo spettatore quasi non se ne avvede, assorto nel seguire le mosse e soprattutto le parole dei personaggi. J. L. Trintignant assolutamente convincente, indimenticabile la fascinosa grazia di Francoise Fabian.

Liv 28/08/15 09:10 - 237 commenti

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Mi sono imposto questo film per cercare di arricchire il mio gusto e non me ne pento, anche se prima di vedere un altro film francese ci vorrà del tempo. Questo bellissimo bianco e nero è già stato lodato a usura e non necessita dei miei incompetenti luoghi comuni: la grazia pericolosa della troppo fascinosa Maud-Fabian, il tribolato percorso moralista, logico (e godereccio, perché il francese chiacchiera chiacchiera ma poi vuole godere) del protagonista, il fulgido biondo dei capelli della futura moglie. Mi sono sentito a Clermont-Ferrand...
MEMORABILE: La crisi del protagonista quando, per forza di cose, incastrato dall'amico, deve mettersi a letto con Maud, avvolto in un pelliccione.

Paulaster 27/04/20 14:00 - 4419 commenti

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Un uomo deciderà di sposare una ragazza vista la prima volta in una chiesa. Film retto dai botta e risposta in cui si parla di religione, amore e massimi sistemi. Se sulla carta ci sono le avvisaglie del polpettone, Rohmer riesce a rendere digeribile ogni teoria mascherando le piccole ipocrisie dei singoli. Nei piccoli spazi l'atmosfera è calda e accogliente e le schermaglie amorose sono eleganti anche quando non vanno a buon fine. Trintignant ha i modi ingessati in linea con le idee arcaiche matrimoniali del suo personaggio.
MEMORABILE: Maud offesa dopo il rifiuto; Il conteggio delle buone e delle cattive azioni; L'incontro in spiaggia.

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  • Curiosità Mfisk • 26/11/07 09:51
    Galoppino - 6 interventi
    Ma nuit chez Maud figura nel ciclo come terzo dei Contes moraux, anche se fu girato per quarto, due anni dopo La collectionneuse, sostanzialmente per motivi economici.

    Mentre quest'ultimo film segue ancora la poetica e il modo di produzione rohmeriano, con attori giovanissimi e praticamente amatoriali (i protagonisti non sono più studenti, ma comunque non ancora uomini e donne), la sceneggiatura di Maud metteva in scena dei professionisti trentacinquenni e dei dialoghi di estremo rigore formale.

    Trovare attori non professionisti di quell'età capaci di reggere la forza dei dialoghi era impresa disperata, e Rohmer dovette ricorrere a un trio di attori di grande professionalità (e conseguente costo), approfittando del successo commerciale de La collectionneuse.

    Trintignant, inoltre -che Rohmer voleva assolutamente nella parte del protagonista- aveva fieri dubbi nell'interpretare un ingegnere cattolico, così distante dai proprio personaggi abituali, e comunque era in un periodo di grande successo, girando un film dietro l'altro.

    Ulteriore elemento che contribuì al lievitare dei costi fu la necessità di ricostruire in studio la stanza di Maud: tutta l'azione si svolge di notte, e l'illuminazione doveva essere studiata con precisione maniacale per riprodurne l'atmosfera, cosa che in una appartamento sarebbe stata impossibile. Anche la presa diretta del suono impediva di girare in un appartamento, dato che per rendere l'ambientazione (notte del 25 dicembre, mentre fuori nevica) doveva essere assicurato un silenzio assoluto.
  • Discussione Cotola • 11/01/10 19:48
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    Addio al grande Eric Rohmer. Immenso esponente della Nouvelle Vague, ci ha regalato tante perle
    di rara bellezza. Questa è una delle migliori.

    R.I.P.
  • Discussione Zender • 11/01/10 21:00
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Urka. Morto Rohmer... Non un regista qualsiasi, senza dubbio!
  • Discussione Gugly • 11/01/10 23:23
    Portaborse - 4710 interventi
    No, non uno qualsiasi.
  • Discussione Cotola • 12/01/10 19:50
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    Azz che tristezza! Solo 3 post per la morte di
    un grande come Rohmer.
    Non per polemizzare ma la butto lì: fosse morto un regista del nostro cinema bis tutti a postare, muore un pezzo di "vera" storia
    del cinema e nulla...
  • Discussione Zender • 13/01/10 08:11
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Beh, è inevitabile: ci si rammarica e si sente di scrivere qualche parola in più per personaggi che si conoscono bene. Per gli altri ben poco si ha da scrivere...
  • Discussione Undying • 23/01/10 19:34
    Risorse umane - 7574 interventi
    Un pò in ritardo, ma anch'io mi metto in coda per salutare un grande del cinema.
    Che se na va, purtroppo, per sempre.
  • Curiosità Zender • 4/12/22 16:57
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images63/lamianotteconmaud.jpg[/img]