Happy, Texas - Film (1999)

Filmettino che parte da un'idea ipersfruttata: assistiamo alle gesta di una coppia di evasi che, dopo aver rubato un camper, giungono nel paese di Happy, in Texas, dove vengono scambiati per una coppia di coreografi gay esperti in concorsi per bambini. Le situazioni che scaturiscono da questo equivoco non sono molto originali né particolarmente divertenti, però il livello generale si eleva grazie alla figura dello sceriffo del paese, interpretato dal sempre bravo William H. Macy, che ci regala i momenti migliori della pellicola. Vedibile.

Commedia molto riuscita che ha il pregio della leggerezza questa diretta da Mark Illsey. La storia dei due evasi che finiscono per organizzare spettacoli per bambini parte da un assunto non nuovo ma prende una strada assolutamente brillante ed originale anche grazie ad una riuscita (anche nei dialoghi) sceneggiatura, ad un buon ritmo complessivo e a divertenti interpretazioni tra le quali spicca quella di William H Macy.

Due galeotti in fuga si nascondono in un paesino facendosi passare per una coppia gay che organizza festival per bambini. Idea di partenza tutt'altro che originale (ricorda la vicenda di Non siamo angeli, portata sullo schermo da Bogart e poi, con alcune varianti, da De Niro), però svolta con una certa leggerenza, grazie ad un buon cast nel quale spicca Macy, il tapino per eccellenza, qui nel ruolo dello scheriffo Chappy, teneramente attratto da uno dei fuggiaschi.

Simpatica commediola che sfrutta un’idea un po’ troppo logora ma lo fa in maniera abbastanza riuscita e dignitosa. Tutto si basa, come nella più classica tradizione delle commedie, sull’equivoco. In realtà però i momenti davvero divertenti sono pochi ed alla fine non resta molto allo spettatore che ci metterà davvero poco a dimenticare la pellicola.

Commedia a tratti divertente, tirata un po' per il collo nelle situazioni originali ma che in fondo sembra quasi un remake di altre pellicole già collaudate. Due evasi, per evitare la cattura, prendendo il posto di due coreografi gay organizzano l'esibizione di una classe di bambine. La fanno da padrone gli equivoci e le allusioni, gli ammiccamenti e non mancano sorprese nel giro di relazioni del piccolo paese texano. Sceneggiatura spicciativa ma efficace, con un un cast azzeccato dove emerge il duttile e sempre bravo William H. Macy. Senza grandi pretese.