Film post-apocalittico in cui accanto a sequenze trash di prim'ordine troviamo lunghissime scene in cui, praticamente, non succede niente. D'altronde il budget è di quelli bassi (ma bassi sul serio) ed il regista non fa niente per nasconderlo, tra sequenze allungate fino allo sfinimento pur di raggiungere i 90'. Scenografie di cartone ed "effetti speciali" incredibilmente ridicoli. Se amate i b-movies questo è pane per i vostri denti, altrimenti... alla larga!
Da conservare negli annali del trash: l'anemico computerino di bordo, la recitazione degna del teatrino delle marionette (fantastici i latrati di uno dei membri [lobotimizzati] delle "gang"), i fucili che sparano (a salve) con effetti "sonori" aberranti, l'inseguimento tra il protagonista e i veicoli di due dementi che si investono fra loro, al rallentatore (per giungere ai fatidici 90'!). Inutile dire che per tutto il resto del film non succede nulla e la storia è spiegata da una lunga didascalia all'inizio del film. Impareggiabile porcata.
MEMORABILE: Gli scontri tra le bande, corredati da effetti sonori che fanno impallidire i kolossal hollywoodiani.
Se amate il pagliaccesco post-atomico statunitense e i film di serie B questo prodotto è eccezionale. Trama banalissima e per niente originale (il solito dittatore, i soliti gladiatori ribelli, etc), scene ultraridicole; dispiace trovare un superbo attore come Pleasence in questa "roba". Da vedere solo se vi piace il genere.
MEMORABILE: Prosser che modifica la mente di una prigioniera con un telecomando!
Produzione italo-americana per questo Z-Movie post-apocalittico. La regia viene affidata allo specialista di action David Worth, costretto a lavorare con un budget irrisorio e un cast mediocre, a parte i soliti Pleasence e Williamson (il protagonista Ginty è insopportabile). L'azione c'è e il film è godibile, ma la componente trash è alta; effetti sonori da sci-fi anni '50, doppiaggio italiano tremendo, location laziali poverissime. Notevoli le musiche, stile videogioco anni '80, dello specialista Patucchi. Finale con Pleasence geniale.
5 pallini! Solamente 5 pallini si possono dare a questa pellicola. B-movie allo stato puro, trash allo stato puro; neanche il mitico Ed Wood sarebbe stato capace di fare un film come questo. Worth ci catapulta in un futuro fantascientifico dove l'incredibile si coniuga con l'impossibile, ed è proprio impossibile non rimanere di stucco davanti ad un'opera come questa, che sa un po' di quel teatro postdrammatico di difficile presa. Più che futuro si torna indietro nel tempo, quando da piccoli si giocava in cortile a fare la guerra. Ultra-scult!!!
MEMORABILE: La gang di punk e le rotelle in bella mostra della motocicletta di un killer che tenta di ammazzare Ginty (incredibile effettaccio).
Dire trash è dire poco: della trama di fondo ho capito poco e nulla perché le scritte iniziali erano in inglese, ma mi è bastato vedere il primo inseguimento in motocicletta per capire il livello. Effettacci come solo gli anni 80 regalavano e ritmo da ospizio. Del protagonista Ginty meglio non parlarne (così come del mitico Williamson, che fa l'angelo che veglia dall'alto). Ma Pleasence doveva pagare la bolletta del gas o cosa?
MEMORABILE: Gli zombie nella caverna... una vera gioia per gli occhi!
Detto al italiana... spazzatura! Si inizia subito male con il computer della moto che sembra essere il fratello brutto e nato male di Kitt (Supercar). Pessima la scena della moto in fiamme a rallentatore, con le rotelline alla ruota posteriore per tenere la moto dritta e il manichino sopra che prende fuoco. Regia, effetti speciali e stunt penosi. Si salvano gli attori e le musiche di Daniele Patucchi.
Leggenda vuole che al regista Worth, sbarcato a Roma, la produzione abbia consegnato semplicemente una locandina con l'imperativo "facci un film". I risultati si vedono: questo è veramente uno dei più folli B-movie mai realizzati. Tutto procede per approssimazione, senza una logica; sulla realizzazione stendiamo un velo pietoso, basta vedere la prima scena per capire a che livelli siamo. Assurde anche le location (bei colli ordinati e verdeggianti, del tutto fuori posto in un post-atomico). L'unico pregio del film è che si ride, e tanto!
MEMORABILE: L'effetto sonoro dei mitra (una specie di pernacchia); la moto in fiamme con rotelle; l'esplosione dell'auto con visibile stunt-man catapultato fuori.
Spassosissima trashata anni 80 con ambientazione furistica all'amatriciana. Ogni sequenza regala qualche perla di recitazione, effetti, montaggio e musiche. Inseguimenti imbarazzanti, moto elaborate da art attack, manichini scagliati un po' ovunque. È il festival dell'assurdo involontario e quindi è godibilissimo, ma cinematograficamente parlando è una mostruosità.
Più che un post-atomico, un post-cinema, un post-tutto, un post-it per tenere vivo e caldo il ricordo dello scult in un'epoca contraddistinta dalla patina. Dietro la poltiglia che vede mantecati (e resi mentecatti) Supercar, Megaforce, 2019, I nuovi barbari, Exterminator, prende vento una di quelle spastiche "opere" stanti al di qua e al di là di qualsivoglia idea di cinema, che obbligano a domandarti cosa stai fruendo, lasciandoti senza risposta: parlare di regia, montaggio, fotografia, script, produzione, in tal caso, sarebbe eufemistico. Di centrato resta il titolo: siamo all'Omega, di tutto.*
MEMORABILE: L'inno à la Radio Maria finale, con tanto di tripudio di festoni e palloncini colorati, lascia incapaci di eloquio.
Orripilante oltre ogni logica; praticamente ogni sequenza provoca sconquassi di risate involontarie fino a un certo punto... quindi un'autentica icona del trash! Difficilmente si è arrivati a certi livelli e per i cultori del genere è una perla rara che non va assolutamente persa; al di là del protagonista, la parte di Pleasance basterebbe da sola per portare avanti il baraccone. Voto simbolico.
Il film cerca di aprire, senza successo, un nuovo genere nella filmografia, lo spaghetti-post-atomico. Storia a malapena interpretabile, effetti speciali da antologia, scenari che praticamente non hanno nulla a che vedere con il genere di film (da ricordare solo come estremo più basso della storia). Interpretabile come la "corazzata Kotiomkin" del Secondo tragico Fantozzi.
MEMORABILE: La macchina per le esecuzioni simile a un etilometro; Le scene d'azione a rallentatore.
Difficilmente capita di imbattersi in una pellicola di tale pochezza; mezzi e capacità al limite del risibile e ben al di sotto del senso comune del trash. È talmente improbabile e assurdo, oltre che improponibile, da esercitare paradossalmente un fascino quasi grottesco. Resta un mistero come un attore del calibro di Pleasence abbia accettato di partecipare a un simile scempio su celluloide. Da vedere solo per curiosità, coscienti di rimanere attoniti già dopo i primi minuti.
MEMORABILE: La fastidiosa motocicletta parlante e l’imbarazzante finale canoro tutti abbracciati.
Terribile post apocalittico made in Italy in stile Mad Max, girato con due lire; si sono visti film decisamente migliori girati con gli stessi mezzi, quindi neanche la scusa del basso budget può valere. Effetti speciali di una tristezza unica (la moto sorretta dalle rotelline...), una trama che non esiste, costumi terribili e attori scadenti rendono il film una vera ciofeca. Terribile le voce dell'odiosa moto parlante in stile super car. Povero Donald Pleasance...
Film ormai assurto all'Olimpo del supertrash, con una teoria di leggende metropolitane che ne ammantano l'aura. Si procede per cinefila curiosità fra dialoghi insensati, moto con rotelle, scenografie riciclate, errori di grammatica, esplosioni non provocate e mitra scorregioni e quando si arriva alla fine la misura è ormai colma. Non è il caso di sparare sulla Croce Rossa, anche perché il regista, chiunque sia, può addurre a parziale giustificazione un budget irrisorio. Consiglio di passare oltre o, se si entra, di lasciare ogni speranza...
Pessimo, si rivela per ciò che è dai primi istanti, con l'insopportabile voce del computer nella moto del protagonista. È tutto tremendo, dai dialoghi agli effetti speciali e sonori, passando per una trama inesistente e una recitazione assurda. Non c'è un fotogramma che valga la pena di guardare. Va bene il budget basso, ma qui non può essere una giustificazione. Da evitare assolutamente.
Micidiale prodotto che va oltre il “trash” cinematografico. Un delirio senza soluzione di continuità che non risparmia nessun elemento, ad eccezione delle discrete musiche: sceneggiatura, performance dei partecipanti, effetti speciali, regia eccetera... Tutto sembra costituito in modo da lasciare allibito il povero spettatore, distruggendo ogni seria aspettativa e conservando esclusivamente l’elemento consolatorio di qualche grassa risata nelle parti più incredibili. Impossibile citare tutti i momenti che vanno oltre l’assurdo: vedere per credere!
MEMORABILE: Il computer della moto che dice parolacce; Tutti sparano, solo loro non vengono colpiti; Il "finalone" canterino (apoteosi del delirio).
Trionfo del nonsenso che però fa ridere parecchio perché mescola a casaccio presente (dominato da forze oscure), futuro (tecnologicamente avanzato) e passato (vedasi i guaritori vestiti come dei dell'Olimpo), senza contare gli effetti sonori in stile Mario Bros. Tenendo conto che il ritmo è elevato e gli scontri armati numerosi (con l'aggiunta di corpo a corpo grotteschi), vale comunque la pena vederlo anche perché ha precorso i tempi: il guerriero malinconico ricorda infatti quello di Highlander, mentre il finalone con bacio passionale una famosa scena de L'armata delle tenebre.
MEMORABILE: La voce stranissima proveniente dal monitor che da istruzioni e nel frattempo insulta; I ballerini in tuta sadomaso.
Se non lo vedi non ci credi: sullo sfondo dell'ambientazione futurista post-atomica meno fantasiosa mai vista si muove un protagonista centauro privo di qualsiasi carisma che parla con uno snervante computer dall'umorismo agghiacciante. Tale personaggio si rivela essere il prescelto per fronteggiare un cattivo (Pleasence) più ridicolo del dottor Male di Austin Powers. Confezione scalcinata, brutte scene d'azione, storia confusa, doppiaggio terribile; ma il peggio è il terrificante finale da musical dei poveri. Deludente anche dal punto di vista del trash.
Sconcertante. Non c'è nulla che si salvi in questa pellicola diretta da David Worth. Storia inesistente, recitazione men che mediocre (ed è fare un complimento), regia sciatta, musiche che vorrebbero ricordare Carpenter (e il povero Pleasence dovrebbe rafforzare il rimando alla pellicola). Uno strazio che fa sembrare i circa 90' di proiezione un'eternità. Un prodotto di una povertà assoluta (di mezzi e di idee), che richiede un certo coraggio da parte dello spettatore per arrivare all'agognata fine.
David Worth HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Non so se può essere utile per dirimere la questione sull'effettiva paternità della pellicola, comunque...
Nell'intervista presente tra gli speciali del DVD Cult Media il regista David Worth smentisce qualsiasi altra paternità del film e di averlo scritto e girato interamente lui.
Il libro Contamination 80 di Daniele Magni riporta, invece, un estratto di un'intervista a Williamson pubblicata dalla rivista Amarcord: "David Worth è un americano (...) chiamato all'ultimo momento. Non avrebbe dovuto essere lui il regista, ma durante le riprese ci furono furiosi litigi con gli altri registi e io mi ritrovai a dirigere tutte le scene in cui apparivo. (...) Dissi: se la pellicola sarà terribile, almeno le mie inquadrature saranno ben realizzate.
Mi sembra ancora nebulosa la cosa. Chi sarebbero questi "altri registi"?
Più che altro era per segnalare che Williamson rivendica la paternità delle scene in cui lui appare... Non so se può essere sufficiente per aggiungerlo come regista n.c.
DiscussioneZender • 10/01/22 08:20 Capo scrivano - 47787 interventi
Però Worth dice che ha diretto tutto lui. Quindi boh aspettiamo
in ordine di realizzazione/uscita è anche l'ultimo film musicato da patucchi, purtroppo scomparso a fine luglio 2015 nella più totale disattenzione mediatica.
Al minuto 00:26 circa Nastasia (Persis Khambatta) mostra al guerriero (Robert Ginty) un oggetto che nel film dovrebbe dare l'accesso alla memoria del computer.
Si tratta in realtà di un traduttore (molto avanzato per quegli anni, traduceva e pronunciava in diverse lingue) della Texas Instruments chiamato "Language Translator", in uno dei fotogrammi è chiaramente visibile il nome.
Analisi di una delle scene più ridicole del cinema, riportata oltre che nei commenti degli utenti anche da diversi siti di recensioni di cinema. Al minuto 06 circa, due dei cattivi inseguono il protagonista (Robert Ginty) che per liberarsi di loro spara due razzi dalla moto. La prima parte della scena è realizzata bene e mostra una esplosione "incendiaria", ma pochi secondi dopo tutto viene vanificato da un errore particolarmente ridicolo: la moto ed il manichino che vi brucia sopra sono retti da due rotelle come nelle bici da bambino (tra l'altro hanno anche avuto l'idea "geniale" di mettere la scena al rallentatore):
Un altro errore non riportato da molti siti. Subito dopo lo scontro razzo-moto, sempre al minuto 06, vediamo un auto dei cattivi investire una delle loro moto: dalla moto si vede volare chiaramente la testa di un manichino (divertente anche il lampeggiante che si stacca):