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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Una Audrey Hepburn deliziosa, che cambia cappellini e abiti (di Givenchy, come sempre) senza soluzione di continuità magnetizzando l'attenzione anche più di un Cary Grant sornione e al solito impeccabile nel ruolo che più gli si addice, quello della tenera canaglia. In questo modo il film, che pure è ben diretto da Stanley Donen, finisce con l'apparire prima di tutto come una commedia romantica svolta in un'adeguata cornice parigina lasciando un po' troppo sullo sfondo (tranne recuperarla nell'ultima parte) la componente più legata al mistero sul quale si apre, quando vediamo cadere rovinosamente da un treno in corsa il marito di lei, un ricco signore...Leggi tutto di cui la bella Regina Lampert (Hepburn) scopre di non conoscere affatto il passato e molto poco il presente.

L'uomo, si scopre, sapeva dove è nascosto un bottino scomparso in tempo di guerra e del quale sono alla ricerca tre loschi individui che la vittima conoscevano molto bene: Tex Panthollow (Coburn), Herman Scobie (Kennedy) e Leopold Gideon (Glass). Si fanno tutti vedere al funerale per assicurarsi che l'uomo sia davvero defunto, andandosene subito dopo. Regina resta di stucco, quindi viene contattata dall'ispettore che si occupa delle indagini (Marin) e in separata sede da un agente segreto (Matthau) che le svela i retroscena di quell'antica ruberia dei tempi andati. E Peter Joshua (Grant)? Lui Regina lo incontra già nell'incipit in montagna: tipo galante, interessante... Ci sa fare e la intriga. Inevitabile che, quando lei si ritrova senza marito e nel bel mezzo di un fitto mistero, lui le stia accanto e faccia coppia fissa, mostrando tuttavia quasi da subito una certa ambiguità che diventa centrale e parte inscindibile del personaggio.

La storia tra i due si sviluppa parallelamente alle indagini, tra una passeggiata sulla riva della Senna o in battello, mentre intorno a loro fioccano i cadaveri (sempre ritrovati in pigiama, come fa notare l'ispettore francese!); perché l'ironia non può mancare, in un film così, e testimonia dell'attenzione riposta in una sceneggiatura che non lascia nulla al caso e sa alternare scambi divertiti a fasi in cui necessariamente si deve lasciar spazio all'intreccio giallo. Così, mentre la Hepburn quasi commuove per la grazia con cui indossa e per l'innocente dolcezza dei suoi splendidi occhi, c'è tempo per far recitare anche gli altri i quali, pur rivestendo necessariamente ruoli di secondo piano, avranno comunque modo di brillare (a cominciare da Matthau, naturalmente).

La lezione di Hitchcock è evidente (fin dai titoli di testa in stile Saul Bass), ma Donen ha personalità e gusto e lo dimostra nel lungo inseguimento finale, in cui sfrutta bene gli scorci parigini, la suspense in metropolitana, il gioco di sguardi e uno dei numerosi colpi di scena che tengono viva l'attenzione. E per la soluzione finale sfrutta l'idea originale di Peter Stone e Marc Behm (autori dello script) riuscendo forse a stupire più d'uno. Non ha nulla di particolarmente memorabile il film, ma sa utilizzare tutti i migliori stratagemmi dei generi di riferimento (musiche di Henry Mancini comprese) per ottenere un risultato eccellente, senza punti deboli significativi e impreziosito dall'affiatamento indubbio tra due grandi interpreti come Grant e la Hepburn, valorizzato da dialoghi spiritosi e spumeggianti.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/07/11 DAL BENEMERITO HOMESICK POI DAVINOTTATO IL GIORNO 21/02/23
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Homesick 6/11/07 18:02 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Donen presenta la sua personalissima variazione del thriller spionistico hitchockiano: azione, flirts, ironia e false identità si uniscono alle passate esperienze di Donen nel musical. Sulla complicata e spumeggiante sceneggiatura si muovono simpatici e disinvolti tutti gli attori, tra cui Grant fascinoso e ironico, la Hepburn elegante e spiritosa, Kennedy travolgente e minaccioso.
MEMORABILE: La lotta tra Grant e Kennedy sul tetto; il balletto all'arancia di Grant.

Lovejoy 20/12/07 22:08 - 1823 commenti

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Memorabile thriller comico ben scritto e ben messo in scena dal bravo Donen. Belle le scene d'azione e ritmo incalzante. Il meglio, comunque, è nel ricco cast. Grant è scatenato nel ruolo dell'uomo dai mille volti (e cognomi); la Hepburn irrestibile in quello della ingenua vedova; Matthau è eccellente una volta di più; Kennedy, Coburn e Glass chiudono un cast perfetto. Diversi i momenti da ricordare.
MEMORABILE: La lotta sui tetti tra Grant e Kennedy e la fuga della Hepburn, con la conclusione in teatro.

Cotola 11/08/08 05:01 - 9043 commenti

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Divertentissimo giallo-rosa-spionistico firmato dal grande Donen che dirige con mano sicura un film dal ritmo scatenato grazie soprattutto ad una sceneggiatura briosa, coinvolgente e piena di colpi di scena (l'ultimo dei quali davvero beffardo) e ad un cast di attori tutti perfettamente in parte anche se Grant, la Hepburn (come al solito dall'accecante eleganza e bellezza) e Matthau sono una spanna sopra tutti. Un gioellino che a 45 anni di distanza dalla sua realizzazione mantiene tutta la sua freschezza. Sarebbe un peccato perderlo.

Galbo 13/08/08 07:32 - 12393 commenti

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Delizioso thriller con atmosfere giallo-rosa diretto con mano particolarmente felice dal grande Stanley Donen. Il film ha il suo punto di forza nella leggerezza e nell'equilibrio della commistione di generi, realizzato grazie ad una regia accorta che imprime al film un ottimo ritmo, spiazzando lo spettatore sempre divertito dai molti colpi di scena presenti. Cast ai massimi livelli con una menzione speciale per George Kennedy.

Soga 6/05/09 00:37 - 125 commenti

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La coppia perfetta formata dall'adorabile Audrey Hepburn e dal maestro di stile e carisma Cary Grant sarebbe già da sola una variabile in grado di trasformare qualsiasi opera in un lavoro degno di attenzione: oltre a ciò, qui abbiamo un mirabile intreccio che riserva fino alle fine continui colpi di scena ed una eccellente gestione dei toni del film, mantenuti sempre leggeri, così da dare spazio agli attori principali per volteggiare fra situazioni e scambi verbali che non si dimenticano. Gustosissimo, in ogni epoca.
MEMORABILE: La doccia vestita.

Daniela 13/11/09 15:28 - 12662 commenti

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Giallo rosa quasi ai massimi livelli... tanto per citare un esempio, sempre con l'impareggiabile Grant impegnato in un ruolo a doppia faccia, si respira aria da Intrigo internazionale. Deliziosa Hepburn, fresca vedovella in pericolo tampinata da un adorabile gruppetto di malintenzionati, fra cui spicca il grande Matthau (ma anche Kennedy e Coburn si fanno ricordare). Trama giustamente ingarbugliata, colpi di scena a ripetizione, qualche tocco macabro ben amalgamato col tono leggero del film, divertimento garantito.

Stefania 9/03/10 03:03 - 1599 commenti

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Solida e meravigliosamente leggera, vivace pirouette ed equilibrato arabesque, commedia romantica intrecciata di spy story, gioco enigmistico di intrighi e batticuore. Tutto ciò che può accadere ad una giovane vedova e ad un misterioso sconosciuto in trasferta parigina, se costoro hanno i volti di Audrey Hepburn e di Cary Grant! Ah, c'è anche una caccia al tesoro, sicari lanciati all'inseguimento, identità multiple e nascoste, Walter Matthau... divertimento di gran classe.
MEMORABILE: La minaccia di un sicario alla Hepburn : "Una di queste mattine potresti svegliarti morta!"

Giacomovie 12/11/09 15:27 - 1398 commenti

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La combinazione tra humour e tensione assicura sempre risultati piacevoli. Non è un vero film comico, non è un thriller (come alcuni critici lo definiscono), ma le situazioni che innescano la risata si alternano con lucidità a quelle di una certa suspence ed incertezza. La sceneggiatura è ricca di incastri, i dialoghi brillanti ed il finale frenetico. Cary Grant è acrobatico come in Caccia al ladro (a cui questo film rimanda) e la Hepburn sa sempre essere elegante. ****

Ciavazzaro 26/11/09 11:58 - 4770 commenti

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Ottimo. Si vede con piacere ogni singolo minuto di questa pellicola, che può contare su un cast grandioso (la Hepburn deliziosa, Matthau, Grant etc.). Ottima la regia di Donen, molto professionale. Da citare anche la cura tecnica realizzativa. Promosso.

Lucius 18/04/10 16:16 - 3015 commenti

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Un classico spy-story, thriller, commedia con risvolti sentimentali, ottimamente interpretato da un cast di grandi nomi e girato con grande perizia delle immagini in una Parigi bella più che mai. La suspence non manca così come una certa ilarità presente in alcune scene tutte mixate alla perfezione da un abile regia.

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Rambo90 1/09/10 14:08 - 7697 commenti

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Stupento thriller con venature (e dialoghi) da commedia. Grant e la Hepburn sono una coppia formidabile e le loro battute sono molto vivaci, così come è vivace anche il ritmo che non lascia spazio alla noia. Buone prove anche per Matthau, Coburn e un cattivissimo Kennedy armato di uncino. Belle le musiche di Henry Mancini.
MEMORABILE: Lo scontro fra Grant e Kennedy sul tetto.

Paruzzo 1/11/10 22:45 - 140 commenti

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Un film che mescola la commedia allo spionaggio diretto con maestria da Stanley Donen e interpretato da una serie di attori in stato di grazia (i protagonisti Cary Grant e Audrey Hepburn su tutti). Il ritmo rimane frenetico per tutta la durata del film e i colpi di scena si susseguono continuamente, lasciando interdetto lo spettatore. Un gioiello imperdibile.

Pigro 12/01/12 09:44 - 9666 commenti

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Un delizioso carosello giallo-rosa, un elegante rompicapo dal sapore hitchcockiano, dove i cadaveri si alternano alle romanticherie in un’alchimia piacevole e perfetta. Una macchina incalzante per raccontare la caccia al tesoro che coinvolge l’innocente vedova assediata da ladroni d’ogni specie. Ma anche un origami di leggerezza, ricamato da dialoghi spiritosi e situazioni brillanti. Insomma, un film esemplare nell’intreccio tra commedia e thriller, capace di tenere incollati alla poltrona e di garantire un gran divertimento.
MEMORABILE: “Conosco così già tante persone che finché non ne muore qualcuna non posso fare la conoscenza con nessun’altra”.

.luke. 28/03/12 23:24 - 89 commenti

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Il "re del musical" Stanley Donen questa volta si diverte a fare l'Hitchcock e dirige un giallo intricato e ricco di colpi di scena ma allo stesso tempo divertente e ironico, e l'equilibrio tra queste due componenti è pressoché perfetto. Protagonisti Cary Grant e Audrey Hepburn, ma oltre a loro una serie di comprimari di buon livello contribuisce al successo del film.
MEMORABILE: Non riesci ad essere onesto nemmeno quando fai il disonesto?

Ghostship 2/04/12 19:35 - 394 commenti

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Sciarada è IL giallo rosa. Un intrigo con molteplici ingredienti tutti dosati con maestria, con due interpreti di primo livello. Cary Grant, in una delle sue ultime interpretazioni, gigioneggia per tutto il film tra colpi di scena e parentesi da commedia. Più passa il tempo più la visione è piacevole. Masterpiece.

Saintgifts 4/05/13 20:10 - 4098 commenti

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Capita di rado di avere moltissimi, direi tutti, gli elementi che compongono un film, sia tecnici che artistici, così bene assortiti e sistemati nel giusto modo. A una perfetta sceneggiatura va il merito principale; il grande cast, la regia, la colonna sonora, fanno il resto e ne esce un ottimo esempio di cinema, che non teme il tempo. Anche rivedendolo e conoscendo già un finale di rara perfezione, la visione è sempre piacevolissima per i tanti colpi di scena e le raffinate sfumature che si riscoprono, ancora, con meraviglia.

Jdelarge 7/06/13 23:45 - 1000 commenti

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Film di gran classe che si avvale delle buonissime prove di Cary Grant e Audrey Hepburn. La trama e lo sfondo sono tipici dei thriller alla Hitchcock, ma l'atmosfera è più sentimentale e sapientemente divertente, in certi frangenti. L'operazione di inserire elementi tipici della commedia e del thriller in un'unica pellicola è sempre rischiosa, ma in questo caso la suspense non viene mai a mancare e il risultato è ottimo perché tutto è ben dosato. Ottime regia e sceneggiatura. Elegante.
MEMORABILE: Cary Grant che si fa la doccia vestito.

Delpiero89 17/01/14 11:19 - 263 commenti

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Commedia-giallo di alta scuola, sulla scia del capolavoro Intrigo internazionale. Due splendidi protagonisti: Audrey Hepburn in gran forma e Cary Grant sempre solido nel ruolo del brillante conquistatore che ha qualcosa da nascondere. Attori di contorno di spicco, da Matthau a Coburn e romantiche atmosfere parigine a incorniciare un grande film.

Graf 15/03/15 14:50 - 708 commenti

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L’incanto di un film tutto cinema e niente realtà, la malia di una regia toccata dalla grazia della leggerezza. Stanley Donen va alla scuola dell’Hitchcock di Intrigo internazionale e confeziona una bolla di sapone dal fascino opalescente e dalla confezione traslucida: trama intrigante, macchinazione originale ma intellegibile, sterzate della storia architettate con sorniona furbizia, tecniche che sfiorano la perfezione, signoria sulla modulazione della temperatura dei singoli episodi, attori magistrali. Notevole ma privo del sangue caldo della vita.
MEMORABILE: L'intero cast del film è di una bravura straordinaria; Henry Mancini confeziona una colonna sonora arguta e piena di ritmo.

Fauno 28/03/16 17:10 - 2212 commenti

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Anche visto mezzo secolo dopo entusiasma ancora. Per una buona parte di film l'unico personaggio sicuramente candido è la Hepburn (fra l'altro molto affascinante), mentre i maschioni si affrontano in tutte le maniere possibili (ora alleati e 10 minuti dopo si scannano), ma quello che più colpisce è il modo in cui erano stati nascosti i 250.000 dollari. Fra i cattivi è ottimo un giovane Kennedy con un braccio d'acciaio uncinato, ma anche Coburn col suo sarcasmo. Fra l'altro le morti, pur trattandosi di uno spy movie, hanno una forte venatura thriller.
MEMORABILE: L'incontro col filatelico.

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Parsifal68 18/04/16 09:08 - 607 commenti

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Un thriller, una commedia o entrambe le cose? Questo è l'unico dilemma intorno a questo bel film di Donen che non ha proprio niente che non funzioni. In una trama volutamente intricata e permeata da un'elegante ironia tipica delle commedie americane anni sessanta, recitano magistralmente il fascinoso Grant, il misterioso Matthau, gli ottimi Coburn e Kennedy e, naturalmente, la stupenda Hepburn, qui all'apice del suo talento e del suo fascino. Regia impeccabile e musiche da brividi del grande Mancini. Cult da vedere assolutamente.
MEMORABILE: "Spero che avremo tutti maschi, così potremo chiamarli tutti come te" (la Hepburn rivolta a Grant).

Lou 6/07/16 00:14 - 1121 commenti

I gusti di Lou

Molto apprezzabile lo stile e il ritmo di questo giallo-rosa raffinato, che grazie a un cast di gran classe offre uno spettacolo piacevole e di qualità. La sceneggiatura ricca di colpi di scena sa mantenere la suspence fino all'ultimo pur in un contesto di leggerezza che a tratti tende alla farsa. Grant e la Hepburn sono una coppia irresistibile: lei elegante ed esuberante, lui enigmatico e affascinante.

Nicola81 30/01/17 10:27 - 2857 commenti

I gusti di Nicola81

Pur accusando in qualche passaggio il peso dell'età, resta il film giallo-rosa per antonomasia. Merito di una sceneggiatura che trova il giusto amalgama tra mistero, colpi di scena, commedia brillante e schermaglie sentimentali, della vivace regia di Donen e di un cast eccellente che ha le sue punte di diamante nella simpatica ambiguità di Grant e nella leggera eleganza della Hepburn, senza sottovalutare l'apporto dei minacciosi Coburn e Kennedy e del sornione Matthau. Azzeccate le musiche di Henry Mancini.

Lythops 23/06/17 19:33 - 1019 commenti

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Buon film a effetto che si avvale dell'incantevole Audrey con qualche strizzatina d'occhio al cinema hitchcokiano, ma che non è in grado di portarne dramma e tensione non andando al di là della commedia con qualche caricatura di troppo, come la sequenza dei "saluti" al funerale. Dotato di qualche trovata intelligente, è piacevole senza andare oltre.

Festo! 30/08/18 13:49 - 83 commenti

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Uno strano e meraviglioso ibrido: è un giallo veramente ben congegnato, un thriller che appassiona, è una commedia divertentissima e spesso molto romantica. La sceneggiatura è semplicemente perfetta, ottima la colonna sonora, gli attori recitano d'incanto. Non parliamo solo di una pellicola riuscita o elegante, ma anche estremamente frizzante! Per un film straordinario, anche il doppiaggio è straordinario. Capolavoro probabilmente è termine riduttivo.
MEMORABILE: La grafica e la musica dei titoli di testa; I meravigliosi siparietti comici a cui Grant e la Hepburn danno luogo e il loro finale; Insomma, tutto!

Paulaster 12/12/18 10:06 - 4419 commenti

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Una vedova viene inseguita da agenti Cia per del denaro scomparso. Commedia brillante con inserti thriller (e ben cinque morti) in cui la classe dei protagonisti predomina. Sceneggiatura ben scritta che si fa seguire nonostante i continui cambi d'identità; conclusione azzeccata, anche se l'innamoramento della Hepburn è fin troppo sentimentale. Grant bravo ma datato, meglio Matthau e Coburn. Musiche di Mancini che si adattano bene ai cambiamenti di scena.
MEMORABILE: L'onestà di chi ha comprato i francobolli; Il nome scritto col dito; La pistola ad acqua del bambino.

Didda23 25/12/18 21:50 - 2426 commenti

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Un film per certi versi impeccabile, come sono impeccabili la Hepburn e Grant e come è impeccabile la regia di Donen che sa giostrarsi a meraviglia fra dialoghi da commedia brillante e inquadrature più da spy-thriller. Però manca quell'elemento di folle visceralità che sappia prendere lo stomaco e che entusiasmi lo spettatore. La vicenda subisce qualche normale rallentamento nel corpo centrale, mentre i colpi di scena sono inseriti nei punti giusti. Hollywoodiano fino al modello (compreso il finale). Raffinato ed elegante, ma senz'anima.
MEMORABILE: Gli incontri in ambasciata; Le identità multiple di Grant; Gli abiti della Hepburn firmati Givenchy.

Rocchiola 25/11/19 11:15 - 968 commenti

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Gustosa commedia gialla molto colorita e divertente a metà tra strada tra Hitchcock e Blake Edwards. L’esperto di musical Donen dirige con brio ed eleganza una spy-story che anche nei momenti più drammatici smorza i toni virando verso la farsa macabra. Attorno ai due protagonisti, collaudati e impareggiabili maestri di classe ed eleganza, c’è soprattutto un bel parco di caratteristi, guidati da un Matthau viscido e baffuto. Bella anche l’ambientazione parigina dal vero, a cui si aggiunge un altro memorabile tema musicale del maestro Mancini.
MEMORABILE: Il funerale; Il duello sul tetto dell'American Express; L’appuntamento al mercatino dei francobolli; Il ballo dell'arancia; La doccia di Grant.

Reeves 25/12/20 10:26 - 2216 commenti

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Davvero un gran film nel quale sono riconoscibili gli accenni a Hitchcock (il protagonista, la lotta sul tetto, gli scambi di identità) che non diventano però mai citazionismo. La storia, pur incredibile, scorre piacevole, la Hepburn è fantastica, i cattivi sono perfetti e Parigi è raccontata ancora una volta da un americano con piu fascino di quanto riescano a fare i francesi. Divertimento pure, vorresti che non finisse mai.
MEMORABILE: I titoli di testa in stile pop; Gli abiti di Audrey Hepburn; Il suo dialogo con il turista tedesco.

Thedude94 13/03/21 22:01 - 1097 commenti

I gusti di Thedude94

Film che più "hitckockiano" non si può, questo Sciarada diretto egregiamente da Donen rappresenta una delle opere migliori che riesce a mettere insieme commedia, thriller e noir tutti insieme. Grazie a un cast eccellente, capitanato dal sempreverde Grant e dall'intrigante Hepburn, il regista riesce a mettere in scena una sceneggiatura davvero brillante, che mai cala di ritmo e possiede dialoghi molto ben costruiti. Inoltre ottime sono le musiche, la fotografia e ben girate le scene di inseguimenti, grazie soprattutto al montaggio. Da vedere senza pensarci due volte.

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Siamo dalle parti del grande cinema ed il cast di livello assoluto garantisce brio e spessore ad una sceneggiatura vivace, capace di emozionare gli spettatori tenendoli incollati allo schermo. La confezione nella migliore tradizione di Hollywood non lascia nulla al caso garantendo credibilità ad una vicenda in sé piuttosto arzigogolata. Un film imperdibile, non fosse altro che per vedere interagire gli attori coinvolti, fra i più valenti protagonisti della storia del cinema. A suo modo una pietra miliare, anche se le magiche atmosfere di Hitchkock sono decisamente lontane...

Bubobubo 6/06/21 17:51 - 1847 commenti

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L'unico aggettivo che viene da accostare naturalmente alla tragicommedia spionistica di Donen è "delizioso": delizioso perché calvinianamente leggero, esteticamente ammaliante (la Hepburn viene ripresa persino con un'inedita, splendida coda di cavallo), spiritoso e autoironico, ma non privo di momenti d'autentica tensione (la scazzottata fra Grant e Kennedy a ridosso dell'insegna al neon dell'hotel Saint Jacques: l'adrenalinico prefinale nel Théâtre-Français), né avaro di colpi di scena che, anzi, si susseguono a raffica per tutto lo script. Visione preziosa, affatto invecchiata.
MEMORABILE: Primo pedinamento; Vestito in doccia; Al Théâtre-Français.

Noodles 1/02/22 09:08 - 2228 commenti

I gusti di Noodles

Spesso quando si cerca di mescolare giallo e commedia si finisce per fallire miseramente. Stanley Donen invece riesce nell'impresa, realizzando un film in cui la componente thriller, peraltro ottima, è impreziosita da momenti leggeri senza che questi ultimi rovinino la tensione e in generale l'atmosfera. In questo, fondamentale è l'apporto della coppia Cary Grant/Audrey Hepburn, semplicemente irresistibile. Ma non sono da meno i comprimari. Film avvincente, con un bel finale a sorpresa, ottime location e uno stile unico. Sin troppo poco considerato, da riscoprire assolutamente.

Giùan 5/02/22 17:56 - 4559 commenti

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Balletto rosa-giallo raffinatamente coreografato da Donen in cui, al contrario di Hitch, tutto ciò che c'è d'intrinsecamente "moralistico" nel genere thriller viene sacrificato sull'altare dell'intrattenimento di spettatori comuni e cultori cinefili. Il tutto, val la pena di dirlo, con una consapevolezza teorica perfettamente integrata all'interno di un meccanismo dalla leggerezza e dalla precisione cronometrici. Si pensi alla recitazione in understatement (che avrebbe rischiato il parossismo con altri protagonisti) del finto riluttante Grant e dell'infingardamente svenevole Hepburn.

Silvia75 3/01/23 23:25 - 161 commenti

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Parigi 1962: il marito di una signora viene ucciso mentre sta cercando di fuggire in Venezuela con una somma enorme e alcuni uomini cercano di trovarla mettendo a rischio la moglie. Colpi di scena, suspense, regia e sceneggiatura valide per questo film di spionaggio tipicamente anni '60. Eccellenti Audrey Hepburn, ingenua e raffinata, e Cary Grant, elegante e spiritoso. Da vedere o rivedere.
MEMORABILE: La scena sulla terrazza; Il finale.

Puppigallo 20/01/23 20:55 - 5275 commenti

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Il giallo rosa è un genere molto rischioso, perché bisogna essere abili nel dosare i vari ingredienti. Difficile infatti che il tutto non finisca in burletta, sminuendo il prodotto. Ma in questo caso, nonostante la datazione si senta e un paio di gag viste oggi non abbiano lo stesso impatto, il tutto funziona e gli attori sono decisamente in parte, nessuno escluso. In più, i vari colpetti di scena, messi lì come mortaretti, solleticano lo spettatore, invogliandolo a continuare a seguire l'intricata vicenda, fino all'epilogo in linea col resto della pellicola. Da vedere.
MEMORABILE: In chiesa; La "ruota di scorta" di Herman; "Aspettiamo con la bocca chiusa". E Grant sbadiglia; "Abbiamo un uomo annegato nel suo letto"; Sul palco.

Occhiandre 23/01/23 11:12 - 156 commenti

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I gialli spionistici possono tediare, se incentrati solo sull'azione. Gli aspetti psicologici magistralmente esaltati nel genere da Hitchcock, lasciano qui il posto a più espliciti intrighi sentimentali, in una doppia Caccia al ladro che si discosta dal capolavoro del maestro del brivido ma che ripropone il tema quasi dieci anni dopo. Cary Grant torna sul luogo del "delitto". Un esercizio di stile non fine a se stesso: freddezza, cinismo e geometricità strutturale fanno da fresco contrappunto, contenendo l'espansività della Hepburn la cui fragilità è incastonata in abiti Givenchy.
MEMORABILE: I titoli di testa molto anni '60 (tema di Henry Mancini); Il cappottino rosso col colbacco leopardato; L'inizio in montagna; Il ballo con l'arancia.

Caesars 11/05/23 11:03 - 3790 commenti

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Buon giallo-rosa, che si avvale dell'esperta regia di Donen, di una sceneggiatura ben congegnata e di attori di gran calibro. La parte più riuscita è sicuramente quella legata al lato "commedia" della vicenda, in quanto l'intreccio giallo riserva poche sorprese; sicuramente il risultato finale è in grado di soddisfare anche lo spettatore più esigente. La Hepburn è deliziosa come al solito, Grant (una garanzia) interpreta con sorniona eleganza il suo personaggio dalle molteplici identità, Matthau compare poco ma sempre efficacemente. Cinema ormai estinto, ma grande cinema.

Katullo 8/11/23 19:19 - 329 commenti

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Intrigo, commedia, mistero, identità frullate in una sarabanda di sospetti insipidi e omicidi ridicoli rincorrendo un bottino conteso, break sentimentali con scambi puerili a scondire il tutto. Donen utilizza i nomi reali della propria prole (Peter Joshua) anticipando il futile cliché dell'Arabesque di tre anni dopo. Né carne, né pesce, né altro, riesce a infastidire quando Grant e la consolatissima vedova Hepburn si riducono alla pari di due adolescenti succubi del rimbambimento ormonale; la scena della doccia poi diverte come un calcio sui denti. "Misteriosamente" sopravvalutato.
MEMORABILE: La Hepburn riferendosi al "solco" sul mento di Grant: "...Come fai a raderti lì dentro?".

Anthonyvm 7/01/24 01:09 - 5689 commenti

I gusti di Anthonyvm

Magico trionfo di eleganza, tensione e vivacità per uno dei più divertenti e intriganti gialli rosa della storia del cinema: in un caleidoscopio di colpi di scena non sempre anticipabili, personaggi pittoreschi e ambigui (fenomenale l'uncinato Kennedy), delitti misteriosi, finissimo sentimentalismo (con una Parigi da cartolina che ne accentua gli effetti) e gag imperlate dall'inimitabile grazia delle rom-com vecchio stampo, la coppia Hepburn-Grant conduce con brio e sagacia un thriller hitchcockianamente avventuroso e beffardo, caustico giusto un poco e dolce senza eccessi. Ottimo!
MEMORABILE: Il morto gettato dal treno; Saltellando di finestra in finestra; Sulla Senna; L'ascensore; Il finale in teatro (pure meglio di Paura in palcoscenico).

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  • Musiche Lucius • 28/05/11 11:03
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, tre 45 giri italiani:



    Ultima modifica: 26/10/12 07:55 da Zender
  • Homevideo Gestarsh99 • 13/06/11 01:01
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione dvd dal 28/06/2011 per Flamingo Video:

    DATI TECNICI

    * Formato video 1,85:1 Letter Box
    * Formato audio 2.0 Mono Dolby Digital: Italiano Inglese
    * Sottotitoli Italiano
    * Extra Vieri Razzini sul film
    Trailer originale
    Galleria fotografica
    Biografia
    Ultima modifica: 25/11/19 15:15 da Zender
  • Homevideo Rocchiola • 25/11/19 11:21
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Nel frattempo è uscito il bluray della Cult Media. Un prodotto di qualità media nell'ambito dell'HD. Il video infatti è pulito ma poco incisivo con una definizione di poco superiore al DVD. L'audio è piuttosto potente e chiaro. Per chi già possiede il DVD un acquisto non proprio obbligato lievemente migliorativo (più che tutto a livello di pulizia delle immagini), ma non indispensabile.
  • Discussione Reeves • 26/01/23 16:03
    Segretario - 700 interventi
    Citazione musical per Stanley Donen: quando Grant e Hepburn passeggiano sul lungo Senna, dicono che quella era il posto dove Gene Kelly ballava scatenato...
    Ultima modifica: 26/01/23 17:06 da Zender