La grande fuga - Film (1963)

La grande fuga
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/10/07 DAL BENEMERITO MFISK
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Mfisk 4/10/07 16:58 - 127 commenti

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Splendida pellicola corale, di robusta struttura narrativa, ambientata in un campo di prigionia nel quale i tedeschi (accortamente?) hanno rinchiuso tutti insieme i prigionieri che danno maggior filo da torcere. Il bello è che il film è basato su una storia vera, appena un po' romanzata. Ottimi protagonisti, con una speciale menzione per Pleasance (che fu prigioniero nella realtà). Bronson, ex minatore, supervisionò i tunnel. Un po' noiosetto il notissimo inseguimento in moto che -pare- McQueen pose come condizione per accettare la parte.
MEMORABILE: La lezione di ornitologia di D. Pleasance. Un classico la corsa in motocicletta, guidata da S. McQueen rigorosamente senza stuntman.

Galbo 6/10/07 07:35 - 12398 commenti

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Vero e proprio classico del cinema bellico, La grande fuga è un'opera atipica. Nonostante il genere il film non mostra scene di battaglia ma si svolge in un campo di prigionia e racconta il rapporto tra prigionieri ed aguzzini con i primi che progettano la fuga del titolo. Il regista John Sturges è sapientemente al servizio dei suoi attori che realizzano (a partire da S. McQueen) un'ottima interpretazione corale. Il ritmo (nonostante la lunghezza) viene mantenuto alto per tutto il film, che risulta estremamente godibile.

Il Gobbo 8/01/08 09:51 - 3015 commenti

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"Da questo campo non è possibile fuggire". Una frase siffatta, pronunciata da un ufficiale tedesco, è un invito a nozze e un sicuro indizio che la fuga ci sarà. Intramontabile di Sturges, il più spettacolare di questo filone, con una sua vena anti-retorica che lo eleva dalle secche del prevedibile. Indimenticabile collezione di facce e tipi, e precisissimo nel costruire il mito (quello di McQueen, ad esempio, che si annuncia sin dalla prima apparizione). Che la fuga riesca o no son dettagli: in fondo è una questione di stile.

Cotola 12/08/08 20:42 - 9052 commenti

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Divertentissimo film bellico-avventuroso, passato alla storia grazie al personaggio di Steve McQueen e ad alcune scene che lo vedono protagonista le quali sono entrate nella memoria cinematografica degli spettatori. Inoltre tutti gli elementi che lo compongono contribuiscono a farne un film riuscito che centra perfettamente il bersaglio principale, che è quello di coinvolgere ed intrattenere: solida regia di Sturges così come pure la sceneggiatura, bella prova degli attori e confezione di grande professionalità.

Bruce 17/11/08 11:02 - 1007 commenti

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Epico. L'amicizia e la perfetta organizzazione del gruppo sembrano riuscire nell'impossibile progetto di fuga di massa dal campo di prigionia tedesco attraverso gallerie sotterranee. Attori perfetti e sopra di ogni altro Steve McQueen, indimenticabile in sella ad una Triumph, non si arrende mai.

Luckyboy65 9/04/10 03:41 - 143 commenti

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Non un film di guerra, ma in assoluto uno dei più bei film "sulla" guerra. Ha più di 40 anni e non li dimostra, i (pochi) peccati veniali sono quasi tutti figli dello scadente doppiaggio italiano. Peccato ancor più grave perché proprio i dialoghi e le battute fulminanti sono la vera essenza di questo capolavoro reso immortale dalla maschera beffarda di Steve MacQueen e dalle musiche di Elmer Bernstein.

Caesars 9/04/10 08:52 - 3794 commenti

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Anche se basato su una storia vera, è pieno zeppo di momenti difficilmente credibili (Steve McQueen tenta la fuga varie volte e ogni volta che viene ripreso riceve pochi giorni di isolamento, dove si porta immancabilemente il set da baseball). Pur svolgendosi all'interno di un campo di prigionia, la pellicola volge più verso la commedia avventurosa che sul versante drammatico e Sturgess riesce a tenere ben desta l'attenzione, che cala un po' solo nella fase dopo fuga. Ottimamente in parte McQueen, ben contornato da tutti gli altri attori. ***meno...

Paruzzo 13/08/10 00:16 - 140 commenti

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I più grandi esperti di fughe mettono in atto un piano per uscire dal campo di prigionia dove sono rinchiusi. Un film dal ritmo veloce, senza alcun momento di pausa e che alterna commedia e drammaticità. È difficile definire un protagonista perché tutti i personaggi (ciascuno interpretato da un grandissimo attore) sono a loro modo importanti.

Rambo90 24/04/13 03:38 - 7700 commenti

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Grandissimo film bellico, che miscela sapientemente umorismo, azione e dramma. Il cast corale funziona alla grande: McQueen e Garner all'apice della loro carriera, un intenso Pleasence e figure indimenticabili come Bronson lo scavatore e Coburn in bicicletta con la sua valigia. Bellissima colonna sonora di Bernstein, ottimo lavoro registico di Sturges. Qualche minuto di troppo ma imperdibile.

Mco 16/07/14 23:42 - 2328 commenti

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Un film che trova occasione nel conflitto bellico ma non ne esplora i classici confini, riassumendosi in un disegno che tratteggia l'umanità di un campo di prigionia. Un'umanità variopinta ma unita, dedita al gruppo per il fine comune della sacrosanta libertà. In questo senso ogni attore rende al meglio, a partire dal baseball addicted McQueen per finire allo "scavatore" Bronson, senza dimenticare l'eccellenza rappresentata dall'ipovedente Pleasence. La durata dell'operazione, in casi come questi, diventa un fattore trascurabilissimo. Ottimo.
MEMORABILE: "Auguri!", "Grazie".

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Tarabas 5/01/15 12:40 - 1878 commenti

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Anche se detenuti "di lusso" dei loro colleghi della Luftwaffe, gli aviatori alleati devono tentare la fuga dal campo di prigionia per impegnare le forze nemiche. Filmone bellico ben fatto e molto furbo, che schiera un cast imponente per raccontare una storia in sè abbastanza originale, ma con abuso di stereotipi e ovvietà hollywoodiane del periodo. La lunghissima fase di preparazione della fuga del titolo non giova particolarmente: mezz'ora avrebbe potuto essere sacrificata al montaggio. Nel 67 Aldrich avrebbe fatto ben altro con i suoi sporchi 12.

Myvincent 6/01/15 23:15 - 3743 commenti

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Una grande, articolata fuga viene architettata e realizzata (in parte) da un campo di prigionia tedesco per ufficiali anglo-americani. Tratto da una storia realmente accaduta, il film è un ensemble clamoroso di esagerazioni e invenzioni narrative che però diverte, tanto per il cast stellare di attori quanto per il tono piuttosto scanzonato da commedia, che ne smorza il clima tragico. Il finale riprende il punto di partenza.

Il Dandi 3/03/16 01:50 - 1917 commenti

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Intramontabile classico e capostipite del filone evasioni carcerarie, il film di Sturges regge ancora bene la sua considerevole durata soprattutto grazie alla scelta corale degli attori; a fronte dei suoi innegabili pregi però, a oggi colpisce soprattutto una eccessiva compostezza hollywoodiana d'antan che mina la credibilità del clima: senza scomodare i più recenti Bastardi di Tarantino infatti, già la Sporca dozzina di Aldrich, pur successiva di pochissimo, saprà raccontare il nichilismo della guerra con ben meno pudori. Comunque solido.
MEMORABILE: L'arresto di Attenbourgh e l'incontro di Coburn con i partigiani, ben più emozionanti della guascona esibizione di McQuenn in motocicletta.

Parsifal68 12/01/16 09:10 - 607 commenti

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Spettacolare filmone bellico hollywoodiano imbevuto di sottile ironia e virile al punto giusto. Basato sulla storia vera di un gruppo di prigionieri inglesi a Sagan (Polonia), il film si giova di un cast di stelle assolute che recitano superlativamente (su tutti Bronson, Attenborough e, naturalmente McQueen). Ricostruzione storica accurata, compreso il campo di prigionia ricreato in Germania. Tre ore sembrerebbero troppe, ma tutto scorre senza che ci si accorga del tempo che passa. Cult.
MEMORABILE: Mc Queen in isolamento che gioca con una pallina da baseball; La fuga in moto di Mc Queen.

Daniela 24/02/17 18:10 - 12668 commenti

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Ufficiali inglesi, rinchiusi in una specie di campo di massima sicurezza tedesco destinato agli irriducibili della fuga, non intendono rassegnarsi... Artigiano nel senso migliore del termine, Sturges dirige un solidissimo bellico giustamente entrato nel novero dei classici del genere, in cui tutto concorre alla riuscita spettacolare, compresa la bella colonna sonora. Ma il vero asso nella manica è la prestazione corale di un cast in gran forma, anche se poi il personaggio che viene ricordato di più è lo scavezzacollo Virgil di McQueen. Quasi 3 ore di durata ma ben poco spazio alla noia.
MEMORABILE: Il main theme di Elmer Bernstein, una marcia introdotta dal rullo dei tamburi

Noodles 15/10/22 21:04 - 2233 commenti

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Ottimo film a sfondo bellico, ambientato in gran parte all'interno di un campo di concentramento e che veicola il grande significato che uniti si vince, cosa che fin troppo spesso ci si dimentica. Nonostante la durata enorme, è solo verso la fine che la stanchezza un po' si fa sentire (forse un'accorciatina alla parte dentro il campo si poteva dare), ma in generale il ritmo regge alto per tutta la sua durata. Forse ancora più interessante la seconda parte in esterni. Un grande cast. C'è solo l'imbarazzo della scelta, ma come spesso accade il vero mattatore è Steve McQueen. Ottimo.

Giùan 22/09/22 10:04 - 4562 commenti

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Per decenni il non plus ultra di quanto si poteva chiedere al periglioso eppur lungamente praticato genere del cinema bellico di intrattenimento spettacolare. La chiave è da ritrovare principalmente in uno script (di Burnett e Clavell dal romanzo "vero" di Brickhill) che utilizza i canoni di commedia al fine di rendere empatici personaggi e vicenda destinati poi a esprimere tutta la propria vocazione drammatica. La regia di Sturges è dinamicamente ineccepibile nel far fluire questi elementi, mentre la recitazione "mixata" tra attori inglesi e "hollywoodiani" chiude il cerchio mitico.
MEMORABILE: Il rapporto tra Garner e il cieco ornitologo di Pleasence; Il latente antinazismo di Messemer (von Luger).

Straffuori 18/02/23 14:05 - 338 commenti

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Ottimo film di guerra che raggruppa alcuni grandissimi e leggendari nomi del cinema war/action e non solo della seconda metà del secolo scorso. Qualche lungaggine di troppo dovuta alla durata, ma il film nel complesso sa catalizzare l'attenzione. Immortale e indimenticabile la colonna sonora, valide le caratterizzazioni dei personaggi che vanno dai più spocchiosi e arroganti (Mc Quinn) ai più dimessi (Pleasence).
MEMORABILE: La meticolosa preparazione; Le acrobazie in moto di Steve McQueen.

Il ferrini 14/06/23 23:07 - 2360 commenti

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Classico hollywoodiano che, nonostante l'importante durata, vola via grazie a una regia che non perde un colpo. La tensione è costante, i personaggi tutti ben delineati; a colpire di più sono gli attacchi di panico di Charles Bronson e la sfacciataggine di Steve McQueen, ma gli altri non sono da meno. La trama è semplice ma il piano d'evasione è appassionante (le finte divise, i documenti falsi, le doghe dei letti etc.). Splendida la scena della "resistenza" francese che aiuta un fuggitivo verso la Spagna. Grande cinema.

Puppigallo 17/06/23 18:11 - 5279 commenti

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Va bene che il campo non è gestito dalla Gestapo o dalle SS, ma la permissività con contorno di distrazione che regnano per molto tempo sembrano decisamente eccessive. Detto ciò bisogna però ammettere che il meccanismo funziona, i protagonisti sono affiatati e il ritmo, pur essendo il film girato in buona parte all'interno di un campo di prigionia, è sufficiente a mantenere vivo l'interesse dello spettatore; il tutto grazie ai vari espedienti dei prigionieri e agli inevitabili inconvenienti. Nel suo genere riuscito. P.S. Nota di merito per l'ornitologo fotografo.
MEMORABILE: Come eliminare la terra; La richiesta alla guardia di una specifica macchina fotografica; Le "armi" di distrazione delle guardie; Sul treno.

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Paulaster 5/10/23 18:00 - 4423 commenti

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Prigionieri di un campo di prigionia tedesco progettano un tunnel per la fuga. Classico di stampo bellico nel quale la drammatizzazione è stemperata al limite della commedia. I secondini nazisti (che dovrebbero essere le migliori scelte militari) non sono né duri né tantomeno intelligenti, e il piano di carattere ingegneristico viene preparato senza tanta preoccupazione. Il ritmo viene mantenuto costante anche grazie a qualche ovvio imprevisto, pur se la durata del film è comunque abbondante. McQueen è lo sgamato della compagnia e ruba la scena a un discreto cast.
MEMORABILE: La richiesta della macchina fotografica; Il terreno che frana; In moto nei prati.
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  • Curiosità Patrick78 • 8/05/09 14:58
    Magazziniere - 545 interventi
    -Fa parte dei dieci film preferiti da Quentin Tarantino che per la rivista -THE INDEPENDANT- nel 2005 ha stilato una sua personalissima classifica e lo ha inserito in settima posizione.

    * 1. The Good, the Bad and the Ugly (1966, Leone)
    * 2. Rio Bravo (1959, Hawks)
    * 3. Taxi Driver (1976, Scorsese)
    * 4. His Girl Friday (1940, Hawks)
    * 5. Rolling Thunder (1977, Flynn)
    * 6. They All Laughed (1981, Bogdanovich)
    * 7. The Great Escape (1963, J. Sturges)
    * 8. Carrie (1976, De Palma)
    * 9. Coffy (1973, Hill)
    * 10. Five Fingers of Death (1973, Chang)

    -Fa parte dei dodici film preferiti da Quentin Tarantino che per la rivista -SIGHT & SOUND- nel 2002 ha stilato una sua personalissima classifica e lo ha inserito in settima posizione.

    * 1. The Good, the Bad and the Ugly (1966, Leone)
    * 2. Rio Bravo (1959, Hawks)
    * 3. Taxi Driver (1976, Scorsese)
    * 4. His Girl Friday (1940, Hawks)
    * 5. Rolling Thunder (1977, Flynn)
    * 6. They All Laughed (1981, Bogdanovich)
    * 7. The Great Escape (1963, J. Sturges)
    * 8. Carrie (1976, De Palma)
    * 9. Coffy (1973, Hill)
    * 10. Dazed and Confused (1993, Linklater)
    * 11. Five Fingers of Death (1973, Chang)
    * 12. Hi Diddle Diddle (1943, Andrew L. Stone)
  • Discussione Caesars • 9/04/10 09:04
    Scrivano - 16812 interventi
    Ho trovato una straordinaria somiglianza tra Richard Attenborough e Gabriele Cirilli.




  • Discussione Zender • 9/04/10 09:34
    Capo scrivano - 47798 interventi
    Ahah, mah... straordinaria... Conosco entrambi ma non direi poi troppa :)
  • Musiche Lucius • 25/06/11 12:55
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri nella versione sperimentale di Sciascia:

    Ultima modifica: 25/06/11 13:39 da Zender
  • Musiche Lucius • 7/10/11 10:52
    Scrivano - 9051 interventi
    Sempre direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, due 45 giri originali italiani:



    Ultima modifica: 15/02/15 07:33 da Zender
  • Curiosità Daniela • 24/02/17 18:32
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    La grande fuga è basato su un romanzo di Paul Brickhill, un pilota australiano che, a seguito della cattura dopo l'abbattimento del suo aereo in Tunisia nel 1943, venne internato in un campo di concentramento tedesco dove partecipò ad un tentativo di fuga mediante lo scavo di una galleria.

    La sceneggiatura è opera di James Clavell, scrittore e cineasta australiano naturalizzato americano. Anche Clavell era stato prigioniero in un campo di concentramento durante la seconda guerra mondiale, ma si era trattato di un campo giapponese. Basandosi sui ricordi di tale esperienza, Clavell scrisse il romanzo King Rat, poi trasposto al cinema per la regia di Bryan Forbes con il film Qualcuno da odiare.

    La colonna sonora de La grande fuga è opera di Elmer Bernstein, a cui si devono molte altre celebri musiche divenute inconfondibili, in particolare quella de I magnifici sette.

    Fonte: Wikipedia, schede corrispondenti ai nomi citati