Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Spaghetti western di pregio, che vede tra i protagonisti (soprattutto nei titoli di testa, perché nel film non occupa certo il set quanto Tomas Milian o John Steiner) il grande Orson Welles nella parte del flemmatico colonnello Carrasco. Ma la sorpresa migliore viene senza dubbio da Tomas Milian che, fortunatamente autodoppiatosi, inventa un peones istrionico (Tepepa) e lo anima con una verve straordinaria, inserendolo a pieno titolo nella galleria dei suoi personaggi migliori. E lui l'elemento catalizzatore fin da principio, quando si capisce che John Steiner, qui sua insolita spalla, gli concede ogni spazio non parlando quasi mai: il dottore da lui interpretato, giunto in Messico per vendicare la...Leggi tutto sua donna violentata tempo prima da Tepepa, salva il peones dall'esecuzione per poterlo uccidere con le proprie mani. Ma non sarà così facile. La sceneggiatura di Franco Solinas e Ivan Della Mea privilegia molto di più il disegno dei personaggi che non la storia vera e propria, che infatti si evolve in maniera piuttosto confusa ed è sostanzialmente priva dell'azione di cui sono solitamente impregnati gli spaghetti western meno pretenziosi. C'è qualche scontro a cavallo (poco convincente), qualche pistolettata, ma nel complesso la regia di Giulio Petroni è statica, preferendo soffermarsi sui primi piani dei volti (specialmente quello dell'algido Steiner), sui paesaggi infuocati del sole... Welles, rispetto a Milan e Steiner, sembra voler uscire dagli schemi rigidi di una sceneggiatura non brillantissima imponendo la sua inconfondibile recitazione pacata e intensa, ridisegnando su di sé le scene. Colonna sonora di Ennio Morricone, meno suggestiva del previsto ma comunque di gran classe, con un tema ricorrente dignitoso.

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Il Gobbo 16/05/07 23:28 - 3015 commenti

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Capolavoro del tortilla-western, e il miglior film di Petroni. Sarà il pungolo della presenza di Orson Welles (a tratti degno del suo Quinlan), sarà la musica di un Morricone ispirato (indimenticabile la marcetta del tema principale), sarà il magistrale uso degli spazi, sta di fatto che la piccola epopea di "Jesus Maria Moran detto Tepepa" rimane impressa nella memoria e nel cuore. Quello dei nostri western è l'unico terzomondismo/guevarismo ancora digeribile, e anche il torvo amerikano Gobbo applaude in piedi il finale.

G.Godardi 13/06/07 22:12 - 950 commenti

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Monco di oltre mezzora nella versione che circola di solito in tv, è stato rieditato di recente nella versione integrale di oltre due ore. Petroni fa uno spaghetti western che si situa a metà tra Giù la testa (tematiche ed uso insistito dei flashback) e Quien sabe (il finale). Dalla sua ha un Tomas Milian perfetto e intenso, il colpaccio di avere un Welles scanzonato al suo servizio e una soundtrack sognante di Morricone. Per gli amanti del genere è una manna dal cielo, ma per tutti gli altri sarà un po' provante arrivare alla fine. Comunque sia è imperdibile.

Homesick 23/09/07 08:19 - 5737 commenti

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Terzomondista e guerrigliero. A riflessioni politiche su ingiustizia, povertà e gattopardismo si affianca quella, tipicamente western, sulla violenza: violenza rivoluzionaria (Milian), reazionaria (Welles) e spinta dalla vendetta (Steiner e Casamonica), che bilancia una trama dilatata e prolissa. Il trio protagonista offre interpretazioni eccellenti: Milian ribelle, crudele, sagace; Welles, placido e sanguinario; Steiner algido, ambiguo e ancora lontano dagli stereotipi di malvagio a cui verra più tardi confinato. Epica colonna sonora di Morricone.
MEMORABILE: Tepepa esorta i suoi alla rivoluzione; L'estrazione della pallottola.

Lercio 10/10/07 23:21 - 232 commenti

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Secondo western di Petroni, uno spaghetti diciamo "politico" che vede la rivoluzione messicana protagonista e sfondo. Tomas Milian è eccezionale nell'interpretare il sarcastico Tepepa. Il film è girato elegantemente e la sceneggiatura è ottima, col parallelo tra Tepepa e Il biondo Inglese. Bellissimo il tema pricipale di Morricone. Tra i vertici dello spaghetti western.

Lovejoy 19/07/08 15:17 - 1823 commenti

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Spaghetti western con venature politiche che solo a sprazzi riesce a regalare buoni momenti di cinema. Colpa, sopratutto, di un copione che dopo pochi minuti diventa assai prevedibile, con personaggi in larga parte poco interessanti. Si salva dal disastro per merito di un Milian in palla e dell'incredibile presenza del grande Orson Welles nei panni di un Generale laido come pochi. Male, invece, Steiner. Nello stesso genere, meglio Vamos a matar companeros.

Cangaceiro 9/08/09 13:06 - 982 commenti

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Considerando la carica emotiva che il film sprigiona, i capolavori di Leone non sono poi così lontani. La condanna ai politici opportunisti che lasciano bollire nella fame e nell'ignoranza il popolino è esplicita e condivisibile. Rispetto al successivo Vamos a matar companeros la pellicola ha meno concessioni al mero spettacolo essendo più profonda e riflessiva. Milian totalmente a suo agio si confermava già attore di razza, la presenza scenica di Welles mette quasi soggezione ed anche Steiner non delude. Eccellente la colonna sonora di Morricone.
MEMORABILE: Il finale con la sovrapposizione in dissolvenza dei volti di Milian e del piccolo Casamonica.

Matalo! 8/11/08 16:57 - 1378 commenti

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Che dire? Petroni ha classe registica e sia in Per tetto un cielo di stelle che soprattutto in Da uomo a uomo le immagini reggono il passo con i western americani. Qui c'è qualcosa di più e qualcosa di meno; in più c'è la scrittura a flashback interni e le voci off che rendono suggestiva la narrazione e affascinante il destino ineluttabile di Tepepa e Carrasco. Di meno c'è la riproposizione deegli stereotipi messican-guevareschi che stancano un po'. Ma il film è comunque interessante e maturo.

Herrkinski 21/06/09 22:42 - 8122 commenti

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Insolito spaghetti-western che calca molto la mano sulla matrice politica ispirata dalla rivoluzione messicana, affrontando diversi temi di stampo sociale e anche problematiche "etiche" legate ai personaggi. Milian istrionico e convincente, bizzarra la presenza di Orson Welles, discreti anche gli altri interpreti. La versione integrale dura oltre 2 ore e il montaggio talvolta emicranico dovuto a flashback e voci fuori campo appesantisce un film già di per sè abbastanza riflessivo e con poca azione. Non per tutti, comunque non male.

B. Legnani 29/01/10 16:32 - 5534 commenti

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Anomalo, molto interessante. Se il finale è rivoluzionario (e ci ricorda il sigaro castrista fumato da Milian), il pre-finale è, etimologicamente parlando, stra-ordinario. Dote del film è il non aver fatto nessuno eroe a 360° (manco Tepepa lo è), di aver dato spazio alle ragioni del vendicatore e di aver dato al personaggio di Welles una dignità che viene non solo dal magnetismo dell'attore e dalle splendide scene che lo vedono agire, ma pure da una certa, seppur in mal riposto ideale, signorilità. Ma era prevista o ce l'ha messa lui? Vale ***.
MEMORABILE: I preparativi della fucilazione iniziale.

Giuliam 30/01/10 11:15 - 178 commenti

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Tomas Milian è Tepepa: un rivoluzionario, abbastanza simpatico quanto violento, furbo, patriota messicano. Notevoli l'ambientazione e le musiche di Ennio Morricone, tanto suggestive da ricordare la trilogia di Sergio Leone. Risultano molto convincenti i dialoghi e le interpretazioni dei vari attori (in primis un bastardo Orson Welles). Infine "tutto" per una parabola sulla libertà (protagonista un popolo, quello messicano, assai patriota e caloroso), sulla fiducia e collaborazione,
MEMORABILE: Paquito: "Non gli piaceva il Mexico..."

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Galbo 30/01/10 05:39 - 12399 commenti

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Riuscito "spaghetti western", con l'occhio insolitamente puntato sul versante politico e sociale del contesto in cui si svolge la storia (la rivoluzione messicana). Buona sceneggiatura e bella interpretazione dei protagonisti con Tomas Milian che non sfigura di fronte al monumentale Welles. Buone anche le prove dei caratteristi e la colonna sonora di Morricone.

Rickblaine 30/01/10 10:13 - 635 commenti

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Nonostante la buona interpretazione di Tomas Milian e Orson Welles; nonostante la colonna sonora molto suggestiva; nonostante lo sfondo politico (pur non approfondito), non rimango del tutto soddisfatto. Si corre troppo dietro alle farse del buon Tepepa, che si mostra buono e cattivo allo stesso tempo. Il film piace, ma mi aspettavo di più.

Enzus79 30/01/10 10:53 - 2902 commenti

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Uno dei migliori film interpretato da Tomas Milian. Nel cast c'è pure un certo Orson Welles. Anche se il film è meno azione rispetto ai soliti western, mi ha coinvolto. Specialmente per l'interpretazione dell'attore cubano. Steiner impassibile. Welles sui suoi standard.

Caesars 16/04/10 09:08 - 3794 commenti

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Mezza delusione. Di Petroni avevo apprezzato il precedente Da uomo a uomo, ma questa incursione nella rivoluzione messicana mi ha convinto poco; colpa di una sceneggiatura confusa che fa succedere, nell'arco di due ore abbondanti, poco o niente. Welles si conferma attore enorme (anche dimensionalmente) ma non basta a sollevare in modo sostanzioso le sorti della pellicola. Non che il prodotto finale sia da disdegnare ma, complice anche un'aspettativa mediamente alta, a fine visione si rimane con la sensazione che si poteva avere di più.

Gugly 3/05/11 23:45 - 1188 commenti

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Un po' lento, ma è diffile non amare il revolucionario, furbo, violento Jesus Maria Moran, alias Tepepa (un straordinario Tomas Milian autodoppiato). Orson Welles gigioneggia e giganteggia, ma non compare poi tanto, Steiner è impassibile, ma anche il ruolo lo richiede. La colonna sonora morriconiana e le facce dei "peones" portano il film ad un livello superiore rispetto alla media degli spaghetti western e non è poco, visto il messaggio rivoluzionario in voga con gli anni della pellicola. Spruzzi leoniani.
MEMORABILE: Il ragazzino che cavalca e il ricordo di Tepepa; la canzone "al Messico che vorrei".

Nando 5/05/11 22:05 - 3816 commenti

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Un western all'italiana con risvolti rivoluzionari e politici di discreta lega. Milian è una maschera perfettamente integrata nel contesto, Welles reagisce con mestiere alla "tracotanza" dell'attore cubano mentre Steiner è il solito convincente laido. Morricone inebria il tutto con le sue note. Probabilmente la trama appare lievemente telefonata.

Jdelarge 30/09/13 11:54 - 1000 commenti

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Spaghetti western che rispetto ai soliti canoni del genere risulta essere meno casinista e più intelligente; la trama, infatti, è ben sviluppata e il tema della rivoluzione viene affrontato in maniera convincente e mai banale. Tepepa è un personaggio che calza a pennello a Milian e anche il colonnello Cascorro è ottimamente interpretato da Welles. Il ritmo del film è piuttosto lento e la sceneggiatura non troppo pungente, ma la regia di Petroni è solida dall'inizio alla fine. Gran finale.

Modo 18/12/14 12:15 - 949 commenti

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Spaghetti western con impostazione differente dai soliti canoni. Abbastanza politicizzato, prende spunto dalla rivoluzione messicana. I tre personaggi principali sono ben caratterizati. La storia perde mordente nella fase centrale dilungandosi oltremodo nella versione non tagliata. Nel complesso un discreto film (anche se non mi ha particolarmente colpito). Meritevole d'ascolto la colonna sonora del solito Morricone.

Nicola81 10/01/17 10:09 - 2862 commenti

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Regista tra i più originali del western nostrano, Petroni dirige una pellicola più riflessiva che spettacolare, ma efficace sul versante politico, nell'utilizzo dei flashback e nell'andare oltre la consueta contrapposizione tra buoni e cattivi (neppure Tepepa, pur battendosi per una giusta causa, può essere considerato un personaggio totalmente positivo). Milian con licenza di strafare, Welles valore aggiunto, Steiner ambiguo e glaciale. Piacevoli le musiche di Morricone. Merita la visione, meglio se nella versione breve...
MEMORABILE: L'inizio; Il dialogo tra Tepepa e il presidente Madero; La parte finale.

Myvincent 20/12/18 08:37 - 3744 commenti

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Tepepa è un progetto ambizioso alla Sergio Leone che il regista Petroni realizza raccontando la storia di un eroe-bandito, simbolo supremo dei peones messicani sfruttati dai poteri feudatari dei primi del 900. Tomas Milian ne è il protagonista pressoché assoluto su cui tutto il film si appoggia, assegnandogli forse il ruolo più significativo della carriera. Prolisso in certi punti, resta un grande affresco ricco di paesaggi assolati e polverosi, assordati solo dallo scalpitio dei cavalli e dalle fucilate improvvise.

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Pessoa 9/12/18 17:23 - 2476 commenti

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Film ascrivibile al sottogenere dello "Zapata wetern", si distingue per gli intermezzi fortemente politicizzati che evidenziano le contraddizioni di una rivoluzione spesso dimenticata dai libri di storia. Milian sente forse più degli altri l'argomento e sembra maggiormente coinvolto ma la prova del cast è in generale molto buona. Di livello anche la OST di Morricone, mentre il tessuto narrativo indugia su particolari secondari portando il film oltre le due ore e risulta talvolta prolisso. Nel complesso rimane uno dei migliori esempi del genere.

Il Dandi 30/07/19 23:47 - 1917 commenti

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Senza dubbio un caposaldo del (sotto)genere filo-messicano e filo-sessantottesco, del quale sfrutta bene il tema (volendo universale) della rivoluzione fallita. La complessa struttura a flashback però non giova alla scorrevolezza di una pellicola il cui magnetismo è dominato esclusivamente dalla cantilena latina dell'auto-doppiato Milian, perfetto nell'incarnare le contraddizioni dell'eponimo anti-eroe, rivoluzionario e autoritario a sua volta. Né Welles né Morricone sembrano invece troppo in forma, contrariamente a quanto afferma la leggenda.
MEMORABILE: L'inseguimento cavallo vs. coupé de ville; "Cos'è una donna in confronto a una rivoluzione?"; I volti già adulti e spietati dei Casamonica bambini.

Joe64 3/08/19 15:51 - 17 commenti

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L'ambiguo rivoluzionario messicano Tepepa combatte a fianco dei poveri peones, ma il governo e un dottore inglese lo cercano per ucciderlo. Importante western all'italiana, alterna momenti di grande cinema a ingenuità di regia e montaggio davvero incredibili... Tomas Milian si doppia da solo ma non è una buona idea: la voce stride con il resto del doppiaggio, a volte non si capisce ciò che dice, forse gli han lasciato molte libertà in alcuni dialoghi. Peccato, perché sceneggiatura, musica, cast e fotografia sono di altissimo livello.
MEMORABILE: Tutte le scene con il grande Orson Welles; L'incredibile finale con Luciano Casamonica.
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  • Homevideo Herrkinski • 10/06/09 20:04
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    E' in circolazione nelle edicole/ipermercati un DIVX del film per la Erga/Passworld. La qualità video (2.35:1 - 16/9) è buona, discreta quella audio (MP3 Stereo). L'unico audio è in italiano, nonostante sul retro copertina venga detto che questa edizione viene "proposta anche nella versione inglese originale". Inoltre viene detto che il film è offerto nella versione integrale di 136', "attraverso una meticolosissima opera di restauro e di comparazione di tutte le versioni attualmente disponibili". Sarà vero? La durata effettiva è comunque 127', ad ogni modo devo ancora visionarlo per intero. Il DIVX si trova anche a 2,00 Euro, se siete fortunati.
  • Homevideo Il Gobbo • 18/06/09 09:20
    Segretario - 762 interventi
    Ma perchè non procurarsi (dovrebbe trovarsi ancora) l'eccellente dvd ufficiale della Alan Young, con il cd della colonna sonora come bonus, un restauro smagliante, la versione integrale e l'audio-commentary di Petroni?
  • Discussione Gugly • 5/05/11 16:37
    Portaborse - 4710 interventi
    Il film giustamente è entrato negli annali, ma l'ho trovato davvero lento, seppure (ovviamente) ravvivato dall'intepretazione sopra delle righe di Milian e del grande (in tutti i sensi) Orson Welles.

    Leoniano prima di Leone, anche per i rappporti tra i protagonisti che ricordano il successivo (e da me molto amato, e pure questo lento) Giù la testa.
  • Discussione Zender • 5/05/11 19:06
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Io non son mai riuscito a digerirlo troppo Gugly e sono d'accordo con te: veramente lento e compassato, ma senza avere le qualità registiche per farlo, a parer mio (Leone ovviamente ce le aveva, per cui non riuscirei a definirei lento Leone, visto che mentre le scene passano ci sono mille cose da guardare).
  • Discussione Gugly • 5/05/11 19:15
    Portaborse - 4710 interventi
    Ovviamente la qualità non si può confrontare con quella di Leone...diciamo che salvo, come ho già detto, i paesaggi e le facce dei comprimari peones.
  • Homevideo Digital • 30/10/11 18:48
    Portaborse - 4007 interventi
    Dvd della General Video disponibile dal 14/12/2011.



    Dati Tecnici :

    Audio : Italiano, Inglese Dolby Digital 1.0
    Rapporto Schermo : 2,35:1 Anamorfico
  • Homevideo Digital • 7/11/12 20:34
    Portaborse - 4007 interventi
    Dvd e Blu-ray import targato Koch Media con audio italiano disponibile dal 18/01/2013. Fa parte della nuova collana Western Unchained (ogni riferimento al nuovo film di Tarantino è puramente volontario).
  • Curiosità Fauno • 15/09/16 10:52
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Dalla collezione cartacea Fauno, il flano del film:

  • Discussione Nicola81 • 9/01/17 10:40
    Compilatore d’emergenza - 674 interventi
    Mi è piaciuto abbastanza, però la copia in mio possesso dura 96 minuti, mentre dal tenore dei commenti apprendo che la versione integrale supera le 2 ore. Devo darne conto nel mio commento, e valutarlo di conseguenza?
  • Discussione Zender • 9/01/17 15:51
    Capo scrivano - 47802 interventi
    No, non direi. Il film è quello. Puoi scrivere che hai visto la versione breve, se vuoi, ma giusto come nota.