Un esercito di 5 uomini - Film (1969)

Un esercito di 5 uomini

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Prima di diventare regista a tutti gli effetti, Dario Argento scriveva sceneggiature. Per questo spaghetti western di poche pretese, il futuro autore dell’UCCELLO DALLE PIUME DI CRISTALLO (che uscì qualche mese dopo) s’inventò anche un soggetto capace di riunire il filone western con l'avventuroso utilizzando una storia a dir poco classica: i cinque uomini del titolo (tra i quali riconosciamo Peter Graves/l'Olandese, Bud Spencer/Mesito, Nino Castelnuovo/Dominguez e Tetsuro Tanba/il samurai) sono criminali incalliti che, guidati dall’Olandese (li ha riuniti lui) escogitano un piano per...Leggi tutto assaltare il solito treno col carico d’oro. La prima parte è da dimenticare, senza brio né inventiva, mentre la seconda, in cui si raccontano le complesse fasi del piano, riesce a creare qualche momento interessante. Quasi priva di dialoghi, accompagnata dalle musiche di Morricone (a dir la verità non troppo incisive) e dal ritmato sferragliare del treno, è la parte più caratteristica, che trova un degno completamento nel finale. Purtroppo la regia di Italo Zingarelli (la versione americana, THE FIVE MAN ARMY, segnala come regista Don Taylor, in realtà praticamente assente dal set) non è certo virtuosistica e il risultato è modesto. In pratica, pur non essendo confezionato malissimo (la fotografia di Enzo Barboni, futuro regista dei Trinità con lo pseudonimo di E.B. Clucher, è più che buona e solare), UN ESERCITO DI CINQUE UOMINI non riesce a farsi ricordare per nessuna qualità particolare e scorre via innocuo come il treno che domina il secondo tempo. La mano di Argento si fa sentire per qualche particolare truculento, ma...

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Il Gobbo 5/04/07 13:39 - 3015 commenti

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Godibile, ritmo, trovate e belle facce del cinema avventuroso dei due mondi, fra Graves e Tamba. Il marchio di fabbrica argentiano sono le armi da taglio, affidate a un maneggiatore esperto come appunto Tetsuro Tamba. Il ghiotto nome del Dario ha preso la mano ad alcuni compilatori di filmografie, che addirittura gli attribuiscono la regia tout court, ma pare assodato che il film l'abbia girato Zingarelli. Da rivalutare.

Homesick 29/05/08 11:44 - 5737 commenti

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Una sorta di Giungla d'asfalto in salsa italo-western rivoluzionaria: un individuo ingaggia quattro professionisti variamente abili (il forzuto, l'esperto in esplosivi, lo scaltro, il maestro d'armi bianche) per compiere una rapina, che termina con il solito prevedibile tradimento. Piuttosto fiacco nonostante la sceneggiatura di Argento, si esaurisce esclusivamente nella lunga, silenziosa e ben diretta preparazione dell'assalto al treno. Castelnuovo ha un ruolo più colorito del solito; Graves è quello di Furia e Missione impossibile.

Lovejoy 21/07/08 14:10 - 1823 commenti

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Discreto western ben scritto da un giovane Dario Argento, ormai prossimo all'esordio dietro la macchina da presa (avverrà l'anno successivo) e diretto con buon senso del ritmo dal bravo Taylor (alias Zingarelli). Due/tre scene d'azione ben fatte e un cast in buona forma. Particolarmente azzeccati Graves e Spencer.

Matalo! 22/07/08 09:55 - 1378 commenti

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Eh beh, c'è Peter Graves; perché non affidargli appunto una Mission:impossible anche nel solito west messicano dei nostri spags? Scritto da Argento e diretto dal produttore di Bud Spencer/Terence Hill Italo Zingarelli (grosso come Spencer faceva a gara con questi a chi mangiava più polpette...) questo film è anonimo, puro trascorrere di un'ora e mezzo quando non si ha granchè da fare e si è in digestione. Caastelnuovo spicca per insopportabilità; solite facce, solito sole, musiche di Morricone e titoli di testa del grande Lardani tirati via.

Straffuori 22/07/08 13:24 - 338 commenti

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Spaghetti-western avventuruoso godibile e divertente. Diretto, che procede velocemente senza troppi fronzoli. Protagonisti ben presentati all'inizio e che offrono una buona prova per tutto il corso del film che non è mai noioso.... Bellissima tutta la parte della rapina e della preparazione.

Deepred89 23/07/08 20:33 - 3706 commenti

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Spassoso spaghetti western, divertente e ben congegnato. La regia è efficace quanto basta e il cast è pieno di nomi interessanti. Ritmo elevato e numerosi colpi di scena. Nulla di originale, ma il film di Zingarelli merita più di vari western magari più noti.

Caesars 22/02/09 01:35 - 3790 commenti

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Discreto spaghetti western che riesce nell'intento di farsi seguire con sufficente interesse per i circa 90 minuti di durata. La storia non brilla per originalità: 5 uomini cercano di rubare un carico d'oro da un treno dell'esercito messicano, per donarlo ai rivoluzionari... ma qualcuno vorrebbe il bottino tutto per sè. Essendo scritto da Dario Argento c'è anche una parte gialla che riguarda la regia della pellicola: probabilmente è di Zingarelli ma c'è chi dice (Spencer) che l'abbia diretto interamente Don Taylor. Due pallini e mezzo.

Ciavazzaro 23/02/09 14:32 - 4770 commenti

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Non male. Un ottimo e variegato cast: si passa da Bud Spencer a Graves, Castelnuovo, Gora e compagnia. Una solida regia e un ritmo che rimane inalterato nel corso della pellicola, con belle scene come quella sopra il treno molto godibile, il finale e qualche colpo di scena. Sicuramente da vedere.

Disorder 23/07/09 10:24 - 1416 commenti

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Decisamente sopra la media. La trama non è eccezionale, però l'idea di fondo è accattivante: cinque uomini, tutti dei duri e specialisti nel loro campo, riuniti per compiere una difficile rapina ad un treno, sotto la guida dell'enigmatico olandese. Anche il finale, apparentemente retorico, cela un'altra verità. Da vedere, se capita.
MEMORABILE: L'Olandese fa le presentazioni degli uomini, spiegandone la storia e l'abilità.

Kaciaro 22/03/10 02:26 - 6 commenti

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Spaghetti western messicanrivoluzionario; la storia non è nulla di originale, ma il film è ben girato e difficilmente ci si annoia. A me è caro perché girato sulla linea ferroviaria Civitavecchia-Orte, vicino casa mia. Tra l'altro molto belle le sequenze girate col treno in movimento...

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Cangaceiro 17/11/10 10:29 - 982 commenti

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Pur strizzando l'occhio ai western politici è un film completamente diverso rispetto a quel filone perché l'ideologia lascia gran parte dello spazio all'avventura garantita dall'efficacissima sceneggiatura di Argento, molto diretta e spedita. Si entra da subito nel vivo dell'azione con un piano entusiasmante che raggiunge picchi di suspence ragguardevoli, come nella lunga, muta e intensa scena clou della rapina al treno. Il finale poi è un vero trionfo. Zingarelli dirige e produce egregiamente. Dei cinque uomini i migliori sono Graves, Bud e Tamba.
MEMORABILE: La disperata corsa di Tamba per risalire sul treno.

Rambo90 16/02/11 01:08 - 7697 commenti

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Uno dei miei spaghetti western preferiti: la trama è semplice ma con alcuni azzeccati colpi di scena e il ritmo è ottimo. Tutta la seconda parte con il colpo sul treno in movimento è praticamente perfetta ed emozionante e le musiche di Morricone sono un buon accompagnamento incalzante. Bud Spencer è in uno dei suoi ruoli migliori, insieme ad altri bravi attori come Castelnuovo e il Graves di Missione impossibile. Da rivalutare.
MEMORABILE: Bud Spencer felice che divide il bottino, con un sorrisone stampato in faccia.

Rigoletto 7/05/12 14:43 - 1786 commenti

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Buon western azzeccato nella regia e nella scelta degli attori (tutti molto bravi, soprattutto Castelnuovo). L'unico difetto l'ho trovato nella scelta della location, troppo... "lussureggiante" per un western ambientato in Messico, cosa che in parte ha sciupato il mio piacere. Per il resto lo si può definire tranquillamente un buon prodotto, dal ritmo sostenuto e senza punti morti e che, nel complesso, non deluderà gli amanti del genere. ***
MEMORABILE: "Certi uomini muoiono per denaro, altri per una causa. Loro muoiono per noi!"

Graf 22/09/13 02:17 - 708 commenti

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Uno dei western italiani più divertenti. Cast tecnico-artistico al top: soggetto e sceneggiatura di Dario Argento, regia di Dan Taylor e/o Zingarelli, fotografia di Enzo Barboni, musica di Morricone, interpreti con le “facce” giuste come Peter Graves, Claudio Gora, Bud Spencer. Un film di buona fattura artigianale, di impianto leoniano, ispirato alle tematiche terzomondiste, che parte lento ma che carbura strada facendo fino a giungere alle ansie e alle tensioni della prolungata scena della rapina che fa rimanere lo spettatore a lungo con il cuore in gola.

124c 10/09/14 13:07 - 2918 commenti

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Spaghetti western sceneggiato da Dario Argento e co-prodotto dagli americani. Nino Castelnuovo non è certo il Terence Hill di Dio perdona... io no!, però è credibile come messicano. Bud Spencer al solito picchia, ma non troppo, mentre fra gli attori si fa notare Peter Graves, che interpreta il misterioso Olandese, personaggio autoritario che sembra imparentato con il Jim Phelps della nota serie Missione impossibile. Buono l'inserimento di Tetsuro Tamba, samurai arrivato fresco fresco dai set giapponesi di James Bond. Buono e diverso.

Jdelarge 1/01/15 18:25 - 1000 commenti

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Il film fila liscio come l'olio senza mai raggiungere picchi di qualità eccelsa. Divisa in due parti ideali, la pellicola trova il suo punto di forza nella seconda metà, in cui suspense e ritmo salgono prendendo il posto della noiosa prima metà. La musica ha due facce, proprio come il film; quando Morricone "gioca a fare l'americano" non aggiunge nulla in più al risultato finale ma, fortunatamente, sprazzi di qualità morriconiana sono presenti soprattutto nelle scene più importanti, ossia quelle dinamiche. Bello il finale.

Brik94 29/07/15 08:32 - 68 commenti

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Scritto ancora una volta da Argento dopo Oggi a me... domani a te, anche questo western risulta essere molto interessante e ben realizzato, pur non seguendo i canoni del genere. Tra i cinque personaggi il più riuscito è sicuramente Bud/Mesito, che regala anche il solito sorriso ai fan. Avvincente il colpo al treno, quasi una sorta di Missione impossibile (non per niente è presente il protagonista della serie).
MEMORABILE: Olandese: "Fammi vedere l'orologio!" Bud: "Ce l'ho" Olandese: "Fammelo vedere allora!" Bud: "S'è rotto..."

Alex75 31/07/15 09:16 - 880 commenti

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Western del filone “messicano”, più avventuroso che politico, dalla trama non particolarmente originale ma spettacolare. Cast eterogeneo, ben assortito: Graves dà carisma a un personaggio enigmatico, Spencer e Castelnuovo danno un tocco ironico e scanzonato al film mentre la presenza del giapponese Tamba è l’elemento di originalità (anche se un nipponico nel western italiano si era già visto in Oggi a me... domani a te). Le musiche di Morricone, come spesso accade, sono un valore aggiunto.
MEMORABILE: Il treno; Il finale.

Lythops 11/04/17 21:22 - 1019 commenti

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Si salvano le musiche di Morricone, a parte l'inno cantato dal coro, i titoli di testa e le sequenze del treno. Il film appare "slegato" e poco coerente, appena tenuto assieme da Graves e Spencer. Gora è chiaramente fuori ruolo, per quanto relegato a poco più di un generico, Castelnuovo decisamente antipatico fin dal suo primo apparire. Film d'intrattenimento con pretese seriose e dal finale poco sopportabile. Da cinema parrocchiale di altri tempi.

Nicola81 9/06/17 12:21 - 2857 commenti

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Scritto da Dario Argento con Marc Richards, si inserisce senza particolare fantasia nell'ambito degli spaghetti western incentrati sulla rivoluzione messicana, anche se stavolta è lo spettacolo a prevalere sulle rivendicazioni ideologiche. A parte la lunghissima sequenza sul treno, la regia (sulla cui paternità ancora si discute) è piuttosto scolastica e i presunti colpi di scena non sono veramente tali per chi abbia bazzicato prodotti analoghi. Il protagonista Graves si fa spesso rubare la scena da Bud Spencer, insopportabile Castelnuovo, nella norma Morricone.

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Jurgen77 27/06/17 09:02 - 629 commenti

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Buon western/Messico rivoluzionario/avventura movie nel quale spicca un Bud Spencer in splendida forma. In questo caso dimenticatevi i "fagioli" e i peti dei Trinità. Buoni anche gli attori spalla e ottime le scene d'azione. Ritmo sostenuto per tutta la pellicola con finale in crescendo. Molto curate anche le ambientazioni. Pellicola godibilissima e non troppo impegnativa.

Puppigallo 12/06/18 19:09 - 5273 commenti

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Uno di quei film che si dimenticano già durante la visione; e non è certo un bene. Tra tutti gli attori, il vecchio esperto di esplosivi è quello più convincente. Certo, Bud è sempre piuttosto simpatico, ma qui gli hanno appioppato un personaggio (solo un grosso orso scemo), che ne limita le comunque buone capacità di recitazione. L'azione non manca, anche se la parte sul treno è un po' stiracchiata; e i militari muoiono come mosche. Ma nel complesso, non va al di là del vedibile e nulla più.
MEMORABILE: Calcio del fucile nei denti a una donna, che osava cantare; Bud approfitta della rivolta del pueblo e strapazza un militare; La conta dei proiettili.

Pesten 24/12/18 16:19 - 790 commenti

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Pellicola secondaria che offre più di uno spunto interessante. Cinque personaggi con relativi caratteri diversi, forse troppo secondari in alcuni casi ma che aiutano a creare una certa varietà durante il corso della storia narrata. Diciamo che di western rimane principalmente l'ambientazione (anche se spesso forzata), perché piano piano sembra di essere in un film d'azione. Ci sono delle ottime musiche di Morricone a dominare in molti punti, forse anche eccessivamente in certi frangenti. Fantastica la parte dell'attacco in silenzio al treno.
MEMORABILE: L'ottimo inglese di Bud Spencer; Tutta la parte di film che mostra l'assalto al treno, eseguita in rigoroso silenzio dai protagonisti.

Victorvega 19/04/20 00:22 - 502 commenti

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Bello, classico nella sua semplicità e semplice nel suo svolgimento, il film coinvolge e diverte. La parte migliore è quella relativa all'esecuzione del colpo, con i protagonisti nel treno, molto coinvolgente e adrenalinica. Nulla di particolarmente originale ma il film si dimostra centrato e ben condotto. Bella e solare la fotografia. Positivo senza particolari menzioni l'apporto del cast. Curioso il fatto che sia stato sceneggiato da Argento.

Reeves 13/12/20 14:53 - 2214 commenti

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Bel western terzomondista che utilizza lo schema degli specialisti (ciascuno sa fare bene qualcosa) e lo colloca nel vivo della rivoluzione messicana. Il ritmo è avvincente, la sorpresa finale è un po' telefonata ma comunque ha un suo senso, le lunghe scene sul treno hanno il pregio di non annoiare mai. Un altro di quei film che spiegano, molto piu dei saggi degli studiosi, quanto il terzomondismo rivoluzionario fosse estremamente popolare in quegli anni.
MEMORABILE: Il rapporto di Bud con il cibo...
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  • Curiosità Zender • 3/05/18 17:37
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Discussione Joe64 • 18/04/20 22:41
    Galoppino - 10 interventi
    5 uomini e una grande rapina per la causa della rivoluzione... spaghetti western abbastanza divertente, purtroppo non si solleva dalla media per via di una regia molto modesta.la prima parte é a tratti banale e forzata,nel secondo tempo il film acquista una sua dignità con la notevole parte sul treno...le belle musiche di Morricone,la fotografia di Enzo barboni e la presenza di Bud Spencer, contribuiscono notevolmente ad alzare la qualità della pellicola.
    Ultima modifica: 20/04/20 23:11 da Joe64
  • Discussione Graf • 19/04/20 23:21
    Fotocopista - 908 interventi
    L'ho sempre trovato un film riuscito e divertente, un’avvincente pellicola del sottogenere "rapine" in versione western terzomondista, dall'impianto avventuroso e dall'ambientazione ariosa e picaresca...
    Ottimo il cast attoriale e anche quello tecnico-
    artistico è ai massimi livelli...
    Chi l'ha girato?
    Ritengo la versione di Daniela Giordano la più credibile; Don Taylor, sotto contratto come regista con il produttore Italo Zingarelli, per ragioni sue abbandonò il set dopo pochi giorni di direzione e, allora Zingarelli, per non vedere fallito il progetto e per non rimetterci un mucchio di soldi – il film era già in produzione, i set allestiti e i contratti firmati – decise di fare il gran passo e inventarsi regista magari supportato nell’impresa dall’esperto direttore di fotografia Enzo Barboni, anche lui in procinto di esordire alla regia con lo pseudonimo di E.B. Clucher, e da qualche assistente alla regia con una solida esperienza sulle spalle…In quanto a Dario Argento, sceneggiatore del film, sono convinto che visitasse regolarmente il set come era solito fare ma non credo proprio che avesse già deciso di passare alla regia…Lui stesso pare non ne faccia mai nessun cenno…
    Ultima modifica: 20/04/20 17:44 da Graf
  • Discussione Zender • 21/04/20 08:07
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Io: ci sono troppi errori. Maisucole, apostrofi sballati, spazi mancanti dopo la punteggiatura. Se devo fare troppe correzioni non va bene. Chiedi comunque via contattaci, queste cose, non qui.
    Ultima modifica: 21/04/20 08:07 da Zender
  • Discussione Graf • 22/04/20 01:50
    Fotocopista - 908 interventi
    La lunga scena della rapina al treno risulta essere stata girata in Italia centrale prevalentemente in provincia di Viterbo sulla linea ferrovia tra Capranica e Civitella Cesi e nelle stazioni di Blera e Civitella Cesi. Ferrovia dismessa da decenni al traffico ferroviario.
    Risulta a voi davinottiani esperti di loction?
    Fonte: sito web: BUDterence.tk
    Ultima modifica: 22/04/20 01:50 da Graf
  • Discussione Reeves • 13/12/20 14:48
    Segretario - 700 interventi
    Il titolo della riedizione (avvenuta dopo il successo di Spencer) era "Bud Spencer è Mesito nel film Un esercito di cinque uomini"
  • Discussione Zender • 13/12/20 17:13
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Ma non è semplicemente un'aggiunta della locandina sopra al titolo?
  • Discussione Reeves • 13/12/20 17:59
    Segretario - 700 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ma non è semplicemente un'aggiunta della locandina sopra al titolo?

    Nel mio ricordo no, però potrei sbagliarmi
  • Discussione Caesars • 14/12/20 11:06
    Scrivano - 16810 interventi
    Negli anni '70 era molto frequente che si facessero riedizioni di film nei quali compariva un attore nel frattempo divenuto molto famoso, e che si cercasse di "sviare" lo spettatore mettendo in risalto il nome del protagonista rispetto al titolo del film. Che io sappia però questo avveniva sui flani pubblicitari, non sui titoli di testa del film. Un altro esempio (oltre a questo riportato da Reeves) che ricordo è quello relativo alla riedizione del film "Ettore lo fusto" per i quali i flani sui giornali recitavano: "Giancarlo Giannini è IL DRITTONE nel film Ettore lo fusto" con la scritta IL DRITTONE molto più grande rispetto al titolo del film, per cui lo spettatore meno attento si recava al cinema convinto di vedere un film intitolato appunto IL DRITTONE.
  • Discussione Zender • 14/12/20 18:39
    Capo scrivano - 47778 interventi
    Han proseguito anche dopo: "Prestami tua moglie", per una presenza di qualche minuto di Abatantuono, venne reintitolato "Lo strafico". Sì, capitava molto spesso. Anche nei Sessanta con Franco e Ciccio. Ma anche nei Cinquanta con Sordi, per dire: "Via Padova 46" diventato "Lo scocciatore". Ce n'è tantissimi a ben pensarci.