Bagliori nel buio - Film (1993)

Bagliori nel buio
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Travis Walton (D.B. Sweeney, nel film) scrisse un libro, sulla sua misteriosa esperienza. Quando aveva diciott'anni venne rapito dagli alieni in un bosco dell'Arizona, ed è di questo che il film di Lieberman parla. Tuttavia non è apparentemente così centrale, l'evento, perché la sceneggiatura si occupa di ricostruire anche il contesto sociale in cui esso si verificò; le indagini dello sceriffo e i suoi interrogatori agli amici del giovane scomparso, ad esempio, con una certa attenzione nella descrizione dei caratteri. Tanto che il vero protagonista non pare in realtà il rapito quanto invece il suo amico, capo del loro gruppo di "boscaioli"...Leggi tutto (e al quale Robert Patrick riesce a dare quel minimo di spessore richiesto). O anche l'antagonista di Travis, it caustico e "ribelle" giovane cui dà il volto Craig Sheffer. La prima parte non ha l'apparenza del film di fantascienza, né del thriller, ed è ciò che stona un po' con le ambizioni dell'ultima mezz’ora, in cui inattesi squarci visionari colpiscono nel segno e arrivano a rendere al meglio l'atmosfera quasi mistica che ci si aspetta di ritrovare in prodotti simili. Un solido B-movie insomma, che intrattiene il giusto facendo leva su meccanismi semplici e una buona tensione che monta (anche se un po' in ritardo) fino ad esplodere nella succitata ultima parte. Recitato discretamente, diretto non nel migliore dei modi ma ugualmente godibile, per lunghi tratti. Bella la battuta finale.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/09/07 DAL BENEMERITO UNDYING POI DAVINOTTATO IL GIORNO 22/03/10
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Undying 10/09/07 15:33 - 3807 commenti

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Il "Santilli footage" era destinato -di lì a poco- ad essere reso pubblico (1995-Misteri, condotto dalla Foschini) e l'ufologia stava vivendo un periodo di fermento divulgativo. Travis Walton, un taglialegna delle White Mountains (Arizona) scrisse del suo rapimento (alieno) avvenuto il 5 novembre 1975. Dal libro la Paramount Pictures produsse il film sull'abduction più spaventosa cui essere umano può incorrere, vissuta dal protagonista come "cavia di laboratorio". Ottimo ritmo e buoni spfx, tanto che il regista di Blair Witch sembra ricordarsene in Altered (2006).

Lercio 23/09/07 18:48 - 232 commenti

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Un film che fila liscio: struttura classica, attori all'altezza e una buona fotografia. La storia è abbastanza lineare ed è forse questo che impedisce al film di non elevarsi troppo, ma di certo non si può fare un processo alle intenzioni. Cast con volti noti di alcuni film degli anni '80 inizio anni '90. Senza alti né bassi, ma svolge bene la sua funzione.

Cinevision 25/09/07 12:53 - 72 commenti

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La storia, tratta da un fatto vero accaduto nel 1975, narra di un gruppo di tagliaboschi che una notte si imbatte in una enorme astronave aliena. Uno di loro si avvicina e viene risucchiato con enorme sgomento degli altri. I pregi del film stanno nel narrare i fatti con estremo realismo e nel rendere molto bene sia l'incredibile shock subito dai protagonisti sia lo sconvolgimento della tranquilla vita di una tipica cittadina americana. Notevole anche l'allucinante sequenza sull'astronave.

Puppigallo 29/09/07 15:55 - 5275 commenti

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Film che parla di un rapimento alieno (tratto da una storia “vera”). Il protagonista se la cava dignitosamente, anche perchè il ridicolo è sempre dietro l’angolo, ma lui, soprattutto quando è alle prese con i glabri extraterrestri, ben lontani dal tenero E.T. e molto più vicini agli scienziati che fanno esperimenti sulle povere cavie, è molto naturale e credibile, trasmettendo una certa angoscia a chi guarda (il terrorizzato lo fa molto bene). E’ questo il vero motivo d’interesse, unito al trauma psicologico. Buono e consigliabile.
MEMORABILE: I test condotti dagli alieni sul povero protagonista.

Cotola 10/10/08 22:59 - 9044 commenti

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Spacciato per un film tratto da una storia vera, è in realtà la solita bufala trita e ritrita che tuttavia mostra una certa professionalità nella realizzazione, che gli consente di innalzarsi dalla media del genere di questi film. Sobrio e ben fatto e per questo può anche meritare la visione.

Galbo 19/10/08 18:31 - 12393 commenti

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Onesto b-movie di genere fantascientifico il cui nucleo centrale è un rapimento alieno e nel quale i protagonisti extraterrestri sono quanto di più lontano possibile dall'iconografia da ET ma sono invece molto "umani" nel loro cinismo indagatore. Il film non ha troppe pretese ma appare ben realizzato e "scorre" in modo gradevole con effetti speciali ben fatti e credibili interpretazioni da parte di tutto il cast.

Herrkinski 20/10/08 21:38 - 8112 commenti

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Notevole Ufo-movie. Tratto da una (presunta) storia vera, il film riesce a tramettere una certa angoscia, specialmente nelle allucinanti sequenze sull'astronave aliena. I protagonisti ce la mettono tutta e riescono a risultare credibili, gli effetti speciali e le scenografie sono all'altezza e la fotografia è buona. Fortunatamente il film riesce a non scadere nel ridicolo involontario e offre una visione dei rapimenti alieni più oscura e maligna del solito, senza spettacolarizzare troppo un fenomeno spesso abusato. Indubbiamente valido.

Fabbiu 16/11/09 11:23 - 2145 commenti

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La presunta storia vera è un soggetto, credibile, ignorabile o risibile; ciò che è caratterizzante il tutto è il fatto di come la fantascienza in fondo risulti sullo sfondo visto che ad essere rappresentata è una ricostruzione dei fatti. C'è solo una sequenza di interni di un astronave, con frame di alieni, per altro ben realizzata con una cura non indifferente di un clima oppressivo e claustrofobico. Tutto il resto gioca sui sentimenti di chi potrebbe e non vorrebbe essere considerato pazzo, con delle lungaggini di troppo, che però si seguono bene.

Jofielias 23/12/11 10:02 - 170 commenti

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Lieberman prova a dare spessore emotivo a un caso di cronaca, ma la vicenda viene drammatizzata in modo piuttosto piatto. Nell'esplorazione delle conseguenze legate al caso di abduzione il risultato è scolastico, con una caratterizzazione dei personaggi troppo rozza e televisiva. Ne scaturisce una storia abbozzata che patisce un finale monco: come si conclude il rapporto tra Travis e la pecora nera del gruppo? Che fine fa l'investigatore che non ha mai lasciato irrisolto un caso? Un buon mystery di fantascienza, scarso come dramma.

Mco 18/12/14 18:23 - 2327 commenti

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Cosa mai potrà essere capitato per cinque giorni a un uomo preda di strane creature non di questo mondo? A questo interrogativo ha risposto proprio quell'uomo, Travis Walton, con il suo libro del 1978 e successivamente questo bel film di Lieberman. Come sempre accade in questi casi lo si legga ognuno con lo spirito che ritiene più adatto. Ma, prescindendo sulla verosimiglianza, la parentesi del "controllo" alieno ha un quid anticipatore del gorno più recente e mette i brividi, anche dopo ripetute visioni. Chi ha in mente ET non lo guardi...
MEMORABILE: Il liquido inoculato a forza nell'occhio.

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Daniela 10/11/16 09:47 - 12662 commenti

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Un boscaiolo che si trovava nella foresta con alcuni compagni scompare nel nulla dopo aver visto un misterioso bagliore, per poi ricomparire 5 giorni dopo... Ispirato ad un presunto rapimento alieno avvenuto negli anni '70, un film piuttosto convincente nella prima parte che descrive il clima di crescente sospetto all'interno della piccola comunità, mentre il seguito, che per presumibili esigenze spettacolari si discosta da quanto raccontato dal vero protagonista della vicenda, risulta meno interessante, anche per la povertà della messa in scena. Risultato complessivo dignitoso.

Il ferrini 11/06/17 02:34 - 2358 commenti

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Davvero ben diretto e ottimamente recitato, questo piccolo film non sfigura affatto accanto a ben più danarose produzioni. Gli incontri ravvicinati non sono certo una primizia, ma qui più che dalle parti di Spielberg come concetto siamo vicini a The Forgotten: abduction e relativa sperimentazione, quest'ultima peraltro con una messa in scena di grandissimo impatto e ottimamente musicata. La pellicola scorre decisa e va in crescendo, giungendo perfino a mostrare gli alieni senza mai cadere nel ridicolo. È la vera storia di Travis Walton?
MEMORABILE: Il ritrovamento di Travis (nudo) alla stazione di servizio.

Taxius 15/11/17 11:54 - 1656 commenti

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Tratto da una storia vera, il film parla di un rapimento alieno avvenuto in una cittadina persa nel nulla americano. Bel film di fantascienza che ha il pregio di non cadere nel ridicolo e, pur mostrando relativamente poco gli UFO (la scena in cui si vedono è fantastica), intrattiene e incuriosisce. Ovviamente il film non è nulla di straordinario e si farà dimenticare piuttosto velocemente, ma è fatto bene e merita la visione.

Kinodrop 3/12/17 19:18 - 2950 commenti

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In un villaggio dall'aria "western", con tanto di sceriffo, saloon eccetera, un'incursione di alieni rapisce uno dei cinque boscaioli al rientro dal lavoro. Qui inizia una serie di dubbi sulla sparizione che coinvolge i "superstiti", le autorità e i media. L'unica parte veramente interessante riguarda ciò che accade all'interno della struttura aliena e la psicologia sezionatrice e "sperimentale" delle creature, con una tecnica scenografica essenziale e suggestiva nonché musiche adeguatamente ansiogene. Il finale invece ritorna a un livello di ovvia normalità.

Bergelmir 5/01/19 22:50 - 160 commenti

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Interessante storia di rapimento alieno vissuta nel contesto di una cittadina americana. Basato su di un fatto di cronaca vera, il film si distingue da altri prodotti simili per una grande attenzione allo sviluppo dei personaggi e per mostrare le conseguenze che un fatto anomalo può avere in una comunità di provincia, che notoriamente cerca un capro espiatorio da condannare, per poter poi tornare alla propria normalità quotidiana. Pochi gli effetti speciali, è efficace l'esperienza extraterrestre della vittima, mentre gli alieni sono deludenti.

Hackett 26/12/19 11:22 - 1867 commenti

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Ordinata e ordinaria pellicola che tratta di rapimenti alieni e lo fa con piglio descrittivo più che indagatore, didascalico più che narrativo. Partendo da una vera e controversa vicenda accaduta negli anni '70, la pellicola non decide bene da che parte stare e per diversi tratti appare stiracchiata e inconcludente. Buona tutta la sequenza relativa all'esperienza extraterrestre vissuta dal protagonista.

Minitina80 20/12/20 21:58 - 2984 commenti

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Il più classico dei film sugli alieni che non inventa nulla di nuovo e non si sforza nemmeno di farlo. L’aspetto, forse, più interessante e riuscito riguarda il contesto sociale e tutto ciò che fa da contorno al rapimento, mettendo in evidenza come certe dinamiche interpersonali possano precipitare di colpo. Gli alieni appaiono per dovere di cronaca e poco importa se la vicenda a cui si ispira sia reale o presunta, perché quel tipo di rapimento si è talmente radicato nell’immaginario collettivo che una mente alterata potrebbe pensare di averlo vissuto sul serio.

Anthonyvm 5/06/22 00:58 - 5689 commenti

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Ispirato a un presunto caso vero di abduzione aliena, il film di Lieberman manca dell'opportuno pathos prima della "testimonianza" di Travis a causa di una scrittura troppo televisiva (specie sul versante dei dialoghi), che lascia i protagonisti allo stadio di pedine e gli eventi in una condizione di generico stallo, in attesa che almeno qualche ingranaggio del racconto si metta a girare. Bisognerà attendere più di un'ora, ma il flashback spaziale da horror fanta-ospedaliero ripaga appieno la pazienza del pubblico, grazie ai notevoli SFX e al sadismo descrittivo. Finale affrettato.
MEMORABILE: La luce rossa fra gli alberi; Travis nudo sotto la pioggia; Il risveglio nella crisalide carnosa; La fuga fra le celle per umani; Gli alieni operano.

Buiomega71 24/06/23 00:58 - 2910 commenti

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Straordinario l'incipit notturno con la fuga forsennata del furgoncino. Poi stallo da soap opera, si riprende con la paranoia e le accuse del piccolo paesino di provincia con vaghi sentori shirleyjacksoniani (viene in mente "La lotteria"). Ma bisogna attendere l'ultima mezz'ora per assistere a uno dei più agghiaccianti rapimenti alieni di impressionante chirurgia sperimentale, tra cadaveri sventrati, placente molliccie e creature dallo sguardo spaventoso in un disturbante contesto da torture porn sul quale Lieberman tornerà sopra. Insieme a Yuzna l'abduzione più terrifica mai girata.
MEMORABILE: Bocca e occhio spalancati (alla Sherman) e sonda che scende minacciosa; La marmellata che cola dal tavolo facendo rivivere a Travis l'incubo alieno.

Magerehein 25/03/24 09:09 - 1002 commenti

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Gli ansiogeni titoli di testa gettano subito lo spettatore nell'atmosfera giusta, anche se quanto seguirà rispetterà solo in parte le aspettative. La lunga fase d'indagine è un po' piatta e stereotipata ma contribuisce a delineare discretamente i vari personaggi e l'atmosfera di contorno; degno di nota inoltre che non vi siano esagerazioni o sciocchezze. Quando però occorre premere l'acceleratore, ecco che il film riesce a farsi adeguatamente teso o inquietante; in particolare le sequenze nella nave aliena possiedono buonissima visionarietà offrendo valide atmosfere.
MEMORABILE: I titoli di testa; Il ritrovamento alla stazione di servizio; Il flashback di Walton alla mercé degli alieni.

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  • Curiosità Daniela • 10/11/16 09:58
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Il film è ispirato ad un fatto di cronaca di cui fu protagonista Travis Walton, al tempo falegname, che sostenne di essere stato rapito da un UFO nel novembre del 1975, mentre era al lavoro con alcuni colleghi in una foresta dell'Arizona.

    Walton scomparve per 5 giorni, nel corso dei quali, risultando infruttuose tutte le ricerche, i falegnami che si trovano con lui quel giorno furono incriminati per presunto omicidio. Si tratta di uno dei più famosi casi di presunto "rapimento alieno" di cui si è avuto notizia ed anche di uno di quelli che hanno avuto maggiore risonanza per le modalità della sparizione e le sue conseguenze sulla comunità in cui viveva Walton.
  • Discussione Buiomega71 • 24/06/23 10:06
    Consigliere - 25999 interventi
    Il solo cruccio è aver dovuto rispettare le "baggianate" vissute (o meglio raccontate) dal vero Travis (il bruttissimo finale buonista della riconcigliazione tra Travis e Mike e la frase "Non le sono piaciuto", riferendosi agli alieni, nonchè le scritte in sovraimpressione sul destino dei protagonisti) e qualche scivolata nel tv movie da domenica pomeriggio (Travis che sfreccia in moto per le vie del paese al mattino e ritira le ciambelle, i bacetti con la morosina).

    Il resto è uno dei migliori SF degli anni 90, tra paranoie e sospetti (per un momento, con la congiura degli abitanti contro Mike, viene in mente "La Lotteria" di Shirley Jackson) e altissimi momenti ansiogeni (l'incipit con il furgone che sfreccia all'impazzata, Gardner e il passaggio a livello con l'arrivo del treno annunciato da lucette rosse che si riflettono sul parabrezza della macchina dando l'impressione, inizialmente, di un UFO, la foresta in "fiamme" causata dal colore venuto dallo spazio, il ritrovamento notturno di Travis nudo e tremante in un'abbandonata stazione di servizio) e almeno l'ultima mezz'ora, davvero terrifica e impressionante, dove Lieberman, in tempi ben poco sospetti, sposta l'asse dalla sci-fi al torture porn (che con The Tortured ci tornerà su).

    Dieci minuti di puro incubo alieno (anticipato dalla glassa-o dalla marmellata-che cola dal tavolo e imbratta la faccia di Travis, riportandolo nell'oscura astronave dei mille supplizi) dove Lieberman non si risparmia tra cadaveri sventrati, placente molliccie, fluttuazioni, un'immenso e gelido alveare che fa da oscura incubatrice, chirurgia sperimentale, bocche divaricate e eye violence liquido di strane sonde ispezionatrici ottiche (in modalità Morti e sepolti, anche per il look agghiacciante a cui viene sottoposta la fisionomia di Travis), nonchè gli alieni, resi nel massimo della loro ripugnanza, tra sguardi torvi e teste idrocefale.

    Basterebbe solamente questa malefica parentesi (ma anche l'arrivo in ospedale di Travis, trasportato in barella, con flash incubotici alla Allucinazione perversa) a relegare Bagliori nel buio tra i film più spaventosi  mai girati sugli alieni che arrivano da noi senza preavviso (insieme allo Yuzna di Progeny), con quei corridoi sulla nave spaziale che pullulano di spazzatura, scarpe da tennis, occhiali rotti, che sembra il tunnel degli orrori di Non aprite quella porta 2.

    Cast corretto con attori di culto (Berg, Sheffer, Thomas, anche se il migliore del lotto è Patrick-pessimo Sweeney- e Garner che da un tocco classico di ferreo e disincantato detective), la partitura di Mark Isham e la cupa fotografia di Bill Pope.

    Simpatico l'omaggio a Poltergeist con lo schermo della televisione sull'effetto neve e Mike che dormicchia con le figlie sul divano.

    Sembra che William Friedkin e Anne Rice (almeno da quel che afferma Lieberman) all'epoca furono impressionati dalla pellicola ritenendola, non a torto, la più riuscita e disturbante sulle abduzioni aliene.

    Le litigate, le ricerche, i soliti sospetti, le accuse e le interrogazioni sono solo orpelli, quel che conta sono quei terribili, e allucinanti, dieci minuti di puro orrore extraterrestre.




    Ultima modifica: 24/06/23 19:46 da Buiomega71