L'agente Rex Miller si spaccia per un corriere della droga allo scopo di sventare un traffico internazionale di LSD con epicentro... in Calabria! Demenziale spy all'italiana con budget da paese in via di sottosviluppo, che raggiunge i suoi abissi nella rappresentazione delle "visioni" post assunzione della droga eponima, realizzate con trucchi fotografici scalcagnatissimi. Al cast pure avrebbe giovato calarsi un acido. La canzone dei titoli, dal testo imperscrutabile, è cantata da Nicola Di Bari. È proprio il caso di dire: un film allucinante!
Micidiale tavanata simil-spionistica, con "incipit" che si commenta da solo. Per il resto, basti dire che il leit motiv della colonna sonora, "liberamente ispirato" a John Barry, è modulato da Nicola di Bari e che l'audace intreccio di spionaggio, avventura e amore si dipana in un ammaliante intreccio tra quella che pare essere la Svizzera e Scilla, in Calabria. Incommentabili le rappresentazioni dei "viaggi lisergici", recitazione degli attori sotto il livello di guardia, sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti.
MEMORABILE: "Mi chiamo Rex Miller: da grande farò l'agente segreto!!!"
Il titolo è truffaldino, non ci si trova di fronte ad un'analisi in stile mondo movie al mondo dell'acido lisergico, ma allo scopiazzamento del filone 007 con degli effetti visivi sullo stile La croce delle sette pietre, quindi pessimi. Le recitazioni sono spesso imbarazzanti e i buchi di sceneggiatura sono rattoppati con lunghe, estenuanti ed inutili sequenze che tentano di scimmiottare i terrbili effetti dell'LSD. L'unica qualità di questo film è la durata inferiore ai novanta minuti. Pessimo.
Divertentissimo film di spionaggio all'italiana. Simpatica la colonna sonora, abbastanza gradevoli le scene d'azione, buono il cast (quello femminile anche bello... tutte donne di petto). Bellissimi i paesaggi non ancora deturpati della Calabria e della Svizzera.
Molto affascinante ed interessante: lo OO7 nostrano ha congegni mortali che non han nulla da invidiare a Ian Fleming (il colmo è la ricetrasmittente ricaricabile col calore umano!). Eccellente la figura della scienziata interpretata da un'ottima Franca Polesello e, si noti bene, c'è sempre una Spectre di turno che vuole appianare il mondo demolendo in un modo del tutto originale la società attuale, precisamente mediante la "carne del diavolo". Mi ha molto divertito...
MEMORABILE: "Pensavo che a lui bastassero le tue doti naturali", poi la mossa di judo. Ma anche la primissima scena.
Fumettistico spy-movie italico caratterizzato dalla splendente ambientazione sulle Prealpi lombarde e dall’idea della droga come nuovo mezzo per la conquista del mondo, sebbene le visioni lisergiche qui rappresentate piombino nel trash e la sceneggiatura sia farraginosa come accade nella maggior parte di questi prodotti. Le canzoni di Nicola di Bari in testa e in coda ("Un fiore rosso") siglano il clima ludico dell’intera operazione.
MEMORABILE: Franca Polesello vs Luciano Rossi; Madison e la Polesello sotto l’effetto dell’LSD.
Il punto di forza è che con l'aggiunta dei temi della droga e delle allucinazioni (trash finché si vuole ma ci stanno bene) il film porta un ventata di novità nello spy italico e ancora oggi forse per il titolo e la trama attira più spettatori di quasi tutti gli altri spy italiani. Location italiane caserecce, poco budget, notevoli la Polesello (come sempre) e la meno conosciuta Karin Skarreso. Trama a lungo andare con qualche punto morto e qualche buchino, discreti gli aggeggi da 007.
007 all'italiana mascherato da poliziesco sociale perché tratta, in maniera molto ingenua, della droga allucinogena che andava in voga sopratutto in quegli anni, l'LSD. Guy Madison è più un poliziotto infiltrato che un James Bond con licenza d'uccidere (che comunque utilizza, per vendicare una collega-amante), ma è in parte, come lo è anche la scienziata di Franca Polesello, che lo affianca nella missione. Ci sono sequenze che mostrano gli effetti dell'LSD, ma sono ridicole e servono a giustificare le poche scene d'azione. Mediocre.
Film realizzato alla fine degli anni 60 cercando, per quanto possibile a quel tempo, di caratterizzare fatti e personaggi con canoni "moderni" ben più palesati nel libertario decennio successivo. Le donne sono sexy ma non nude, la tenue violenza è priva di qualsiasi serio cenno antisociale e la droga allucinogena viene a volte interpretata, come nel finale, in un'ottica quasi scanzonata e sicuramente trash. Belle location e buon ritmo; inoltre ci sono ottimi attori che prendono tutto in modo molto serio, anche quando intossicati dal "mortale" nemico.
MEMORABILE: L'incredibile esperimento sui soldati; Lui uccide lei, mentre lei lo fotografa!
Spy-movie molto mediocre di Mida in cui il solito agente ha l'ingrato compito di salvare il mondo, questa volta da qualche manciata di pasticche di LSD. La confezione paga una sceneggiatura ingenua e piena di falle ed effetti speciali da baraccone, che strappano più di un sorriso non cercato. Modesto il cast, a parte Madison piuttosto in parte, ma tutto succede seguendo linee troppo rette e regala poche emozioni senza interesse, pure per il pubblico dell'epoca. Ridicolo l'approccio al mondo della droga. Evitabile anche per i cultori del genere.
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