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TITOLO INSERITO IL GIORNO 31/07/07 DAL BENEMERITO CIAVAZZARO
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- Non male, dopotutto:
Ciavazzaro - Mediocre, ma con un suo perché:
Galbo, Daniela, Myvincent - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Caesars, Pigro, Stefania, Buiomega71
Diciamolo subito: Obsession è un thriller uguale a tanti altri: con la suocera pazza che si vuole riconquistare il figlio con corollario di amazzamenti in appendice... Perché vederlo almeno una volta? Per la buona interpretazione della Lange e perché nel cast fa capolino qualche vecchia star (la Foch, Holbrook...).
Brutto. Un thriller anonimo, con una trama risaputa che non ha un briciolo di originalità. Peccato perché gli attori coinvolti nell'operazione sono bravi e cercano di salvare il salvabile. La regia di Jonathan Darby è tanto corretta quanto anonima. Domanda per chi traduce il titolo in italiano: perchè cambiare quello originale con un'altra parola inglese che nulla c'entra (e che coincide col titolo originale di un ottimo film di De Palma)?
La classica rivalità suocera/nuora in un thriller sui rapporti morbosi che appare francamente eccessivo nelle motivazioni e nello svolgimento, finendo per diventare involontariamente ridicolo. Non contribuiscono alla riuscita del film le prove delle due attrici protagonisti troppo "caricate" anche se la Lange (pur nell'ambito di un personaggio mentalmente disturbato) è più convincente della Paltrow. Evitabile.
Marito credulone e suocera perfida (brava Lange): un'accoppiata devastante per la moglie, oltretutto incinta. Il film non sarebbe neanche male come idea, ma c'è un problema: è eccessivo e schematico nella caratterizzazione (che diventa caricatura) dei personaggi e nella storia, ma non lo è nel linguaggio e nello stile, tenuti invece su un piano piuttosto normale di dramma famigliare. Insomma, manca il grottesco in una storia grottesca, e quindi tutto suona falso e stonato.
Una sola domanda: ma Jackson (il neo-marito della Paltrow) non si rende conto di avere una madre pazza? Ci è o ci fa? Io speravo ci facesse, il che avrebbe aperto prospettive più interessanti e imprevedibili per una storia che non fosse l'ennesima versione para-televisiva di Attrazione fatale con sfumature edipiche. Invece no: c'è la solita escalation di intimidazioni e violenze nei confronti della povera vittima, a partire da una situazione idilliaca, solo il climax non è male, abbastanza angoscioso, il finale però è forzatissimo. Perdibile.
MEMORABILE: Il personaggio della nonna è una trovata discreta.
Mamma possessiva fa di tutto perché l'adorato figlio torni a considerarla la donna più importante della sua vita, anzi l'unica... Ne fa le spese la diafanoide nuora, oltretutto incinta... Il film mette in scena un contrasto già più volte affrontato sugli schermi, puntando tutto sul contrasto fra l'aspetto ed i modi della "mammima cara" - apparentemente dolce e premurosa - e la sua vera natura. Ma Lange, pur brava, non riesce a dare credibilità al personaggio, non essendo sostenuta da una sceneggiatura adeguata. Il risultato, più che drammatico, è involontariamente grottesco.
Una suocera malefica ordisce un piano ai danni della propria nuora, con tutta la cattiveria delle persone infelici e disadattate. Se non brillasse qui e là l'indubbia, confortante presenza scenica di Jessica Lange, sarebbe da scartare fin dall'inizio, questo thrillerino da serate disimpegnate davanti alla tv. Tutto è piatto e finisce nel musetto scialbo di un'altrettanta scialba Gwyneth Paltrow.
Per metà film qualcosa di terribile e disarmante (complici le pompose musiche di Christopher Young), tanto che sembra una loffia soap opera (nemmeno divertente) che invita all'uso del fastforward. Poi l'asticella si alza all'improvviso, con la Paltrow che fugge prima in Suv eppoi arranca sulla strada come nel finale di Non aprite quella porta e la maciara di Non si sevizia un paperino, tra parti dolorosi, dissanguamenti e la Lange fuori di zucca. Il pessimo finale da filodrammatica, però, fa ripiombare il tutto nell'inutilità. Parziale mezzo passo falso.
MEMORABILE: La giostra con i cavallini e la musichetta della filastrocca uguale a quella della Casa 2; I ratti morti che cadono in testa alla Paltrow; La torta.
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- Praticamente basterebbero i primi minuti di film a far scappare a gambe levate (complici le pompose e tronfie musiche di Christopher Young-altrove eccellente-) di quello che sembra una loffia soap-opera tra due sposini mai così odiosi (lui è uno stoccafisso, lei una madonnina infilzata) e la suocera (madre di lui) tutta moine (fasulle) e sorrisoni. Eppoi tutti alla messa di mezzanotte, al maneggio coi cavalli, e dal ranch in Virginia che manco la telenovela Il segreto, una nonnetta paraplegica che fà battute ciniche e simpatiche e che vorresti vedere morta da tanto e divertente. Poi si torna a New York a fare i neo sposini in carriera (lei è incinta e vomita sul polsino del capo, poi subisce un'agressione casalinga come in un episodio di Magnum PI)
Insomma, smadonnando e imprecando, mi chiedevo che cavolo di film stavo vedendo (sputtanandomi l'unico giorno in cui posso godermi finalmente un film) e la tentazione di usare il fastforward del VCR era impellente.
Poi, però, si comincia ad avvertire che la suocera di lei non abbia tutte le rotelle a posto (deliranti preghiere in chiesa, la stanza del futuro nascituro, le bugie, la morbosa possessione verso il figlio, un'oscuro incidente del passato che causò l'accidentale morte del marito) e , imprevedibilmente, l'asticella comincia a alzarsi, quando la mogliettina odora che la suocera è matta come un cavallo. Fuga col Suv per le stradine di campagna eppoi arrancando sulla statale dove passano i camion, una via di mezzo tra il finale di Non aprite quella porta e la Florinda Bolkan massacrata di Non si sevizia un paperino
Il filmaccio sembra prendere improvvisamente quota, e ti dici che Darby, in fondo, a solo prolungato un pò troppo le attese. Parti dolorossisimi, dissanguamenti, la Paltrow che sembra uscita da un "possession movie", la Lange che fà a maglia mentre la Paltrow soffre tra i tormenti del travaglio, recisione, piuttosto barbara, del cordone ombelicale, "adesso quasto bambino è mio", e la suocera è pronta a mandare nel mondo dei più la nuora scomoda con una bella iniezione.
Sapori acri del miglior "southern gothic thriller" aldrichiano, con le mammine care che sbroccano nella follia omicida.
Ma , dopo questa notevole impennata che pareva salvasse il film in corner, si ripiomba nell'inutilità, con un tremendo finale da filodrammatica che manco nelle telenovele brasiliane , dove si vorrebbe esaltare la bravura delle attrici, e si finisce nello stucchevole e nel comico involontario (mazzata finale l'orribile chiusa da film tv alla Rosamunde Plicher).
Tutto viene buttato nella spazzatura, e attendendo (inutilmente) gran finali thilling con battute slasher o lotte a corpo a corpo, ti arriva una prova da teatro della tragedia da far ridere i polli e i pollastri, trasformando un potenziale thriller in un drammone pomposo e ridicolo alla Tennessee Williams
La pulsione morboso/incestuosa che ne poteva scaturire (gli elementi c'erano tutti) non viene sfiorata nemeno per sbaglio, in un peccato quasi mortale per questo genere di film. Edulcorando il tutto da filmetto estivo pomeridiano per casalinghe annoiate.
Di contro ho apprezzato abbastanza la Paltrow (che ricordavo più odiosa e insopportabile, e il suo ruolo migliore era quando aveva la testa nella scatola in un thriller di culto), mentre la Lange gigioneggia un pò troppo (taccio su Schaech, un vero e proprio pesce lesso)
La musichetta della filastrocca che risuona dalla giostra coi cavallini e la stessa della Casa 2
Per una volta mi accodo ala critica che, all'unanimità, lo massacra.
Mentre la Paltrow stà partorendo , la Lange la incita di spingere, e la Paltrow le risponde " Stò spingendo, puttana!"
AmenUltima modifica: 8/04/17 13:49 da Buiomega71 - Ho ancora la vhs della Columbia Tristar (audio notevole e buona resa video), perchè il dvd sarebbe sconsigliato (leggere i feedback degli acquirenti di Amazon)
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Durata effettiva: 1h, 32m e 54s
