Questione d'onore - Corto (1935)

Seguito di Vita in campagna. Infatti ritornano gli stessi personaggi, l'astio nonostante il tempo non è cessato e quindi i protagonisti si fanno i dispetti l'un l'atro creando ottime situazioni comiche. Ineccepibili le musiche e notevole il palazzo ove si svolgono le vicende.

Stanlio e Ollio aprono un negozio di materiale elettrico, ma in quello vicino (una pasticceria) ci sono marito e moglie che i due avevano già incontrato e coi quali era nata un’accesa discussione. Ovviamente, inizieranno a farsi una serie di dispetti (le pinze incandescenti, secchio della panna in testa…), finchè attireranno un poliziotto. Qui lo smilzo e il rubicondo non danno proprio il massimo e il copione è piuttosto striminzito. Qua e là si sorride (la loro sola presenza mette gia di buon umore), ma mancano i momenti di vero spasso.

Notevole comica, molto nota (al pari di Vita in campagna, del quale è più o meno il sèguito), nella quale il meccanismo della vendetta incrociata fra le parti, con passività assoluta da parte di chi subisce, pur ben noto, viene nobilitato dallo scambio di battute fra Hardy e Hall, il "pizzicagnolo" che non ha accettato di instaurare buoni rapporti di vicinato con il duo, che si lancia nel commercio di materiale elettrico. Il doppiaggio di Sordi, quando Ollio reclama per l'onore infangato, è indimenticabile.

Il divertimento con Stanlio ed Ollio è sempre assicurato. Questo piccolo film fa uscire grosse risate a causa degli intoppi che i due incontrano con il commerciante di fronte a loro, combinandone di tutti i colori. Oltre che due grandi comici, si dimostrano anche grandi attori.

Dopo il perfido bisticcio di Stanlio e Ollio con un terzo incomodo in Vita in campagna, non poteva mancare un sequel con lo stesso "avversario". Ecco qui, allora, la fantasiosa e furibonda guerra tra i due comici che gestiscono un negozio di elettricità e il droghiere irascibile: con implacabile pervicacia si susseguono i dispetti in una progressiva distruzione di articoli in vendita, scelti accuratamente per la bisogna, secondo uno dei meccanismi più collaudati ed esilaranti della coppia Laurel-Hardy. Molto divertente.

L'idea vincente è quella di riportare sulla scena il terzetto del godibilissimo Vita in campagna di cui questo film costituisce il sequel. In questo caso l'elemento centrale è dato dai dispetti tra vicini bellicosi. Molte gag fisiche e la solita grande interpretazione di Laurel e Hardy e dei grandi caratteristi che li hanno sempre affiancati.

Dopo un anno i personaggi di Vita in campagna si incontrano in città, dove Stanlio e Ollio aprono un negozio di elettrodomestici proprio di fronte alla drogheria di Charlie Hall. Non equiparabile al suo inarrivabile predecessore, ma comunque godibilissimo con un Hall che tiene testa in tutti i sensi alla famosa coppia in bombetta.

Spumeggiante e divertentissimo seguito (se non migliore) di Vita in campagna, con gli stessi protagonisti e con una serie di situazioni scoppiettanti che regalano risate assicurate. La coppia Laurel e Hardy trova in Charlie Hall una formidabile spalla e quando sono tutti e tre in scena non ce n'è per nessuno. Da vedere.

Raro caso di sequel diretto per una comica, con la coppia che incontra nuovamente marito e moglie di Vita in campagna dando vita a una nuova disputa a base di dispetti. Il ritmo è molto veloce e le gag ancora divertenti, in particolare quella che vede un ladro svaligiare poco a poco il negozio di elettrodomestici di Stanlio e Ollio. Buono.

Stavolta i Nostri si improvvisano commercianti, ma si ritrovano a scontrarsi col tizio (gelosissimo marito) già visto in Vita in campagna. Nonostante i primi minuti divertenti, alla fine i dispetti tra i vicini diventano noiosi e anche il finale non è nulla di speciale. L'unico momento davvero memorabile è quello in cui Stanlio aziona la pedana con la scala in cima alla quale si trova Ollio, mandando quest'ultimo a sbattere contro il cornicione della casa/negozio del rivale.