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Anno: 1977
Genere: commedia (colore)
Regia: Michele Massimo Tarantini
Note: Aka "Taxi-girl".
APPROFONDIMENTI: La commedia sexy in Italia
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/06/07 DAL BENEMERITO DUSSO
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- Davvero notevole!:
Furetto60 - Quello che si dice un buon film:
Plauto, Dusso, Pessoa - Non male, dopotutto:
124c, Daidae, Mco, Trivex - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Rogerone, Markus, Siska80, Gabrius79 - Gravemente insufficiente!:
Undying, Homesick
Probabilmente la Fenech più bella mai vista, in vero stato di grazia!!! L'idea di base non è male (e del resto Sordi girerà anni dopo Il tassinaro), ma viene dato poco spazio a Alvaro Vitali, che avrebbe meritato di debordare. Insopportabili Maccione e Rizzo, pur con dei personaggi divertenti costruiti per loro. Il finale è veramente triste. Bravissimo anche Hilton.
A mio avviso è probabilmente la migliore commedia di Tarantini. Un'ottima commedia, molto più divertente della serie delle poliziotte(che hanno come protagonista sempre la stessa Fenech), con alcune trovate molto buone. L'unica cosa che non mi ha convinto è il finale, che il regista ha giustificato come "surreale" perché non voleva il solito finale convenzionale. Curiosità: Enzo Liberti, non d'accordo con il regista su come girare la fine (il girotondo)perchè gli sembrava una pagliacciata, se ne ando infuriato e il finale venne girato senza di lui.
Senza nulla togliere all'importanza - in questo "genere" - che ricopre l'attività del prolifico regista, resta davvero discutibile il risultato finale di una "commedia" che elude, di fatto, il senso per cui è stata girata: non riesce a strappare un solo sorriso (anche se Il Tassinaro di Sordi ne è forse in debito), mentre gli attori riescono a generare vero tedio nello spettatore, già sottoposto ad un ritmo indiavolato, ma che non ha un percorso (alla faccia delle linee di spostamento della tassinara) e che sbanda sul finale repentino e mediocre.
Che bella commedia sexy, dico davvero! Sembrerebbe una trama degna de La poliziotta fa carriera (la bella che fa da esca per la polizia per incastrare il boss della droga), con lo stesso tris di protagonisti Edwige Fenech/Alvaro Vitali/Michele Gammino, ma è molto di più. Abbiamo un Gianfranco d'Angelo usato al massimo del surrealismo, un Aldo Mccione veramente divertente, un Enzo Cannavale commissario di polizia alla Peppino de Filippo ed una Fenech più bella che mai. Simpatico anche Hilton.
MEMORABILE: Il finale surreale del girotondo, che piaccia o no, è un momento memorabile.
Alcune discrete gag, la prima mezz'ora del film fa ben sperare, ma poi è un crescendo inesorabile in banalità che culmina nel finale veramente di basso livello. Fracassone, surreale. Nel complesso il risultato è scarso, anche se qualcosa da salvare c'è. La Fenech sempre stupenda. *!
Commedia bambinesca ed esasperante che si rigira su se stessa senza concludere nulla ed approdando ad un insulso finale che sembra buttato lì a casaccio. Degli attori si salvano D’Angelo, simpatico poliziotto fan di Squadra antiscippo, e la litigiosa coppia Liberti-Facchetti; gli altri sono fuori forma (Vitali e Cannavale), svogliati (Gammino), fuori posto (Hilton) o inguardabili (il duo Maccione-Rizzo). La Fenech ha un paio di pose sexy e il suo taxi è sponsorizzato dal Cynar. C’è Cesare Bramieri, figlio del grande Gino.
MEMORABILE: La Fenech che guida il taxi in topless e in costume da odalisca.
Brillante commedia con accenni soft-sexy incarnati, è il caso di dirlo, da una Fenech in forma smagliante contornata da vari interpreti maschili del filone comico che si esibiscono in gag da avanspettacolo, inizialmente in modo autonomo, per poi confluire nell’apocalittico quarto d’ora finale, tra i migliori che ricordo del genere. Il film propone una marea di pubblicità “occulta” e riferimenti ironici al genere poliziottesco.
MEMORABILE: Il girotondo finale, degna conclusione; La delinquenza imperversa, la polizia non ne può più; La Fenech che gira in taxi come mamma l'ha fatta.
Tra insegnati, infermiere, liceali e supplenti ci mancava giusto la tassista (o meglio la “tassinara”). Nel panorama della commedia pecoreccia di quegli anni la pellicola di Tarantini non aggiunge molto, se non la “novità” del ruolo interpretato dall'ennesima Fenech doppiata in romanesco. La pellicola è se non altro supportata da un discreto parterre di caratteristi che fanno quel che possono per dar valore aggiunto a una vicenda che attinge - senza pudore - allo “spionistico”. C’è poco da ridere.
Sarebbe uscita una mezza porcheria: troppe battute bambinesche e rozze personaggi fuoriposto (ridicolissimo quello interpretato da George Hilton qui in una delle sue prestazioni peggiori); ma Tarantini riesce a sollevare di molto il film inserendo diversi personaggi azzeccati quali la Fenech con la sua bellezza, Isidoro il poliziotto con la fissa dei polizieschi, l'aiutante di Adonis con qualche problema di udito e il sempre ottimo Enzo Cannavale. Stranamente anonimo Vitali. Nel complesso molto divertente, se si eccettua ovviamente il finale.
MEMORABILE: Il finale, veramente ridicolo.
Commediola dal debole retrogusto poliziesco firmata da un ispirato e divertito Tarantini, sempre pronto a farsi beffa del genere "più serio". Le battute e i riferimenti al cinema di Milian e Maurizio Merli non si contano e la Fenech, oltre alla sua fisicità strabordante, fa il suo nel ruolo di collaboratrice della giustizia. Tra un reggicalze, un inseguimento (anche a cavallo!) e una scappatella c'è sempre spazio per pubblicizzare qualche bibita nazionale. Cannavale è un simpatico commissario ma è il sordo Rizzo a regalare perle di comicità.
MEMORABILE: L'incipit con la Fenech a seno nudo alla guida del tassì; La radiocronaca dell'inseguimento finale.
Aldo Maccione HA RECITATO ANCHE IN...
Il titolo ammiccante nasconde una variazione sul tema della poliziotta con la Fenech in forma stratosferica che cannibalizza il film per mancanza di concorrezza (se si esclude il bravo Russo) sfoderando una prova da grande attrice. La storia, molto ritmata, propone diversi momenti di comicità pura intersecando più generi. Anche la sceneggiatura è più curata del solito e la produzione non misera evita pacchianate o soluzioni arrangiate. L'inseguimento finale, pieno di citazioni, è un piccolo gioiello di comicità. Vale sicuramente una visione.
MEMORABILE: Il duetto fra la Fenech e Giacomo Russo ubriaco; I megaspottoni disseminati lungo il film.
Parodia al femminile di Taxi driver (non a caso dell'anno precedente) che delude notevolmente le aspettative pur potendo avvalersi di un cast di tutto rispetto (Cannavale, Vitali, D'Angelo). La trama è di una pochezza disarmante, la Fenech si dedica come spesso le capitava soprattutto a spogliarsi, il finale è veramente brutto. Si salva giusto qualche gag buttata lì come riempitivo di una sceneggiatura assente.
MEMORABILE: I duetti tra il commissario e Alvaro.
Commediola un po' scollacciata che si basa sulle grazie e sulla bellezza della Fenech ma che nella sostanza ha poche cartucce da sparare, nonostante uno stuolo di buoni caratteristi. Chi se la cava meglio sono Vitali e D’Angelo, ma per il resto le gag e le battute sono stantie e risapute e tendono a svilire gli attori. Godibile l’inseguimento finale, ma in un’ora e mezzo è una goccia nel mare (di banalità).
Una taxista amante dei misteri per un film assolutamente fruibile indirizzato a un sano intrattenimento disimpegnato. Fenech come sempre brava e sensuale, accompagnata da un gruppo di comprimari di buon livello, anche nei ruoli meno vistosi. Ci sono riferimenti a film usciti nelle sale del periodo (vedi il cartellone di Squadra antiscippo del 1976), anche citati direttamente. Trama sottile, uno spogliarello sexy, un lungo inseguimento finale in auto, con tanto di taxi segato a metà, tanto per strappare qualche sorriso e magari alcune lacrimucce di nostalgia.
MEMORABILE: La rapina in banca "finta" che sembra "vera"; D'Angelo che chiede di entrare nella "Squadra antiscippo".
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- Taxi girl è stato editato sia dalla defunta (purtroppo) AlanYoung Pictures nel 2004 e successivamente ripresa dalla meno curata Aegida nel 2009.
Il film presenta la stessa versione integrale della pellicola della durata di 89 minuti netti. Il film viene erroneamente spacciato da 100 minuti in numerosissime fonti sul web.
La versione è rigorosamente uncut.
Naturalmente il film è stato ottimizzato nel suo corretto formato originale 16:9 2:35:1.
Più curata la prima edizione (anche nei menù), più scarna la seconda con un menù carino giallo (per richiamare il titolo e i taxi) ma editato in 4:3.
Hanno anche 2 differenti trailer.
Nella AlanYoung c'è quello da 3m26s.
Nella Aegida c'è ne uno da 2m46s.
Migliore - devo dire :D - il trailer da 3m26s dove l'esordio è da infarto : la Fenech si spoglia nel taxi mettendo in prospettiva ciondolante le sue favolose zinne, roba da far drizzare anche i castrati ahah.
La curiosità è che questa scena non è presente nel film poichè non è stata scelta dal regista per il montaggio finale.
Quindi una chicca assoluta e meravigliosa.
In conclusione consiglio più l'edizione della AlanYoung perchè più curata in generale, benchè presenta lo stesso master intonso dell'Aegida.Ultima modifica: 20/12/12 19:27 da Rogerone - Un giorno capirò qual è la tua vera relazione con questo film, Andy, che salta fuori così spesso nelle tue segnalazioni cicliche :)
- Vengono fuori col contagocce le ultime location: questa in realtà era identificata fin dall'inizio ma all'epoca non c'era copertura di StreetView.
Comunque c'è ancora una location di questo film che mi sono ripromesso di trovare e che non vuole saltar fuori! - Ahah, ok, l'aspettiamo fra qualche mese, quando mi divertirà ancora molto trovare una nuova location di Taxi girl targata Andy :)
- D'Angelo in qualche modo anticipa il secondo capitolo di Giraldi, quando chiede a Cannavale di essere spostato nella squadra antiscippo o in squadra antifurto !
Era appena uscito il primo capitolo, ma con una veggenza particolarissima D'Angelo azzeccò il titolo di quello che poi fu il secondo capitolo della saga : appunto Squadra antifurto che usci' nel novembre del 1976 - Non capisco: questo film è del 77, quindi se Antifirto è uscito nel 76...
- Taxi Girl è uscito nell'aprile 1977, ma le riprese terminarono verosimilmente nell'estate/inizi autunno del 1976.
Come hai fatto giustamente notare tu (nella sezione curiosità), le locandine di Squadra antiscippo erano ancora presenti nella lavorazione... per cui si presume si girasse ancora d'estate.
Purtroppo le prove non ce le abbiamo, ma mi sembra difficile che potessero sapere del nuovo capitolo di Giraldi... - Mah secondo me capace che lo stessero girando quasi in contemporanea con Taxi girl. Il visto censura di Antifurto è dell'ottobre 1976, quindi credo l'abbiano girato più o meno nello stesso periodo ed è probabile che ognuno sapesse dell'altro. Detto questo è anche possibile che abbia pensato alla prima squadra che gli veniva in mente oltre a quella antiscippo :)
- Gianfranco D'Angelo fa una delle parti migliori nel film.
Cita,spesso storpiando i titoli questi film
La polizia si ribella con Franco Nero(in realtà Il cittadino si ribella) nella scena di inseguimento con le moto.
L'eroe della squadra volante con Bronson,quando la moto parte da sola,questo titolo onestamente non so a quale film sia riferito.
Subito dopo cita Roma a mano armata.
Nella scena finale di inseguimento di Adonis cita Napoli violenta storpiandolo in "Napoli incazzata"
e successivamente Il braccio violento della legge che diventa "Il braccio volante della legge"
e infine viene citato Squadra antiscippo nella scena
del cartellone.Ultima modifica: 26/08/16 22:51 da Daidae - Durante l'inseguimento finale il taxi di Alvaro Vitali (una inconsueta Citroen DS gialla, lo "Squalo", per intenderci) si divide in due con la Fenech alla guida che continua l'inseguimento sulla metà anteriore.
La scena è una evidente citazione del film Operazione San Pietro girato da Lucio Fulci nel 1967 in cui un'auto si divide in due, guardacaso proprio un'altra Citroen DS (questa volta nera e guidata da due preti) che continua l'inseguimento anch'essa solo con la metà anteriore.
