Uno dei film più deludenti di Stan Laurel e Oliver Hardy, nonostante la sua celebrità. Forse il non conoscere la pellicola parodiata crea qualche problema, ma resta il fatto che questa storia di evasi e di mascheramento da negri che lavorano in una piantagione non crea momenti di divertimento.
Eh no, non ci siamo. Una comica al di sotto delle capacità (enormi) dei due fenomeni (persino il tic di Stanlio è piuttosto stupido). Non male però, quando Stanlio si pulisce la mano sinistra e usa la destra per stringere quella del “Tigre”. Qua e là si sorride (il professore baffuto, dal dentista), ma non tutto funziona e la pellicola si trascina un po’ troppo, con canzoncine incorporate. Appena vedibile (soprattutto per i fan).
MEMORABILE: Il volo di Ollio nella vasca, causato da uno straccio lasciato per terra da Stanlio. Ollio, per vendicarsi, lo lancerà a Stanlio, colpendo la guardia.
Uno dei più famosi e divertenti film della mitica coppia americana. Scritto benissimo e diretto altrettanto splendidamente dallo specialista Parrott, si avvale di una serie di gag azzeccatissime (una su tutte, quella del dentista), di battute esilaranti, di un ritmo forsennato e di interpreti in grande spolvero. Oltre ai due magnifici protagonisti, da segnalare almeno le memorabili apparizioni del solito Finlayson e di Charlie Hall.
Famoso ma come già detto poco memorabile. Stanlio e Ollio questa volta sono evasi che si travestono anche da neri pur di sfuggire alla polizia. Famosa la comica del dentista, ma purtroppo si ride poco e male; strano perché la coppia era nel suo periodo migliore. Da evitare: anche gli appassionati rimarrebbero delusi.
Le gag ci sono, e sarebbero potenzialmente divertenti, ma nel film, primo tentativo di Stanlio e Ollio di passare dalla comica breve al lungometraggio, si ride davvero poco: colpa della storia inconsistente e del ritmo inadeguato. Le vicende dei due in prigione (con breve fuga travestiti da negri nelle piantagioni), tra carcerati rudi, maestri fanfaroni e dentisti sbrigativi, non riescono a catturare come si deve: i tempi diluiti risucchiano la comicità e le gag funzionerebbero solo prese da sole e con un nuovo montaggio. Si può evitare.
Distillatori pasticcioni, Stanlio e Ollio finiscono in prigione con una successiva serie di guai. Il primo lungometraggio della coppia Lauren & Hardy da' ragione a quanti ritengono i due non in grado di andar oltre le poche gag di un corto. La colpa è in questo caso di una sceneggiatura povera di gag ma la classe dei due è cristallina e lo dimostrano in alcuni momenti clou. Buono l'innesto dei caratteristi.
Stanlio e Ollio molto bravi e all'apice del successo. Il film è ambientato nel periodo del proibizionismo e centrato su un dente fischiante. Simpatico e soprattutto sa far ridere, ma oltre alle simpatiche gag non è un film di altissima qualità o particolarmente memorabile.
Primo lungometraggio della coppia, ma non uno dei più riusciti. Le gag sono tante e si ride anche ,ma la trama è troppo esile e le varie sequenze sembrano slegate tra loro. Comunque la forma comica del duo è ai massimi livelli e ci sono alcuni momenti da antologia, come la scena che vede Finlayson professore insegnare ai detenuti. Buono, ma più per le singole parti che per il complesso.
Il film dove il mitico James Finlayson ha una parte tutta sua (il professore) e può esagerare con le espressioni esilaranti. Laurel e Hardy non sbagliano nemmeno stavolta, anche se poco aiutati da una parodia non troppo frizzante. Il momento di lavoro, con la raccolta del cotone da parte degli afroamericani che cantano per distrarsi dalla fatica, è forse uno dei migliori, anche se commovente piuttosto che comico. Laurel canta melodiosamente e Hardy fa i suoi giochetti di prestigio incantando l'ingenuo amico, che si crede invece furbo.
Ritmo blando, sceneggiatura zoppicante e risate per lo più stiracchiate. Questo è il riassunto di questo film della durata di poco meno di un'ora con la coppia Stanlio e Ollio. Se possono apparire buffi i tic del primo (la pernacchietta), il resto sono gag non sempre riuscite. Ovviamente il mestiere dei due comici c'è, ma è in questo caso è sprecato.
Disavventure carcerarie nel primo lungo di Laurel & Hardy. Imprigionati per vendita di alcolici in tempi di proibizionismo, i nostri se la devono vedere con un direttore carcerario vittima di sbalzi di umore, pendagli da forca capitanati dal temibile Tigre, dentisti-macellai e un Finlayson maestro di scuola (!). Abbassa il livello la parentesi della fuga a metà film, con conseguente, tediosissima deriva melenso-canterina in mezzo ai neri. Per il resto si ride e con la scena finale della rivolta, caoticissima e quasi demenziale, si vola alto.
MEMORABILE: Tutta la delirante scena della rivolta e in particolare il salvataggio della figlia del direttore, puro slapstick.
Già apparsi in due lungometraggi in ruoli secondari, qui per la prima volta la coppia prende il centro della scena in un film nato dall'opportunità di utilizzare le scenografie di Carcere, uscito con grande successo l'anno precedente. La nascita casuale si riflette in una sceneggiatura approssimativa che salta da scenetta all'altra senza curare molto i passaggi, anche se i due sono sempre adorabilmente pasticcioni ed è geniale la gag ricorrente della pernacchia involontaria che mette sempre nei guai Stanlio e di riflesso il povero Ollio.
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Insieme a I ladroni fa parte della coppia di film che i grandi attori girarono anche in una versione in cui loro stessi parlano italiano.
Fonte: Wikipedia
HomevideoDaniela • 14/03/21 10:06 Gran Burattinaio - 5928 interventi
Non esistendo all'epoca il doppiaggio, del film vennero girate cinque edizioni in differenti lingue, con alcune differenze sia nella durata che nel cast di supporto: inglese, spagnolo, tedesco, francese e italiano. Le ultime due edizioni sono andate perdute, mentre le altre tre sono state utilizzate per realizzare nel 2004 una versione estesa del film in DVD della durata di 70 minuti. Il ruolo importante del "Tigre", il più violento tra i detenuti, è stato interpretato da Walter Long in tutte le edizioni. In quella francese e in quella tedesca, la parte di uno dei suoi sgherri venne affidata a Boris Karloff. Fonti qui in lingua italiana e inglese.