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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Buddy Buddy
Anno: 1981
Genere: commedia (colore)
Regia: Billy Wilder
Note: E' il remake americano del francese "Il rompiballe"
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Scialbo remake del classico di Edouard Molinaro, l'ultimo film di Billy Wilder (da lui anche scritto insieme a I.A.L. Diamond) non replica la stessa atmosfera un po' stranita e bizzarra dell'originale e devia in direzione di una commedia caciarona e molto più anonima, nonostante possa contare su due pezzi da novanta come Matthau e Lemmon. Sulla carta immaginare il primo nel ruolo del gelido sicario interpretato da Lino Ventura e il secondo in quello dello spiritato "rompiballe" Jacques Brel sembrava poter produrre faville; non è così. Innanzitutto ci vuole troppo per entrare nel vivo dell'azione,...Leggi tutto con un prolungato prologo in cui tocca seguire Trabucco (Matthau) mentre elimina i due gangster che avrebbero dovuto testimoniare in un importante processo. Quando si arriva a capire che l'uccisione del terzo e ultimo sarà ciò intorno a cui il film centrerà la storia, si avverte già forte il desiderio che il guastafeste Victor Clooney (Lemmon) entri in scena per vivacizzare l'azione e regalare un po' di spunti umoristici alla stagnante sceneggiatura. Il primo incontro casuale alla stazione di servizio non è il massimo, quindi tocca aspettare quello fatale in albergo, in cui Trabucco, dopo aver cominciato a montare il suo fucile di precisione nella camera di fronte al tribunale dal quale dovrà sparare al suo obiettivo, comincia a sentire strani rumori provenire dalla stanza accanto. E' Victor, che nel tentativo di suicidarsi rompe un tubo dell'acqua. Trabucco, che ha tutto l'interesse a non attirare l'attenzione dell'albergo su di sé, decide di malavoglia di aiutare l'uomo fino a portarlo di fronte alla causa della sua disperazione ovvero la moglie (Prentiss), dopo dodici anni di matrimonio passata a tradirlo con un sessuologo di fama (Kinski). Le occasioni per ridere sono poche: il consueto gioco a due tra Matthau e Lemmon ha le polveri bagnate. Soprattutto il secondo pare spento, spesso sopra le righe come di consueto in questi casi ma privato di battute decenti e costretto a lagnarsi per tutto il tempo dei comportamenti della moglie o a cercare un sistema per uccidersi; ma ancora più irritanti sono alcuni personaggi secondari come la donna delle pulizie dell'albergo, che trova Victor legato a una sedia e nemmeno ci fa caso continuando a sistemare la camera in quella che è la gag più emblematica della scarsa ispirazione del film. Né va meglio quando c'è da lasciare il dovuto spazio alla polizia impegnata a proteggere l'ultimo testimone rimasto o a figure di secondo piano che dovrebbero permettere diverse variazioni ma che di fatto peggiorano solo la situazione (la coppia di giovani con lei sul punto di partorire). Insomma, Wilder si prende troppe pause e anche l'unico personaggio a margine che ha una propria dimensione spiritosa, ovvero il professor Hugo Zuckerbrot di Kinski, tedesco ferocemente cinico e pratico, azzecca due o tre freddure per farsi poi assorbire dal grigiore generale. Cosa resta quindi? Il solito monolitico Matthau, divertente quando smonta e rimonta il suo fucile o maltratta l'aspirante suicida, ma in fondo è sempre la medesima gag portata avanti allo sfinimento e condita da un catastrofismo fine a se stesso... Meglio ripensare a Lino Ventura e al modello francese, che per quanto non esenti da critiche avevano almeno dalla loro l'originalità e quel clima singolare, buffo, che qui trascolora in una commedia alla Lemmon-Matthau come tante altre ma molto meno divertente.
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Chiudi TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/05/07 DAL BENEMERITO IL GOBBO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 7/04/22
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- Davvero notevole!:
Lovejoy, Dr.schock, Rambo90, Il ferrini - Quello che si dice un buon film:
Il Gobbo, Galbo, Pigro, Daniela, Graf, Rigoletto, Paulaster - Non male, dopotutto:
Caesars, B. Legnani, Magi94 - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Rocchiola
Un killer si appresta a eseguire il suo lavoro da una stanza d'albergo. Ma il suo vicino di stanza è un nevrotico che si vuole suicidare... Congedo dal cinema del sommo Wilder, ignobilmente emarginato dagli studios, è un remake de Il rompiballe. Billy si affida ai suoi due fuoriclasse, e grazie a loro, ad onta di un copione non all'altezza dei fasti che furono, si ride lo stesso tanto. Formidabile cameo di Klaus Kinski, sessuologo new age con ciondoletto fallico. Finisce così, in tono minore, la carriera di uno dei più grandi di sempre. Chapeau!
Gli ingredienti per un buon film ci sono tutti: due attori immensi (Walter Matthau e Jack Lemmon), buoni comprimari e un regista di razza (Billy Wilder); eppure qualcosa non funziona e il confronto con la pellicola originale (Il rompiballe) vede sconfitto nettamente questo remake. Ciò non vuol dire che il film non meriti, anzi è divertente e pure molto, ma mi aspettavo un risultato ancora migliore. Peccato che un re della commedia come Wilder ci lasci con un'opera discreta e nulla più.
Quasi un buon film, perché la pellicola resta non poco sotto le potenzialità dei nomi del cast, sotto le attese e sotto il film originale. Matthau grandissimo come sempre, Lemmon meno eccessivo del solito (visto il ruolo, è anche naturale...). Molto interessante il cast secondario. Discreto.
Ultimo film del grande Wilder e remake di un film francese (Il rompiballe), questo è un ottimo apologo sull'amicizia, benché involontaria, tormentata e subita dai due protagonisti del film. Per quanto non sia memorabile (ha anche alcuni momenti di pausa), il film è la prova (se mai ce ne fosse bisogno) dell'immenso "mestiere" del suo regista, sempre a suo agio con i ritmi della commedia, e che ritrova con successo i suoi attori icona, Lemmon e Matthau, che offrono la solita prova di alto livello.
Ultimo film diretto dal grande Wilder e interpretato da due suoi grandi amici. Remake di Il Rompiballe con Lino Ventura e Jacques Brel, è una divertente commedia ben fatta e ottimamente interpretata dal dinamico duo Matthau/Lemmon, con il primo leggermente più divertente. Buono anche il resto del cast.
Ultimo film di Billy Wilder, remake de Il rompiballe di Molinaro e ritenuto uno dei suoi peggiori. A torto. Non sarà un capolavoro, ma la mano del maestro c'è e si vede e Lemmon e Matthau sono sempre Lemmon e Matthau! Divertentissimo (Matthau è un killer strepitoso) e perfido come da copione, gode anche della presenza di un inedito Kinski sessuologo new age, elemento scatenante (è con lui che fugge la moglie del bigotto Lemmon) della vicenda.
Saluto al cinema del grandissimo Billy Wilder che, servendosi per la terza volta della coppia Lemmon/Matthau, confeziona una commedia di grande classe, piena di momenti divertenti e situazioni curiose. Ogni tanto la storia si blocca ma riesce sempre a ripartire prima che faccia capolino la noia. Inutile dire che i due protagonisti sono semplicemente grandiosi, perfettamente affiatati e a loro agio con le rispettive parti. Divertente partecipazione di Klaus Kinski.
La premiata ditta Matthau-Lemmon-Wilder mette a segno (per l'ultima opera del regista) un nuovo colpo comico di sicuro effetto. I duetti dei protagonisti nei panni del sicario e dell'aspirante suicida sono esilaranti e con un buon ritmo. Il fatto che sia il remake del Rompiballe avrebbe forse dovuto comportare un miglioramento dell'originale: così non è, e dunque manca il valore aggiunto del rifacimento, se si escludono naturalmente i due attori stessi, ben guidati nelle situazioni comiche più deliranti. Ma il film è comunque godibilissimo.
Pur potendo contare su una coppia rodatissima (Matthau in gran forma nel ruolo del killer, Lemmon abitué in quello dell'ipocondriaco depresso, qui anche moralista), il maestro Wilder si congeda dal cinema con un remake brillante ma non brillantissimo, inferiore all'originale francese, non privo di momenti poco felici, come la parentesi nella clinica del sessuologo Kinski. L'impressione generale è di una certa stanchezza. anche se vedere i due vecchi leoni che si scambiano battute come tennisti sul campo è sempre spettacolo piacevole.
MEMORABILE: Il leitmotiv del fucile di precisione continuamente montato e smontato.
Ultima opera di una filmografia tanto geniale e sfavillante quanto cinica e amorale, questo film di Wilder è una scettica e psicanalitica lezione estetica dell’arte del cinema intesa come immagine mortuaria. Il regista congela l’approccio alla storia e realizza una commedia funebre nella quale i due protagonisti inscenano un’impassibile e fredda rappresentazione della Morte, intesa non come scacco vitale ma come recita che “funziona” in modo egregio sul palcoscenico di una strada cittadina, in una clinica del sesso o in un set cinematografico.
MEMORABILE: Jack Lemmon e Walter Matthau si confermano per l'ennesima volta due assi imbattibili della commedia americana.
Billy Wilder HA DIRETTO ANCHE...
Se si dovesse stilare una classifica dei migliori film della coppia Lemmon-Matthau, è assai probabile che questo non raggiunga il podio. Non è in discussione la prova dei protagonisti quanto un senso di ripetitività di alcune scene e di qualche punto morto. Un bel film sì, ma non il grande classico che ci si poteva aspettare. Noiosetta, inoltre, tutta la parte con Kinski in azione, che ha finito per togliere brio allo scorrere della vicenda. Un finale curioso lascerà comunque un bel sorriso stampato sul volto dello spettatore.
Divertente soggetto d'origine francese ripreso da Wilder, con i granitici Matthau-Lemmon che ricoprono due ruoli cuciti loro addosso perfettamente: il primo è un sicario burbero e senza scrupoli, il secondo un giornalista depresso che tenta di suicidarsi; entrambi finiscono per alloggiare nello stesso hotel e le loro vite iniziano a incrociarsi in una serie di situazioni spassose e spesso paradossali. Si ride in parecchie occasioni; merito soprattutto della straordinaria fisicità e dell'affiatamento dei due indimenticabili protagonisti.
Allegra commedia politicamente scorretta in cui Walter Matthau si ritrova a impersonare niente meno che un serial killer intenzionato a eliminare un testimone. L'idea di partenza è ottima, quello che manca è la riuscita degli sketch comici a cui la coppia di attori ci aveva abituati. Intendiamoci, il film diverte, ma molto meno rispetto ad altre commedie di Lemmon e Matthau. Esilaranti comunque le estreme unzioni finali impartite da Matthau.
MEMORABILE: "E' latino!".
Billy Wilder ci saluta con una farsa nera piuttosto blanda ma in ogni caso più divertente del sovrastimato originale francese a cui si ispira. La regia è quasi di stampo televisivo, la strana coppia Lemmon/Matthau appare piuttosto stanca e anche la Prentiss non è all'altezza dei mitici personaggi femminili creati in passato dal regista con il fido sceneggiatore Diamond. Simpatica la parentesi nella clinica del sesso, anche se Kinski non sembra molto adatto ai toni della commedia. Musiche passabili del mitico Lalo Schifrin.
MEMORABILE: Le esecuzioni iniziali con Trabucco travestito da postino e lattaio; L'imbecillità della polizia; La fede nuziale fusa in un ciondolo a forma di pene.
Marito aspirante suicida rovina i piani a un sicario. Dopo un inizio in pieno stile Wilder con la presentazione di Matthau (il migliore, nel complesso), il duo protagonista dà la sensazione di avere il fiato corto. Gli innesti della Prentiss e di Kinski (peccato non sfruttarlo di più) danno ulteriore linfa per concludere con qualche equivoco e una classica chiusa. Più che discreto intrattenimento, con un ritmo non sempre indiavolato ma i tempi giusti.
MEMORABILE: L’esplosione della busta; La telefonata in codice; L’erba alla polizia; Il ciondolo; La barca che si sfascia in stile La capra.
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- In dvd per Stormovie, disponibile dal 18/11/2015
http://www.amazon.it/gp/product/B015X4OL02?qid=1443976874&ref_=sr_1_579&s=dvd&sr=1-579 - Il DVD della Stormovie succitato credo non sia mai uscito, tanto che anche su Amazon non risulta disponibile. Al suo posto è uscito quello della Quadrifoglio che presenta una copertina diversa e che mi sento in dovere di segnalare per la pessima qualità video assolutamente da evitare. Al primo impatto già dai titoli di testa ci si rende conto di essere di fronte ad un master dalla definizione indecente soprattutto nei campi lunghi dove tutto appare piuttosto indefinito. Anche i colori sono sbiaditissimi e malgrado il corretto formato panoramico anamorfico ci si chiede anche se sono sopravvenuti problemi alla vista o guasti al lettore !!!
Indecente.
https://www.amazon.it/Buddy-Quadrifoglio-Jack-Lemmon/dp/B07BFF4735/ref=tmm_dvd_title_1?_encoding=UTF8&qid=1443976874&sr=1-579 - Rocchiola ebbe a dire:
Il DVD della Stormovie succitato credo non sia mai uscito, tanto che anche su Amazon non risulta disponibile. Al suo posto è uscito quello della Quadrifoglio Quadrifoglio e Stormovie sono di fatto due etichette gemelle, gestite dagli stessi personaggi. Inutile dire che il DVD, nonostante la qualità altamente discutibile, è diventato subito un best-seller. - Considerato che non era mai uscito prima in DVD sul mercato italico, c'è stata una certa richiesta, ma comunque siamo ben lungi da definirlo un best-seller (sinceramente sarebbe interessante sapere quante copie ne hanno vendute). In ogni caso nelle condizioni proposte, io ho fatto fatica a terminare la visione !!!
- Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (venerdì 25 aprile 1986) di Buddy Buddy:
