WESTERNALIA: L'ESTATE SELVAGGIA DELLO SPAGHETTI WESTERN
Lo zio Tinto e i suoi sperimentalismi fumettosi, pop art e pre-sessantottini, con riprese sghembe, invenzioni di regia a volte geniali (le inquadrature sotto il carro, i dettagli e i pp degli occhi, della bocca, lo sguardo di Leroy tra le mura rocciose di un cascinale, la lotta degli scorpioni, quasi lisergica), che torneranno più marcate in
Col Cuore in Gola e nei primi esercizi erotici di
L'urlo e
NerosuBianco
Un Brass irriconoscibile per chi ha amato
Miranda o
La Chiave, ancora ben lontano dal culto del culo femminile e dal sesso giocoso e gioioso.
Non scevro di crudeltà (anche per l'epoca): uno sgherro di Concho sparato alle due spalle, l'estrazione dei denti d'oro con il calcio della pistola, gli impiccati incappucciati, l'uccisione a freddo (e alle spalle) di Rosita da parte di Concho dopo averla costretta a baciare Leroy, il massacro degli abitanti del villaggio con donne che vanno a fuoco, Leroy crocifisso ad una ruota, torturato con il cerchio di fuoco e poi messo a testa in giù, un impiccagione sulle spalle che anticipa di due anni quella di
C'era Una Volta il West
Timidissimi accenni di erotismo, Brass inquadra i piedini smaltati di rosso di Rosita, la lega ad un palo tutta discinta, la mostra nella vasca da bagno, e uno sgherro di Concho dice ad una giovane ragazza rapita: "
Muoviti, culonas!", il pp sul decoltè della prostituta messicana all'inizio.
La dimora del Concho, illuminata di rossi accesi, di statue, ritratti , di lui sul "trono" con ai suoi piedi Rosita, anticipano il
Caligola, così come il banchetto pantagruelico con la tortura a Leroy
A non funzionare e il manico, cioè la sceneggiatura, logora, banale, zeppa di luoghi comuni e parecchia noia. Anche il finale in riva al fiume (con massacro dei soldati blu per omaggiar Leone) pare tirato via e senza alcun pathos, da tanto e sciapo e approssimativo. In pratica, se non fosse per alcune invenzioni di regia brassiane, sarebbe un western trascurabile e convenzionale
Ottimo Celi nel ruolo laido e crudelissimo del Concho, un pò meno Leroy in quello dello yankee.
Va dato adito a Brass di essere originale e "fumettoso" nel montaggio e nelle riprese, dove si vede la stoffa di un gran regista, ma sinceramente preferisco quello delle tette al vento, dei culi all'aria, delle guepiere in bella vista e della "ciccia" odorosa.