Non per soldi... ma per denaro - Film (1966)

Non per soldi... ma per denaro
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The fortune cookie
Anno: 1966
Genere: commedia (bianco e nero)
Note: Aka "Non per soldi ma per denaro".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Non si cada nell'errore di considerare (visto che i protagonisti sono Walter Matthau e Jack Lemmon) THE FORTUNE COOKIE una commedia con spiccate tendenze comiche. Perché, anche se il soggetto potenzialmente avrebbe potuto offrire numerosi spunti di divertimento puro, il film prende la strada della commedia “a tesi” preferendo soffermarsi sul diverso approccio alla vita dei due attori principali: Matthau la vede come una giungla dove affondare gli artigli appena possibile senza rimorsi di sorta, Lemmon al contrario è l'uomo di buon cuore perdente nato che si fa trascinare dal cognato avvocato in un’avventata truffa all'assicurazione. Billy Wilder, regista di rango (anche autore di soggetto e...Leggi tutto sceneggiatura con Jay Diamond) divide il film in una decina di capitoli, come un libro da gustare poco per volta. E la storia, che inizialmente appare elementare, guadagna gradualmente consistenza fino ad assumere quasi i contorni di un thriller hitchcockiano: quanto resisterà Harry (Lemmon) sulla sedia a rotelle pur di reggere il gioco con l'assicurazione che ne spia le mosse? Non tutto sembra funzionare a meraviglia, nella sceneggiatura (la presenza del campione responsabile dell'incidente all'origine della falsa malattia è troppo ingombrante, ad esempio), ma la superba interpretazione di un Walter Matthau strepitoso (giustamente premiato con l'Oscar) e alcune figure di secondo piano (gli assicuratori e i loro detective) danno al film la necessaria marcia in più, che la regia di Wilder pensa poi a organizzare con bravura. Certo si potevano ampiamente sintetizzare le oltre due ore di durata, ma anche così il film è scorrevole. Lemmon però non convince pienamente.

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Caesars 20/03/07 09:47 - 3790 commenti

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Se non m'inganno dovrebbe essere la prima commedia con il duo Lemmon-Matthau. Ovviamente l'interpretazione dei due grandi attori è il pezzo forte di questo film, ottimamente diretto da Billy Wilder. Matthau è il cinico cognato di Jack Lemmon e convince quest'ultimo ad ingigantire le conseguenze di uno scontro fisico avuto contro un campione di football americano, per riscuotere un ingente assicurazione. E' proprio il personaggio di Matthau quello che lascia maggiormente il segno. Da vedere.

Puppigallo 19/05/07 23:38 - 5275 commenti

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Lemmon che saluta la folla prima di stramazzare è già fantastico (come il replay). Poi, in ospedale, quando appare Matthau, con la sua faccia imbronciata e il sarcasmo a portata di mano, la pellicola decolla definitivamente. E’ una gara a chi dei due è più bravo (la spunta Matthau, perché oltre alle battute ha una gamma espressiva, dove il sorriso è bandito, da piegarsi). La prima parte è superiore. Ma nonostante nella seconda perda colpi (solo dal punto di vista umoristico e non del ritmo), il film resta notevole e da vedere.
MEMORABILE: In ospedale. "Papà mi dai una moneta?". Matthau: "Per cosa?". "Per le ragazze madri". Matthau: "Ah per le ragazze madri... tieni, sono a favore".

Il Gobbo 21/05/07 10:21 - 3015 commenti

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Vabbè... già Matthau e Lemmon da soli erano in grado di tenere in piedi qualsivoglia, ancorché pericolante, baracca. Se poi la baracca l'ha messa su Billy Wilder con il fido Diamond, allora scroscia l'applauso tonante. Pensare che questo, nella filmografia wilderiana, è generalmente considerato un "minore", dovrebbe indurre svariati cineasti specie contemporanei, che si sono avventurati nel campo minato della commedia, a un catartico suicidio rituale.

Lovejoy 23/12/07 19:28 - 1823 commenti

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Primo volta insieme sul set per Matthau e Lemmon. Scritta dal fidato Diamond e diretta splendidamente dal geniale Wilder, è un'indimenticabile commedia che si fa forte di una coppia d'attori fenomenali. Lemmon è sempre eccellente e nel ruolo del cameramen Hinkle regala un ennesima performance d'alto livello. Ma la pellicola è dominata saldamente da Matthau, nel ruolo dell'avvocato truffaldino. Già la sua entrata in scena in ospedale è memorabile, ma poi anche gli incontri con i soci dello studio sono di pari livello.
MEMORABILE: Il personaggio di Matthau, davvero memorabile.

B. Legnani 4/01/08 22:49 - 5532 commenti

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Giusti la celebrità e l’Oscar per Matthau, che ha frasi irresistibili. Lemmon perfetto. Prima ora ottima, poi cala un po’, benché la televisiva Judi West, da noi attiva in La donna, il sesso..., sia brava. Il genio si vede dalla gestione dell’inverosimile "deus ex machina" finale: anziché chiudere, si crea un bis inatteso, condito dal consiglio tecnico, irresistibile. Ci sono anche finezze “alte”, come quando inquadrano Lemmon, sulla sedia a rotelle, di profilo e, subito dietro si vede il "Ritratto della madre", di Whistler. In più Lemmon legge il libro da cui trassero L'uomo che non sapeva amare, che ha nel cast l'ex pugile Archie Moore, presente pure qui!
MEMORABILE: "Abbiamo 83.000 testimoni oculari!".

Galbo 6/06/08 05:46 - 12393 commenti

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Bella commedia di Billy Wilder che mette insieme per la prima volta i suoi attori "feticcio", Lemmon e Matthau (quest'ultimo premiato con l'Oscar come miglior attore non protagonista per la sua splendida performance). Il film ha toni brillanti (compreso un finale buonista, per la verità non in tono con il cinema di Wilder) ma un retrogusto molto amaro nel rappresentare il degrado morale dei tempi, attraverso i due personaggi principali. Molto azzeccati, come sempre nei film di Wilder, i tempi della commedia.

Matalo! 15/08/08 12:28 - 1378 commenti

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Adorabile prima commedia di due attori divini con il tema dell'avidità e del cialtronismo e un riscatto finale affatto riuscito e che non cancella il veleno della storia. Immortale l'avvocato trafficone e cialtrone interpretato da Matthau, con la faccia che sembra il sedere di un chow chow e il candore di Lemmon, con la faccia perfetta da uomo medio che lo rese unico.
MEMORABILE: Lemmon che balla sulla sedia a rotelle elettrica "You'd be so nice to come home to"

Harrys 24/03/09 22:04 - 687 commenti

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Gradevole commedia con un Walter Matthau in formissima. Continuo a pensare però che le commedie di Wilder, in generale, durino un po' troppo; ci sono alcuni punti morti (quasi sempre intermezzi romantici) che andrebbero scremati. Detto questo, il film risulta essere comunque buono, giocando per tutta la sua durata su un tentativo di truffa orchestrato dal personaggio di Matthau, vero mattatore della pellicola. Interessante anche il ruolo di Ron Rich, causa dell'incidente occorso al protagonista, cadrà nel vortice dell'alcol...

Vstringer 15/02/10 13:55 - 349 commenti

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Geniale commedia dai tempi perfetti, anche nella parte centrale dove l'inserimento della love story con la West tende ad appesantire il film. Ma si ride, spesso amaro, soprattutto grazie ad uno strepitoso e travolgente Matthau nel ruolo dell'avvocato senza scrupoli, qui per la prima volta in coppia con un buon Lemmon. Pellicola considerata minore nella filmografia di Wilder, sarebbe maggiore in quella del 98% dei registi oggi in attività.

Rambo90 16/08/10 00:49 - 7697 commenti

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Perfetta commedia d'esordio per la coppia Lemmon/Matthau, che decide di affrontare il tema dell'avidità (incarnata dal secondo) in una situazione dalle grandi potenzialità comiche ma dallo sviluppo sempre più amaro. Il cast è perfetto, anche i caratteristi e il ritmo sono godibili e la regia di Wilder è di gran classe come sempre. Bellissimo.

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Daniela 27/12/10 12:32 - 12662 commenti

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Cameramen sportivo viene travolto mentre sta riprendendo una partita. Spinto dal cognato avvocato simula una paresi per truffare l'assicurazione e, grazie ai soldi, riconquistare la moglie fedifraga, ma questo mette in crisi il campione nero responsabile involontario dell'incidente. Operetta morale suddivisa in capitoli, ricordata soprattutto per lo strepitoso esordio della coppia Lemmon-Matthau, con quest'ultimo azzeccagarbugli di inarrivabile cinismo. Molto misogina e con un risvolto in chiave omosessuale solo accennato percepibile soprattutto nella parte finale.
MEMORABILE: Matthau tratta con gli avvocati dell'assicurazione; Il liberatorio calcio nel sedere; La partita a due nel finale, nello stadio deserto

Stefania 15/03/11 23:58 - 1599 commenti

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I tempi sono lunghi, ma appropriati: questa è la cronaca in presa diretta di un assedio, ciascun capitolo è una pagina di un diario di guerra: l'assedio dei detective al povero Lemmon costretto a fingersi invalido, la guerra tra l'avidità del viscido avvocato Matthau e l'avidità degli assicuratori che non vogliono sborsare un dollaro... Non era facile rendere credibile il riscatto finale di Lemmon, eppure Wilder ci riesce:meglio (quasi) povero in buona compagnia che ricco nelle grinfie degli avvoltoi! Una guerra senza vincitori, ma con un adorabile perdente!
MEMORABILE: Le capriole e le acrobazie di Lemmon quando, finalmente, decide di gettare la maschera, sotto lo sguardo costernato di Matthau e dell'ex-moglie!

Homesick 4/04/12 17:19 - 5737 commenti

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La morale della favola, quanto mai adatta ai tempi nostri, potrebbe essere “la solitudine e l’amarezza di essere onesti”. A tale approdo Wilder giunge smorzando progressivamente i toni brillanti – la degenza in ospedale di Lemmon, i botta e risposta tra Matthau e i medici, le indagini degli investigatori – e facendo propria una concezione cinica e pessimista dei rapporti umani. La convivenza tra le due anime del regista non è sempre armoniosa, anche a causa dall’eccessiva lunghezza e il ritmo non sempre uniforme; il livello è comunque buono e l’opera guadagna il suo posto tra i classici.
MEMORABILE: Matthau che cerca di smontare le prove raccolte dagli assicuratori.

Belfagor 1/10/12 22:11 - 2690 commenti

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Prima commedia della coppia Lemmon/Matthau, che vede un cameraman sportivo e un avvocato senza scrupoli organizzare una truffa assicurativa. Nonostante gli intenti moralistici e una parte centrale un po' appesantita dalla love story, si avverte chiaramente chi firma questa pellicola. Sono tutti più o meno mascalzoni, ma come non parteggiare per i due protagonisti, uno sfortunato e di buon cuore, l'altro impagabile canaglia? Basterebbero solo i guizzi registici e stilistici di questo Wilder "minore" a far vergognare molte commedie odierne.
MEMORABILE: Lemmon che decide di rivelare la verità; Il finale nello stadio.

Delpiero89 19/10/14 23:37 - 263 commenti

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Pregevole commedia del maestro Billy Wilder che può contare sull'accoppiata storica Lemmon- Matthau. Strutturato in 16 capitoli che ne facilitano lo scorrimento, il film gioca sull'inganno a una compagnia di assicurazioni con tutte le conseguenze del caso. Matthau giganteggia in un ruolo davvero perfetto e verrà, giustamente, premiato con l'Oscar. Ottimo esempio di commedia.

Rigoletto 28/11/16 11:23 - 1786 commenti

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Vergata da un umorismo graffiante, questa commedia, orchestrata da Wilder con un ottimo senso delle proporzioni, vanta molte frecce nella faretra; oltre a un eccellente risultato globale, vede insieme per la prima volta la coppia Lemmon-Matthau: angelico il primo, diabolico il secondo. Chi tira la carretta come un dannato è proprio Matthau che, in senso artistico, la spunta sul collega. La domanda di fondo resta: coscienza, tornaconto o compromesso? Ma con quei due tutto è possibile.

Giacomovie 23/04/19 17:12 - 1398 commenti

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Un cameraman viene colpito durante una partita di football americano e l'avido cognato cerca di speculare sull'evento. La sceneggiatura originale dello stesso Wilder testimonia quanto il Billy fosse attratto dai soggetti divertenti, irriverenti e pungenti. Qui sottolinea l’ipocrisia umana e come il denaro la possa accentuare. Il racconto è suddiviso in 16 capitoli che non ne compromettono la fluidità. Walter Matthau vinse l'Oscar ma pure Jack Lemmon recita egregiamente.

Rocchiola 12/08/19 08:31 - 968 commenti

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Una specie di operetta morale sull’avidità e l’egoismo divisa in brevi capitoli. Wilder è al comando di una squadra collaudata (Diamond, Previn e LaShelle a illuminare uno splendido bianco-nero), che non sbaglia un colpo. In più si forma la storica coppia Lemmon-Matthau qui alla loro prova migliore. Sempre più cinico, il regista ritrova il tono cupo e realista del periodo drammatico nonostante il riscatto finale di Lemmon. Mentre Matthau, irresistibile nei panni di un azzeccagarbugli antipatico e viscido, non ha alcuna possibilità di redenzione.
MEMORABILE: La pedata nel sedere dell'ex-moglie; Il dito mancante nel guanto di Purkey; L'incontro in ufficio da Gingrich; Il prof tedesco che non crede a Hinkle.

Tarabas 30/03/20 09:24 - 1878 commenti

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Mostra giusto qualche segno del tempo, questa commedia amarognola sull'avidità e sulla solitudine. Il tutto riscattato dalla coppia comica meglio sincronizzata dai tempi di Stanlio & Ollio, l'avvocato cialtrone di Matthau e il mesto cameraman di Lemmon, che spera nel ritorno della moglie fedifraga. Tempi perfetti, come di norma con Wilder; forse i due protagonisti sono un po' troppo soli, perché i personaggi di contorno sono veramente... "di contorno". Bel finale, di grande umanità e intelligenza (come di norma, con Wilder).

Giùan 4/08/21 17:20 - 4559 commenti

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Fermo restando il fatto che la commedia è il genere cinematografico soggetto al più alto tasso di deterioramento, conferma la brillantezza umoristica del binomio Wilder - I.A.L. Diamond. I due apparecchiano il consueto banchetto di battute, perfettamente ammannite dal mattatore Matthau e da un Lemmon qui capace per lunghi tratti di prestare il fianco comico per poi rubar la scena nella splendida performance ginnica del pre finale. Appena diluita invece la trama e d'un cinismo un po' forzosamente moralistico la narrazione a capitoletti. Perfettamente in ritmo il resto del cast.
MEMORABILE: La candela tenuta da Lemmon la prima notte in cui la ex moglie torna a casa; Matthau nel suo ufficetto pidocchioso.

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Reeves 20/09/22 22:05 - 2216 commenti

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Scatenatissima commedia tra le migliori del terzetto Wilder/Lemmon/Matthau, con un discorso molto interessante sul mondo dello sport, sugli interessi che lo circondano e sugli avvocati come figura sempre più importante all'itnterno della società americana. Ma i duetti tra i due sono fenomenali e c'è spazio anche per un discorso sul razzismo, prova che il vecchio Wilder non era insensibile a quanto il mondo stesse cambiando.

Paulaster 15/12/22 18:03 - 4419 commenti

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Avvocato truffaldino cerca di imbrogliare l'assicurazione a séguito di un incidente subìto dal cognato. Commedia che mostra di più di un classico tentativo di scucire soldi per un infortunio. Matthau sa essere cinico e intrallazzatore e l'investigatore va oltre i contenuti leggeri tirando fuori discriminazioni razziali. Oltre a ciò, è il ruolo della ex moglie che svela più di una sorpresa, ed è terribilmente amara. Trama semplice da seguire con una suddivisione in capitoletti e finale riparatore dalla buona chiusura fanciullesca.
MEMORABILE: La trattativa con gli avvocati; Le microspie; Il calcio alla ex moglie; Il giocatore alcolista.

Pigro 13/12/23 10:04 - 9666 commenti

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L’avvocato congegna una truffa per estorcere denaro all’assicurazione dopo l’innocuo scontro tra uno sportivo e un operatore tv; ne esce uno dei film più implacabilmente frizzanti e divertenti di Lennon e Matthau, anzi quello che battezza la strana coppia. Sceneggiatura perfetta (con azzeccata scansione in capitoli), regia ineccepibile, personaggi ben approfonditi compresi quelli secondari. Bellissimo il mélange tra l’umorismo brillante e la tenerezza del rapporto tra l’atleta e la vittima, che rende l’opera più profonda e complessa.
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    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Io posseggo il vecchio DVD della MGM il cui video, presentato nel corretto formato panoramico 2.35, offre un'immagine discreta per un supporto SD. Tuttavia la pellicola non è stata restaurata e per tutta la durata persistono piccoli difetti(puntinature, macchiette e graffi) che in ogni caso non disturbano più di tanto la visione. L'audio italiano mono è discreto non potentissimo ma chiaro. Nel 2017 è stato ristampato sia dalla A&R e dalla Golem ma a differenza di altri film pubblicati dalle suddette case editrici non si tratta di versioni rimasterizzate in HD. Quindi presumo abbiano utilizzato il vecchio master della MGM. Sul fronte bluray abbiamo l'edizione americana della Twilight Time e quella francese della Rimini Editions che pur non avendo l’audio italiano sono comunque ragguardevoli di segnalazione per l'ottima qualità video.
  • Homevideo Rocchiola • 18/01/21 08:52
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Finalmente anche questo film viene ristampato da noi in versione restaurata in HD ma pubblicato in DVD dalla Sinister. L'allergia italica per il disco blu prosegue ed ecco un altro master in HD proposto in DVD. Tuttavia la qualità è eccellente e ci fa dimenticare questo piccolo particolare. Video panoramico pulitissimo e dalla definizione molto incisiva. Bianco-nero brillante e molto contrastato. Audio italiano di buona potenza e chiarezza. Insomma se vi manca prendente decisamente questa edizione!!!
    Ultima modifica: 18/01/21 09:02 da Zender