I diafanoidi vengono da Marte - Film (1965)

I diafanoidi vengono da Marte

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Fantascienza italiana d'epoca, diretta dal nostro pioniere Antonio Margheriti (che si firma con l'abituale pseudonimo di Anthony Dawson). Caratteristiche le scenografie spaziali ultra low-tech, con scatoloni quadrati a fare da computer e strani parallelepipedi in centro stanza a fungere da radar. Il tutto evidenziato dalla tipica fotografia coloratissima Anni Sessanta. Effetti speciali al limite del ridicolo, con astronavi-modellino mosse da fuochi tipo mortaretto e raggi (chiamati inspiegabilmente laser) che escono dalle pistole come fiamme da un lanciafiamme. Ovviamente ancora più datati i costumi degli astronauti che, se all'interno della base Gamma 1 girano in tutina aderente, all'esterno indossano...Leggi tutto i tipici scafandri con caschi da palombaro (rigorosamente color argento, è chiaro). La storia invece, che prevede l’attacco alle basi spaziali orbitanti di un nemico aeriforme rappresentato da un gas verdognolo che paralizza totalmente l'uomo, ha qualche spunto interessante, pur penalizzato da una sceneggiatura grossolana e da un cast scadente (e dire che tra i comprimari troviamo un giovanissimo Franco Nero, Umberto Raho e Linda Sini). La regia di Margheriti è comunque agile (per la media dell’epoca) e il film in fondo si lascia vedere, se si riesce a capire che di protofantascienza si tratta. Le musiche di Lavagnino, che alla presenza del gas dafanoide propongono addirittura cori mistici, sono da annoverare tra le cose migliori, al contrario di alcuni dialoghi (quando vedono il gas, i nostri pronunciano frasi assurde come “sono tantissimi, ce ne sono a perdita d’occhio”, riferendosi a entità fisiche inesistenti). Finale drammatico, a sorpresa, per un film che sa ritagliarsi discretamente un suo spazio nella storia della fantascienza grazie a un soggetto piuttosto interessante.

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Puppigallo 15/01/07 09:07 - 5258 commenti

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La classica invasione degli ultracorpi de noantri. Ma nonostante i 10.000 difetti, i dialoghi spesso risibili e le scenografie di plastica e cartone, il film si lascia vedere. E va applaudita l'arte di arrangiarsi (tipica dote italiana) di Margheriti con un budget ridicolo. Tra il cast c'è anche un giovane Franco Nero. Le pistole laser-fiamma ossidrica e i protagonisti che camminano su Marte senza tuta e casco, tossendo solo un po', sono esilaranti.

Lercio 19/04/07 16:05 - 232 commenti

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Risente moltissimo degli anni e del budget limitato, anche se il fatto di presentarci niente di più e niente di meno che il nulla come minaccia è già di per sè una scappatoia geniale per ovviare alla mancanza di una grossa produzione. Fasci di luce, semplici fasci di luce si vedono fin dall'inizio essere la minaccia che prenderà una piega in stila L'invasione degli ultracorpi. Gradevole prodotto di genere da un regista dotato di ingegno e di un'enorme fantasia.

Ciavazzaro 10/07/08 12:33 - 4768 commenti

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Ottimo esempio di fantascienza made in Italy. Nel cast troviamo anche Michael Lemoine! Bellissima Lisa Gastoni, poi ci sono il giovane Franco Nero e Umberto Raho. Eccellente regia di Margheriti che sa sfruttare bene un budget limitato. Buona tensione scaturita dagli esseri che si manifestano con una nebbiolina verde. Da vedere.

Undying 14/06/09 18:59 - 3807 commenti

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Gli antichi abitanti di un pianeta in via di estinzione tentano di risanare il proprio habitat, a discapito dei terrestri. Dopo Space men e I criminali della Galassia, Margheriti si ripropone come regista di un'altra rara (dato il genere, poco frequentato in Italia) escursione fantascientifica. A dispetto di un budget modesto (ma non scarso) l'autore riesce a mantenere elevato il livello di tensione, in particolar modo facendo ricorso alle suggestive apparizioni dei Diafanoidi. La tetralogia diretta da Margheriti troverà compimento con la realizzazione de La morte viene dal pianeta Aytin.

Matalo! 15/06/09 18:41 - 1378 commenti

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Scalcagnato episodio della serie Gamma 1 del nostro valido Margheriti: le stelle sono lampadine colorate, nella navicella van vestiti come a carnevale (la scena del party è fantastica); la minaccia aliena è un incorporeo fumo verdastro. Si sa che la fantascienza, come altri generi, è uno scatolone dove i capolavori vivono grazie anche ad operazioni poveristiche e grossolane, da cui talvolta estraggono spunti validi. Margheriti è bravo ma non fa miracoli; il film è teneramente patetico.
MEMORABILE: Il termine diafanoidi, che verrà usato in una poesia di Ginsberg (vide la locandina del film e amò il neologismo). "...Physical slavery to diafanoid chinese cosmic-eye Militar Tyranny...".

Megatone 7/04/10 10:03 - 56 commenti

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Bellissimo il titolo di quella che immagino sia la truffaldina riedizione, "Polizia spaziale contro Ufo". In comune con la serie TV britannica c'è solo una vaga somiglianza con alcune tutine. Alieni nebulosi e soggetto fumoso, effetti speciali tutto sommato piacevoli ed in linea con i tempi, gli attori sembrano tutti dei camaleonti tanto sbarrano e fanno roteare gli occhi nelle orbite. A pensare che solo due anni dopo uscirà 2001 Odissea nello spazio, vengono le vertigini.

Rickblaine 2/04/10 10:22 - 635 commenti

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Parte di una serie fantascientifica di Margheriti. Qui delle stazioni orbitanti subiscono l'invasione di radiazioni o qualcosa del genere che cambia totalmente l'essere umano. È qualcosa di già visto e, nonostante il bassissimo budget, riesce ad incutere un minimo interesse. Fra il cast il giovanissimo Franco Nero, che facilmente si distingue dagli altri.

Enzus79 2/04/10 09:43 - 2873 commenti

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Fantascienza made in Italy firmata dall'esperto Antonio Margheriti. Rispetto agli altri film fatti da lui, qui c'è meno lentezza del solito e la storia risulta un po' più appassionante. Effetti speciali e scenografie che fanno ridere, ma a quei tempi non si poteva chiedere di più...

Giuliam 2/04/10 10:22 - 178 commenti

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Antonio Margheriti, sotto il nome d'arte Anthony Dawson (uh, originale!), sforna un altro filmone fantascientifico di serie-b. Filmone non per la durata (dura 90 minuti circa), ma per l'estrema e incontrollabile noia. Non è da negare, però, che il soggetto è molto convincente e la regia (nonostante i "ridicoli" effetti speciali) risulta molto presente. Per di più c'è un giovanissimo e accettabile Franco Nero.

B. Legnani 2/04/10 21:33 - 5523 commenti

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Noiosetto. Purtroppo un film che ha come nemici i Diafanoidi, che appunto sono diafani per avere la scusa buona per non farli vedere, parte già con un handicap non indifferente. La trama non è esattamente lineare e comprensibile e la soluzione con la fuga finale lascia stupefatti. Humour non funzionante. Molto lontano da Terrore nello spazio di Bava, ma senz'altro meglio del tremendo Missione Hydra di Francisci: qui almeno un momento magico c'è, vale a dire l'esplorazione tra il personale ibernato.
MEMORABILE: La citata esplorazione tra il personale ibernato.

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Renato 8/05/10 12:26 - 1648 commenti

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La cosa più interessante, a mio avviso, è il sottotesto; questi diafanoidi che vogliono sottomettere il genere umano, sottraendo agli uomini le emozioni e gli istinti, in nome di un bene superiore. Insomma il discorso è decisamente attuale, ma bisogna proprio andarlo a cercare all'interno di una trama sceneggiata così così e con le ovvie manchevolezze di un prodotto girato con due lire. Se il ridicolo affiora solo di tanto in tanto, il merito è della regìa di Margheriti che fa quello che può col poco che ha. Curioso.
MEMORABILE: "Cosmo cane!"

Pigro 13/05/10 09:02 - 9634 commenti

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I diafanoidi del titolo tentano l'annientamento fisico-spirituale dei terrestri, aggredendoli in forma di nuvolette di gas verde in giro per le galassie. Passi per il pionierismo tecnico (peraltro fantasioso e accettabile, così come la discreta regia), ma qui c'è un problema ben più grave che porta il lavoro a livello di "filmaccio": la storia è brutta, raccontata male, con una sceneggiatura pressappochista, continue incoerenze logiche e dialoghi abominevoli. Un pateracchio insostenibile. Diafano, anzi inconsistente.

Giùan 5/05/11 15:20 - 4537 commenti

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È l'ennesimo bel giocattolone di Margheriti, questo film della serie Gamma 1. L'idea di partenza è astuta (per parare il colpo del budget low cost i mostri cattivi vengon fuori dalla nebbia verde in uno spazio che potremmo a sto punto definire Padano) e il cast di tutto rispetto (su tutti Franco Nero agli esordi e Lisa Gastoni allora compagna del produttore americano del film Jerry Fryd). Reperti archeologici di un cinema che si divertiva ma ci credeva.

Homesick 15/06/12 17:40 - 5737 commenti

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Sconfitto lo scienziato pazzo de I criminali della galassia, la seconda missione del team “Gamma 1” è respingere un attacco di nebbie aliene sulla matrice della fantascienza orrorifica dell’invasione degli ultracorpi e del nostro Terrore nello spazio. Il fascino dell’artigianalità (scenografie futuribili, effetti speciali a basso costo) c’è ancora tutto, sebbene la storia manchi della scioltezza del capitolo precedente.
MEMORABILE: Lo spettacolo spaziale di capodanno; «È più sbronzo di un minatore di Marte!».

Cloack 77 30/06/12 11:32 - 547 commenti

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Come ne I criminali della galassia, anche qui il gusto del racconto, la cura nel voler mettere in scena una storia di fantascienza si scontra inevitabilmente con la penuria di mezzi. Ci si ingegna con molta fantasia, ma si fa fatica a non sorridere con le pistolette "laser" o i modellini di astronavi (che con scelta azzeccata vengono mostrati meno rispetto al primo film). Stavolta qualche difetto in più è presente anche nella sceneggiatura, non tutto fila come logica vorrebbe e il ritmo è abbastanza lento.

Jurgen77 4/11/15 13:41 - 629 commenti

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Piccola chicca di una trilogia fantascientifica italica girata da Anthony Dawson (Margheriti). Il budget è ridicolo e purtroppo si vede. La trama però è particolare e tutto sommato regge sino alla fine. Chiaramente scordatevi le mega produzioni hollywodiane. Qui tutto è artigianale e casereccio, ma con un suo perché...

Minitina80 25/02/16 20:31 - 2980 commenti

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Della serie come costruire un film di fantascienza con il nulla tra le mani; i diafanoidi, per tenere fede all’etimo del loro nome, sono praticamente del banalissimo fumo che viene sparato a seconda delle situazioni in maniera fugace e spiccia. Ovviamente mostra i segni dell’usura del tempo, ma resta comunque un valido esempio della inventiva e della capacità artigiana del cinema italico di tempi ormai andati.

Rufus68 26/07/16 13:01 - 3825 commenti

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Pensavo peggio. La penuria di mezzi non incide più di tanto; al netto di alcune sciocchezze (la festa da ballo, l'astronauta ubriaco), la qualità non si discosta di molto dalla produzione science fiction di serie B (è alla pari con la media delle puntate di Star Trek, a esempio). Efficace a tratti (la base spaziale coi corpi immobilizzati); al setaccio di un critico pur indulgente rimane poca roba, però.

Daniela 4/03/18 17:03 - 12621 commenti

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Mentre gli astronauti della stazione Gamma 1 sono intenti a festeggiare l'ultimo dell'anno, i diafanoidi, che sarebbero poi nuvolette gassose verdi in grado di assumere il controllo di corpi umani, cominciano a combinar guai... Il cast e le scenografie sono le stesse del coevo I criminali della galassia ma il livello è molto inferiore per la sceneggiatura inconsistente che vanifica anche i pochi buoni spunti ed per i dialoghi infarciti di termini "tecnici" utilizzati a casaccio oppure assurdamente pomposi (lo "spirito" diafanoide).
MEMORABILE: All'inizio, l'imbarazzate spettacolino con gli astronauti che volteggiano con l'accompagnamento di note natalizie; La rifiuteria umana

Ronax 19/12/18 01:17 - 1247 commenti

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Nella quadrilogia fantascentifica margheritiana di Gamma 1 questo titolo è quello che può vantare la trama più folle e insensata, soprattutto negli accenti quasi mistici e metafisici che avvolgono le diafane entità aliene che minacciano la Terra. Realizzato come gli altri con due lire ed effetti speciali patetici, pieno di assurdità e di incongruenze, vede il solito Tony Russell nel ruolo di salvatore dell'umanità, coadiuvato dalla bella Lisa Gastoni e da uno stuolo di bravi caratteristici fra cui Raho, la Sini e un giovanissimo Franco Nero.
MEMORABILE: La danza degli astronauti nello spazio per festeggiare il nuovo anno.

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Faggi 5/12/19 17:13 - 1549 commenti

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Fantascienza squinternata, fornita di giocattoli; talvolta noiosa e tuttavia irresistibile. Esempio e conferma dell'artigianato-pop italico in vena di follia e bricolage, oltreché con attitudine al collage all'insegna del non-sense involontario e illuminato da improvvisi lampi di genio (l'equipaggio immobilizzato, come soggiogato da un raggelante incantesimo). Siamo nel regno degli ultracorpi, il problema è che questi ultracorpi - qui ineffabili entità - hanno parvenza e modi rischiosamente comici. Non manca un contorno rosa.
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  • Homevideo Digital • 25/05/12 22:48
    Portaborse - 3990 interventi
    La Medusa Video, il 26 luglio, fa uscire il cofanetto Gamma Uno - La Serie Completa Dei Film, con i quattro science fiction diretti dal grande Margheriti : I criminali della galassia, I diafanoidi vengono da Marte, Il pianeta errante e La morte viene dal pianeta aytin.
    Un plauso alla Medusa è d'obbligo !!!
  • Homevideo Xtron • 17/11/12 19:32
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Il dvd MEDUSA contenuto nel cofanetto GAMMA UNO:

    Audio e sottotitoli in italiano
    Durata 1h31m36s
    Formato video 1.85:1 16/9
    Extra intervista a Giuseppe Lippi e Daniele Terzoli

    Gli altri film del cofanetto sono:
    La morte viene dal pianeta Aytin
    I criminali della galassia
    Il pianeta errante

    Un'immagine dal dvd:

    Ultima modifica: 18/11/12 10:41 da Zender
  • Homevideo Jurgen77 • 28/11/12 12:12
    Servizio caffè - 63 interventi
    fantastico ci voleva un cofanetto cosi. aggiungo anche, per dettagli, di leggere il libro di Luigi Cozzi sulla storia del film di fantascienta italiano edito dalla Profondo Rosso Edizioni
  • Discussione Rufus68 • 26/07/16 13:05
    Contatti col mondo - 218 interventi
    Da dove arriva questo titolo bislacco?
    Forse ha una origine colta. L'incipit della seconda stanza della canzone del poeta duecentesco Guido Cavalcanti "Donna me prega" così recita:

    In quella parte - dove sta memora
    prende suo stato, - sì formato, -
    come diaffan da lume, - d'una scuritate
    la qual da Marte - vène, e fa demora;

    Il poeta si riferisce all'Amore; l'Amore è un'oscurità che negli uomini si forma ove sta la memoria (nell'anima sensitiva) per influsso maligno di Marte, così come i corpi diafani prendono forma grazie alla luce.
    Da notare gli effetti d'Amore sono simili a quelli che i diafanoidi infliggono a parte dei componenti della base trasformandoli in statue; in un'altra poesia Cavalcanti parla di questi effetti per cui l'amante è ridotto a cosa senza vita (non mangia, non beve), umana solo in apparenza.

    remagno come statüa d'ottono,
    ove vita né spirto non ricorre,
    se non che la figura d'omo rende.

    Per sfuggire a questo dominio dei sensi occorre affidarsi al raziocinio (che è ottenebrato, ma non intaccato da esso): quello che cercano di fare, appunto, i diafanoidi iniziando alcuni umani a una vita priva di passioni.

    Una spiegazione lambiccata? Chissà.
  • Discussione Zender • 26/07/16 17:53
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Sarebbe ben curioso venisse da qui, anche se in effetti non è del tutto da escludere. Bella ricerca, ad ogni modo.
  • Discussione B. Legnani • 26/07/16 19:41
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Complimenti a Rufus
    Ultima modifica: 27/07/16 09:56 da Zender
  • Discussione Reeves • 1/10/21 20:23
    Segretario - 693 interventi
    Franco Nero nella conferenza stampa veneziana per il film Django&Django ha detto che Tarantino conosceva tutti i film che lui aveva interpretato, anche I diafanoidi vengono da Marte...