Eccellente Sartana "ufficiale", per molti il migliore, comunque sul livello di Sono Sartana il vostro becchino per ritmo e trovate (anche se il cast è leggermente inferiore). Sartana come al solito gioca su più tavoli, giostrando di volta in volta alleati o nemici con la sua astuzia luciferina e gli immancabili gadgets. Qui il pezzo meglio è un piccolo indiano meccanico (!) con sorpresa all'interno. Ruolo di spicco per la magnifica Nieves Navarro, beniamina personale. Da non perdere.
Ho visto pochissimi western in vita mia (praticamente un paio); questo non mi è piaciuto: la sceneggiatura è molto confusa e spezzettata, Gianni Garko non vale granché come protagonista e non ha di certo il carisma di un Milian o di un Merli... Si salva la regia di Carnimeo con alcune buone trovate. Noiosetto. L'inizio nonostante una scena di cattivo gusto (uno che urina su un prigioniero) era promettente. 2 pallini appena appena.
Davvero sarebbe così brutto? Chiaro, la saga di Sartana, quella ufficiale, è un serial con tutti i limiti del serial, ma Carnimeo possiede abilità nell'inscenare, pur nel trucidume e nell'inverosimiglianza, un film dal decor curato e di discreta tensione. Garko è una mummia ma Sartana gli veniva bene. Bella fotografia, bella musica, originale uso dell'organo portativo da parte del nostro eroe menagramo.
Spaghetti Western contaminato, che vanta incursioni neanche troppo velate nel giallo più classico, in cui si preferisce dare risalto all'intreccio piuttosto che all'action fine a se stessa. Attori e situazioni interessanti, qualche trovata simpatica che smorza lievemente la suspense ed un epilogo notevole. Capitolo ufficiale (anche se autoconclusivo) della nota saga di Garko/Sartana, da vedere ed apprezzare.
Persa l'aura soprannaturale donatagli dal suo inventore Parolini, il Sartana di Carnimeo si stabilizza come astuto detective del West e abile manovratore di alleati e/o avversari. In effetti siamo molto al di sotto rispetto ai livelli del capostipite della saga, ma l'intreccio, pur complicato fino alla noia, conta diverse trovate di sicuro effetto(l'acido, la sauna, l'organo, il robottino pellerossa) e conferma la piena padronanza del personaggio da parte di Garko, ben supportato da numerosi habitués del genere.
Francamente l'ho trovato molto godibile e divertente: scorre via veloce, senza intoppi, pieno di ritmo, di trovate (in particolare l'organo e il robottino) e con un protagonista in buona forma. Certo se si va per il sottile (vogliamo dire qualcosa sulle musiche a dir poco "morriconiane" scritte da Nicolai?) e si guarda alla verosimiglianza del tutto o si cerca un film "maturo" il discorso cambia. Preso per quello che è, un puro e sano cazzeggio, va più che bene.
Ultimo Sartana "ufficiale" interpretato da Garko, notevole per il solito uso di gadget incredibili: dalle freccette avvelenate nascoste nel tacco della scarpa (roba che nemmeno James Bond) passando per il robottino a forma di indiano e l'organo che spara a canne mozze. Nonostante una sceneggiatura un po' troppo intricata Sartana resta un gran bel personaggio e Carnimeo dirige bene. Piccolo ruolo anche per Susan Scott. Non male.
Non male! Forse uno dei migliori della serie. Garko sempre perfetto nel ruolo di Sartana qui si sbizzarisce a tirare fuori dalla manica il maggior numero di gadget possibili. Divertimento assicurato per tutta la pellicola. Buoni momenti di azione e ironia proseguono per tutta la visione. Oltre a Gianni Garko, interessante anche il personaggio di Massimo Serato! Finale - con resa dei conti - jamesbondesco! Carnimeo ci sa fare col genere. Consigliato a tutti gli amanti del western.
MEMORABILE: L'introduzione del film; Il mini Totem Alfie; L'organo-mitragliatrice; La resa dei conti finale!
Spaghetti western in cui torna (interpretato da Gianni Garko) il personaggio di Sartana, sorta di ibrido tra Holmes e Bond di frontiera. Fatta la tara alla mancanza di verosimiglianza narrativa generale, bisogna ammettere che il film è piuttosto divertente e realizzato con notevole ritmo. Alcune scene sono particolarmente gustose e restano nella memoria: la migliore è quella dell'organo che diventa una mitragliatrice. Buona la prova degli attori.
Un buon spaghetti western ricco di trovate interessanti per quanto riguarda l'azione, con marchingegni assurdi e quasi circensi. Gianni Garko è Sartana, eroe perfetto che farà scontrare tutti i suoi innumerevoli nemici con lo scopo di impossessarsi di un malloppo d'oro. Il punto di forza del film sta nelle sparatorie e nella bella colonna sonora di Nicolai. La sceneggiatura non è di livello eccelso, ma il film si guarda volentieri.
Ha buona fama, ma è rovinato da trama incomprensibile (Giusti nel Dizionario si guarda bene dal provare a narrarla...). Funziona nelle piccole cose (un po' di sadismo, qualche "parolinata", trovatine seminascoste come il personaggio di Pesce, che si definisce "pesce piccolo"), non nelle grandi, a partire dalla rigidità di Garko, stonata col tono scherzoso affiorante: meglio s'adatterebbe a una cupezza completa. Meglio Serato, Jaspe e Lulli. Nella trama gialla richiami a Holmes (il terriccio) e a Ellery Queen (il messaggio in punto di morte).
Ultimo atto della saga sartaniana ufficiale. Garko riprende il posto che aveva momentaneamente lasciato a Hilton per mettersi a caccia, tanto per cambiare, di una montagna di monete d'oro. Più giallo che western, riprende ed esaspera tutti i motivi dei precedenti capitoli: cadaveri a bizzeffe, cattivi e doppiogiochisti di ogni risma, inverosimili trucchetti che consentono al Nostro di uscire sempre vincitore. Attorno a Garko si muove la solita compagnia di giro, mentre la Navarro allieta, sia pure per poche scene, l'occhio dello spettatore.
MEMORABILE: Il robottino e l'organo che si trasforma in mitragliatrice.
Tanti, forse troppi personaggi, in questo spaghetti western dalla trama arzigogolata che continua a girare su se stessa sino alla fine. Non è male quando la sceneggiatura è un po' articolata ma in questo caso si fa fatica a star dietro alla storia e quindi quello che poteva essere un valore aggiunto diventa una pecca. Alcune cose sono molto simpatiche, come il robottino che viene utilizzato come accendisigari (e non solo) e l'organo "suonato" dal buon Gianni Garko. Gli amanti del genere non devono lasciarselo scappare.
“Spaghetti” piuttosto strutturato, ma non complicato da seguire. C’è la “variante” gialla, non dominante sul genere western, perché ci sono pur sempre “buone” sparatorie e il maestro d’armi anche qui avrà avuto il suo discreto da farsi. Realizzato con cura e con buoni mezzi, mette anche in scena qualche piccolo particolarismo tecnico, valorizzando la buona performance dei partecipanti. Garko inquietante nel look, ma non “eccessivo” nel suo complesso, per un film non particolarmente violento, dopo tutto. Ben intonato l’accompagnamento musicale.
MEMORABILE: Le terribili prigioni "sottoterra".
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Chi ha il film, può postare fotogramma di Brizio Montinaro?
E' il killer giovane e barbuto, col pugnale, in azione nel bagno turco, a circa 70' 75' di film.
Brizio Montinaro in UNA NUVOLA DI POLVERE... UN GRIDO DI MORTE... ARRIVA SARTANA! (killer nel "bagno turco")
Chi avesse immagine migliore... Siamo a circa 74'30" m di film.
B. Legnani ebbe a dire: Chi ha il film, può postare fotogramma di Brizio Montinaro?
E' il killer giovane e barbuto, col pugnale, in azione nel bagno turco, a circa 70' 75' di film.