Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONCineprospettive

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

A quanto suggeriscono i titoli di testa, questo dovrebbe essere un “film contro la vanità dell'egoismo”. In realtà, che sia davvero contro non lo si intuisce praticamente mai; sembra anzi che vi sia un certo compiacimento nel mettere in mostra sketch brevi o brevissimi (un po' come era stato fatto due anni prima da Dino Risi con I MOSTRI) con l'unico obiettivo di far sorridere o, al massimo, di far riflettere per un paio di minuti. Detto questo non si può negare che vi sia una certa grazia nella regia di Blasetti (e nel montaggio), una cura non indifferente nello strutturare il film con inserti intelligenti che spezzano con originalità la normale...Leggi tutto linea temporale. Così Walter Chiari, giornalista che ha intenzione di scrivere un meditato saggio sull'egoismo, si trova a pensare (mentre il film si occupa di illustrare i suoi pensieri) a diverse occasioni in cui l'uomo moderno ha modo di far risaltare il proprio egoismo: nel salire sui tram affollatissimi, nel pretendere da Dio, in chiesa, aiuti personali, nel voler essere sempre e comunque di fronte a tutti. Solo l'amico Peppino (Mastroianni) sembra l'ultimo sopravvissuto di un altruismo in via d'estinzione; e quando si permette di rubare del prezioso tempo all'amico giornalista (Chiari) solo per portarlo in pineta a veder passare una coppia di anziani in pace col mondo, riceve da lui insulti e offese. Perché poi certo, il protagonista non avrebbe potuto non essere il più egoista tra tutti. Ma avrà modo di ripensarci naturalmente, in una seconda parte appesantita da noiose parentesi sentimentali dove la storia perde sostanzialmente la struttura a sketch per addormentarsi al cospetto dell'irruzione della (brava, senza dubbio) Silvana Mangano. Il personaggio più simpatico, in un cast straripante di volti noti, è forse il controllore del treno (Manfredi): un porco semplice, senza pretese.

Chiudi
TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Dillinger 28/07/08 13:01 - 22 commenti

I gusti di Dillinger

Bella pellicola di Blasetti, feroce rappresentazione del malcostume sociale dell'italiano medio, del suo atteggiamento verso gli altri, della sua morale sessuale. Mi è sembrata attuale, assolutamente non allineata (per quel periodo), cinica e realista, anche nei suoi risvolti psicologici. Utilizzando uno scrittore come osservatore della realtà, Blasetti richiama tutte le contraddizioni e le prevaricazioni borghesi, in contrasto con la figura dell'amico scomparso, unico esempio di sincerità e virtù. Azzeccato Chiari nel ruolo del protagonista.
MEMORABILE: La chiusura della bara dell'amico Peppino, quando il protagonista si sforza di piangere ma non ci riesce ed allora ricorre ad un gesto teatrale.

Matalo! 30/07/08 10:27 - 1378 commenti

I gusti di Matalo!

Chiari non fu quasi mai utilizzato appieno nel mondo del cinema, forse per una sua naturale propensione ad altri mezzi, forse per il suo essere scomodo e inavvicinabile come modello (un vincente con le donne e uno che ebbe problemi con la giustizia) al contrario di Sordi etc. Forse perché era l'eloquio il suo tramite principale. Forse per assenza di registi capaci di saperlo valorizzare. Fatto sta che anche questo film di Blasetti non funziona; Chiari dovrebbe essere il Virgilio nel mondo dell'egoismo ma il film è solo una girandola di sketch deboli.

Il Gobbo 27/12/08 22:58 - 3015 commenti

I gusti di Il Gobbo

Concepito come un commiato dal cinema, che poi tale non fu, questo tour de force di un fregoliano Chiari con baffi... alla Blasetti, affiancato da un cast monumentale, parte con fatica, gravato dal didascalismo eccessivo, del resto dichiarato. Verso la metà però, forse nelle parti che beneficiano degli apporti amichevoli dei più bei nomi del nostro cinema, in primis Flaiano, più di un colpo va a segno: impagabili il numero di Caprioli (un trattato in tre minuti di praxis democristiana) e la sequenza in redazione con la Valeri.

Mdmaster 15/03/11 12:25 - 802 commenti

I gusti di Mdmaster

Concept intrigante ma fin troppo complesso per Blasetti, questa apologia/accusa all'egoismo dell'uomo moderno, sospesa tra afflati Felliniani e pre-Morettiani. La prima parte è quasi interessante con il suo susseguirsi di scenette e sketch efficaci, poi il ritmo si perde in un continuo di ripensamenti, donnine discinte e inutili divagazioni. Chiari è interprete principale poco convincente, oltretutto circondato da un cast di volti notissimi. E sì, il migliore è Manfredi nella parte di un sessuomane davvero convinto. Interessante solo a tratti.
MEMORABILE: Hitler e Mussolini doppiati con la cantilena dei bambini.

Rambo90 8/05/13 17:03 - 7700 commenti

I gusti di Rambo90

Blasetti si interroga sull'egoismo dell'italiano medio attraverso un'inchiesta (e i ricordi) di un giornalista: il risultato è simpatico, a volte un po' lento ma piacevole. Walter Chiari, unico vero protagonista, è molto bravo; attorno a lui girano tanti volti noti fra i quali ho particolarmente apprezzato Manfredi, Caprioli e la Lollobrigida. Buono.

B. Legnani 15/08/14 01:40 - 5533 commenti

I gusti di B. Legnani

La sua caratteristica principale (un cast ricco di volti celebri) è di sovente anche il suo limite, perché scatta la gara al riconoscimento, il che distrae dalla trama. Non è un caso, forse, che quando il film si compone di duetti (Chiari-Lollo o Chiari-Mangano) esso prenda quota, fino al pensoso (e probabilmente autobiografico) finale, uno dei momenti migliori del film, insieme alla gestione del necrologio. Funziona meglio la seconda parte rispetto alla prima, troppo spezzettata in quadri spesso molto brevi e non sempre riuscitissimi.

Gabrius79 27/07/15 15:41 - 1427 commenti

I gusti di Gabrius79

Un Walter Chiari abbastanza convincente è il protagonista di questo film in realtà non molto coinvolgente. La prima parte spezzettata da vari sketch è pressoché da sbadiglio, mentre va meglio con la seconda, più omogenea e forse più divertente. Tanti volti noti si prestano a piccoli e grandi camei (la migliore è senza dubbio Franca Valeri), ma andavano sfruttati meglio.

Il Dandi 29/09/16 12:43 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

Blasetti sfrutta l'alibi dell'autoironia (già dai titoli di testa) per una dichiarazione di intenti ambiziosa che suona anche come un annuncio (non veritiero) di addio al cinema. Nonostante alcune ingenuità in cui era difficile non cadere (e che si perdonano facilmente dato il ritmo spigliato) il film finisce per convincere piano piano, diventando via via meno moralista e più amaro, meno grottesco e più sincero. Spettacolare l'uso dei piani narrativi, che a tratti riecheggia la dimensione onirica di Fellini e Petri.
MEMORABILE: Walter Chiari si sforza di piangere sulla tomba di Mastroianni e immagina sé stesso.

Reeves 1/03/23 08:25 - 2222 commenti

I gusti di Reeves

Forse l'interpretazione più importante per Walter Chiari e lo sforzo registico più originale per Alessandro Blasetti, questo film a episodi montato con grande cura e concepito con eleganza. C'è praticamente tutto il cinema italiano anche in piccolossime parti, quasi un omaggio al vecchio "regista con gli stivali". Molti danno una pennellata memorabile, più di tutti un De Sica elegante cialtrone.

Alessandro Blasetti HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Tempi nostri (Zibaldone n.2)Spazio vuotoLocandina Peccato che sia una canagliaSpazio vuotoLocandina PetroliniSpazio vuotoLocandina Quattro passi fra le nuvole
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Pulemiot41 • 17/11/20 17:08
    Disoccupato - 64 interventi
    Tra le altre bellezze di attrici presenti nel film non è stata accreditata quella molto appariscente della belga Claudie Lange, all'epoca tra le sue prime esperienze anche se non la primissima, era stata scoperta da Fellini a Roma e inserita non accreditata in "Giulietta degli Spiriti" ma aveva avuto un esperienza nel peplum in "Gli invincibili fratelli Maciste" del 1964.
  • Curiosità Zender • 11/03/21 18:27
    Capo scrivano - 5 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images56/ioeglialtri300.jpg[/img]
  • Musiche Lucius • 31/03/23 20:54
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa Collezione Lucius, il 45 giri originale:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images64/ioiogli.jpg[/img]
    Ultima modifica: 1/04/23 07:54 da Zender