Il signore degli anelli - Film d'animazione (1978)

Il signore degli anelli
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Titolo originale: The Lord of the Rings
Anno: 1978
Genere: animazione (colore)
Cast: (animazione)
Note: Seguito di "Lo Hobbit" (1977). Film d'animazione, in cui molte scene (soprattutto quelle di combattimento con gli orchi) sono realizzate con la tecnica delle ombre umane

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/04/07 DAL BENEMERITO FABBIU
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Fabbiu 1/04/07 17:04 - 2145 commenti

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Molti anni prima che intervenisse Jackson con la sua colossale trilogia, Ralph Bakshi riformulò le avventure di Tolkien in un unico film di animazione. Il progetto però è piuttosto ambizioso. Molto gradevole la grafica del cartone e la rappresentazione di paesaggi e personaggi. E' invece l'attinenza al romanzo ad essere veramente misera: solo l'inizio sembra seguire il racconto. Dopo un'ora tagli di pezzi di storia troppo importanti e sequenze sbrigative rendono incomprensibile la narrazione.

Pigro 3/07/08 11:00 - 9666 commenti

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Trasferire in un film di animazione la saga di Tolkien sembrava la strada giusta e in effetti Bakshi riesce a costruire una suggestiva atmosfera, adatta al testo, anche grazie alla fusione di disegni con attori e paesaggi reali (grazie a una tecnica speciale) che danno una potenza straniante al tutto. Poi, a un certo punto, non riesce più a stare dietro alla complessità del libro e allora sul film cala il caos: impossibile seguire la storia e le animazioni stesse diventano un inestricabile guazzabuglio. Peccato.

Tarabas 16/02/09 10:51 - 1878 commenti

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Affascinante e fallito tentativo di riassumere la potente saga dei romanzi di Tolkien in meno di due ore. Questo film di animazione ha il pregio di essere molto suggestivo e di cogliere bene, nelle immagini, le atmosfere e lo spirito dei racconti originali. Tuttavia, a causa dei troppi tagli, la storia perde coerenza e diventa incomprensibile per un non lettore; per gli appassionati, troppi elementi vanno persi. Chissà cosa ne sarebbe uscito se Bakshi avesse avuto a disposizione tre film, come sarà anni dopo per Jackson. Peccato.

Raskik88 9/04/09 16:15 - 6 commenti

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Il film è abbastanza curato nei particolari ed anche in alcuni dettagli come le sembianze quasi umane e poco elfiche di Elrond Re di Rivendell, caratteristica che lo stesso Tolkien avrebbe apprezzato, visto che il sovrano di GranBurrone discende da Beren (Uomo) e da Luthien (Elfa). Tuttavia come nel caso della riduzione cinematografica di Peter Jackson è assente il personaggio di Tom Bombadil. Il film fece flop, dovuto forse anche alla sacrsità di finanziamenti che peggioravano la produzione e dall' uso massiccio del Rotoscopio.

124c 16/09/10 17:04 - 2918 commenti

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Lo andai a vedere da bambino, ma non era un film per bambini. E come poteva esserlo, visto la trama complessa e i personaggi che vi comparivano? Ralph Bakshi fu coraggioso nel tentare l'impresa di trasporre in immagini l'opera di Tolkien, perché non era certo facile, visto che negli anni '70 non si disponeva delle attrezzature adeguate, come quelle a disposizione di Peter Jackson nel terzo millennio. Comunque, per me, resta un film coraggioso, non del tutto riuscito, ma comunque interessante.

Puppigallo 10/10/10 08:46 - 5275 commenti

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Un suo perchè ce l'ha, visto che in passato ha fatto conoscere i personaggi ritrovati nella trilogia di Jackson. Ma tolto questo, a parte qualche sporadico momento di buon livello (alcuni dialoghi e un paio di combattimenti), questo prodotto animato funziona poco, zoppica parecchio e, soprattutto, sembra più un laboratorio sperimentale, dove viene testata una nuova tecnica che, oltre ai personaggi animati, sfrutta anche esseri umani trattati visivamente in modo da amalgamarsi (non molto bene) con il resto del cartone animato. Il risultato quindi non è certo esaltante.
MEMORABILE: La differenza tra il Balrog (demone dell'oscurità) di questo capostipite e quello di Jackson (abissale).

Disorder 4/11/11 22:40 - 1416 commenti

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Insufficiente. Passino i tagli alla storia (inevitabili direi), quello che davvero non convince è l'animazione, legnosa e molto al di sotto degli standard del periodo (si pensi a ciò che la Disney proponeva già da molti anni oppure ai coevi anime giapponesi). Non mi è piaciuta nemmeno la grafica, grigia e anonima. L'unico punto a favore è quello di essere riusciti a condensare l'intera storia in un unico film senza snaturarla (anche se alcuni passaggi sono veramente sbrigativi), per il resto trovo ben poco da salvare.

Viccrowley 24/05/13 17:10 - 814 commenti

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Bakshi, geniale regista d'animazione, suoi gli ottimi "Fire and Ice", "Wizard" e l'irriverente Fritz il gatto, si cimenta con la titanica impresa di portare in vita la saga tolkeniana. Il progetto si è purtroppo arenato e della trilogia prevista tutto si è ridotto a un unico condensato film che spiazza chiunque nonn conosca l'opera letteraria. Peccato perché il tutto è colmo di suggestioni ed evoca con rispetto e fedeltà la saga fantasy per eccellenza. Un'opera incompiuta, ma in alcuni frangenti l'epicità è superiore alla trilogia jacksoniana.
MEMORABILE: Le scene create col rotoscoping, che svelano tutti i limiti di budget di un progetto troppo ambizioso.

Caesars 8/01/14 14:40 - 3790 commenti

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Primo tentativo di portare su grande schermo la saga di Tolkien (in verità solo metà, doveva essere realizzata poi una seconda parte che non vide mai la luce). Il risultato non è molto convincente perché seguire lo svolgersi delle vicende risulta impresa che richiede parecchia pazienza: non tutto è chiarissimo, almeno per chi non ha letto l’opera letteraria e il rischio noia è sempre dietro l’angolo. Comunque operazione coraggiosa che meritava almeno di essere portata al termine con la realizzazione di un secondo film. **

Rebis 20/01/14 13:44 - 2337 commenti

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Adattare al cinema la trilogia di Tolkien rimane impresa da far tremare i polsi. Bakshi opta per la riduzione dei primi due volumi senza per questo ovviare all'ansia da prestazione: confusionario e disequilibrato, con grossi problemi nella messa a fuoco dell'azione, il film integra la tecnica del rotoscopio con risultati altalenanti. Lo spettatore-lettore è prima gratificato da lampi d'incanto che ossequiano la pagina scritta, quindi ingozzato d'informazioni supplementari. Malgrado gli sforzi profusi, Bakshi non centra mai il fine della storia e non coglie il cuore dei personaggi. Farraginoso.

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Daidae 23/06/14 02:07 - 3179 commenti

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Mi ha in parte deluso, vuoi per il doppiaggio italiano discutibile in alcune parti, vuoi per i troppi tagli presenti (per quanto inevitabili, vista la lunghezza dell'opera). Un peccato non sia stato prodotto il seguito; bella la colonna sonora. Nel complesso una buona occasione mancata.
MEMORABILE: Il balrog.

Rigoletto 25/10/14 16:12 - 1786 commenti

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Meriti e demeriti equamente distribuiti non hanno fatto la fortuna di questo film d'animazione del quale ci si è ricordati dopo la trilogia di Jackson. A Bakshi riconosco il coraggio di aver cercato un miracolo impossibile, ma tolto quello resta poco. I tagli alla storia, comprensibili, sono davvero troppi ma con uno sforzo si accettano; altri errori come la sostituzione di Glorfindel con Legolas (e con Arwen nella versione di Jackson) sono francamente incomprensibili. Interessante l'uso fumettistico accostato alla tecnica fotografico-pittorica.

Von Leppe 22/12/14 19:30 - 1262 commenti

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L'impresa di portare sullo schermo a cartoni animati un'opera lunga e complessa come il libro di Tolkien era forse folle e poco commerciale sin dall'idea di partenza, anche se lodevole. La riduzione in sceneggiatura non è granché; ma il difetto maggiore, che disturba la visione, è il rotoscopio, che mostra molte scene troppo ricalcate su veri attori. La parte migliore è quella più propriamente disegnata (gli hobbit, Gandalf e alcuni paesaggi).

Ryo 28/03/15 14:02 - 2169 commenti

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Film animato ispirato a mezza trilogia della saga di Tolkien (nel vero senso della parola, visto che racconta 1 libro e mezzo), la cui tecnica particolare d'animazione permette una fluidità perfetta, tanto da confonderlo con un vero e proprio film. A volte stonano un po' le diverse tecniche che cozzano fra loro. La sceneggiatura è fedele al libro molto più dell'opera di Jackson, e anche per questo motivo risulta meno fruibile dal punto di vista dell'intrattenimento. Il film del 2001 vi ha fatto addormentare? Con questo cadrete in catalessi.

Vito 14/04/16 12:06 - 695 commenti

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In origine doveva essere la prima parte di due pellicole basate sull'opera di Tolkien, ma l'insuccesso portò la produzione a non finanziare il secondo film. Bakshi inoltre effettua molti tagli, dovuti alla difficoltà di adattare l'immensa mole dei romanzi. Comunque rimangono due ore di intrattenimento puro, con una bellissima e psichedelica animazione sperimentale e grandi scene di battaglia. A quanto pare traumatizzò parecchi ragazzini, ignari di stare visionando un cartone molto dark e violento pieno di tematiche adulte.

Michdasv 14/08/21 18:58 - 117 commenti

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Bello. Da vedere, perdonando la rozzezza di alcune soluzioni tecniche e alcune scelte estetiche decisamente dissonanti: Aragorn non ispira né solennità né maestà, Boromir sembra provenire da un villaggio di barbari analfabeti (e meglio tacere dei Nani/Silvani, bruttissimi). Sam - che potrebbe essere il "vero" protagonista della Trilogia - qui è ridotto a un clown anche nel viso. Ma alcune scene, soprattutto con i Cavalieri Neri, risultano così efficaci che Jackson le ha copiate venti anni dopo (ma qui mi sembrano più incisive). Il film si interrompe senza sequel: imperdonabile.
MEMORABILE: Indimenticabili in quanto orribili: gli Anelli; I nani; Aragorn, Boromir barbarico; Sam-clown. Memorabili davvero: Gollum; Gandalf; I Cavalieri Neri.

Daniela 29/09/22 12:35 - 12662 commenti

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Primo adattamento cinematografico della saga del Signore degli Anelli, di cui condensa il primo libro e parte del secondo, ebbe a suo tempo un successo mediocre. Il motivo non va tanto cercato nelle presunte infedeltà e nell'eccessiva stringatezza che rende la trama confusa ma soprattutto nella resa deludente a livello di animazione: il mix di tecniche, invece d'essere un punto di forza, genera un risultato disarmonico in cui i personaggi disegnati in modo tradizionale si sovrappongono in maniera goffa ai fondali mentre le sequenze in rotoscope non affascinano ma stordiscono.

Schramm 24/12/22 18:14 - 3495 commenti

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A Bakshi Tolkien stringe una cifra. Non è il suo e si sente: abdica nel riconfermarsi Mabuse dell'animazione: pur pittoricamente filofiammingo e di beneducato sperimentalismo, crocefigge il suo cartavetrato estro alla più zavorrante filologia, non aprendo mai a un rielaborato che la scongiuri né usando la matrice come catapulta per epifanie d'assalto di iridi miocardio ipotalamo. Addio all'isomorfia tra fasto visivo e traino narrativo, scollamento che non arride a platee bambine né adulte. Non peggio della Jacksoneide futura, ma nell'economia del cartoonrama, nulla di obbligatorio.

Minitina80 24/03/24 17:31 - 2984 commenti

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Trasporre un’opera di tale portata doveva sembrare un’impresa ai limiti dell’impossibile, non solo per il testo ampio e complesso ma anche per le possibilità tecniche di animazione del periodo. I difetti risiedono proprio in questi due aspetti: la storia è mestamente tagliata e ridotta all’osso e nell’ultimo segmento entra in confusione, smarrendo la quadratura iniziale e dando l’impressione di dover chiudere perché prossimo al minutaggio previsto. L’animazione ibrida lascia interdetti sulla bontà della resa e le perplessità sulla riuscita restano intaccate al termine della visione.
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  • Curiosità Caesars • 8/01/14 14:46
    Scrivano - 16811 interventi
    Il film porta su grande schermo il primo libro e parte del secondo, doveva esserne realizzato un seguito che coprisse le parti mancanti. La cosa non andò in porto perché la casa produttrice ritenne il risultato al botteghino un fiasco (anche se incassò 30 milioni di dollari a fronte di un costo di 4) [fonte: Wikipedia]
  • Musiche Michdasv • 14/08/21 12:16
    Galoppino - 285 interventi
    Il regista Bashki sperava di far realizzare la colonna sonora dai LED ZEPPELIN, che avrebbero dato un tono epico e avrebbero coinvolto una massa di affezionati (comunque nei dischi dedicarono almeno 4 canzoni all'universo tolkieniano: fonte, IMDB).
    La casa di produzione invece lo costrinse ad accettare una colonna sonora più "fiabesca", nella quale spiccano soprattutto il tema trotterellante degli hobbit della Contea, il lamento degli elfi in "Mithrandir", e alcuni temi "spaventevoli" legati ai cavalieri neri e al balrog.
    Ma - evidentemente - molto lontani dalle sonorità dei Led Zeppelin, che i cinefili ricorderanno almeno per l'esecuzione di "Immigrant song" sia in Shreck III, sia in Thor: Ragnarok