Dead end - Quella strada nel bosco - Film (2003)

Dead end - Quella strada nel bosco
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Dead End
Anno: 2003
Genere: horror (colore)
APPROFONDIMENTI: L'horror del 2000

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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 31/03/07 DAL BENEMERITO DUSSO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 11/11/07
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Dusso 31/03/07 15:15 - 1566 commenti

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Mi è piaciuto moltissimo: con pochi mezzi hanno fatto un gran bel film, molto inquietante e anche pauroso, a tratti. Peccato per i dialoghi comici un po' fuori luogo (ma che rendono il film forse ancora più macabro). Ho visto che ha pure vinto diversi premi. Insomma, quantomeno da vedere. Forse in Italia è poco conosciuto, ma è molto meglio di tante produzioni più note.

Undying 20/08/07 01:12 - 3807 commenti

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Nonostante la limitatezza di budget (e di spazio narrativo), il film coinvolge emotivamente grazie alle strepitose interpretazioni degli attori ed alle trovate di sceneggiatura, che si dimostra particolarmente attenta ai dialoghi ed alle situazioni proposte. Non è un caso che la pellicola si sia aggiudicata 6 vittorie (al Fant-Asia Film Festival premiato come miglior film internazionale) e 2 nomination (tra il 2003 ed il 2004). Al bando il gore e la violenza: una volta tanto solo una macchina, una famiglia ed una strada (nel bosco) di notte...

Confusus 11/09/07 16:17 - 6 commenti

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Un gioiellino fantahorror nascosto ai più, l'esordio dei francesi Jean-Baptiste Andrea e Fabrice Canepa. Con un budget limitatissimo e con una storia semplicissima i due giovani cineasti creano un'opera che tiene accesa la fiamma dell'horror (quello vero!) con una storia che accenna agli horror USA anni 80 (boschi, case isolate), al Carpenter de Il seme della follia e al Lynch di Twin Peaks (il protagonista di questo film è Ray Wise, il padre di Laura Palmer!) e Strade Perdute. Consigliatissimo!

Puppigallo 13/11/07 18:05 - 5273 commenti

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Un incubo delirante, che passa rapidamente dal demenziale, all’horror, allo splatter. Eppure, non dà l’idea di un pastrocchio, ma di una situazione così assurda e paradossale, da giustificare qualunque scelta da parte del regista. I dialoghi sono piacevoli (spesso da schizzati, vedi la madre uscita di testa, ma non sarà la sola) e la narrazione è piuttosto fluida, aiutata anche dagli attori, che se la cavano più che dignitosamente. In poche parole, una bella sorpresa. P.S.: occhio al bigliettino.
MEMORABILE: La sorella "Ho fame!". E il fratello, dopo essersi infilato un dito nel naso: "Vuoi una caccola appena sfornata?". Il massaggio al cervello.

Hackett 3/04/08 20:57 - 1867 commenti

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Curioso film senza troppe pretese che però riesce nel suo intento di carpire l'attenzione dello spettatore e gettarlo in un piccolo incubo "da viaggio". Le atmosfere cupe e misteriose sono un po' a metà strada tra King e Ai confini della realtà, i protagonisti non sfigurano (c'è anche il Ray Wise di Twin Peaks) e tutto sommato la storia funziona. Ottimo per una serata di horror spensierato.

Ghostship 2/01/09 16:12 - 394 commenti

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Film non certo originale che ha dalla sua una vena ironica e surreale non male ed una discreta suspanse. Tuttavia le idee per non parlare di intere scene sembrano rubate a "Non avere paura della zia Marta" (M. Bianchi 1988) e "Le porte del silenzio" (L. Fulci 1991). Vale una visione senza pretese.

Cotola 16/04/09 13:50 - 9043 commenti

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Rinunciando a facili effetti splatter i due registi confezionano un buona pellicola horror che punta tutto sulle atmosfere, riuscendo a creare una buona tensione che regge per tutta la sua durata e che non viene smorzata nemmeno dalle frequenti note di umorismo nero. Peccato che lo scioglimento della vicenda sia, ormai, risaputo ed abbia un enorme debito di riconoscenza non tanto verso Le porte del silenzio di Fulci quanto piuttosto verso E se oggi fosse già domani?. Nulla di eclatante ma gradevole e funzionale al suo scopo.

Daniela 5/10/09 22:25 - 12660 commenti

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La vigilia di Natale, il babbo di Laura Palmer, in viaggio verso il cenone della suocera, con moglie scocciatrice, figlio adolescente, figlia con il fidanzato al seguito, lascia l'interstatale per prendere una scorciatoia nel bosco. Non sarà una buona idea... L'epilogo non è molto originale, ma quel che precede è ben recitato, gradevolmente demodé, divertente nella sua assurdità. I pochissimi tocchi splatter sono ampiamente bilanciati dall'umorismo nero che pervade i dialoghi.

Rebis 9/01/10 13:40 - 2337 commenti

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Quel che interessa agli autori è il sovvertimento degli elementi che costituiscono un racconto canonico attraverso le chiavi del grottesco e del surrealismo lynchano (coadiuvato dalla presenza di Ray Wise, padre psicotico della Palmer). L'iperbole è a tratti esilarante ma in opere come questa, il finale, che difficilmente può aggiungere qualcosa di rilevante (giacché enunciato a partire dal titolo...), viene atteso al varco come banco di prova per la poetica sovversiva degli autori, che infatti ripiegano su un epilogo assolutamente convenzionale.

Metuant 1/11/10 11:02 - 456 commenti

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Da noi passato ingiustamente quasi sotto silenzio, è un film che ha nei personaggi il suo punto di forza più che nell'ambientazione o nelle scene truculente, peraltro contenute e mai gratuite. Gli attori danno il loro contributo con efficaci interpretazioni, con Ray Wise una spanna sopra tutti. Rimane il rimpianto che pellicole del genere debbano sempre più spesso far spazio a fiacchi e spesso inutili prodotti hollywoodiani tutti sfx e senz'anima.
MEMORABILE: La prima fugace visione della donna vestita di bianco.

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Aal 8/10/10 11:08 - 321 commenti

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Piccolo horror intelligente e ben confezionato. Per una volta la sceneggiatura tiene conto dei dialoghi, mai banali e si affida a degli ottimi attori, tra cui spicca la maschera espressiva di Ray Wise (l'indimenticato Leland Palmer di Twin Peaks). Non c'è bisogno di effetti costosi se le idee sono sfruttate come si deve e questo film riesce a generare un autentico senso di angoscia senza mostrare praticamente mai niente. Non manca l'ironia, anzi ogni tanto si ride di gusto, salvo poi ripiombare nell'oscurità.

Pemulis 6/01/11 22:13 - 18 commenti

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Il colpo di scena finale è telefonato fin dal terzo minuto, ma il film è godibile lo stesso per l'ambientazione e le gag grottesche. Il budget limitato non si fa sentire perché la tetraggine della situazione è di per sè sufficiente a tener desto il pubblico. Il topos tipicamente fiabesco è un evergreen che non smette mai di funzionare (chiunque si sia perso di notte lungo una strada buia che attraversa il bosco capirà al volo). Divertenti le inquadrature con i cadaveri fuori campo. Un piacere vedere il premuroso papà di Laura Palmer in azione.
MEMORABILE: "Non ho mai passato un Natale così di merda".

Mdmaster 3/03/11 08:58 - 802 commenti

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Basta poco per fare un horror decente: un cast degno di questo nome (grande Ray Wise), trama non originale ma ben orchestrata e l'intelligente utilizzo di un budget limitato. Canepa e Andrea dirigono in maniera furba, limitando la vicenda ai 75 minuti e aggiungendo diversi tocchi inquietanti e, perché no, anche divertenti (come i diversi segreti che vengono a galla nei momenti meno adatti). Non un capolavoro, ma sicuramente un buon modo per trascorrere una serata orrorifica. Citato in Hellphone.
MEMORABILE: Marilyn Bronson; Playstation vs Atari; la madre che va lentamente fuori di senno, accennando a ripetuti tradimenti del marito.

Lupoprezzo 9/07/11 23:49 - 635 commenti

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Fluttuante e onirico. Un po' Lynch un po' Ai confini della realtà. Un po' intrigante un po' (molto) no. Il duo Andrea e Canepa (sembrano due canottieri) prova a dare una parvenza autoriale a questo film, riuscendo con l'arma dell'ironia e del grottesco ad indovinare qualche trovata (le confessioni dei figli), ma spesso risultano inguardabili. Prevedibile, con un finale che non risolleva la vicenda, anzi la spinge tra le braccia della mediocrità. Discreto Ray Wise; gli altri attori sono dimenticabili.

Macguffin 29/11/11 18:25 - 124 commenti

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Proprio come quella della famigliola in viaggio la notte di Natale, la macchina del film all'inizio fila bella spedita: non è un modello di lusso ma ha tutto quello che serve e sembra proprio poter assicurare un piacevole tragitto. Nel corso del viaggio però perde qualche colpo perché, se da un lato è vincente l'idea della famiglia che si scopre a poco a poco ipocritamente marcia, dall'altro i frequenti cambi di registro annacquano irrimediabilmente la tensione. Il finale poi, piatto e scontato, innesca addirittura... la retromarcia.

Gestarsh99 5/05/12 14:44 - 1395 commenti

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Nervi a fior di pelle dinanzi alla paraculaggine garibaldina di un film costantemente indeciso tra commedia nera, slasher demenziale e horror on the road anni '80. Poi, come sempre, prevale lo stoico buon senso del critico fedele all'etica del seppuku audiovisivo, la nebbia collerica si dirada e si scorgono circoli viziosi, simbolismi tanatologici, particelle infinitesime di Waters e Raimi e riflessioni metafilmiche sull'incapacità umana di sciogliersi dagli ingabbiamenti dell'irrazionale. L'incauta bislaccheria timbrica dell'opera è talmente serena e sfacciata da renderla in ultima istanza assolvibile.
MEMORABILE: Il papà/autista che abbandona la figlia sulla buia strada in mezzo al bosco per liberare il posto in macchina alla loschissima e fantasmatica sconosciuta...

Fabbiu 4/09/12 00:20 - 2144 commenti

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La mattanza c'è: qui vengono smembrati i luoghi comuni, ogni cosa di prevedibile nel genere e la parodia con grande gusto è girata secondo le ricette del tema oggetto di burla: in pratica lo si capisce che è tutto un gioco, ma anche come horror funziona e più che bene, perché quando i due registi vogliono spaventare ce la fanno davvero, attraverso una atmosfera angosciante e una serie di eventi che precipitano. Sul versante umoristico poi ci pensano i dialoghi e una serie di trovate cinicamente gustose. Ray Wise è perfetto per la parte.

Capannelle 10/10/12 12:53 - 4411 commenti

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Al bando le poltiglie esagerate e gli effetti sonori/metafisici degli orientali, qui si risparmia sui mezzi (bellissimi i finestrini dell'automobile con le macchie di umidità uguali per tutto il film) e si gioca invece sull'autoironia. Resa molto bene dai protagonisti che per un'ora offrono un grande spettacolo, metà horror metà parodia. Gli ultimi 20 minuti, complice la riduzione dei protagonisti, mostrano un po' la corda.
MEMORABILE: Il recupero del cellulare; Le varie tonalità della madre.

Galbo 30/05/13 05:51 - 12392 commenti

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Misconosciuto sl grande pubblico ma decisamente godibile, questo horror di produzione francese. Un incipit non particolarmente originale, ma uno svolgimento che dimostra una non comune capacità di produrre tensione. Non tutti i colpi di scena sono tali ma sono comunque apprezzabili i frequenti cambi di registro. Davvero bravi e ben scelti gli attori. Buono.

Pumpkh75 21/07/13 17:20 - 1749 commenti

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Incubo on the road che più road non si può, gode di una fama limitata rispetto al suo valore: pur nell’esiguità e nella prevedibilità della trama, riesce con notevole visionarietà a creare un microcosmo visionario, violento e bizzarro, dove si sorride e ci si disgusta in perfetto equilibrio. Ottima anche l’associazione tra i personaggi e gli attori scelti per il relativo ruolo. La distesa scura dei boschi, illuminata dai fari solitari della macchina, è rimasta impressa nel mio immaginario.

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Herrkinski 31/07/13 02:29 - 8109 commenti

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Citazionismo a piene mani per questo horror, che va a pescare un po' dappertutto; la cosa più ovvia sembra un certo Lynch, sensazione guarda caso riportata alla mente pure da uno dei protagonisti, il bravo Wise (dall'indimenticabile Twin Peaks). C'è da ammettere che il crescendo di tensione e follia, con inaspettati quanto sorprendenti deragliamenti nel grottesco, tiene attaccati alla poltrona; ma alla fine dell'ora e mezza, impazienti di capire che stia succedendo, ci si ritrova con un finale da rimborso del biglietto. Occasione sprecata!
MEMORABILE: I deliri della madre.

Ducaspezzi 3/10/13 00:30 - 222 commenti

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Se i boschi in varie occasioni si sono guadagnati la ribalta dell'horror, non sempre efficacemente, qui l'indubbia suggestività onirico-ancestrale che la selva, di per sé, si porta dietro, è stata largamente sfruttata. E il bello è che nella selva non ci si addentra. La taglia piuttosto un infinito nastro di asfalto, pressoché rettilineo, lungo il quale i protagonisti sono gettati in pasto a una notte vischiosa, all'ironia del loro contorto relazionarsi, a sanguinosità di intuibile ferocia, a tensioni grottesche e disperate, con un ottimo cast.
MEMORABILE: La madre quando sinistramente sbrocca.

Belfagor 3/02/14 11:15 - 2690 commenti

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La sera della vigilia di Natale una famiglia imbocca quella che dovrebbe essere una scorciatoia per i boschi e invece si rivela essere un incubo senza uscita. Insolito horror d'atmosfera che lesina sullo splatter e punta sull'economia: buona parte del film è ambientata all'interno del veicolo e incentrata sui dialoghi conditi di macabro umorismo. La trama ogni tanto arranca e chiede un po' di sospensione dell'incredulità per proseguire, ma Wise e la Holden danno vita a un buon rapporto padre-figlia. Peccato però per il finale, sciatto ai limiti della denuncia.
MEMORABILE: La madre delirante.

Rambo90 23/06/14 23:04 - 7697 commenti

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Più che un horror una commedia nera, che cerca sistematicamente di stemperare le situazioni tese e (potenzialmente) inquietanti con qualche battuta demenziale o comportamenti sopra le righe. Il cast è molto buono (soprattutto Wise) ma si fa fatica a essere coinvolti e spesso il voler uscire a tutti i costi dagli schemi irrita più che sorprendere. Non aiuta nemmeno la storia, troppo simile a E se oggi fosse già domani? Niente di che.

Kinodrop 3/07/17 18:54 - 2948 commenti

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Cosa può succedere a una famigliola che per raggiungere i parenti la notte di Natale sceglie una scorciatoia nel bosco? Se alla guida c'è il padre di Laura Palmer non ci si può meravigliare dell'atmosfera cupa e misteriosa tra lo splatter e l'autoironico. Si guarda volentieri per i dialoghi distonici rispetto a ciò che accade e la psicosi che invade i personaggi, ma il minimalismo della scena on the road e la mancanza di un vero crescendo non coinvolgono appieno. Cast di buon livello, su cui spicca Wise. Musica distonica ma funzionale (all'epilogo).
MEMORABILE: La donna in bianco; Le rivelazioni in macchina; La follia di Laura; Il finale.

Rufus68 5/12/17 09:47 - 3842 commenti

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L'incubo labirintino da cui non si ha via d'uscita: un topos che va, con accenti diversissimi, da Léon Bloy a Borges a Buñuel. Su tale nobile tronco i registi innestano la flebile piantina dell'horror attuale che si fa apprezzare, stavolta, per un inconsueto e gradevole umore nero (che non si spinge mai, tuttavia, nei territori del grottesco fantastico o della crudeltà). Tale merito è diluito da difetti congeniti (coprolalia, povertà visiva, mancanza di un fondo logico o evocativo forte), ma l'insieme tiene discretamente.

Anthonyvm 22/04/18 21:20 - 5686 commenti

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Notevole piccolo film che gioca tutte le sue carte in dialoghi, personaggi e atmosfere lugubri e misteriose (ottima fotografia notturna), spesso con mezzi facilotti (suoni macabri, riprese buie con musiche creepy annesse) ma riuscite, altre volte con sottigliezze davvero efficaci e agghiaccianti (la carrozzina in mezzo alla strada, i vagiti alla radio). Il plot è banale ed è difficile non indovinare il twist, ma preso per quel che è, una collezione di scenette inquietanti unite da un filo spesso di humour nero, è un film decisamente riuscito.
MEMORABILE: La prima vittima dell'auto nera che chiede aiuto dal lunotto posteriore; La signora in bianco che seduce e strappa labbra a morsi.

Pesten 16/09/18 10:14 - 790 commenti

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Horror francese con Ray Wise (il caro Leland di Twin Peaks): cosa può uscirne fuori? Un gran film. Semplice, chiaramente low budget, quasi assurdo per la pochezza di certi personaggi, dinamicamente stabile; eppure la storia regge, i dialoghi tra i componenti della famiglia la fanno da padroni con quel loro umorismo nero che rompe i limiti della retorica americana e un tocco di gore usato in modo ironico e sarcastico completano il cerchio. Verso la fine si comincia un po' a traballare, come se non si sapesse la direzione, ma nel complesso vince.
MEMORABILE: Ray Wise, attore che forse meritava molti più ruoli di quelli effettivamente interpretati.

Fedeerra 6/09/21 02:38 - 770 commenti

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“Dead end” punta sull’evidenza grottesca, rielaborando suggestioni visionarie (il bosco di notte) e sociologioche (la famiglia disfunzionale) in un incubo reiterato che funziona a intervalli. Bravi Ray Wise e Lin Shaye, in sfavillante e perenne overacting, ottimo anche l’accompagnamento musicale di Greg De Belles. Un buon film, ma viste le premesse avremmo gradito un tantino di terrore in più.

Teddy 21/06/22 22:52 - 825 commenti

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Più cerebrale e psicologico di quanto sembri, “Dead end” è un film ricolmo di farneticazioni e paradossi no stop, squisitamente nostalgico e con un cast smagliante in perfetto overacting. L’orrore, più che nella smania della storia o nel prevedibile resoconto finale, si annida nella caratterizzazione certosina delle location; boschi ululanti, strade senza fine, capanni abbandonati e auto dark.

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  • Curiosità Undying • 23/01/10 20:18
    Risorse umane - 7574 interventi
    Alla bella curiosità di Rebis aggiungo che, con buona probabilità, capofila di questo filone narrativo (che potremmo definire di "memoria post mortem") è stato Accadde al ponte di Owl Creek , scritto nel lontano 1886 da Ambrose Bierce
  • Curiosità Raremirko • 27/11/12 22:31
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Curiosamente, una scena del film è visibile anche nel lungometraggio Hellphone (nella sequenza in cui i due protagonisti sono in un cinema).
  • Discussione Ruber • 2/06/13 01:56
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    E una boiata pazzesca! lo visto l'altra sera dopo dieci minuti si capisce l'andazzo che non e da horror ma da comico puro! altro che paura mi sono fatto quattro risate, il regista mi sembra che era alla sua opera prima...ecco si astenga da fare altro pattume come questo. Ma come si fa a definire horror questo pastrocchio qui!!
    Ultima modifica: 2/06/13 02:16 da Ruber
  • Discussione Galbo • 2/06/13 07:03
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    a me sembra che molti abbiano gradito. A me ad esempio sono piaciuti gli attori.
  • Discussione Rebis • 2/06/13 13:22
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Il film è carino, ma come assunti ed esiti non è molto lontano da un episodio tv di Ai confini della realtà. Si capisce da subito dove vuole andare a parare, per un po' ci si aspetta un effetto sorpresa, qualcosa di inedito, ma invece si conclude esattamente come previsto dal manuale :) Per me il suo pregio è la mancanza di pretese, il coraggio di essere "classico" e un tantino demodé... Si capisce che i registi si sono divertiti a realizzarlo e amano l'horror sinceramente.
  • Discussione Daniela • 4/06/13 12:26
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Io l'ho trovato molto gradevole, magari proprio per quell'apparentamento con le avventure ai confini della realtà di cui parla a buon ragione Rebis. Certo può deludere assai se ci si aspetta un horror da brivido oppure un'opera originale e spiazzante, qui siano più nel campo dell'umorismo nero condito da tocchi splatterosi più buffi che spaventevoli. Però credo che questo fosse proprio l'intento dei registi, quindi nel suo genere mi pare riuscito più di tanti altri con maggiori pretese.
    Ultima modifica: 4/06/13 12:28 da Daniela
  • Discussione Galbo • 4/06/13 12:36
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Io l'ho trovato molto gradevole, magari proprio per quell'apparentamento con le avventure ai confini della realtà di cui parla a buon ragione Rebis. Certo può deludere assai se ci si aspetta un horror da brivido oppure un'opera originale e spiazzante, qui siano più nel campo dell'umorismo nero condito da tocchi splatterosi più buffi che spaventevoli. Però credo che questo fosse proprio l'intento dei registi, quindi nel suo genere mi pare riuscito più di tanti altri con maggiori pretese.

    Concordo, film realizzato in sordina ma migliore di altri ben più reclamizzati....
  • Discussione Rebis • 4/06/13 13:05
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Mi avete fatto venire voglia di rivederlo :)
  • Discussione Dusso • 4/06/13 13:23
    Archivista in seconda - 1832 interventi
    Gran film! piaciuto anche ai miei sempre diffidenti amici
    Una delle poche pellicole che mi han messo paura viste negli ultimi 10 anni
  • Discussione Schramm • 23/06/22 22:19
    Scrivano - 7694 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Mi avete fatto venire voglia di rivederlo :)
    e a me che ne ignoravo l'esistenza, di inforcarlo!