Magdalene - Film (2002)

Magdalene
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/03/07 DAL BENEMERITO LEX
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LEX 29/03/07 18:36 - 49 commenti

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Una vera mazzata: duro, crudele, vero. L'infame vita a cui erano sottoposte alcune ragazze all'interno di alcuni conventi, tra suore simili a violenti carcerieri, umiliazioni fisiche e morali, lavori sfiancanti. E questo per "espiare" ?! Storie vere (l'ultima "lavanderia" chiuse nel 1996) dirette benissimo da Mullan e recitate con partecipazione emotiva dal cast (la brutta Eileen Walsh su tutte). Il regista non si risparmia nemmeno un cameo davvero spietato. Da vedere, per pensare. Grazie

Fabbiu 24/08/07 07:18 - 2145 commenti

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Bello quanto duro e choccante. L'istituto Magdalene è una sorta di Alcatraz in cui le suore, agendo per un Dio dittatore, hanno il compito di estirpare dall'anima e dalla mente delle peccatrici i loro affronti morali. Un film che ben rappresenta, in maniera piuttosto cruda, una sterminata dose di violenza psicologica. Notare l'interpretazione della povera Crispina distrutta. Denuncia al bigottismo e alla dittatura morale, un film che fa venir voglia di munirsi di fucile e far strage di quelle pinguine estremiste.
MEMORABILE: Il taglio dei capelli (rinunica al peccato della vanità di Bernadette)

Gugly 5/02/08 18:25 - 1188 commenti

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Film durissimo che racconta la storia vera di ragazze rinchiuse in conventi-lager nei quali erano sfruttate come forza lavoro o peggio. Mullan non ci risparmia nulla, fino a mostrarci come la madre superiora sia entrata in un meccanismo sadico che neppure lei riesce più a controllare. Ovviamente, una volta terminata la visione del film, non si ha più una buona impressione di conventi, suore e preti.
MEMORABILE: Tutta la straziante vicenda di Crispina.

Galbo 9/04/08 07:29 - 12395 commenti

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L'attore e regista irlandese Peter Mullan affronta un tema doloroso come quello dei conventi Magdalene con grande durezza ma anche senso di spietata veridicità (le storie raccontate sono autentiche) senza alcuna concessione allo spettacolo ma avvalendosi di una metodologia di racconto molto rigorosa. Fotografia scarna ed efficace ed un ottimo e giovane cast. Da vedere come fonte di riflessione.

Cotola 10/07/08 13:53 - 9044 commenti

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Ottimo film di denuncia di Peter Mullan che dopo lo stupefacente inizio prosegue dritto per la sua strada in maniera accusatoria, dura e sgradevole senza mai scendere a compromessi e senza scadere nell'ovvio e nel patetico. Notevole l'asciuttezza e la sobrietà con cui il regista racconta le disavventure delle protagoniste. Molte le scene forti che però non sono mai gratuite e non mirano certo alla "pancia" dello spettatore. Meritatissimo (per una volta!) e decisamente sorprendente Leone d'oro a Venezia.

Pigro 14/11/08 09:30 - 9668 commenti

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C'era una volta, neanche troppi anni fa, in Irlanda un'istituzione clericale di recupero di ragazze che in realtà gestiva luoghi di tortura psicologica e fisica e sopraffazione. Ecco un eccellente film che, con un impianto tradizionale nella storia e nella forma, riesce a squarciare il velo di una vergognosa realtà a lungo tenuta nascosta, quindi a informare, indignare, commuovere. Con un cast all'altezza per evitare la velleitarietà di tanti film di denuncia, approdando così al grande cinema civile.

Giacomovie 22/08/09 07:50 - 1398 commenti

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Una sorta di film "carcerario" al femminile, con un impatto emotivo degno de Il miglio verde o Le ali della libertà. Il soggetto è di grande interesse e il suo svolgimento, tralasciando qualche momento troppo descrittivo, è di alto livello. Costituisce un forte atto di documento-denuncia sui soprusi, mancanza di rispetto umano e annientamento di ogni speranza compiuti in nome della morale religiosa, usata come scudo per alimentare un circolo di repressioni, costrizioni e falsi moralismi. ***1/2

Capannelle 19/01/10 14:37 - 4411 commenti

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Un voto che intende premiare anche il coraggio di chi affronta certi argomenti e di chi distribuisce il film in un paese ipocrita come l'Italia. La vicenda narrata lascia l'amaro in bocca per la sua vericidità (si veda in proposito l'ancora più tosto documentario della BBC) e per l'epoca, il 1964, così vicina a noi. Mullan dirige con asciutto rigore (a volte anche troppo) e le attrici sono ben sintonizzate sulla sua lunghezza d'onda. Anticlericale? Non direi, a ben vedere Mullan non ha nemmeno calcato la mano.
MEMORABILE: Durante le riprese amatoriali il prete chiede alle suore di essere spontanee: non ci riescono!

Matalo! 20/01/10 17:36 - 1378 commenti

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Non ne conservo un buon ricordo; l'ottimo attore di My name is Joe raffredda una materia bollente per un film che, d'accordo o meno sul punto di vista (i fatti lo danno come indubitabile), si raffredda e irrita per la sua programmaticità un po' senza cuore. Tale correttezza inficia la messinscena, raggelata anch'essa e priva del pathos necessario per avvincere.

Daniela 27/01/10 10:09 - 12662 commenti

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Attore ruvido dal volto proletario, Mullan affronta come regista un tema "scandaloso" come i sopprusi perpetrati fino a pochi anni fa nei conventi irlandesi delle Magdalene Sisters, luoghi di prigionia e sfruttamento per chi spesso non aveva altra colpa che di essere donna. Interpretato da un cast molto in parte, il film - ispirato ad un documentario del 1998 - riesce ad indignare e commuovere, senza bisogno di forzature. Se adesso anche la Chiesa cattolica è stata costretta al "mea culpa", è merito anche di opere come questa. Film doloroso, necessario.

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Pinhead80 12/12/10 23:48 - 4760 commenti

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Le case "Maddalena" rappresentavano una sorta di casa di punizione (di redenzione) per giovani donne diseredate dalla famiglia. La drammaticità delle vicende e la crudezza delle immagini mostrate da Mullan rendono il film affascinante e sconvolgente. Il fatto che si tratti di storie vere ci fa capire quanto dolore anche la Chiesa abbia procurato alle persone. Essenziale per capire un altro pezzo di storia.

Enzus79 25/11/10 17:12 - 2897 commenti

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Gran bel film. Sono in sintonia con chi dice che questa storia ha molto di "dickensiano", per i suoi momenti struggenti. Attoria (a me) sconosciuti che danno un'ottima prova. Mullan, invece, si è dimostrato un bravo regista. Leone d'oro meritato. Da applausi.

Gestarsh99 25/08/11 00:35 - 1395 commenti

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Mullan affronta di petto l'Irlanda delle Magdalene House, monasteri correttivi cui venivano inviate tutte le presunte "peccatrici". Ma il suo non è un film schierato dalla parte della donna, anzi è un'opera che sfrutta la figura femminile come ariete da abbattere con furia sui portoni dell'istituzione religiosa, senza preoccuparsi tanto del dualismo netto e categorico dei personaggi coinvolti, quasi orgoglioso del manicheismo strumentale che schiaccia la verosimiglianza dei fatti. Quel che resta è solo un risentimento iconoclastico rabbioso, epigrafico e irriflessivo. Est modus in rebus.
MEMORABILE: Il parroco che si denuda davanti a tutti i partecipanti alla messa, in preda ad un devastante e pruriginosissimo attacco di orticaria allergica...

Luchi78 7/10/11 13:28 - 1521 commenti

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Un tema nuovo e sconvolgente riesce facilmente a far breccia nella sensibilità dello spettatore, ma stavolta a ragion veduta. Molto brave le attrici del cast, ma soprattutto è ottima la scrittura che riesce a concentrare l'attenzione sugli aspetti più dolorosi senza scadere in inutili morbosità. Alla fine ne esce un film efficace e dai tratti forti, lasciando trapelare un'altro pesante macigno sulla coscienza del cattolicesimo odierno. Crudo e diretto, ma a tratti anche femminile e delicato.

Lucius 14/10/11 01:20 - 3015 commenti

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Il lato oscuro della chiesa condensato in una pellicola lungimirante focalizzata sull'"educazione cattolica" e le sue storture volte a convertire (con estremo vigore) le proprie pecorelle smarrite. Un film di forte impatto emotivo che consiglio vivamente a chi ha la testa e lo spirito liberi da retaggi cattolici. L'ambientazione isolata del convento, l'assenza di una qualsivoglia soundtrack, il Dio preso andando a dottrina, le sevizie, il rigore... Benvenuti nella casa di Dio.

Mickes2 19/01/13 13:57 - 1670 commenti

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Era ieri quando nelle “case Maddalena” si riproduceva il Male di una società bigotta e ottusa, nefanda e misogina, che si aggrappava alle vie del Signore per ricercare affannosamente una redenzione che potesse alleviare un dolore da Lei stessa alimentato. Film che fa riflettere e indigna, nonostante il sospetto di un accanimento programmatico, sa denunciare con incisività le assurde e sadiche malefatte della chiesa cattolica e a documentare una realtà ancor più dolente e vergognosa, resa tale dal silenzio assordante delle istituzioni. Toccante.

Lythops 19/02/13 20:31 - 1019 commenti

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Il definitvo mea culpa della superiora generale delle Magdalene sisters ha chiuso la querelle sul film, che vedeva nella chiesa cattolica l'unico suo detrattore. Rigorosamente impostato sulla testimonianza di chi ha vissuto in quei "collegi", il film racconta un viaggio allucinante in una mentalità assolutamente prigioniera di se stessa, al di là del bene, immersa e grondante di un male così perfetto da apparire quasi inconsapevole da parte di chi lo esercitava. Grandi interpreti, regia ottima, musica e fotografia non da meno. Da vedere.

Schramm 26/05/15 11:27 - 3495 commenti

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Se siamo tutti figli di Dio, dobbiamo dedurne che madre ecclesia è Medea. La femmina che censura la femminilità, che spirictomizza la donna. Mulan contrappone allo squadrismo religioso la propria reazione uguale e contraria, altrettanto oltranzisticamente unidirezionale, ma anche comprovata dalla balorda realtà dei fatti a base di tarpante umiliazione e coercitivo diniego della persona non dissimile da quello dei lager (non sarà un caso se sovverranno prison-movies ed erossvastika): il ragguardevole parterre attoriale fa il resto mettendoci tutto il fervore di cui la via crucis abbisogna.

Almicione 3/03/17 01:42 - 764 commenti

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I pregiudizi e le assurdità di una società e un tempo non così distanti da noi vengono sfogati all'interno di un convento che ha assunto le sembianze dell'inferno. Sofferenza e malvagità subentrano alla redenzione dichiarata e una fuga sarebbe un miracolo. Le unità di azione e di luogo sono ottimamente sfruttate insieme a una sceneggiatura che non possiede punti morti nonostante la situazione. Buono il cast, perlopiù inesperto e la caratterizzazione psicologica dei personaggi. Lodevole Mullan all'esordio, anche per ciò che ha mostrato.

Fedeerra 23/01/20 06:36 - 770 commenti

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Tratto da un fatto realmente accaduto e da un documentario che è un vero pugno nello stomaco, Magdalene è un buon film che basa le sue fondamenta su un parterre di brave attrici, le cui interpretazioni erigono la pellicola a piccolo gioiello di cinema/denuncia. Geraldine McEwan (la severissima suor Bridget) avrebbe se non altro meritato una nomination agli Oscar; nella sua implacabile perfidia si nasconde un soffocamento psichico che mette davvero i brividi. Icastico.

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Paulaster 12/02/21 09:46 - 4421 commenti

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In un convento con funzioni di lavanderia vengono recluse donne colpevoli di vari peccati. Il film denuncia i modi repressivi della cattolica Irlanda e i genitori che hanno diseredato le figlie. Nella prima parte la condanna è esplicita e invita alla riflessione. Quando l'attenzione si focalizza sulle storie singole ci si aspetta solo che i desideri di fuga si concretizzino. Qualche scena è più forte della media (il tentativo di suicidio, la lotta con la superiora) ma Mullan poteva osare di più, almeno evitando lo scherzo al prete o la parentesi col film proiettato.
MEMORABILE: L'occhio insanguinato; La benedizione delle lavatrici; La chiave che custodisce i soldi della cassaforte.
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  • Discussione Brainiac • 24/08/09 09:50
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Eh sì "le sore menate" è un must!!!
  • Discussione Zender • 24/08/09 09:57
    Capo scrivano - 47790 interventi
    Renato ebbe a dire:
    Per colpa di quel geniaccio di Corrado Guzzanti, non riesco più a pensare a questo (buon) film senza che il pensiero corra subito a Men in black 2...
    Specificare please, non sono al corrente. Che ha combinato Guzzanti con questo film?
  • Discussione Brainiac • 24/08/09 10:24
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Fece uno sketch in cui,interpretando Lorenzo-Ghezzi,andava in una multisala a vedere Magdalene.
    Uscendo dal primo tempo,rientrando in sala,entrava in quella che proiettava Men in black.
    La cosa divertentissima era che la sua recensione era di un unico film,per cui da alieni simpaticoni passava alle suddette "Suore menate",senza accorgersi della differenza.
    Geniale!

    Lo sketch lo trovi qui:
    http://www.youtube.com/watch?v=qGririwxDCg
  • Discussione Matalo! • 20/01/10 17:38
    Call center Davinotti - 614 interventi
    Mamma mia che grande Lorenzo-Ghezzi
  • Curiosità Lucius • 14/10/11 01:26
    Scrivano - 9051 interventi
    Il fatto che la pellicola si sia aggiudicata il Leone d'oro alla cinquantanovesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, ha creato grande disappunto fra gli uomini del governo e quelli di chiesa per quanto riguarda i contenuti. Il film ha dalla sua la documentazione, compresa la testimonianza di donne che hanno vissuto l'incubo della deportazione nei conventi-lager e ne sono uscite sconfitte e non redente; una di queste (Mary Norris, 70 anni) in un'intervista dice di aver più volte raccontato la propria storia senza mai essere stata creduta e non si stupisce di fronte alle reazione della Chiesa che nega tutto.
    Fonte:Sara Troilo, critico cinematografico.
  • Discussione Lodger • 3/03/17 22:23
    Pulizia ai piani - 1563 interventi
    IRLANDA, FOSSA COMUNE IN UN EX ORFANOTROFIO

    ANSA 03 marzo 2017 - Un gruppo di esperti ha confermato l'esistenza di una fossa comune in un ex orfanotrofio cattolico in Irlanda, confermando il sospetto che vi siano state centinaia di sepolture non classificate - 800 secondo i certificati di morte - di bambini. I test del dna evidenziano che i corpi - sepolti in una struttura divisa in 20 camere - avevano una età tra le 35 settimane e i 3 anni. L'orfanotrofio venne chiuso nel 1965.

    Si è arrivati a questa scoperta grazie al lavoro svolto da una commissione di inchiesta sulle 'case' per ragazze madri gestite da religiose. La struttura dove sono stati ritrovati i resti umani si trova a Tuam, nell'Irlanda nord occidentale, e fu attiva tra il 1925 e il 1961. La vicenda era stata denunciata negli anni scorsi da uno storico locale e poi anche dopo il 'mea culpa' della chiesa cattolica irlandese si era passati a far luce su quegli eventi. Ne è emerso che chi viveva nelle 'case' ha sofferto malnutrizione, malattie e miseria, con altissimi livelli di mortalità. In un comunicato la commissione pubblica si è detta "scioccata" per quanto scoperto sino ad ora e ha chiesto l'intervento delle autorità competenti per dare degna sepoltura ai resti.

    Fonte:
    http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2017/03/03/irlanda-trovata-fossa-comune-orfanotrofio-cattolico_2067e570-7b28-48b1-a79c-bcc9d0a38ac8.html
    Ultima modifica: 3/03/17 22:26 da Lodger