Esile, debole, deludente. Parte benino, con Luciano Salce esilarante acquirente di giornali (alcuni assai poco francescani) all’edicola di Assisi. Poi, però, si sfilaccia, morde molto meno di quello che prometteva il proclamato intento anti-bigotto e si limita a regalarci, in un cast che non brilla più di tanto, alcuni numeri dell'avido fratacchione di Gigi Ballista, sempre grandissimo anche in film piccini piccini come questo. Decisamente inferiore alla fama, dovuta alla genialità del titolo.
Piacevole commedia, dotata di una trama semplice che però si risolve nella maniera meno prevedibile. La regia è corretta, il protagonista piuttosto mediocre ma notevole il resto del cast, che vede spiccare tra tutti l'ottimo Gigi Ballista nei panni di un frate. Interessante la sceneggiatura, che ironizza sia sui cattolici che sui comunisti e che si chiude con un finale davvero riuscito, ironico e piuttosto spregiudicato. Simpatica colonna sonora di Ortolani. Non un capolavoro ma sicuramente degno di nota.
Garbata, delicata, fine (ma pure sconsolata) storia di due giovani adolescenti, novelli Romeo e Giulietta, separati da estremismi culturali: lui (Pino, un bravissimo Dado Crostarosa) è figlio di un rivoluzionario bombarolo (un grandissimo Salce); lei (Maria Teresa, una splendida Simonetta Stefanelli) è soggiogata da una madre (la grande Marisa Merlini) e da una nonna ossessionate dalla religione. Bigottismo, idealismo e estreme filosofie (comunismo e fanatismo cattolico) collassano accartocciandosi su se stesse nei 15 dolorosi, stranianti, affascinanti minuti conclusivi. Ballista è eccezionale
MEMORABILE: Le particolari lezioni di catechismo tenute da Padre Spiridone (Ballista); alcune esternazioni in latino, più o meno maccheronico.
Non lascia del tutto soddisfatti. Se nella prima parte riesce a conquistare deridendo due mondi contrapposti (il comunismo ateo, libertino e sovversivo e il cattolicesimo bigotto e ipocrita) dell’Italia anni Settanta, nella seconda tende a restringersi per la fretta di giungere ad un finale che era più che ovvio attendersi. Le recitazioni sono di buon livello, riscontrandosi spigliatezze ed esuberanze che non degenerano mai nell’eccesso. Al povero Claudio Gora tocca, per l’ennesima volta, il ruolo del vecchio porco. **/**!
MEMORABILE: Le lezioni di sintassi latina impartite da Gora; I richiami di Salce al figlio durante il gran finale.
Commedia semplice e quasi riuscita di Petroni che è un po' una messa alla berlina di un bigottismo fastidioso dell'Italia degli anni 60-70, anche se la satira è molto debole. La prima parte è più frizzante, mentre successivamente il ritmo si fa più blando, anche se accettabile. Il cast giovanile è deludente (anche se la Stefanelli è stupenda), mentre grandiosi appaiono Salce (impagabile quando chiede giornali poco ortodossi dinanzi a suore e frati) e Ballista (fantastico). Finale molto grazioso e simpatiche le musiche di Ortolani.
MEMORABILE: Le bizzarre lezioni di catechismo del frate Ballista; Salce all'edicola.
Barbara Bouchet tenta il figlio del compagno, che a sua volta è tentato dalla coetanea Stefanelli. Le tentazioni sono l'oggetto del contrasto tra sacro e profano indicato dal titolo, che viene condotto in modo semplicistico ma almeno non puerile. Una parentesi sentimentale completa l'insieme dei pochi elementi di solito forniti dalle commedie sexy: qualche risata e qualche momento erotico. Ambientazione "a tema" ad Assisi.
Non dispiace dirlo: la cosa migliore è la musica di Riz Ortolani, di un lounge ora malinconico ora dinamico. Per il resto la pellicola è decisamente noiosa; certe interpretazioni (senza fare nomi) sono sciatte, altre insipide (forse mal dirette, non si capisce). Anche i famigerati ultimi minuti (15 circa) non sono niente di sorprendente: non basta un po' di pepe a salvare una pietanza mal cucinata.
Da una parte il perbenismo cristiano che dovrebbe soffocare al grido di peccato ogni pulsione erotica e dall'altro la politica rivoluzionaria che dovrebbe risvegliare il popolo dal torpore ed elevarlo ad alti ideali. Nel mezzo la storia di due ragazzi che sono costretti a vivere la loro relazione schiacciati dalle idee che permeano le menti dei loro genitori. Lo scontro tra sacro e profano è continuo e fa risaltare come alla fine le due cose abbiano più punti di contatto di quanto si creda.
Molto debole nel cast giovane e parecchio lasco nelle accuse all'ipocrisia cattolica che pur rimane il bersaglio principale del film (anche se Gora che spia la nipote nuda dietro "Famiglia Cristiana" non è male). Alla fine si ricorda unicamente per la bravura di Salce, perfetto nel definire, con la sola forza della propria maschera, la tipica figura del contestatore che predica la rivoluzione e razzola nell'immaginario borghese (il matrimonio, le riviste scollacciate). Lodevole anche Ballista.
Commedia piuttosto anomala nella filmografia di Petroni, incentrata su uno strano conflitto tra una ragazza bigotta e il figlio di un ateo impenitente. Molto bravo come al solito Luciano Salce, ottima anche la Merlini; ma il film sembra sospeso tra il tentativo di satira alta e la farsa più scollacciata, e risulta poi essere né carne né pesce. Peccato perché alcune trovate sono straordinarie.
Il film parte bene, sembra molto interessante e pare soprattutto riuscire a cogliere nel segno con la sua critica a certa ipocrisia religiosa. Nella seconda parte però non mantiene le promesse, diventando lento, perdendo di mordente e cadendo in un finale che poteva e doveva essere migliore e invece è segnato da una certa frenesia di terminare il lavoro. Buono il cast, e molto buone anche le location. È sufficiente, perché è in grado di creare una buona atmosfera e di intrattenere, ma la seconda parte rovina un po' tutto ed è un gran peccato.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
R.f.e. ebbe a dire nella SEZIONE CURIOSITA' de L'OSCENO DESIDERIO: Sembra che Giulio Petroni continui a negare di aver diretto questo film...
Devo dire che, in effetti, si stenta a credere che il regista di questa raffinatissima commedia, che presenta qualche interessante risvolto sociale (il comunista Salce e la bigotta chiesaiola Merlini), sia lo stesso de La profezia.
HomevideoDusso • 23/12/12 10:17 Archivista in seconda - 1832 interventi
All'inizio del film Salce compra "Stella Rossa", "Potere operaio"(che davvero esistevano) e "Al Fatah"(che invece non esisteva) fino poi a chiedere più sottovoce Playmen.