L'amante del demonio - Film (1972)

L'amante del demonio

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/03/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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B. Legnani 18/03/07 01:19 - 5523 commenti

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Campestre e pedestre. Tutto è miserrimo: recitazione, doppiaggio, trama… Basterà dire che il Demonio è reso tale da un cappello rosso da boia e dal fatto di apparire or qua or là, quasi a giustificare il credito “effetti speciali”. Momento emblematico del tutto è la scena con gli impiccati (ne vediamo solo le gambe), che si finge di notte ma che è immersa nella luce del dì. Film da vedere assolutamente in compagnia, per avere dei testimoni ed essere poi sicuri che non si è trattato di un sogno.

Deepred89 20/06/07 13:15 - 3704 commenti

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Tristissimo e squallidissimo gotico italiano. Non c'è davvero nulla da salvare. La sceneggiatura, inconcludente e confusissima, è forse la peggiore mai scritta nel suo genere. La regia di Lombardo è pessima, piena di errori grossolani e di inquadrature ridicole. Indecente il cast nonostante la presenza di Edmond Purdom e Rosalba Neri, che però ci fanno entrambi una figuraccia. Trashissimi il cantastorie o la vecchia nel bosco. Da evitare con cura. Molto noioso nonostante la scarsa ora e un quarto di durata.

Ciavazzaro 14/06/08 12:06 - 4768 commenti

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Se non ci fosse Rosalba Neri protagonista sarebbe da evitare a priori, ma alla fine un'occhiata (per la sua presenza) va data, ma per il resto... Pure Purdom si impegna poco (e non ci fa una bella figura). Si comincia quasi sufficientemente con Rosalba che novella Barbara Steele si aggira con un candelabro nel castello, ma quando il film entra nel vivo con l'ambientazione stile favola, poveri noi cosa diventa... Può essere salvata in qualche punto la musica, ma il film va evitato accuratamente.
MEMORABILE: Non raggiunge i livelli di Nuda Per Satana, ma il diavolo rappresentato con una cappa rossa è da citare negli annali del trash!!!

Cotola 16/06/08 11:43 - 9009 commenti

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Impresentabile gotico italiano in cui non si salvano niente e nessuno a cominciare dalla regia pedestre di Lombardo. Sulla sceneggiatura meglio stendere un velo pietoso ed anche il resto della confezione è piuttosto misero e squallido. Anche gli attori, se così li vogliamo chiamare, ci fanno una pessima figura a partire da Purdom che si conferma più scarso che mai. Evitatelo!

Ronax 24/02/09 23:02 - 1247 commenti

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Candidabile a pieni voti come uno dei peggiori film italiani di tutti i tempi, la pellicoletta del mestierante Paolo Lombardo è un prodotto di così sconcertante e imbarazzante dilettantismo che vedendo un film di Polselli o di Pannacciò viene da gridare al capolavoro. Inesistente nella trama e nella regia (se così vogliamo proprio chiamarle), il film ha il solo merito di mostrarci ancora una volta la sublime Rosalba. E di fronte a lei ci si può tranquillamente dimenticare del resto.
MEMORABILE: Praticamente tutto il film.

Homesick 15/06/09 07:59 - 5737 commenti

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Tra le mani di un altro, l'idea di base tratta da un testo teatrale gotico-satanico-fiabesco del Grand Guignol (almeno così si dichiara nei titoli di testa) avrebbe potuto anche essere interessante, ma Lombardo ne fa un prodotto inqualificabile sotto ogni aspetto, che pare girato da un gruppo di dilettanti durante una gita fuori porta. Svogliatissimi pure gli attori, compreso Purdom che, insieme alla Alex e alla Sava (non accreditata) tornerà nell'ugualmente pessimo Dagli archivi della polizia criminale.

Daidae 19/12/09 20:19 - 3167 commenti

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Abbastanza ridicolo questo film dell'orrore che mischia diavoleria con medioevo. A parte la bella Rosalba Neri c'è davvero poco da salvare (forse il castello). Davvero bruttino, anche se posso assicurare che sia stato prodotto di molto peggio. *!

Maik271 2/11/14 15:57 - 436 commenti

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Mai vista in vita mia una pellicola così brutta. Dialoghi folli, sceneggiatura assurda: si passa dal giorno alla notte in dieci secondi, i demoni nel bosco presentano maschere palesemente di gomma che neanche a carnevale, le finestre con vetri di cellophane, costumi ridicoli, scenografie di recupero; c'è anche una casetta in legno diroccata presa in prestito da uno spaghetti western. Si salva solo Magda (ma grazie ai suoi seni, non certo alla recitazione). Se ci fosse un voto più basso...

Fauno 22/02/15 15:32 - 2208 commenti

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Uno dei rari casi nei quali la tecnica è talmente elementare che perfino capisaldi quali l'ubiquità demoniaca, alcune torture medievali, il vampirismo nonché tutta la componente onirica si riducono a un qualcosa di estremamente blando. Il regista poi non propone alternative di visione o libere interpretazioni; un peccato, perché gli attori, in particolare la Neri, se la cavano tutt'altro che male; ma, ripeto, tutto quel che è demoniaco è all'acqua di rose. Pertanto questo film resta agli ultimi posti, nel suo genere...
MEMORABILE: Notevole il quadro che è poi un ritratto della Neri.

Faggi 22/03/18 22:11 - 1549 commenti

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Ecco un ottimo esempio di scardinata parodia horror mancata (o involontariamente riuscita). Davanti a opere come questa potrebbe venire in mente Delitti: siamo nello stesso girone infernale della celluloide italiana. Qui, al contrario di un Polselli (per esempio), non ha senso parlare di tecnica: la devastazione è evidente e c'è poco da lambiccarsi il cervello. Per lo spettatore curioso o incauto resta, se possibile, una fruizione in chiave trash e di esercizio del sarcasmo; solo così e con la giusta arrendevolezza, magari ci si diverte pure.
MEMORABILE: Le apparizioni del Demonio (una carnevalata); Nella caverna; La vampira.

Edmund Purdom HA RECITATO ANCHE IN...

Spazio vuotoLocandina Il corsaro neroSpazio vuotoLocandina Giornata nera per l'arieteSpazio vuotoLocandina Terror! Il castello delle donne maledetteSpazio vuotoLocandina Dagli archivi della polizia criminale

Rufus68 19/03/18 00:10 - 3825 commenti

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Se l'amante bene o male la si riesce a individuare, è il demonio a essere di difficile localizzazione in tale scombiccherato horror (?). Alla fine s'intuisce che sia un tipo col cappuccio rosso. A parte tale faticosa conquista, rimane da decrittare il resto del goffo guazzabuglio, fra Tuscia medioevale, vecchiacce, monaci, impiccati e ritorni brucianti alla contemporaneità. Uno sforzo, però, che preferiamo non esercitare.

Myvincent 28/02/19 08:11 - 3726 commenti

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Ancora un'occasione per godere della bellezza di Rosalba Neri, qui nei panni (si fa per dire) di una turista che capita casualmente in una sinistra magione per darsi a sogni terrificanti. Il plot si sviluppa come una specie di fiaba per adulti, con tanto di strega e di incantesimi e con l'aggiunta di una diavolo ammaliatore. Prendetelo per quello che è: un passatempo a cui gli anni han fatto acquisire una patina attraente di nostalgia.

Il Dandi 7/10/20 09:56 - 1917 commenti

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La struttura a cornice (nel prologo contemporaneo la protagonista inizia un sogno durante una visita a un castello medievale) già ci avvisa in anticipo che si tratta di uno scherzo. L'ambientazione campestre, più da decamerotico che da gotico, è il tratto distintivo di uno degli horror più goffi e pecorecci della storia del cinema. Purdom è più credibile come vampiro in Fracchia contro Dracula che qui come diavolo. Certo, qualsiasi cosa con Rosalba Neri va vista, ma certe collezioni sono faticose a completarsi. A tratti (questo è l'aspetto migliore) risulta suo malgrado divertente.
MEMORABILE: I costumi offrono ampia scelta, ma il dialogo fra Rosalba e il diavolo tentatore è qualcosa di incredibile.

Noodles 21/09/21 08:16 - 2204 commenti

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Un film che d'impatto appare curioso, per alcuni particolari e per il passaggio improvviso da gotico a fiaba medievale. Ma attenzione, dietro tale curiosità si cela in realtà il nulla. Una trama inesistente, una brutta sceneggiatura, una regia approssimativa e una recitazione scadente lo rendono tra i peggiori horror del panorama italiano. Le ambientazioni esterne e interne sono buone e anche la musica ha tratti interessanti, ma il resto è davvero brutto. Alcune scene sono così assurde da far pensare a uno scherzo. Terribile.
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  • Discussione Nipo • 5/04/15 16:29
    Galoppino - 97 interventi
    Mi inserisco nella discussione perché la cosa mi ha fatto venire in mente un fatto nel quale mi sono scontrato una volta. Devo dire che concordo con Fauno, è vero giudicare l'opera, o il lavoro svolto, ma il regista rimane sempre un regista. Soprattutto non vedo il motivo di prendere altri registi a paragone. Ci sono quelli che fanno di più e quelli che fanno di meno, spesso per motivi prettamente economici. Anche perché mi sembra anche che in qualche modo Polselli sia celebrato come autore estremamente indipendente e al di fuori delle regole (o almeno così mi parve di leggere su un articolo a proposito della sua morte) quindi un suo valore lo ha avuto, ne deduco. Poi vabè, i gusti sono estremamente personali, ma quelli devono rimanere, non diventare totalitari. Personalmente ritengo Kubrick un buon regista ma ne preferisco ben altri a lui, visto che lo trovo talmente perfetto da rasentare la freddezza nelle sue pellicole. Tra Shining e la Casa preferisco sicuramente il secondo, che trovo molto più caldo, costruito con passione e genuinità, senza opercoli di autorialismo con la "A" maiuscola a condire una pellicola che per quanto potrà essere perfetta mi ha lasciato del tutto indifferente alla visione... Quindi come si può generalizzare dicendo ad un regista di essere un mestierante? Si conoscono per caso le vicissitudini che lo hanno portato a girare un film in un certo modo? Rimango del pensiero che per giudicare una persona (badate bene, dico persona, non film) bisognerebbe, non dico conoscerlo, ma almeno trovarsi nelle sue condizioni nel momento di girare film. O come dico spesso a molte persone che leggo commentare: bene, se sei così bravo a criticare la persona vuol dire che tu sai fare di meglio... Quindi rimango dell'idea che il "mestierante" possa in un certo senso essere un "complimento" che un regista non vorrebbe sentirsi dire.
  • Discussione Zender • 5/04/15 18:16
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Forse non vorrà sentirselo dire, Nipo, ma è uno degli aggettivi che leggo più spesso riferiti ai registi, in generale e nelle parole di critici ben più "su" di noi semplici cinefili. E non deve essere intesa come offesa, ripeto, perché mestierante l'ho sempre letto come uno che conosce il mestiere, semplicemente, solo fermandosi prima. Sul fatto di piacere o no, Kubrick eccetera ovviamente concordo con te, molto meno sul fatto del "se sai fare di meglio fallo tu". E' ovvio che chi scrive fa un mestiere diverso da chi dirige un film e se io che faccio il grafico ogni volta che faccio una schifezza dovessi dire a chi vede il mio lavoro "se sai fare di meglio fallo tu" diventerei ridicolo e perderei il lavoro in secondi zero.
  • Discussione Fauno • 5/04/15 19:42
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Te l'ho già detto più volte Zender, ma a quanto pare viaggiamo su binari paralleli. Mestierante vuol dire che fa il mestiere per lucro, e se c'è una cosa ridicola è pensare che Lombardo, visti i risultati, abbia fatto questo film per lucro.

    Comunque sia, prova a dare del mestierante a 10 fra artigiani e professionisti e vedrai in che stato ti ritrovi, perchè chi si impegna per una vita e se lo sente dire, reagisce veramente male, anche perchè suona come INCOMPETENTE, più che nel vero senso del vocabolario...

    La critica ufficiale, soprattutto in queste espressioni così spregevoli, sarebbe ora di lasciarla andare alla deriva, e di utilizzare, almeno fra noi, termini meno ostrogoti, un po'più appropriati, e in particolare più educati.
    Poi come ho già detto, fate vobis!
  • Discussione Nipo • 6/04/15 22:34
    Galoppino - 97 interventi
    Zender, come ho già avuto modo di dire in un'altra discussione, non ascolto i critici più "su" di me. Io sono il critico di me stesso, e il fatto che un critico "autorizzato" dica una cosa per me non vuole assolutamente dire nulla, l'unica differenza tra me e lui è che lui magari è pagato per dire il SUO parere ed io no. Detto ciò posso tranquillamente dire che il mio giudizio su un film , o su un regista, vale lo stesso di quello di un qualunque critico "pagato". Anzi, probabilmente il mio giudizio vale più di quello di quel critico, visto che io PAGO il film che vedo, mentre la maggior parte delle volte i critici "ufficiali" li vedono gratis i film... Quindi, visto che sborso soldi, ho anche più diritto di criticare in un senso o nell'altro, l'operato di un regista. Poi, per come dici tu, vorrei vedere la tua reazione al sentirti giudicare un "mestierante" sul tuo lavoro (non per copiare quello che ha scritto Fauno, ma perché il pensiero mi è venuto spontaneo leggendo il tuo post). Certo, non dico ad un cliente pagante "fammi vedere come sai farlo tu", ma se NON fosse pagante magari glielo direi! Il fatto economico devo dire che ha una notevole influenza sulla discussione...
  • Discussione Zender • 7/04/15 08:17
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Sai che non capisco, Nipo? Nessuno ti dice di ascoltare i critici più "su" di te, non è proprio questo il sito, dove ognuno giudica da sempre come vuole un film fregandosene di quello che può dire la critica.

    Non credo invece che conti molto il fatto economico. Se uno fa un film, lo rende pubblico, accetta che lo si critichi e che lo possa fare anche chi non paga. Per fortuna da sempre è così, altrimenti questo sito nemmeno esisterebbe. Se poi uno mi definisse mestierante della grafica personalmente non mi offenderei proprio visto che è la verità, ma capisco che oggi ci sia ormai chi si offende per qualsiasi cosa, per cui...

    Il fatto che i critici non paghino dimostra solo che sono pagati per fare quello, che hanno studiato e vengono pagati per scrivere bene o male di un film. Che poi si prenda o meno in considerazione quel che dicono è un altro discorso, ma dire che il tuo giudizio vale di più perché hai pagato mi sembra un po' eccessivo. Ripeto: la critica esiste per fare un po' d'ordine nell'arte, altrimenti tutto sarebbe sullo stesso piano, Pierino e 2001 odissea nello spazio... ma non potrà mai essere così, perché non si può mai vedere tutto nella vita e si ritiene che alcune opere arricchiscano più di altre. Con questo non voglio dire che uno non possa preferire Pierino a Kubrick, ma è un altro discorso, che abbiamo fatto molte volte e che esula dal film di cui stiamo parlando.
  • Discussione Nipo • 7/04/15 09:04
    Galoppino - 97 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sai che non capisco, Nipo? Nessuno ti dice di ascoltare i critici più "su" di te, non è proprio questo il sito.

    La critica esiste per fare un po' d'ordine nell'arte, altrimenti tutto sarebbe sullo stesso piano, Pierino e 2001 odissea nello spazio...

    In un certo senso è quello che mi hai fatto capire tu dicendo che i critici più "su" dicono che lui è un mestierante, quindi hai ammesso che il loro giudizio è quello "ufficiale". Non credo che sia la critica sempre "ufficiale" a mettere ordine, alcune volte esaltano film che sono una ciofega per altri e altre volte fanno il contrario. Credo che non ho bisogno di un critico per capire che pierino e 2001 siano su livelli differenti, ma questo non vuol dire che un regista che fa Pierino sia un mestierante, magari con altra sceneggiatura, cast e fondi sarebbe anche in grado di fare il suo 2001... Poi per il fattore economico rimango della mia idea: secondo me c'entra ampiamente. Se spendo 12 euri per un film che un critico ha esaltato, e invece a me ha fatto cadere le braccia... Bhe non dico certo che è un bel film, ma mi inc....o a bestia contro quel critico... Quindi per questo non reputo importanti le critiche. Dici che nel forum c'è una sorta di libertà di espressione, in parte è vero, molto in parte fortunatamente, ma è anche vero che spesso nei commenti leggo cose in stile "è ma i critici hanno detto questo...", come ti dicevo era anche in un'altra discussione, alla quale risposi decisamente contrariato. Comunque diciamo che questo è il mio pensiero che ho voluto esporre. Il discorso mi aveva un po' preso per questo sono andato un pochino fuori tema dalla discussione generale. Ritengo ora di aver spiegato quello che volevo e quindi per me può ritenersi concluso il dibattito.
  • Discussione Fauno • 7/04/15 12:29
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Io direi proprio il contrario Zender; non c'è chi si offende per qualsiasi cosa, ci sono al contrario persone che dicono senza alcun rispetto tutto quello che gli passa per la testa, e lo ripeterò fino all'inverosimile che mestierante è un'offesa, e per di più becera.

    Se poi tu dici che la critica ufficiale fa questo e altro, il giorno che ci dirà di buttarci giù dal pozzo, cosa facciamo, lo dobbiamo fare? Siamo cinefili e indipendenti, o siamo un loro satellite? Abbiamo un'educazione e un rispetto di base o siamo robottizzati alla cellula madre e soprattutto alla moda, nella sua piega più sbagliata?

    Io dico fate vobis, ma se si continua a insultare così un regista che ha fatto due film e con pochissima fortuna, è poi un niente arrivare anche a insultarci fra noi, con le conseguenze più spiacevoli.

    Se ci guardi, pure io ho considerato il film una vaccata, ma in tutt'altro modo. Come ripeto da anni, massacrare i film va bene, ma le persone no. Polselli, come Kubrick, come Wenders e come Pinco Pallino...

    Io credo di esserci sempre stato molto attento. Guarda solo quel che ho scritto per A venezia un dicembre rosso shocking. Ci sono riferimenti a Roeg? Guarda quanti film di Polanski ho massacrato? Al massimo l'ho chiamato affettuosamente il Romano Polacco, ma mai al mondo l'ho offeso. Come Wenders, Herzog, i fratelli Cohen e Scott. Non è da me, e mi aspetto che non lo sia neanche da altri. Almeno su questo sito. Anche perchè qualunque regista può sbagliare un film, ma soprattutto per rispetto a lui, come persona, e agli altri utenti, che per me sono colleghi, e quindi persone rispettabili. FAUNO.
  • Discussione Zender • 7/04/15 15:08
    Capo scrivano - 47727 interventi
    D'accordo, chiudiamola qui allora. Se volete continuare si va su davibook, dove si può chiaramente continuare e rispondere in tema senza limiti.
  • Homevideo Buiomega71 • 13/07/19 10:30
    Consigliere - 25933 interventi
    Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Avo Film:

    Edizione: giugno 1986

    Durata effettiva: 1h, 14m e 00s

    Ultima modifica: 13/07/19 12:18 da Zender
  • Musiche Carlitos • 5/08/23 16:20
    Galoppino - 79 interventi
    Quasi tutto l’intero corpus della colonna sonora, è tratto dall’album easy listening di Elvio Monti, Mixed music (1972) firmato Ainid’s Orchestra, su etichetta Cinevox.


    Ultima modifica: 6/08/23 16:00 da Carlitos