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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Danger: "BABY VINTAGE COLLECTION" (quando il Davinotti era un pupo)... Benché non si tratti dell'ultimo omaggio di Roger Corman al grande Edgar Allan Poe, THE MASQUE OF THE RED DEATH rappresenta il miglior risultato del collaudatissimo connubio che vedeva riuniti sotto l'egida dell'AIP (American international Pictures) il prolifico Roger Corman e l'ormai celebre Vincent Price, che in questo film dà sfogo a tutta la sua teatralità interpretando alla sua maniera la tetra figura del principe Prospero. Il merito maggiore dell'ottimo prodotto finito è comunque da attribuire agli abilissimi scenografi, capaci di ricreare in modo credibile le lugubri atmosfere del castello con l'allestimento delle camere...Leggi tutto dipinte ognuna con un colore diverso (vero punto di forza del breve racconto di Poe) e del magnifico salone centrale in cui si muovono i cortigiani, in un continuo sfoggio di lusso e sfarzo. Azzeccata anche l'idea di Matheson di mescolare al brevissimo spunto di base il racconto di Poe intitolato "Hop frog", pur tradendo lo spirito dello scrittore americano. Mai Corman era riuscito a rendere così bene le angosciose atmosfere che pervadono quasi tutti i lavori di Poe. L'entrata in scena della maschera rossa (ottimamente vestita dagli eccezionali costumisti) è vista in maniera surreale, con l'insostituibile apporto della gestualità tipica di Price, che muove braccia e corpo come si trovasse a recitare un dramma scespiriano. Certo non si riescono ad accantonare del tutto i difetti presenti in ogni pellicola girata da Corman, ma è innegabile il notevole passo avanti fatto dal regista rispetto a film come I VIVI E I MORTI o IL POZZO E IL PENDOLO. Peccato che con LA TOMBA DI LIGEIA Corman torni al suo vecchio stile dimenticando i progressi evidenziati qui...

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Fabbiu 16/03/07 01:00 - 2145 commenti

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Curatissimo, particolarissimi colori che ragalano alla pellicola un'aria raffinata e angosciante, l'anima malvagia che avvolge il paese del castello è perfettamente rappresentata. Price, nel ruolo del principe Prospero, ha interpretato il film a meraviglia. Ho apprezzato molto il il misterioso personaggio protagonista, con la sua spietata devozione a Satana, e la figura inquietante della Morte che si aggira nel bosco. Per non parlare del ballo: qualcosa che rimane impresso nella memoria. Un gran bel film.

Undying 7/11/07 18:10 - 3807 commenti

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Vincent Price non è mai stato (nè mai più lo sarà) esposto nei panni di villain assoluto come in questa pellicola: Prospero inneggia Satana e si diverte a schernire, umiliare, torturare ed uccidere i suoi sudditi ed il popolo sottomesso. Anche la beffarda festa al castello (che sarà gratificata dalla presenza di un ospite inatteso, "La Morte Rossa") si conclude in un'orgia di follia e sangue. Forse la trasposizione più fedele di un racconto scritto da Poe (si pensi all'omicidio del vigliacco, vestito da "gorilla" e bruciato vivo). Notevole.

Patrick78 2/02/09 11:19 - 357 commenti

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Uno dei migliori film di Corman tratti da Edgar Allan Poe e molto probabilmente ispirato ai lavori del grande Bergman, vede nei panni del tiranno principe Prospero il grande Price alle prese con l'incombente minaccia della peste che grava sul suo villaggio. Per scampare al pericolo il principe si rinchiuderà nel suo castello organizzando feste orgiastiche in compagnia dei suoi nobili ospiti. Sarà al sicuro? Unica nota stonata della pellicola risulta essere una certa confusione nella sceneggiatura che però non limita la visione di questo gioiello.

Ciavazzaro 13/06/09 11:59 - 4770 commenti

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Oltre al mestiere di Corman e un ottima fotografia, Vincent Price nel ruolo del principe Prospero è semplicemente grandioso. L'atmosfera del racconto di Edgar Allan Poe viene resa al massimo. Il castello nel quale i personaggi si rinchiudono dalla malattia è soffocante, il sadismo e la corruzione imperante ben rappresentati. Ottima scream-queen Hazel Court. Da citare la morte della Court, il ballo finale, Prospero quando toglie la maschera. Uno dei migliori del ciclo di Poe.

Herrkinski 31/05/10 21:13 - 8111 commenti

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Decisamente riuscita questa trasposizione cinematografica del racconto di Poe. Il duo Corman/Price funziona alla grande e quest'ultimo regala una performance degna della sua fama; il suo principe Prospero, spietato e di rara malvagità, è un'icona negativa affascinante e che rimane impressa nel tempo. Molte le buone scene nel film, compreso il sogno allucinato della Court e la vendetta del nano. Notevole anche il finale e ben realizzate le location. Talvolta il ritmo è un po' lento, ma nel complesso il film può dirsi pienamente riuscito.

Bruce 27/07/10 16:19 - 1007 commenti

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Gotico eccentrico, curatissimo nell'ambientazione, caratterizzato da uno strepitoso uso dei colori e delle luci ben immortalati dal direttore della fotografia Nicolas Roeg (poi regista del capolavoro Don't Look Now). Vincent Price, mattatore assoluto, è lo spietato e sadico Principe Prospero, devoto a Satana. Corman è spirito libero e bizzarro, immaginifico e dal gusto finemente trash, di difficile catalogazione, qui assai bravo nel dileggiare la corruzione umana.

Homesick 29/07/10 18:02 - 5737 commenti

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Spunti da due racconti di Poe (quello del titolo e “Hop Frog”) e dal bergmaniano Il settimo sigillo corredano uno scontro manicheo – più teologico che fisico – tra satanismo e cristianesimo su di un campo di battaglia sfavillante di costumi fastosi e della fotografia iridescente di Roeg. La sceneggiatura si ripete in proclami di morte e sanguinose liturgie, ma riserva lunghi flash visionari in puro stile Corman, come l’incubo della Court o la semi-dantesca processione finale. Price gigioneggia al suo meglio, saltellando compiaciuto sulla frontiera che separa il sadismo dallo humour nero.
MEMORABILE: La vendetta del nano.

Xabaras 4/08/10 14:43 - 210 commenti

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Penultimo film del ciclo su Poe di Corman che si segnala per la maestosità delle scenografie, barocche ed eccentriche e per la sontuosità della fotografia di Nicolas Roeg, un vero delirio che trasporta lo spettatore in un'altra dimensione. Da apprezzare anche l'ambiziosità dello script che, partendo dalla classica lotta tra Male e Bene e pur con qualche cedimento (fastidiosi e in qualche caso ridicoli i continui riferimenti a Satana), giunge con insperato successo a riflettere su grandi temi come la Morte e l'opinabilità di ogni "verità" religiosa.
MEMORABILE: La Morte Rossa a Prospero: "Ogni uomo crea per sè il cuo Paradiso e il suo Inferno".

Cotola 8/08/10 13:13 - 9043 commenti

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Uno dei migliori Corman tratti da Poe con una confezione più curata e scintillante del solito: si segnalano le colorate scenografie esaltate dalla splendida fotografia del futuro regista Roeg. Su tutto campeggia una maestosa prestazione di Price, magnifico vilain crudele fino al midollo. Peccato per qualche goffaggine qua e là come ad esempio il segmento onirico di Hazel Court. In ogni caso il risultato finale è davvero buono.
MEMORABILE: La maschera della morte rossa.

Mdmaster 16/09/10 12:26 - 802 commenti

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Probabilmente uno dei migliori tentativi di Corman di omaggiare Poe e i suoi racconti spesso più surreali che meramente gotici. Aiutata da un Vincent Price al suo meglio, la storia del principe Prospero sottolinea tutti i lati particolari del personaggio e soprattutto la sua, apparentemente, ingiustificata ferocia. Buono anche il cast di contorno, splendide scenografie e costumi. Da qui in poi Corman non riuscirà più a raggiungere gli stessi risultati, ed è sicuramente un peccato.
MEMORABILE: La triste e finale realizzazione di Prospero.

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Von Leppe 20/09/10 11:46 - 1262 commenti

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Ambientato in un fantasioso medioevo italiano, il set è completamente ricostruito in studio (sia esterni che interni); a quanto pare girato in studi cinematografici inglesi, non ci sono immagini e scenografie prese da film precedenti del regista: qui domina lo sfarzo, colori nuovi e irreali. La trama, come capita a volte nei film di Corman, si complica (specie nel finale, dove rinuncia alla semplicità lineare del racconto di Poe). C'è uno scontro di religioni: quella satanica del principe e quella di Dio della ragazza del villaggio, ma nel finale...
MEMORABILE: La morte di Juliana.

Stefania 8/10/10 23:21 - 1599 commenti

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Un angelo (l'innocente Francesca) per Satana (il tiranno Prospero)! Il Bene e il Male, l'Amore e l'Odio si fronteggiano in una sfida al calor bianco, ma il vero trionfo è quello della Morte, che avvinghia Prospero nell'ultima, macabra danza. Mirabolante arlecchinata, lucida di cromatismi fiamminghi, splendidamente anti-naturalistici, ma l'Incubo di Juliana ha le sfumature verdastre, melmose, putrescenti dell'omonimo dipinto di Heinrich Fussli. Magnifici i due nani-freaks e il crescendo di violenza (catartica!) nel finale della festa da ballo. Solenne Price, sguardo perforante!
MEMORABILE: "La morte non ha volto, fino a quando non diviene la tua morte...".

Puppigallo 28/03/11 08:54 - 5274 commenti

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Il tempo non è stato galantuomo con questa pellicola, che appare eccessivamente teatrale. I protagonisti stessi, a un certo punto, assumono quasi l'aspetto di grottesche caricature; e non solo perchè c'è di tutto, dai nani alle nane ballerine. Eppure Price, con il suo indiscusso carisma, ci conduce in questo delirio (dove una nobiltà decadente e corrotta si concede a Lucifero) con una certa naturalezza, perorando la sua satanica causa e cercando di convincere la villica della bontà della sua scelta. Le scenografie di forte impatto visivo (le stanze monocromatiche) sono degne di nota. Non male.
MEMORABILE: Il principe Prospero, sponsor ufficiale di Satana, risolve a modo suo i problemi, ad esempio, uccidendo per far evitare la morte rossa; Il nano Rospo

Lucius 17/04/11 01:51 - 3015 commenti

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Gotico e pasoliniano allo stesso tempo, con scenografie curatissime e una fotografia degna di nota. I personaggi appaiono circensi e caricaturali, ma si amalgano con la storia che li richiede. Sette stanze, sette colori, un'unica morte che non ha volto, ma che ha tanti messaggeri. Ed è il colore rosso a dominare, anzi a predominare la scena, mentre la morte arriva puntuale al suo appuntamento.

B. Legnani 30/04/11 18:11 - 5532 commenti

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Invecchiato non benissimo. Il film è tutto nei costumi splendidamente fotografati e nell'istrionica raffinatezza di Vincent Price, la cui presenza è come sempre ulteriormente esaltata dal grande doppiaggio di Emilio Cigoli. Tolto quanto sopra (e, magari, alcun tocchi di Magee), non è che rimanga moltissimo. La storia sa di allungato, quasi fosse un lungo prologo al rutilante, coloratissimo finale.

Piero68 29/08/11 09:03 - 2957 commenti

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Bisogna considerare i tempi, ma onestamente citarlo tra gli horror mi sembra davvero troppo. Poe-Corman-Price, un trinomio che avrebbe dovuto fare faville. E invece il film, per recitazione, dialoghi, ambientazione, fotografia ha un taglio decisamente teatrale. In alcuni casi sembra addirittura di assistere ad un musical grazie alle bellissime scene di gruppo e ai costumi. Price come sempre maestro nell'interpretare l'essenza del male.

Max renn 8/04/12 12:44 - 80 commenti

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Libera rielaborazione dell'omonimo breve racconto di Poe, il film spicca sul versante dei costumi ed ha come punto di forza una fotografia dalle tinte oltremodo penetranti. Nel complesso però considero il risultato in parte sopravvalutato a causa di una sceneggiatura qua e là confusa (discorsi su Satana piuttosto fumosi) e di un cast praticamente annichilito dall'istrionismo di un Price che potrebbe benissimo recitare da solo. Nel ciclo Poe/Corman, le opere a mio parere più interessanti rimangono Il pozzo e il pendolo e I vivi e i morti.

Belfagor 10/07/12 18:32 - 2690 commenti

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Fastoso e teatraleggiante adattamento dell'omonimo racconto di Edgar Allan Poe (intrecciato con un altro racconto meno conosciuto, "Hopfrog"), è sicuramente uno dei migliori film di Corman. La fotografia carica di colore esalta le ricche ambientazioni e conferisce al racconto un'aura gotica e surreale. Price tutto da gustare nei panni del crudele e dispotico principe Prospero, pronto a vendere l'anima al diavolo per sfuggire al morbo. Colpisce la rappresentazione della nobiltà come classe decadente, orgiastica e quasi animalesca.
MEMORABILE: L'entrata in scena della Morte Rossa; Il ballo dei nobili colpiti dal morbo; Le varie Morti che si ritrovano nel finale.

Rigoletto 4/12/12 16:05 - 1786 commenti

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Grande spettacolo girato da Corman in cui Price diventa valore aggiunto a un prodotto valido sotto tutte le angolazioni. L'inizio ci fa già capire la grandezza del "valore aggiunto", che dimostra subito come la bassezza dell'animo umano è sempre in agguato, nessuno è al sicuro; follia allo stato puro confinante quasi con l'isterismo. Chi potrà mai salvarsi da "la morte rossa"? ***!

Myvincent 2/07/15 19:50 - 3741 commenti

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Il grande Roger Corman, più in forma che mai, dirige un gothic-classic imperdibile e dalle ridondanze barocche rifacendosi a Poe, ma in una misura decisamente originale. Scenograficamente impareggiabile, l'opera ha come condottiero un Vincent Price cattivissimo signore del male. Tra panneggi sgargianti, ambienti dai colori diversi, sfolgorano candele e ceri abbinati, i quali contribuiscono ad angosciosi momenti di ansiogena claustrofobia.

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Rufus68 18/10/16 21:37 - 3842 commenti

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Il grande Vincent Price, di perfetta e divertita crudeltà, concentra in sé ogni nostra attenzione. I rutilanti costumi aggiungono fascino al tutto. Fra Corman e l'arte, però, c'è sempre l'intoppo prosaico, la sgrammaticatura, la goffaggine dell'eccesso: in tal caso la coppia dei giovani protagonisti, insulsa e la parallela e inutile storiella del satanismo che coinvolge la Court (col davanzale marchiato - satanicamente - a fuoco). Bel finale, comunque.

Daniela 13/01/16 16:13 - 12662 commenti

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Mentre nel paese infuria una pestilenza, lo sprezzante conte Prospero si barrica con i suoi ospiti dentro il proprio castello, dove organizza riti satanici e divertimenti crudeli... Uno dei più riusciti film ispirati ad un racconto di Poe, sia pure molto liberamente e non senza qualche caduta di gusto. Il merito, più che alla regia del pur esperto Corman, si deve alla fotografia sfavillante di Nicolas Roeg, dalle tonalità calde e pastose, e alla prestazione superba di Price, più maturo d'età e molto più cattivo del personaggio letterario.

Maik271 1/05/16 21:39 - 436 commenti

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Quello che colpisce di questo film sono sicuramente la buona fotografia curata da Roeg e la cattiveria di Price, vero e proprio mattatore del film. Buoni anche i costumi e le ambientazioni del castello, entrambi molto curati, molto meno l'horror, totalmente assente. Valida la sequenza del baccanale alla festa in maschera e bello il finale.

Minitina80 14/06/16 20:50 - 2984 commenti

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Tra le migliori trasposizioni di Poe su celluloide nonché tra i lavori più riusciti di Corman; sontuoso, elegante e con un’attitudine teatrale che esalta i variopinti personaggi incastonati in scenografie ariose e non miserrime. Il registro visivo contiene elementi del cinema di Bergman valorizzati dallo splendido lavoro di Roeg alla fotografia. Price è semplicemente straordinario nei panni di Prospero, fornendo una delle migliori interpretazioni della sua carriera.
MEMORABILE: L’incipit con la morte rossa e il finale.

Matalo! 16/11/17 09:41 - 1378 commenti

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Appena un ricordo di Poe, che mai si espresse in questo stile, per un film divertente, con qualche eco bergmaniana. Mix de "La morte rossa" e "Hop frog", è un intrattenimento di bel gusto camp, con tutti i "difetti" che ci rendono caro questo cinema, goduto come divertissement non privo di aperture "intellettual-ironiche". Price giganteggia come sempre (è uno dei miei attori del cuore) affiancato dal grande Magee, poi splendido attore per Kubrick. Nel ruolo della giovane protagonista abbiamo Jane Asher, fidanzata di Paul McCartney. Molte idee, buona confezione.
MEMORABILE: I rituali satanici della bellissima Hazel Court.

Jdelarge 10/04/18 19:00 - 1000 commenti

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A funzionare in questo film è quasi unicamente l’atmosfera, grazie a una fotografia di livello altissimo e a scenografie congegnate ottimamente. Vincent Price, poi, è chiaramente una garanzia, ma l’impressione, specialmente nei dialoghi, è che il film non sia capace di avere un suo linguaggio, rimanendo, così, ancorato alla sua matrice letteraria.

Il Dandi 26/03/19 00:24 - 1917 commenti

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Visionario e crudele, vertice dell'accoppiata Poe/Corman (anche grazie a un budget che consente una cura formale inedita per il regista). I temi sollevati (il satanismo) o anche solo accennati (un paio di scene lasciano immaginare che il principe Prospero contempli fra le sue depravazioni anche la pedofilia) sono decisamente avanti per i suoi tempi e se pure il ritmo è un po' dilatato nel complesso regge benissimo. Ha forse un debito col Settimo sigillo, ma Il fantasma del palcoscenico gli dovrà a sua volta qualcosa. Pietra miliare.
MEMORABILE: La bambina che danza; Il gorilla appeso al lampadario; L'apparizione dell'uomo in rosso durante il ballo dionisiaco.

Jena 24/08/19 18:37 - 1555 commenti

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Corman stavolta sembra disporre di più fondi rispetto alle altre produzioni da Poe ma curiosamente questo sembra il film meno riuscito della serie. Rispetto agli altri del ciclo, ricchi di idee e "moderni", questo appare invecchiato male, piuttosto statico, scontato e infine piuttosto noioso. Lo stile recitativo teatrale e manierista di Price, che rimane un grande, funziona bene quando supportato dall'autoironia, meno quando assume tratti seriosi. Rimangono belle scenografie e una inconsueta blasfemia e crudeltà di fondo.

Nicola81 15/04/20 19:43 - 2857 commenti

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Forse il miglior horror diretto da Corman, che mescola due racconti di Poe (quello omonimo e "Hop-Frog") rielaborandoli però con una forte dose di sadismo (tra invocazioni a Satana e probabili deviazioni pedofile), senza farsi mancare riflessioni religiose e metafore politiche. Il budget più elevato garantisce una ricercatezza visiva ancora più marcata del consueto (scenografie gotiche e costumi sgargianti), adeguatamente valorizzata dalla fotografia di Nicolas Roeg. Il resto lo fa Price, con la sua ennesima interpretazione da mattatore assoluto.
MEMORABILE: L'inizio; I cinque pugnali; Il ballo in maschera; Il finale.

Fedeerra 17/12/21 05:17 - 770 commenti

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Senza ricorrere a spiegazione di ordine psicologico, Corman sottolinea che la sua è un’opera d’arte votata ad ogni entità estetico-metaforica. Un modello - di forma, tecnica e metodo - il cui valore più grande risiede nel fatto che funziona, ha funzionato e funzionerà, da archetipo per altri registi. Bizzarro e teatrale, talvolta macchinoso e ingenuo, ma un’istituzione per quanto riguarda la totale adesione dell’immagine gotica nel lussureggiante panorama del cinema  di genere. Price si lancia in sbalzi di spregevole temperanza; Roeg regala cromatismi indimenticabili.

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  • Discussione Zender • 19/04/11 12:34
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Sì sì, ma non nego certo influssi sadiani nel film. Dico solo che, rispetto agli altri film di Corman, qui ho trovato un avvicinamento maggiore alle atmosfere tipiche di Poe. Benché sia mixato con "Hop frog", appena ho visto il film mi è immediatamente venuto in mente il racconto della morte rossa, cosa che con mi capitava con gli altri tratti da Poe.
  • Discussione Von Leppe • 19/04/11 12:53
    Call center Davinotti - 1109 interventi
    Vero, inconfondibili le stanze colorate, la figura della morte rossa e l'atmosfera antica.
  • Curiosità Zender • 19/04/15 17:17
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:

  • Homevideo Ashay • 28/03/16 17:11
    Galoppino - 43 interventi
    BLU-RAY SINISTER FILM; BLU-RAY 25 GB; la qualità dell'immagine è ottima,con un bit-rate di 26400 Kbps; formato video 1080P,aspect ratio 2.35:1,frame rate 24bps; il comparto audio è buono,ed è caratterizzato da un 2.0 stereo da 384 Kbps ac3...oppure in DTS-HD 1536 kbps (in entrambe le opzioni è presente l'italiano e l'inglese; sottotitoli: italiano e italiano forzato per scene aggiunte; EXTRA: featurette dietro la maschera con Roger Corman, Galleria fotografica, Presentazione di Luigi Cozzi, Introduzione al film, Trailer cinematografico; durata totale effettiva film nel Blu-Ray 1H 28' 31''.
    P.S.
    VERSIONE INTEGRALE.
  • Homevideo Von Leppe • 28/03/16 18:09
    Call center Davinotti - 1109 interventi
    Il dvd dura 1:24:54.
  • Homevideo Ashay • 28/03/16 18:19
    Galoppino - 43 interventi
    Bisogna calcolare che un DvD è editato a 25fps (frame rate),rispetto ai 23,5/24fps di un Blu-Ray,quindi fotogrammi al secondo in più per il DvD...questa è la differenza; in genere un Blu-Ray dura quasi sempre 4-5' in più,rispetto al DvD.
    Ultima modifica: 28/03/16 18:33 da Ashay
  • Homevideo Von Leppe • 28/03/16 18:22
    Call center Davinotti - 1109 interventi
    Ok, grazie.
  • Homevideo Ashay • 28/03/16 18:48
    Galoppino - 43 interventi
    Per correttezza,devi calcolare 2,5'' di differenza al minuto,che moltiplicando per 84' fanno 210''...più o meno la differenza che c'è; logicamente,più il tempo avanza,più la differenza aumenta.
    Ultima modifica: 28/03/16 18:51 da Ashay
  • Homevideo Xtron • 28/03/16 19:08
    Servizio caffè - 2149 interventi
    Mentre un dvd NTSC e un bluray hanno la stessa durata, giusto?
  • Homevideo Ashay • 28/03/16 20:52
    Galoppino - 43 interventi
    @ XTRON... sì,la durata è uguale, ma tra NTSC e PAL la differenza è anche in scansione,deflessione e ricostruzione linee del colore, se io porto un video PAL a 24fps,rimane sempre Pal.
    Ultima modifica: 29/03/16 08:16 da Zender