La taverna della Giamaica - Film (1939)

La taverna della Giamaica

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L'ultimo film del periodo inglese di Hitchcock è anche uno dei suoi pochissimi girati in costume (siamo nella Cornovaglia di fine Settecento). Tratto da un romanzo di Daphne Du Maurier, è centrato sulla figura di un viscido, disgustoso e grasso giudice di pace (molto ben interpretato da Charles Laughton, anche co-produttore del film); anzi, sarebbe meglio dire che questi è solo uno, dei molti personaggi che si muovono nella storia, ma il cinismo, l'obliquità, l'imponenza di Laughton lo collocano di forza al di sopra di tutti gli altri. Fino alla sua comparsa avevamo assistito solo al dramma di una giovane (Maureen O'Hara) che persa da poco la madre e rimasta orfana si rifugia dagli zii nella taverna...Leggi tutto del titolo. La taverna - a dir poco malfamata - si scopre essere frequentata da loschi individui (capitanati proprio dallo zio) che fanno naufragare le navi di passaggio sugli scogli delle coste per ucciderne i marinai e depredarli. La giovane, spaventata dal luogo, finisce quindi nelle mani del ricco giudice di pace che abita nei pressi e che sembra nascondere qualcosa. E’ da qui che JAMAICA INN acquista un certo fascino, mettendo in scena doppi giochi sordidi e dialoghi non banali. Il tutto condito dalla sapiente mano di Hitchcock che, pur non avendo mai amato il film, sa in ogni modo come renderlo interessante e a tratti piacevole, sviluppando la storia con precisione senza mai farla scadere nel melodramma (rischio costante vista la presenza di un giovane che mira con decisione alle grazie della O’Hara). Un bel bianco e nero molto contrastato, qualche buon tocco di classe.

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Pigro 21/03/09 09:34 - 9670 commenti

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Un'orfana è ospite degli zii in una taverna che però è un covo di pirati, mentre un giudice ambiguo inizia a farle la corte. Drammone in costume che Hitchcock gestisce con una buona orchestrazione degli elementi (tra cui gli attori, peraltro di rilievo come Charles Laughton) e una buona conduzione della narrazione, che ha ritmo e efficacia. Ma la storia non riesce ad avvincere (forse è il cinema in costume a non essere adatto al regista?).

Cotola 22/02/11 23:55 - 9052 commenti

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L'ultimo film del periodo inglese di Hitchcock è un misto tra thriller e dramma in costume, con una netta preponderanza del secondo. Preso a se stante, non sarebbe neanche male. Naturalmente, essendo "figlio" di cotanto regista si resta un pò delusi In ogni caso è un film accettabile con una storia semplice, un buon ritmo ed un Laughton mattatore assoluto. Inutile cercare tracce dell'Hitch che verrà. Per amanti del genere e completisti.

Ducaspezzi 25/01/12 01:00 - 222 commenti

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Gli si fa un torto se lo si vede con la mente occupata da ciò che avrebbe poi reso inossidabile la fama del regista. È un film che ha un suo fascino obliquo che, forse, potrebbe a qualcuno riuscire un po' stemperato da quel che di melodrammatico vi si può trovare. Ma anche questa componente, in fondo, risulta come sporcata dall'eco di turpitudine che rimbomba ora nell'ignoranza degli uni ed ora nella spregiudicata contezza dell'altro, cioè il giudice, che un Laughton grande nel danzare sulle righe rende curiosamente impressionante (***).
MEMORABILE: La prima volta mi rimasero impresse le sopracciglia del giudice, un marchio del suo spietato contegno ambiguo.

Galbo 5/04/16 18:54 - 12398 commenti

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E' curioso vedere il genio di Hitchcock alle prese con un dramma in costume e in realtà si fa fatica a riconoscere in quest'opera le "stimmate" del maestro del thriller. Un film non disprezzabile, ma non certo memorabile. Buono per l'ambientazione e per la prova dei due attori più carismatici, il debordante Charles Laughton e la giovane ma conturbante Maureen O'Hara; meno per la storia e per un intreccio tutto sommato banale che fa pensare ad un regista in fondo non molto interessato.

Luras 4/09/16 22:32 - 146 commenti

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L'ho visto solo per dovere di cronaca, in quanto già sapevo che non c'entrava nulla con Hitchcock, ma da suo appassionato non potevo saltarlo. Un'onesta pellicola avventurosa, né più né meno, da consigliarsi solo agli hitchcockiani come me, in quanto chi dovesse vederlo prima di tutti gli altri rischierebbe di restarci molto male. Avrei quasi potuto dirigerlo persino io. Meno male che ho iniziato con La finestra sul cortile!

Minitina80 23/09/16 20:04 - 2984 commenti

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Discreto film che soffre il peso della firma che porta, in particolare della qualità di ciò che Hitchcock realizzerà negli anni a seguire. Contiene alcuni elementi che successivamente verranno amplificati e approfonditi con maggiore personalità. Forse la recitazione è eccessivamente impostata, soprattutto quella di Laughton, a tratti anche leziosa, ma è l’unica degna di attenzione in quanto il resto del cast resta nell’anonimato. Si attesta su un’onesta sufficienza, risultando a tratti anche piacevole, sebbene non si gridi mai al miracolo.

Pessoa 18/02/17 14:09 - 2476 commenti

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Hitch, dopo il successo de La signora scompare, viene reclutato a suon di denari da Laughton (coproduttore del film) per dirigere quest'avventura in costume che riprende avvenimenti realmente verificatisi in Cornovaglia. Il risultato non è affatto disprezzabile, sebbene il Maestro non abbia mai amato questo film a causa degli atteggiamenti istrionici dello stesso Laughton che ne condizionarono le riprese. Ma ritmo e suspence non mancano e alcuni tocchi magistrali di regia ne fanno una pellicola comunque guardabile e spesso avvincente.

Daniela 3/05/17 13:18 - 12666 commenti

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In Cornovaglia, Giamaica Inn è il covo di una banda che, dopo aver fatto naufragare le navi con falsi segnali ed ucciso i superstiti, ne depreda il carico. Vi giunge un'orfana irlandese che scopre ben presto cosa vi accade... Film d'avventura di ambientazione ottocentesca in cui non mancano intrighi e agnizioni, abbastanza riuscito anche se ingenuo e con un grosso difetto: non sembra girato da Hitchcock, evidentemente poco portato verso il genere. Cast di prestigio, a partire da Laughton nel ruolo di un giudice avido e megalomane, criminale lucido nella sua pazzia.

Giùan 31/07/23 13:22 - 4562 commenti

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Minato profondamente dalla viscerale antipatia che oppose Hitch a Laughton, definito (nel libro di Truffaut) un simpatico buffone non professionale. In verità l'istrionismo alternativo dei due (a dispetto dell'inquietante somiglianza fisica) era impossibile da conciliare ed è del tutto evidente che qui è il fenomenale attore inglese ad aver avuto il sopravvento, in un film dalla preponderante componente avventurosa (in abbinamento col registro comico che spesso scivola nel grottesco: il rapporto del giudice di pace col suo anziano servitore). Bellissimi primi piani di Maureen O'Hara.
MEMORABILE: Il precipizio finale dalla nave; L'arrivo di Maureen O'Hara in casa del giudice; Il doppiaggio di Laughton da parte di Elio Pandolfi.

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