Episodio non semplice e dall'interpretazione per nulla scontata. Io ho fatto una mia analisi, che non vuole pretendere di essere esatta, ma come motivo di discussione.
-La zia vive una vita infelice: antiquata nell'aspetto e nei modi, senza un uomo accanto, senza una famiglia propria e senza una vita sociale. Il suo ultimo e unico vero amore è il museo, nel quale si specchia e si dedica con devozione. La causa di questa insoddisfazione è dovuta ai propri famigliari, che ha sempre protetto e unito, ma che nella profondità del proprio animo odia: la sorella, che le ha rubato il fidanzato, la nipote, frutto dell'amore peccaminoso della sorella con l'ex fidanzato che ha determinato con la sua nascita la rottura totale con l'ex amante, con il fratello che la minaccia di chiudere il museo per mancanza di fondi. Esasperata da questa situazione conflittuale decide di mettere in atto un piano criminale,
già premeditato, volto a eliminare nello stesso momento sia il fratello che la nipote. Prima lascia libera la nipote dagli impegni lavorativi (per non averla tra i piedi nel museo quando effettuerà il doppio delitto), poi istruisce il guardiano sulla finta rapina da compiersi quella stessa notte, poi assassina il guardiano e il fratello,
inscenando una improbabile sparatoria tra i due. Dico improbabile perché ella sa che la polizia non avrà difficoltà a trovare i diversi difetti di questa presunta sparatoria: la mancanza di polvere da sparo sul corpo del fratello (sul guardiano ce ne sarà, data la revolverata fatta alle 21.30 nella farsa compiuta alla cabina telefonica), la luce spenta che fa dubitare della precisione delle due sparatorie simultanee mortali, la presenza di una sola revolverata nella telefonata fatta dal guardiano al fratello, le gomme bucate dell'automobile del guardiano, che intuisce la presenza di una terza persona presente nel museo (il complice). In pratica simula una rapina organizzata tra il guardiano e il complice (che farà indirizzare verso la nipote), un omicidio del guardiano verso il fratello, e un secondo omicidio compiuto dal complice verso il guardiano. Colombo intuirà tutto, e sfruttando un ricatto psicologico, incastrerà la zia la quale, sentendosi braccata, preferirà ammettere le proprie responsabilità piuttosto che ammettere un omicidio moralmente più pesante, commesso molti anni prima, cioè l'assassinio dell'ex fidanzato, marito della sorella e padre della nipote.
Un'analisi complessa vero? Magari è sbagliata, ma a me piace intenderla così. E' per questo che valuto questo episodio quasi perfetto, perché gli autori (sempre che la mia analisi sia corretta) avrebbero dovuto far durare più a lungo la puntata, o comunque esprimere in maniera più esaustiva i moventi e le indagini. Voi che ne pensate??
Ultima modifica: 14/01/15 19:16 da
Vesco